Mal d'Egitto

Film ambientati in Egitto

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Cleopatra79
view post Posted on 17/9/2005, 01:39




Arake Balah (Il vino dei datteri) di Radwan Al Kashif (1998).

Assassinio sul Nilo di J. Guillermin (1978) Giallo con l'ispettore Poirot che indaga su di un omicidio commesso su battello in navigazione sul Nilo.

El Alamein, la linea del fuoco di Enzo Monteleone (2002): Seconda Guerra Mondiale, vita quotidiana di uomini che combattono in condizioni impossibili una guerra brutta, sporca e cattiva come tutte le guerre.

L'altro di Youssef Chanine (1999): Laureato in USA torna in Egitto e si sposa con una giornalista impegnata in campagna di denuncia contro elite filoamericana.

Sinuhe l'egiziano di Michael Curtiz (1954) : avventure di un medico alla corte dei faraoni, ineccepibile sul piano tecnico decorativo.
 
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Lella78
view post Posted on 19/9/2005, 17:25




A me hanno detto che anche "Blade Runner" pare sia ambientato in Egitto, ma non avendolo mai visto non lo posso confermare......e poi Cleo come puoi dimenticarti "NATALE SUL NILO" dei fratelli Vanzina????
 
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Cleopatra79
view post Posted on 19/9/2005, 19:35




ke sfizio c'è se li scrivo tutti io i film ???
 
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cristina84
view post Posted on 21/9/2005, 16:24




LA MITICA THE MUMMY.....ERA STUPENDO QUEL FILM...ANZI LO E' TUTT'ORA......E' COLPA SUA SE ORA SONO MALATA D'EGITTO..
 
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darahani
view post Posted on 21/9/2005, 22:09




Ma lo sapete che vacanze sul nilo è stato arrangiato anche da un mio amico che abita al Cairo? mi ha fatto anche vedere le foto con De Sica, Boldi....
 
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Cleopatra79
view post Posted on 9/10/2005, 22:18




Ho appena finito di vedere il film "Natale sul Nilo" che mai sarei andata a vedere al cinema!

Ke dire...a parte la magnifica ambientazione e delle immagini spettaoclari come le piramidi e Abu Simbel...l'ho trovato una skifezza sick.gif
Prima cosa per la stupidità degli attori e delle scene e poi per il modo in cui beffeggiano l'Egitto e gli egiziani!

Credo che abbiate fatto caso a come hanno fatto caricatura della dissenteria che può colpire, quello che sputava il thè dicendo che faceva skifo, di quando passeggiando nel souk in uno scambio di battute dicevano che era pericoloso stare li.....Il capitano della nave che invita alla festa egiziana a bordo e De Sica dice: " ah...una cafonata??!! ". Hanno anche fatto sentire la voce del muezzin e poi come caricatura uno degli attori che urlava...

Ma come si permettono... dry.gif

La prossima volta vado a fare io un film in Egitto....
 
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lupenz64
view post Posted on 9/10/2005, 22:34




Cleo, io non l'ho visto ma posso immaginare, dall'unica scena sulla quale mi sono soffermata (De Sica e Boldi che si lanciano da un aereo che è praticamente già atterrato, e De Sica che dà una padellata in testa a Boldi per ammazzare uno scorpione)
Purtroppo a loro non gliene frega un bel niente di dove sono e di cosa parlano, l'importante è montare una serie di sequenze cariche di battute e luoghi comuni, con situazioni di una comicità grossolana...mi spiace se qualcuno apprezza questo genere di film...a me mettono una gran tristezza...amo il cinema divertente e disimpegnato ma ridicolizzare una cultura non lo trovo affatto comico.
 
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Lella78
view post Posted on 11/10/2005, 09:16




Già Cleo...mi hai tolto le parole di bocca...io anche l'ho visto e l'unica cosa di cui ho goduto son state le piramidi, il Cairo e le rovine di Abu Simbel , il resto del film era veramente una schifezza e veramente davano l'impressione di trattare gli Egiziani come bestioline o come essere ottusi! Che stupidi!!! Da qui si vede l'intelligenza dei fratelli Vanzina che + che boiate come queste non potevano creare.....
 
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Challel
view post Posted on 12/10/2005, 20:10




siceramente l'ho visto al cinema quando era uscito costretta da un amico ad andare per fargli compania ..
e sono praticamente d'accordo con Cleo , non mi è piaciuto e neanche gli atteegiamneti e le parole del film ..
come ad esempio quando la guida spiega il luogo dove si trovano ecc , dopo un improvviso mal di pancia Boldi cosa fà si asciuga con le bende di lino della mummia come se fosse carta igienica ...
trovo che sia disgustoso , si è evidenziato un non risetto per gli egiziani ma anche per l'Egitto antico prendendo in giro le sue risorse archeologiche e il culto dei defunti che per loro era sacro..
per me si possono anche fare film comici anche se non sono il mio genere però rovinare così tanto un luogo magico come L'egitto e assurdo

Edited by Challel - 12/10/2005, 20:12
 
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darahani
view post Posted on 13/10/2005, 12:31




L'ho visto anche io l'altro giorno e che dire..... gli italiani si fanno sempre riconoscere..... vorrei vedere se gli egiziani avessero fatto certe schifezze al colosseo....
 
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Cleopatra79
view post Posted on 13/10/2005, 12:35




Altra cosa ke ho pensato:

Gli egiziani che hanno assistito alle riprese del film avranno pensato che siamo un popolo di cretini, cn tutte quelle scene patetiche!

Ecco xkè quando andiamo lì cercano sempre di farci fessi sui prezzi...
 
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darahani
view post Posted on 29/10/2005, 13:45




Che figura che ci fa fare la nostra patria....
 
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Cleopatra79
view post Posted on 11/3/2006, 00:24




EGITTO IN CRISI? UN BESTSELLER
Dopo il successo del romanzo di Alaa al Aswani, il "Palazzo Yacoubian" diventa anche il film egiziano dei record: il budget più alto, gli attori più famosi
Paola Caridi

Venerdi' 10 Marzo 2006
È il film dei record, come il romanzo da cui è tratto è l’unico bestseller dell’Egitto degli ultimi cinque anni. Da quando il Palazzo Yacoubian di Alaa al Aswani è uscito nelle librerie del Cairo, ne sono state stampate dodici edizioni, e la corsa ai diritti di traduzione continua. Tanto da essere arrivato anche sugli scaffali italiani, lo scorso 23 febbraio, per i tipi della Feltrinelli.
Il perché di tanto successo sta nelle stesse ragioni che hanno convinto i produttori a farne il più costoso film della storia del cinema egiziano. Perché il Palazzo Yacoubian è il ritratto appassionato ma crudele dell’Egitto di questi anni, è la dissezione del conformismo, della corruzione, dello scadimento morale, dei sogni infranti della società egiziana. Delusa dal potere, ripiegata sui compromessi pesanti della vita, rabbiosa e triste.
Strutturato secondo il modello tradizionale di Naguib Mahfouz (la descrizione minuziosa di un microcosmo, il condominio di via Talat Harb, nella downtown cairota una volta cosmopolita e ora decaduta), il romanzo di Aswani era perfetto per costruirci un film. Come ha ben compreso Walid Hamed, il più grande sceneggiatore egiziano, che ne ha subito acquistato i diritti di riproduzione. Poi, dall’incontro con i fratelli Adib, tycoon tra i più intraprendenti sulle rive del Nilo, la decisione di farne il film dei record.
Anzitutto, il più caro, con un budget di 22 milioni di pound egiziani, l’equivalente di circa 4 milioni di dollari. È stato poi primo ad arrivare alla Berlinale dopo 13 anni di assenza di un film proveniente dall’Egitto. “Lo abbiamo mandato, lo hanno accettato. È stato tutto molto semplice”, dice Adel Adib. Il suo gruppo, il Good News, è di quelli che in questi ultimi anni stanno facendo la differenza, nel paese. Ha un portale web molto visitato; cinema al Cairo, ad Alessandria e sulla costa; due radio FM (una araba e una inglese, le prime emittenti private in Egitto); una casa di produzione cinematografica con molti film in fieri ad alto budget, e infine una televisione che sarà pronta a breve. Insomma, imprenditori rampanti. Che hanno scommesso su di un bestseller per lanciare la casa di produzione. Affidando la direzione del film a un regista molto promettente, che però non aveva mai firmato un lungometraggio. Ma solo cortometraggi apprezzati nei festival europei.
Il giovanissimo Marawan Hamed, classe 1977, figlio dello sceneggiatore, ha guidato una pattuglia di attori di cui fanno parte le star più quotate (e dal cachet più alto) del cinema egiziano. In prima fila, uno splendido Adel Imam, noto per la sua capacità comica, e invece impegnato in una toccante parte drammatica e malinconica, quella di Zaki, l’unico aggancio col cosmopolitismo del Cairo. Accanto a lui Yousra, la più famosa delle attrici egiziane, nel ruolo della cantante francese. E poi due giovani già più che promettenti: il figlio di Adel Imam, Mohammed, e la tunisina Hind Sabri.
Adel Adib, produttore del film e a sua volta regista, non è spaventato dall’investimento finanziario. Per un film che si preannuncia già al centro di polemiche dure, quando uscirà – a giugno – nelle sale egiziane. “Ci sono molti modi di vendere un film – dice -. Noi pensiamo che il budget alto non sia importante in sé, rispetto al denaro investito. Ma sia importante per il valore aggiunto che si sceglie. E il Palazzo Yacoubian, in questo caso, il valore aggiunto”. Il motivo? “Il Palazzo Yacoubian è un film (e un libro) fatto da chi ama l’Egitto, non da chi lo odia. Ed è un modo per mostrare noi stessi in Europa. È uno strumento per far comprendere, agli altri, come la pensiamo. In un modo semplice, piano, senza arroganza”.
È un modo, anche, per far vedere quello che cova sotto la cenere.
Aswani conferma la sensazione di Adel Abid, secondo il quale lo scrittore (che di mestiere fa il dentista) è riuscito a “descrivere quello che ha letto sulla faccia della gente, con le parole giuste”. Aswani ipotizza che il suo successo sia dovuto “alla maniera con la quale ho descritto la gente comune. E per far questo sono andato da loro, sono andato nei bar dei gay, nei caffè poveri del Cairo, ho incontrato persone, le ho intervistate, sono andato a cercare i minimi dettagli”. In una realtà brulicante, ma non confusa. Anzi, in una realtà dove ogni persona diventa un tipo umano, pronto a essere ripreso da una telecamera.
C’è chi parla, per la pellicola sul Palazzo Yacoubian, di una rinascita del cinema egiziano. Di un nuovo realismo come fu, a suo tempo, quello degli esordi di Youssef Chahine. Di certo è lo specchio della crisi. Da cui, spesso, nascono buone cose.

da http://www.lettera22.it/
 
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Cleopatra79
view post Posted on 15/3/2006, 01:35




Egitto: un film per raccontare la storia di GesùNews del 14-03-2006

Si intitolerà “La vita e la Passione del Messia” il film che a breve sarà realizzato in Egitto; la più grande produzione cinematografica mai realizzata in questo paese, con un cast di 750 attori e un budget che con oltre 7 milioni di euro supera di gran lunga gli standard locali.

A generare scalpore sono, tuttavia, i contenuti della pellicola: le principali tappe del viaggio dela famiglia di Gesù in Egitto.

“Tuttavia – sottolinea il produttore Mohamed Ashub - in un contesto dove le tensioni religiose possono essere causa di scontri violenti, le vicende raccontate nella pellicola saranno sottoposte in anteprima al vaglio della autorità religiose della Chiesa Copta d'Egitto”

Nella fede islamica Gesù Cristo è considerato un profeta, ma non figlio di Dio. Secondo la tradizione orale dei Cristiani Copti d'Egitto, Gesù avrebbe trascorso buona parte della sua infanzia nel Paese dei faraoni.

La testimonianza di queste vicende sarebbe contenuta nei Vangeli dell'infanzia apocrifi del Messia, e quindi non inclusi nella Bibbia.
 
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Cleopatra79
view post Posted on 23/6/2006, 02:12




Egitto: alla ricerca della civiltà perduta

16 June 2006 21:09

History Channel - Una fiction ricostruisce nei minimi dettagli le avventure di archeologi, studiosi ed esploratori che hanno dedicato la loro vita, per caso o per passione, alla scoperta delle meraviglie dell’antico Egitto.

Tra la fine del ‘700 e l’800 il fascino dell’antico Egitto non temeva rivali. Molti “Indiana Jones”, veri o improvvisati, si misero alla ricerca dei resti di una civiltà ricca e misteriosa. Intrepidi archeologi, studiosi ed esploratori hanno dedicato la loro vita, per caso o per passione, alla scoperta delle sue meraviglie. Una fiction storica da cinque puntate prodotta dalla BBC, intitolata Egitto: alla ricerca della civiltà perduta, racconta adesso le loro storie. L’appuntamento è a partire dal 2 luglio su History Channel (canale 406 di SKY) ogni domenica alle 21.

Tra tanti protagonisti francesi, come Francois Champollion, e britannici, come Lord Carnarvon -a quel tempo persino questo era uno dei territori di confronto tra le due potenze europee- troviamo anche un italiano, Giovanni Battista Belzoni (foto), un giramondo dai mille mestieri diventato egittologo quasi per caso. Nato il 5 novembre 1778 nel quartiere del Portello a Padova, a sedici anni si trasferì a Roma e poi a Londra sfruttando il suo fisico possente (era alto più di due metri) per lavorare nel circo. Fermatosi a Malta iniziò a lavorare nel campo della ingegneria idraulica e nel 1815 partì per l’Egitto per mettere a disposizione del pascià Mohammed Ali le sue macchine per l’irrigazione. Non avendo avuto fortuna, Belzoni accettò la proposta del console inglese Henry Salt di trasportare in Inghilterra alcuni reperti archeologici di enorme valore. Ebbe così inizio la sua carriera di esploratore-archeologo al servizio di Sua Maestà Britannica.

Divenne il protagonista di una serie di scoperte sensazionali, tra le quali le18 statue della dea Sekhmet a Karnak con la statua reale e le sfingi, il tempio di Abu Simbel e la Piramide di Chefren. Il suo ultimo viaggio per l’Egitto iniziò nel 1823, alla volta del Sudan alla ricerca delle sorgenti del Nilo ma, presso l’oasi di Gwano, trovò la morte in circostanze misteriose, il 3 dicembre dello stesso anno. In Italia Belzoni non ha forse trovato la fama meritata, ed anche se il suo nome si può ancora leggere dietro un'orecchio della testa ciclopica di Ramesse II esposta nel British Museum, nemmeno un cartello ricorda le sue imprese.

Ecco, nel dettaglio gli appuntamenti previsti
Alla ricerca di Tutankhamon in onda domenica 2 alle 21
La storia della scoperta della tomba di Tutankhamon ad opera di Howard Carter e Lord Carnarvon nel 1922. La più grande scoperta archeologica del XX secolo
La maledizione di Tutankhamon in onda domenica 9 alle 21
La clamorosa scoperta della tomba di Tutankhamon non portò fortuna ai due archeologi che ne furono protagonisti. daallora si parla di 'maledizione' del faraone
Il grande Belzoni in onda domenica 16 alle 21
La storia di Giovanni Belzoni.
Belzoni alla ricerca del tempio in onda domenica 23 alle 21
La storia delle straordinarie scoperte di Giovanni Belzoni. Dalla tomba di Seti I nella Valle dei Re al tempio di Ramesses ad Abu Simbel
Il mistero della stele di Rosetta in onda domenica 30 alle 21
La Stele di Rosetta conteneva la chiave per decifrare i geroglifici. Per lungo tempo nessuno riuscì nell’impresa, fin quando François Champollion annunciò di aver scoperto il codice.

Fonte: Sat-Zone
 
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82 replies since 17/9/2005, 01:39   13988 views
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