Mal d'Egitto

Nefertiti

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falak
view post Posted on 25/4/2007, 08:35




NEFERTITI (XVIII dinastia). Secondo le ultime interpretazioni, Nefertiti viene considerata figlia di Ay, fratello di Teie, nipote quindi di Yuia e Tuia e cioè cugina di Amenhotep IV. Nefertiti e il suo sposo ,formarono una coppia molto legata dal punto di vista politico. Nel V anno di regno, quando il sovrano cambia il suo nome in quello di Akhenaton, Nefertiti riceve un altro nome : "Nefer-nefru-aten"(Aten è perfetto nella sua bellezza).Sembra che dopo il XII anno di regno, abbia ricoperto a corte un ruolo di minor importanza, probabilmente per la presenza di Kiya, altra sposa di Akhenaten. Nefertiti morì durante il XIV anno di regno di Akhenaten.


L’EGITTO CHIEDE ALLA GERMANIA LA RESTITUZIONE DEL BUSTO PIÙ FAMOSO DEL MONDO
Nefertiti, la regina contesa

di Marina Verna


BERLINO. Dicono che il busto di Nefertiti - bellezza perfetta, illuminata da una luce interiore - valga da solo un viaggio a Berlino. Ma adesso il sovrintende alle antichità egizie, Zahi Hawass, lo rivuole, sostenendo che è stato portato via con l'inganno. «Non è vero, il governo ottomano lo consegnò nel 1913 al mecenate berlinese James Simon, che aveva finanziato gli scavi. Abbiamo i documenti», ribattono dalla Fondazione per il Patrimonio culturale prussiano, che ne è proprietaria. Il tiro alla fune è cominciato, tra documenti legali e piccole astuzie.

Fu l'archeologo tedesco Ludwig Borchardt che, scavando nel 1912 nel quartiere degli artigiani di Akhenaton, trovò nella bottega dello scultore Thutmosi il busto un pietra calcarea - alto mezzo metro, in testa l'alto copricapo blu riservato alle sovrane, l'occhio sinistro ancora incompiuto -, che identificò come Nefertiti, sposa di Amenofis IV, re d'Egitto nel XIV secolo a. C.

In base all'accordo di concessione degli scavi, Borchardt poteva tenere per sé la metà dei reperti. Si portò dunque via Nefertiti, che consegnò al suo finanziatore Simon. Il banchiere la tenne con sé qualche anno e nel 1921 la donò al Museo egizio di Berlino. In meno di un secolo Nefertiti ha traslocato sei volte: nella Berlino divisa stava a Ovest, in una sala del Museo a Charlottenburg tutta foderata di feltro nero. Dall'anno scorso è tornata a Est, all'Isola dei Musei, in una sala dipinta di bianco.

Ma l'Egitto non si dà per vinto: Nefertiti fa parte di una lista di opere - tra le quali la stele di Rosetta, lo zodiaco di Dendera e il busto di Akhenaton - che vorrebbe assolutamente indietro. Qualche giorno fa Hawass, a Berlino per l'inaugurazione della mostra Tesori sommersi d'Egitto, è tornato alla carica: «Nefertiti è stata portata via con l'inganno, coperta di fango perché le autorità che dovevano dare il benestare non la riconoscessero». Sul piano legale, però, non ha chance. E allora ieri ha fatto una proposta: una cessione temporanea di tre mesi per la mostra che l'Istituto archeologico tedesco sta organizzando al Cairo per il 2007, quando cadrà il suo centenario. Il Museo Egizio di Berlino ha subito fiutato la trappola: in Egitto una legge stabilisce che qualunque reperto locale torni in patria come prestito, non va più restituito. Neppure se acquisito legalmente. Dunque, Nefertiti resta dov'è: «Dopo tremila anni, non ha più voglia di viaggiare. E un nuovo cambiamento di clima sarebbe dannoso per i suoi colori». Hawass ha già replicato minacciando di boicottare gli attuali scavi tedeschi. Ma i prussiani non si lasciano impressionare: hanno i sigilli dell'impero ottomano in cassaforte.

18/05/2006

Fonte:LaStampa



Ad un anno di distanza,la battaglia continua...

Aggiornamento:

Il Cairo chiede il busto della regina per una mostra

Nefertiti contesa

Una battaglia culturale
Una delle testimonienze più preziose della cultura e della civiltà egizia, il busto della regina Nefertiti, è al centro di una "battaglia culturale" tra Egitto e Germania. Il Cairo ha ufficialmente chiesto al museo egizio di Berlino di poter avere in prestito il busto di Nefertiti per tre mesi in occasione di una mostra molto importante.

Ma Berlino ha detto no: l'opera potrebbe rovinarsi durante il trasporto ma, soprattutto, il timore dei tedeschi è che l'opera una volta arrivata al Cairo non venga più restituita. Se così fosse Berlino perderebbe una delle attrattive culturali principali e una fonte di incassi enorme. Il caso diplomatico continua.

24/04/2007

Fonte:Voce d'Italia

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Busto Nefertiti



Edited by falak - 1/4/2009, 20:22
 
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little nefer
view post Posted on 18/10/2007, 18:00




mamma mia quanto adoro Nefertiti..emblema di bellezza e certamente donna forte e di potere. :w: :w: :w:
 
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tom61
view post Posted on 31/3/2009, 19:55




NOTIZIA ANSA

2009-03-31 19:12
LA BELLEZZA DI NEFERTITI, UNA TAC SVELA I SEGRETI
BERLINO - Ci è voluta una Tac per scoprire il segreto di Nefertiti, la regina egizia moglie del faraone Akhenaton che regnò attorno al 1350 a.c.: il busto che ne ha tramandato la leggendaria bellezza ha il volto rifatto, il ritratto originario è stato sottoposto a un lifting di stucco. La scoperta è stata annunciata dai ricercatori che hanno analizzato la scultura, pezzo forte del Neues Museum di Berlino.

Scoperto dall'archeologo tedesco Ludwig Borchardt nei primi anni del XX secolo, il busto è da sempre reclamato dall'Egitto ma è anche uno dei pezzi forti della collezione del museo berlinese che a partire da ottobre lo esporrà in una sala apposita. La tomografia assiale computerizzata cui è stata sottoposta la statua ha rivelato che la scultura originaria è stata relizzata in pietra calcarea.

Nel corso dei millenni si sono però succeduti alcuni interventi che hanno nascosto sotto uno strato di 1-2 millimetri di stucco il volto scolpito in origine, che aveva una piccola gobba sul naso, delle pieghe di espressione agli angoli della bocca, zigomi meno pronunciati e palpebre appesantite.

Lo studio, il cui autore principale è Alexander Huppertz, responsabile della scuola di medicina dell'ospedale 'La Charite' di Berlino, è stato pubblicato sul numero di aprile della rivista 'Radiology' della Radiological Society of North America.
 
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hayaty
view post Posted on 9/5/2009, 09:16




La regina Nefertiti e l’enigma del busto di Thutmose

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Articolo di Emanuele Procacci
Venerdì 8 maggio 2009


Il libello che espone le teorie di Henri Stierlin sul famosissimo busto di Nefertiti è piombato sulla dirigenza dell’Altes Museum di Berlino come una bomba. E la polemica si allarga come gli anelli nello stagno smosso da una sassata. Un falso. Una patacca art déco. Così il controverso studioso svizzero definisce il busto della regina egizia, che ha incantato milioni di appassionati e archeologi.

Ci troviamo dinanzi a una provocazione o a una teoria seria ed approfondita?

Il celeberrimo busto fu ritrovato nel dicembre del 1911 da una missione della Deutche Orientgesellschaft, diretta dall’archeologo Ludwig Borchardt, nell’atelier dello scultore Thutmose. Un busto che sembra quasi incompiuto, poiché privo dell’occhio sinistro, ma con i colori realistici e tenui di una vitalità straordinaria. La grande corona blu sormonta un volto con un accenno di sorriso, che increspa delle labbra pressoché perfette e lo sguardo magnetico, fiero, seppure incompleto, rapisce inevitabilmente l’attenzione. Un vero capolavoro, giunto a noi da un’epoca particolarissima.

Siamo in una fase storica, politica e culturale molto difficile: il regno del cosiddetto faraone eretico Akhenaton (1390-1352 a.C.). Gli stravolgimenti che la dinastia di questo sovrano provocò riguardavano anche i canoni artistici con cui scultori e pittori rappresentavano la realtà. Ecco comparire infatti, lo stile cosiddetto amarniano (dalla città di Amarna, in quel periodo la capitale del regno): nelle figure umane, specialmente in quelle che rappresentavano il sovrano e la sua famiglia, il mento e le labbra si fanno prominenti, i corpi e le membra si allargano all’altezza dei fianchi, alla ricerca di un realismo talmente esasperato da sfiorare la caricatura. Nell’ultimo periodo di questa fase storica, tuttavia, è possibile notare un ritorno ai valori estetici del passato, con figure più regolari e meno “deformi”.

Proprio a questa fase risale il famoso busto. Nessun nome compare su di esso, però gli studiosi sono concordi nell’attribuire questo ritratto, fin dal suo ritrovamento, alla regina Nefertiti.

“La bella è giunta”. Un nome che richiama l’epiteto della dea Hator, che, secondo il mito dell’occhio solare, era rientrata in Egitto dalla Nubia. Alcuni hanno ritenuto si trattasse di una principessa straniera, venuta dall’Asia Minore, e ciò avrebbe giustificato tale nome, ma era consuetudine per le principesse straniere conservare il loro nome originario, senza cambiarlo in nomi egizi. La mancanza di documenti a riguardo, infatti, ha fatto cadere del tutto questa ipotesi.

Indubbiamente si trattava del personaggio femminile più importante del regno di Akhenaton. Non venne mai chiamata “figlia” o “sorella del re”, come era d’uso appellare le spose del faraone, e probabilmente le nozze avvennero prima dell’ascesa al trono del sovrano. Akhenaton e Nefertiti formarono una coppia saldissima e affiatata, tanto che nell’iconografia reale, essi sono ritratti sempre insieme, in situazioni e atteggiamenti molto naturali, che comunicano una grande intimità e tenerezza. Immagini che rivelano un aspetto profondamente umano della coppia reale e della vita familiare: da lei il faraone ebbe sei figlie, e anche se verso la fine del regno non compare più nelle raffigurazioni, alcuni studiosi ritengono che ella sia sopravvissuta al marito.

Di certo, grazie anche a ritratti come il busto sotto accusa, è nota la bellezza e la leggiadria della misteriosa regina. Un mito di bellezza, che questo busto, in quasi 90 anni dal suo ritrovamento, ha conservato intatto e che difficilmente potrà dissolversi.


Il Sussidiario
 
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ARNAP
view post Posted on 5/10/2009, 20:01




NEFERTITI TORNA NEL NEUES MUSEUM DOPO 70 ANNI


Berlino, 5 ottobre 2009 - Ha compiuto pochi metri, ma tra eccezionali misure di sicurezza, per lasciare la sede provvisoria dello "Altes Museum" di Berlino per far ritorno dopo quasi 70 anni nella sua vecchia casa, quella del "Neues Museum". Il busto di Nefertiti, la bellissima regina egizia, ha compiuto il breve percorso sabato scorso, ma la notizia e' stata resa nota oggi da una portavoce del "Neues Mueseum", la quale ha confermato che dal 17 ottobre il pubblico potra' tornare ad ammirarla, gratuitamente per due giorni, nella vetrina sistemata sotto la grande cupola nord dell'edificio.

Nel 1943 il busto di Nefertiti era stato evacuato, insieme alle altre opere d'arte del Museo Egizio di Berlino, per essere messo al sicuro nella miniera di sale di Kaiseroda, nella regione montagnosa dell'Harz, da cui aveva fatto ritorno nella parte ovest di Berlino nel 1956. Il Neues Museum, gravemente danneggiato dai bombardamenti dell'ultima guerra, era rimasto inutilizzato ai tempi della Ddr ed e' stato recentemente restaurato dall'architetto britannico David Chipperfield con un costo di 200 milioni di euro.

Il busto di Nefertiti, risalente a 3500 anni fa, era stato rinvenuto agli inizi del XX secolo nel corso di scavi franco-tedeschi nella citta' di Achet-Aton, l'odierna Amarna. Nel 1913 l'ispettore per le antichita' egiziane, Gustave Levebre, aveva assegnato il busto della regina d'Egitto al commerciante berlinese James Simon, che aveva finanziato la spedizione archeologica.
Simon aveva poi concesso il busto di Nefertiti come prestito di durata illimitata al Museo Egizio di Berlino, mentre l'Egitto continua ancora oggi a chiedere la restituzione dell'opera d'arte.

AGI
 
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ARNAP
view post Posted on 5/11/2009, 11:10




Nefertiti, il mistero della sua bellezza

Naso sporgente e rughe ai lati della bocca per la regina egiziana


5 novembre 2009

Il mensile "Focus Storia" ha pubblicato, in esclusiva, i sorprendenti risultati del lavoro di due esperti dell’Antico Egitto: Franco Crevatin (etnologo) e Stefano Anselmo ( storico della cosmesi e truccatore).

Una recente Tac effettuata sul busto di Nefertiti, conservato a Berlino, aveva rilevato la presenza di un “secondo volto” in pietra sotto gli stucchi. Analizzando le piccole differenze tra i “due” volti è emerso che la regina aveva il naso un po’ sporgente, qualche ruga ai lati della bocca, zigomi non così prominenti e palpebre con incavi meno evidenti.

Il volto di Nefertiti è stato ricostruito grazie all’aiuto della computer-grafica. Il lavoro ha richiesto mesi di lavoro e l’approfondimento dei capolavori artistici dell’epoca della XVIII dinastia che ritraggono personaggi con molta probabilità imparentati con la regina.

Intanto il busto di Nefertiti conservato a Berlino continua ad essere rivendicato dalle autorità egiziane. Oggi il segretario generale del Consiglio superiore delle Antichità, Zahi Hawass, ha annunciato che nel mese di dicembre la direttrice del museo berlinese è attesa al Cairo per negoziare la restituzione del busto della regina.

Gli egiziani intendono recuperare l’opera presentando tutti i documenti necessari per provare che l’opera è uscita illegalmente dal Paese nel 1913 mentre la responsabile tedesca farà altrettanto per provare che il contrario.

Ovviamente entrambi i Paesi non intendono lasciarsi sottrarre un’opera di straordinario interesse culturale.



La regina egizia Nefertiti
(fonte foto Adnkronos)

Universy
 
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ARNAP
view post Posted on 5/11/2009, 16:53




CITAZIONE (ARNAP @ 5/11/2009, 11:10)
Nefertiti, il mistero della sua bellezza

Naso sporgente e rughe ai lati della bocca per la regina egiziana

[....]

Collegandovi a questo link Ansa potrete vedere il video della notizia
 
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Antonio Crasto
view post Posted on 18/5/2010, 17:22




CITAZIONE (hayaty @ 9/5/2009, 10:16)
La regina Nefertiti e l’enigma del busto di Thutmose

(IMG:www.ilsussidiario.net/img/WEB/nefertitiR375_07mag09.jpg)


Articolo di Emanuele Procacci
Venerdì 8 maggio 2009


....

“La bella è giunta”. Un nome che richiama l’epiteto della dea Hator, che, secondo il mito dell’occhio solare, era rientrata in Egitto dalla Nubia. Alcuni hanno ritenuto si trattasse di una principessa straniera, venuta dall’Asia Minore, e ciò avrebbe giustificato tale nome, ma era consuetudine per le principesse straniere conservare il loro nome originario, senza cambiarlo in nomi egizi. La mancanza di documenti a riguardo, infatti, ha fatto cadere del tutto questa ipotesi.

Il Sussidiario

A parte il fatto che l'occhio solare di cui parla il mito è da identificarsi con Sekhmet e non Hathor, non vedo cosa c'entri con la spiegazione del nome.
Nefertiti "La bella è giunta" può essere il nome data dalla madre, volto ad apprezzare la bellezza della neonata, o un soprannome dato in Egitto al una donna o principessa venuta da lontano.
Sappiamo che Amenhotep III sposò varie principesse straniere: le mitanniche Gilu-Heba e Tadu-Heba e almeno una sorelle del re di Babilonia.
Sappiamo ancora che il re dei Mitanni, Tushratta, afferma in una sua lettera di essere suocero di Amenhotep III e che sua figlia Tadu-Heba era passata dall'harem di Amenhotep III a quello di Amenhotep IV.
Non esiste alcun documento in cui si dica che una di queste principesse prese un nome egizio, ma ciò non vuol dire che non sia stato possibile. Potrebbe essere proprio il caso di Tadu-Heba, che avendo cambiato sposo potrebbe aver cambiato anche nome.
Il fatto che le principesse straniere potessero prendere un nome egizio è attestato, per esempio, dalla principessa ittita sposata da Ramesse II, la quale prese il nome chiaramente egizio: Maathorneferura.
 
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O t t a
view post Posted on 20/9/2010, 22:53




Nefertiti non era così bella
"La statua è stata ritoccata"

La nuova scoperta è stata annunciata al festival letterario di Woodstock. Il celeberrimo busto è stato sottoposto a studi con lo scanner e ha svelato una seconda fisionomia, dai lineamenti meno perfetti

di ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA, 19 settembre 2010

Il suo nome significa "la bella" e da millenni è sinonimo di bellezza femminile. Ma adesso nuovi studi sembrano indicare che i lineamenti della vera Nefertiti, la famosa regina d'Egitto, considerata la madre di Tutankhamen, erano meno perfetti di quanto si è creduto fino ad ora. Qualcuno, a un certo punto, decise di cambiarli, in meglio, per scolpire la statua che è l'unica effige lasciataci di lei dall'antichità. L'artista sottopose il monumento originale all'equivalente di un lifting e di un trattamento col Botox, rendendo il viso più snello, il naso più dritto e facendo scomparire rughe e imperfezioni dalla pelle. Se ciò fosse dovuto al semplice desiderio di farla apparire più bella di come era nella realtà, o a qualche intervento di chirurgia plastica avanti Cristo, è un mistero che solo gli archeologi potranno forse svelare.

La nuova scoperta è stata annunciata nei giorni scorsi dalla storica britannica Bettany Hughes al festival letterario di Woodstock. La studiosa ha reso noto di avere partecipato recentemente alle ricerche di una squadra di specialisti che hanno sottoposto il busto di Nefertiti, l'unico memento rimasto delle regina egiziana, a un esame con lo scanner. Il busto è uno degli oggetti più noti dell'antichità, paragonato per valore e importanza soltanto alla maschera di Tutankhamen. Dentro alla statuta della regina, che morì nel 1330 avanti Cristo a un'età frai 29 e i 38 anni, i ricercatori hanno trovato così un secondo volto di pietra.

"Anche questo raffigura una bella donna", ha affermato la professoressa Hughes, "ma non così bella come quella del primo strato. Il naso è leggermente storto, il viso più rotondo e appesantito, ci sono rughe attorno agli occhi. E' il ritratto di una vera donna, non del suo mito". Ora un team di archeologi si recherà nella Valle dei Re in Egitto, nella tomba in cui è sepolta la sorella di Nefertiti, per vedere se la dinastia aveva le stesse caratteristiche facciali.
La tomba di Nefertiti non è mai stata trovata. Ma la nuova scoperta sul suo vero aspetto potrebbe permettere di identificarla riesaminando un certo numero di mummie di donne sconosciute che risalgono al suo stesso periodo.

La Repubblica.



 
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O t t a
view post Posted on 6/12/2012, 09:25




100 anni fa scoperto busto Nefertiti. Mostra a Berlino

6 dicembre 2012 - 08:24

nefertiti-busto


Il Museo Egizio di Berlino celebra i 100 anni della scoperta del busto della regina Nefertiti. Vecchio di oltre 3.400 anni, il capolavoro dell’antico Egitto è al centro di un’esposizione che si apre oggi. Nonostante la veneranda età, la scultura continua a restituire intatta quella che è considerata una delle maggiori bellezze della storia.

Vedi video alla fonte Euronews
 
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9 replies since 25/4/2007, 08:27   3188 views
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