Mal d'Egitto

Verso una nuova Costituzione

« Older   Newer »
  Share  
hayaty
view post Posted on 15/2/2011, 16:15




EGITTO: SI INSEDIA COMMISSIONE PER RIFORMA COSTITUZIONE

13:52 - 15 FEB 2011

Le forze armate egiziane hanno insediato la commissione che avra' il compito di riformare la Costituzione.
"Le forze armate vogliono cedere il potere appena possibile", ha spiegato Sobhi Saleh, un avvocato che fa parte della commissione e in passato ha difeso i Fratelli musulmani. Saleh e gli altri sette membri del 'panel' di magistrati ed esperti di diritto costituzionale che dovranno riscrivere la Costituzione sono stati ricevuti dai vertici delle forze armate


AGI
 
Top
hayaty
view post Posted on 15/2/2011, 16:22




Egitto: cambio Costituzione in 10 giorni
Capo chiesa copti: bene rivoluzione giovani e ruolo esercito

15 febbraio, 14:51

Il capo del Consiglio supremo delle forze armate Hussein Tantawi ha emesso un decreto per la formazione di una commissione incaricata di proporre le modifiche alla Costituzione in dieci giorni. A capo della commissione è stato nominato Tareq el Beshri, giudice in pensione. Intanto la chiesa copto ortodossa ha elogiato i giovani la cui rivoluzione "bianca" del 25 gennaio "apre la strada ad un governo civile e democratico in Egitto".


ANSA
 
Top
O t t a
view post Posted on 16/2/2011, 11:19




EGITTO: REFERENDUM COSTITUZIONALE ENTRO DUE MESI

Cairo, 16 febbraio 2011

L'esercito egiziano, attualmente al governo del Paese, ha fatto sapere di voler condividere il potere coi civili ed emendare rapidamente la costituzione attraverso un referendum popolare che verra' indetto entro due mesi. Lo ha reso noto Saleh Sobhi, membro del comitato che comprende giudici ed esperti di diritto, istituito per la revisione della costituzione egiziana.

''Finiremo le revisioni della costituzione in 10 giorni, e il risultato del referendum ci sara' entro in due mesi.

L'esercito ha anche promesso che sorvegliera' sul referendum'', ha commentato Saleh.

ASCA-
 
Top
hayaty
view post Posted on 19/2/2011, 15:31




Le diverse posizioni sull’articolo 2 della Costituzione egiziana

Il Cairo, 19/2/2011

Nel dibattito per la riforma della Costituzione egiziana, vi sono diverse posizioni sul mantenimento o meno dell’articolo 2, il quale stabilisce che la Sharia (la legge islamica) sia la fonte principale della legislazione. Sostanzialmente le attuali posizioni sono tre.
La prima è di quelli che desiderano eliminare o cambiare tale articolo. Alcuni di questi sostenitori sono: Naghib Sawires, famoso imprenditore copto ortodosso, proprietario in Egitto della compagnia telefonica ‘Mobinil’ e di ORASCO. Muhammad El Baradai, premio Nobel per la pace, ex Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e figura di spicco dei dimostranti di piazza Tahrir che hanno spinto Mubarak alle dimissioni. Husain Abd del Razi, intellettuale musulmano, membro del Consiglio Direttivo del partito dell’Unione, che è a favore di uno Stato laico.
La seconda posizione è di quanti sostengono che questo non è il momento di parlare dell’articolo 2, perché potrebbe portare forti divisioni nella società egiziana. In un secondo momento si potrà prendere in considerazione la questione. Tra le personalità che appoggiano questa soluzione vi sono: Tariq el Bishri, ex giudice del Consiglio di Stato, designato dal Comitato Supremo delle Forze Armate, Presidente della commissione per riscrivere o modificare la costituzione egiziana. Bishri è considerato uno dei principali intellettuali egiziani, è stato consulente di alcuni gruppi di giovani attivisti tra cui Kifayah (“Ne abbiamo abbastanza”) che può essere considerato il punto di partenza dei gruppi che hanno iniziato e portato avanti la recente rivoluzione. Il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed El-Tayeb, ha affermato che l'articolo 2 della Costituzione egiziana non debba essere modificata perché potrebbe portare a tensioni confessionali. El-Tayeb ha detto che l'articolo è uno dei pilastri dell’Egitto, il suo cambiamento potrà avvenire in seguito, percorrendo la strada per raggiungere la libertà e la democrazia.
Vi è infine una terza posizione, quella di coloro che non desiderano il cambiamento dell’articolo 2. Tra questi vi sono: Mohammad Salim al-Awa, ex Segretario generale dell'Unione internazionale degli studiosi musulmani con base a Londra, Presidente dell'Associazione egiziana per la Cultura e il Dialogo, ed esponente dei Fratelli Musulmani; Sheikh Mohammed Hassan, un predicatore popolare e, in generale, i Fratelli musulmani.


Fides
 
Top
hayaty
view post Posted on 26/2/2011, 16:11




Commissione costituzionale: max 2 mandati presidenziali
E riduzione di ogni mandato da 6 a 4 anni

26/02/2011

La Commissione incaricata di studiare gli emendamenti alla costituzione egiziana ha suggerito oggi che i mandati presidenziali siano limitati a due al massimo, e che la durata di ciascun mandato passi da sei a quattro anni. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Mena. La commissione è presieduta da Tarek el-Bechri, ex presidente del Consiglio di Stato.

Secondo la costituzione egiziana, attualmente sospesa dall'esercito, non vi sono limiti al numero di mandati presidenziali possibili.

L'esercito, che ha preso il controllo del paese dopo le dimissioni, l'11 febbraio di Hosni Moubarak, ha nominato il 15 una commissione incaricato di proporre modifiche alla costituzione dandogli 10 giorni di tempo per presentare le sue proproste. Su queste si voterà entro due mesi con un referendum popolare.


Virgilio
 
Top
O t t a
view post Posted on 28/2/2011, 23:48






EGITTO: 19 MARZO REFERENDUM COSTITUZIONE, GIUGNO ELEZIONI


Il Cairo, 28 febbraio 2011 - 22:24

La giunta militare al potere di fatto in Egitto ha fissato per il 19 marzo il referendum sulle modifiche costituzionali studiate dalla commissione di riforma; a giugno si terranno le elezioni legislative e dopo 6 settimane le presidenziali. Lo riferiscono Zyad El-Elaily ed altri 16 membri della Coalizione dei Giovani Rivoluzionari, alla guida delle proteste a piazza Tahrir che hanno portato alla caduta di Hosni Mubarak .

AGI
 
Top
hayaty
view post Posted on 1/3/2011, 16:16




Le proposte della Commissione costituzionale – scheda. Referendum confermativo entro due mesi

01/03/2011

La Commissione costituzionale nominata dallo stato maggiore delle forze armate egiziane – che hanno assunto la guida del Paese dopo le dimissioni del Presidente Hosni Mubarak – ha emendato otto articoli della Carta fondamentale, annullandone un nono.

Le proposte della commissione – che dovranno essere sottoposte a un referendum confermativo entro due mesi – sono state presentate il 25 febbraio:

Articolo 75 – Requisiti del Presidente della Repubblica: cittadino egiziano di almeno 40 anni di età, non dev’essere sposato a un cittadino straniero ed entrambi i genitori devono essere cittadini egiziani.

Articolo 76 – Condizioni per la presentazione delle candidature alle presidenziali: sostegno di almeno 30 parlamentari oppure di 30mila iscritti ai registri elettorali di 15 province (con un minimo di mille firme per provincia) oppure nomina da parte di una formazione politica con almeno un deputato. Le elezioni presidenziali saranno gestite da una Commissione Elettorale le cui decisioni saranno inappellabili.

Articolo 77 – Il mandato presidenziale viene ridotto a quattro anni e viene adottato un limite massimo di due mandati.

Articolo 88 – Metodo di supervisione delle elezioni: elezioni politiche e referendum verranno gestiti da una Commissione composta esclusivamente da magistrati.

Articolo 93 – Eleggibilità e relativi ricorsi: saranno gestiti non più dal Parlamento ma dalla Corte Costituzionale, le cui decisioni – entro 90 giorni dalla presentazione del ricorso -saranno inappellabili.

Articolo 139 – Vicepresidenza: il Presidente dovrà nominare uno o più Vicepresidenti (che devono rispettare i medesimi requisiti) entro 60 gironi dalla sua elezione.

Articolo 148 – Stato di emergenza: per la proclamazione serve il consenso della maggioranza dei deputati, per una validità massima di 60 gironi: ogni ulteriore proroga dovrà essere sottoposta a referendum.

Articolo 179 – Verrebbe abolito: permetteva al Capo dello Stato di ordinare che dei civili accusati di atti terroristici siano giudicati da un tribunale militare.

Articolo 189 – Promulgazione di una nuova Costituzione: il Presidente della Repubblica oppure la maggioranza dei parlamentari potranno chiedere la redazione di una nuova carta fondamentale; in tal caso, entro sei mesi dalla loro elezioni deputati e senatori dovranno nominare un’assemblea costituente che dovrà completare il proprio compito entro sei mesi; entro due settimane dalla presentazione della bozza il Presidente dovrà convocare un referendum confermativo.


Daily Blog
 
Top
hayaty
view post Posted on 4/3/2011, 16:23




Egitto: 19 marzo referendum su modifiche Costituzione

16:05 - 04/03/11

Si terrà il 19 marzo in Egitto il referendum sulle modifiche alla Costituzione predisposte da un apposito comitato. Lo annuncia un comunicato del Consiglio supremo delle forze armate.
Le proposte più significative messe a punto dal comitato di esperti guidati dal giudice Tareq el Bishri riguardano le modalità per la presentazione delle candidature alla carica di capo di stato e la durata del mandato. Secondo le indicazioni del Comitato, il mandato presidenziale si ridurrebbe a quattro anni rinnovabile una sola volta.

Il Comitato di esperti ha anche proposto che il presidente designi uno o più vicepresidenti entro 60 giorni dall'assunzione del mandato.

Per quanto riguarda lo stato di emergenza, una misura molto contestata dai manifestanti, il Comitato ha proposto che se a decretarlo è il presidente, la decisione debba poi essere esaminata dall'assemblea del popolo entro i successivi sette giorni. Comunque lo stato d'emergenza non può durare oltre sei mesi e un suo eventuale rinnovo richiederebbe un referendum popolare.


Swiss.com
 
Top
O t t a
view post Posted on 5/3/2011, 15:18




Notizia del 5 marzo 2011 - 14.59.31

L’Egitto prepara la nuova Costituzione: giura il nuovo premier

Ha giurato ieri al Cairo, in piazza Tahrir, il nuovo premier egiziano Essam Sharaf, subentrato dopo le dimissioni dell'ex primo ministro Ahmed Shafiq. “Ora è giunto il momento di ricostruire il Paese – ha detto di fronte a migliaia di manifestanti - cercherò di raggiungere i vostri obiettivi, se non ci riuscirò mi unirò a voi nella piazza”. Ed è stato fissato per il 19 marzo il referendum sulle modifiche alla Costituzione. Oggi si apre il processo all'ex ministro dell'Interno, Habib al-Adli, primo componente della squadra di governo del deposto presidente Mubarak a finire sotto processo. E’ accusato di riciclaggio e appropriazione di denaro pubblico. Ma intanto, come ieri, anche oggi ci sono dimostranti che chiedono lo scioglimento dei servizi di sicurezza dello Stato. Si tratta di un corpo del ministero dell'Interno che svolge investigazioni anche segrete. In più occasioni, agenti di questo corpo, che sono sempre in abiti civili, sono stati visti aggredire, provocare e arrestare persone che partecipavano a manifestazioni pacifiche. Ma torniamo al cambiamento in atto in Egitto con la revisione della Costituzione: Fausta Speranza ne ha parlato con Luigi Bonanate, dicente di relazioni internazionali all’Università di Torino.

R. - Vedere questa primavera che è sbocciata, non può ricordarci - in primo luogo - che noi avevamo fatto finta che tutta quella zona di mondo non esistesse e che si trattasse sempre e soltanto di possibili immigrati. Invece abbiamo dovuto scoprire che - perbacco - anche fuori dall’Occidente ricco, fortunato e privilegiato, esiste l’anelito alla libertà, alla democrazia, alla giustizia sociale. Mi sono un pochino vergognato, come occidentale, del fatto che noi avessimo trascurato totalmente questa dimensione della realtà e che mi fa venire in mente che il futuro del mondo appartiene proprio a questo tipo di eventi.

D. - Professore, guardando in particolare al futuro dell’Egitto: al momento c’è l’annuncio del Consiglio Supremo delle Forze Armate e se guardiamo a questi punti forti che stanno elaborando per il referendum, che si farà il 19 marzo, c’è la modalità di presentazione delle candidature alla carica di capo di Stato, la durata del mandato… Siamo sui punti chiave per costruire una democrazia?

R. - Certo, direi che siamo più o meno all’interno dei manuali di scienza politica di quelli che si occupano della teoria delle transizioni. Quello che noi vediamo oggi in Egitto è davvero, per la prima volta e finalmente, un procedimento. Tante volte ci siamo detti: la democrazia è "procedura" prima di tutto. Qui la procedura ha veramente il suo ruolo e viene seguita, tra l’altro, dai militari. E’ vero che abbiamo tutti quanti smesso di avere paura del militare in quanto tale. I militari non sono più necessariamente in tutto il mondo dei golpisti, possono esserlo, ma come abbiamo visto non sono tutti uguali. I militari sono oggi i tutori della tradizione. Naturalmente speriamo che poi al momento delle elezioni e dell'immediato seguito, questo processo continui.

D. - Professore, dal punto di vista delle relazioni internazionali, che cosa può significare un Egitto che dichiara la durata del mandato presidenziale solo di quattro anni e rinnovabile una volta sola?

R. - A me pare un segno che ci deve dare grande, grande coraggio ed ottimismo. Se il futuro del mondo, si muove in questo modo, possiamo allora avere anche qualche speranza. (mg)

Radio Vaticana
 
Top
O t t a
view post Posted on 13/3/2011, 00:53




EGITTO: DOPO REFERENDUM REVOCATE RESTRIZIONI SU PARTITI

12 marzo 2011 - 17:58

Il Cairo - Dopo il referendum del 19 marzo prossimo sugli emendamenti alla Costituzione, in Egitto saranno revocate le pesanti restrizioni relative alla formazione dei partiti politici, imposte sotto il regime di Hosni Mubarak e in vigore da oltre trent'anni. "La legge sui partiti, una volta tenuto il referendum, sara' modificata", hanno riferito in via riservata fonti militari vicine al Consiglio Supremo delle Forze Armate, che ha assunto il potere in seguito alla caduta di Mubarak.
"Sara' consentito crearne di nuovi attraverso una semplice notifica alle autorita'".

AGI
 
Top
O t t a
view post Posted on 14/3/2011, 15:51




Egitto/ Referendum Costituzione, giovani chiedono di votare 'no'
La consultazione è in programma sabato prossimo


Il Cairo, 14 marzo 2011

I giovani militanti egiziani protagonisti della rivolta popolare che ha portato alle dimissioni il Presidente Hosni Mubarak hanno lanciato oggi un appello a votare "no" al referendum sulla riforma costituzionale in programma sabato, chiedendo una nuova Carta costituzionale.

"Abbiamo deciso la nostra posizione. Diremo di andare a votare e di dire no", ha detto alla France presse Shady Ghazali Harb, esponente di 'La coalizione dei giovani della rivoluzione'. "Noi vogliamo una nuova costituzione e la proroga del periodo di transizione con la creazione di un consiglio presidenziale", ha aggiunto.

Gli egiziani sono chiamati sabato a pronunciarsi sugli emendamenti alla Costituzione proposti da una commissione di giuristi nominata dall'esercito, che guida il Paese dall'11 febbraio scorso, quando Mubarak ha presentato le sue dimissioni. La commissione ha proposto che il Presidente della Repubblica non possa rimanere in carica per più di due mandati consecutivi di quattro anni ciascuno; fino ad oggi, il Presidente poteva rimanere in carica a tempo indefinito, con mandati di sei anni.

Anche i candidati alla presidenza Amr Moussa e Mohamed ElBaradei hanno fatto sapere di non ritenere sufficiente "un rattoppo" dell'attuale costituzione, chiedendo l'annullamento del referendum. Unica voce a favore è quella dei Fratelli musulmani, che hanno invitato a votare "sì".

TMNews
 
Top
O t t a
view post Posted on 15/3/2011, 18:50




Egitto, referendum: gli islamici per il “sì” (ma no a donne e copti)
ElBaradei chiede la cancellazione del voto, i giovani schierati per il “no”


15 mar 2011 - 11:51

Entra nel vivo in Egitto la campagna elettorale per il referendum costituzionale del 19 marzo. Ai cittadini del più popoloso paese arabo sarà chiesto di esprimersi sulla limitazione del numero di mandati presidenziali, sull’allentamento delle restrizioni alla candidatura del Paese, sul rafforzamento del controllo della magistratura sulle elezioni e sull’abolizione del diritto presidenziale di ordinare processi militari contro i civili. Emendamenti elaborati da un comitato di saggi istituito dal Consiglio supremo di Difesa che guida il Paese dalle dimissioni di Hosni Mubarak. Il quotidiano al-Masry al Youm riferisce che per la cancellazione in toto della consultazione si è schierato l’esponente dell’opposizione Mohammed ElBaradei, per il quale al Paese serve una Carta completamente nuova. Analoga, ma meno radicale, la posizione del movimento giovanile protagonista in piazza Tahrir. Secondo uno dei suoi leader, Shadi al-Ghazali Harb, è necessario partecipare al voto e dire “no”, “perché vogliamo una nuova Costituzione”.

No anche dalla sinistra del partito Tagammu mentre i Fratelli Musulmani – la principale forza di opposizione a Mubarak recentemente riorganizzatasi nel partito “Libertà e giustizia” – si sono schierati per il “sì” agli emendamenti. Per inciso, scrive ancora la versione web del giornale, mentre il portavoce della Fratellanza, Mohammed Morsi, si è espresso per la creazione di uno Stato laico svincolato dalla tutela del clero, uno dei principali leader della formazione, Saad al-Husseini, ha dichiarato che “il partito manterrà la propria linea per cui le donne e i copti non sono adatti (per l’elezione) alla presidenza”.

Il Velino
 
Top
O t t a
view post Posted on 16/3/2011, 23:36




Egitto: panoramica sul referendum

Mercoledì 16 Marzo 2011 - 11:29

Entra nel vivo in Egitto la campagna elettorale per il referendum costituzionale del 19 marzo.

Ai cittadini del più popoloso paese arabo sarà chiesto di esprimersi sulla limitazione del numero di mandati presidenziali, sull’allentamento delle restrizioni alla candidatura del Paese, sul rafforzamento del controllo della magistratura sulle elezioni e sull’abolizione del diritto presidenziale di ordinare processi militari contro i civili. Emendamenti elaborati da un comitato di saggi istituito dal Consiglio supremo di Difesa che guida il Paese dalle dimissioni di Hosni Mubarak. Il quotidiano al-Masry al Youm riferisce che per la cancellazione in toto della consultazione si è schierato l’esponente dell’opposizione Mohammed ElBaradei, per il quale al Paese serve una Carta completamente nuova. Analoga, ma meno radicale, la posizione del movimento giovanile protagonista in piazza Tahrir. Secondo uno dei suoi leader, Shadi al-Ghazali Harb, è necessario partecipare al voto e dire “no”, “perché vogliamo una nuova Costituzione”. No anche dalla sinistra del partito Tagammu mentre i Fratelli Musulmani – la principale forza di opposizione a Mubarak recentemente riorganizzatasi nel partito “Libertà e giustizia” – si sono schierati per il “sì” agli emendamenti. Per inciso, scrive ancora la versione web del giornale, mentre il portavoce della Fratellanza, Mohammed Morsi, si è espresso per la creazione di uno Stato laico svincolato dalla tutela del clero, uno dei principali leader della formazione, Saad al-Husseini, ha dichiarato che “il partito manterrà la propria linea per cui le donne e i copti non sono adatti (per l’elezione) alla presidenza”.

FocusMO
 
Top
O t t a
view post Posted on 17/3/2011, 19:15




Egitto: referendum costituzione, sabato primo voto libero da 30 anni

Il Cairo, 17 marzo 2011 - ore 17:37

E' il primo voto pienamente libero da oltre un trentennio quello a cui si apprestano i circa 45 milioni di egiziani chiamati a esprimersi sabato sulla riforma della costituzione. L'esito del referendum si preannuncia tutt'altro che scontato, con una parte significativa dei movimenti legati alla rivolta che ha scalzato Hosni Mubarak che chiedono di votare per il 'no'.

IGN
 
Top
O t t a
view post Posted on 17/3/2011, 22:44




Egitto, al voto in 45 milioni
Prima volta nel dopo Mubarak - Costituzione da cambiare


17 mar 2011 - 16:42

IL CAIRO - Sono quarantacinque milioni gli egiziani che sabato fra le 8 e le 19 (le 7 e le 18 in Italia) si potranno recare alle urne per dire «sì» o «no» al pacchetto di emendamenti a dieci articoli dell'attuale Costituzione. Si tratta del primo voto del dopo Mubarak ed è il primo passo della transizione democratica che prevede le elezioni legislative e presidenziali. I dieci emendamenti, uno dei quali abrogativo di un articolo, riguardano in particolare la durata del mandato presidenziale, le caratteristiche del candidato e le modalità della candidatura.

Con le nuove proposte messe a punto da un apposito comitato nominato dal Consiglio supremo delle forze armate all'indomani della fine del regime di Hosni Mubarak, il mandato presidenziale, ora di fatto senza limiti, viene ridotto a quattro anni rinnovabile una sola volta. Per essere candidati occorre avere la nazionalità egiziana e avere il coniuge egiziano. Per presentare la candidatura sono state individuate tre strade: il sostegno di 30 componenti del parlamento, la raccolta di 30.000 firme in almeno 15 governatorati diversi, o essere membro di un partito politico che ha almeno un rappresentante in parlamento.

CdT
 
Top
132 replies since 15/2/2011, 16:15   991 views
  Share