EGITTO: IL CAIRO SCENDE IN PIAZZA CONTRO LE VIOLENZE SULLE DONNEIl Cairo, 9 nov. - (Aki) - In un clima teso, con un imponente dispiegamento di forze dell'ordine, si è svolta oggi al Cairo una manifestazione contro le molestie ai danni delle donne. Davanti al sindacato dei giornalisti si sono riuniti gruppi della società civile, attivisti delle organizzazioni umanitarie e studentesche per protestare contro il silenzio degli organi di stampa ufficiali e del governo sui recenti casi di violenze contro le donne. A suscitare l'indignazione dell'opinione pubblica egiziana sono stati gli avvenimenti occorsi al Cairo nei giorni dell'Eid al Fitr, festa che segna la fine di Ramadan, quando ragazze al passeggio nel centro della capitale sono state aggredite e molestate da gruppi di giovani, sotto gli occhi della polizia, che non ha impedito gli assalti.
"Siamo qui oggi per manifestare un disagio nei confronti del regime e il nostro sostegno alle donne" ha dichiarato ad AKI ADN-KRONOS INTERNATIONAL, Alaa Abdel Fattah, noto blogger egiziano e vincitore di un premio internazionale per la libertà di stampa, incarcerato dalla Sicurezza dello Stato (Ssi) egiziana diversi mesi fa. "Le forze dell'ordine egiziane si occupano solo della sicurezza del Presidente mentre il paese va allo sfascio - ha aggiunto Mona Ezzat, attivista per i diritti umani - ed è proprio la polizia che ha introdotto nel nostro paese questo tipo di pratiche violente contro le donne, aggredendole alle manifestazioni".
"Quando ho saputo cos'era accaduto durante l'Eid, il pensiero è tornato subito alle aggressioni subite l'inverno scorso, quando i manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro il referendum sulla riforma costituzionale - racconta una giornalista - prima di allora nessuno si era mai permesso di picchiare le donne".
Giovani ragazze, velate e non, donne e uomini, hanno urlato gli slogan sulla faccia dei poliziotti che circondavano la manifestazione, scandendo con cura le parole "Mubarak Batel", un'espressione intraducibile, ma che significa che al presidente non viene più accordata nessuna legittimità.
MA IL GOVERNO BOLLA LE NOTIZIE DI AGGRESSIONI COME DISINFORMAZIONE
I partecipanti alla manifestazione hanno concordato sul fatto che a scatenare questi episodi, infatti, sia da una parte la frustrazione sessuale causata dalla crisi economica e dalla disoccupazione, piaga che colpisce le nuove generazioni, dall'altra il fondamentalismo religioso che incombe. Tutti problemi a cui il governo, finora, non ha fornito una risposta.
La notizia degli assalti è cominciata a circolare sui blog ed è stata ripresa dalla stampa locale indipendente e da quella in lingua straniera. Al contrario, gli organi di stampa filogovernativi non solo non hanno pubblicato la vicenda ma, come nel caso della rivista 'Rose el Youssef', hanno lanciato una violenta campagna stampa contro "coloro che con menzogne e fantasticherie cercano di screditare l'immagine del paese".
Karam Gabr, direttore del giornale considerato vicino alle posizioni dell'ala riformista del Pnd, che fa capo a Gamal Mubarak, figlio del presidente egiziano e direttore dell'ufficio politico del partito, ha addirittura accusato i blogger di essere "una piaga per l'Egitto" e di aver fabbricato la notizia delle molestie "per provocare una rivoluzione sessuale nel paese".
09-Nov-06 15:01
Fonte:
Adnki