Mal d'Egitto

L'Egitto e l'ambiente

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hayaty
view post Posted on 19/1/2009, 19:58




Egitto, progetto per prima centrale ibrida solare-gas

19 gennaio 2009

Egitto, progetto per prima centrale ibrida solare-gas Solar Millennium costruirà la prima centrale solare termoelettrica dell’Egitto. E’ quanto riporta il sito energias-renovables.com. La struttura, che sarà realizzata nella città di Kuraymat, 95 chilometri a sud dal Cairo, è una centrale elettrica ibrida solare-gas che entrerà in funzione nel 2010 e avrà una potenza di 150 Mw. Solar Millennium, compagnia tedesca specializzata in questa tecnologia, è una delle imprese incaricare nella progettazione e costruzione della parte solare dell’installazione, un modello a cui sono interessati anche Algeria, Marocco, Israele e gli Emirati Arabi Uniti.
“Il potenziale del progetto è enorme”, ha dichiarato Christian Beltle, presidente di Solar Millennium. “Occupando una parte piccola di deserto nel Nord Africa, gli impianti solari termoelettrici non solo potranno soddisfare la crescente domanda della regione, ma saranno in grado di esportare energia pulita ed economica all’Europa”. Questa tecnologia può essere applicata anche per la desalinizzazione dell’acqua.


Axia
 
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hayaty
view post Posted on 28/1/2009, 12:23




Installazione di impianti eolici in Egitto

martedì 27 gennaio 2009

Il settore elettrico ha dato inizio agli studi per l´installazione di impianti eolici in tre siti nell´alto Egitto (governatorati di Beni Suef, Minia e Assiut). Rilevamenti hanno provato che il vento in questi siti spira ad una velocita´ di oltre 8 metri al secondo. Tale iniziativa fa parte del piano governativo di produrre fino a 7500 MW di energia rinnovabile. Impianti esistenti si trovano nelle zone del Mar Rosso e del Golfo di Suez. Sono in corso i lavori per la produzione di 700MW in cooperazione con Germania e Danimarca nella localita´ di Zaafarana, sul Mar Rosso.


Tribuna Economica
 
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hayaty
view post Posted on 30/3/2009, 18:46




Egitto, nuovo polo per gli investimenti nelle rinnovabili
Nuovi mercati per le eco-energie

Il Cairo, 30 marzo 09


Luogo ideale per la produzione di energia solare, eolica e da biocarburanti, l’Egitto sta sviluppando uno schema di incentivi ad hoc per attrarre nuovi investitori dall’estero

Le condizioni geo-climatiche la favoriscono e perché allora non rendere la terra egiziana mercato competitivo per le rinnovabili? Su questa consapevolezza prende il via un vasto programma di riforme promosse dal Governo de Il Cairo e destinato ad incentivare gli investimenti del settore, in particolare quelli rivolti al biodiesel e all’eolico. La grande abbondanza di terreni che ben si prestano alla coltivazione di biocarburanti e i forti venti di molte regioni, che ad oggi rendono lo Stato primo produttore di energia del vento della regione africana, sono un punto di forza ancora da sfruttare. Lo schema predisposto, congiuntamente all’introduzione di una Tariffa Unica per gli impianti eolici, prevede un aiuto su tutto l’iter che procedurale: dal lato amministrativo con lo snellimento delle pratiche burocratiche tramite la creazione di un unico soggetto a gestione delle richieste di autorizzazione, il GAFI (Autorità Generale per gli Investimenti) a cui spetta il compito di localizzare il sito su aree territoriali dedicate e collegate alla rete nazionale, di identificare partner ed acquisire le licenze necessarie.


Rinnovabili
 
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hayaty
view post Posted on 15/4/2009, 17:12




GRECIA, SI STUDIA IMPORTAZIONE GAS NATURALE DA EGITTO

14/04/2009 13:03

ATENE
- Il ministero dello Sviluppo greco, in collaborazione con la Deh, la compagnia per la produzione di energia elettrica, sta esaminando la possibilita' di importare gas naturale compresso (Cng) dall'Egitto.

Il progetto, secondo quanto riferisce il quotidiano ateniese Kathimerini, e' stato discusso dal Ministro greco per lo Sviluppo, Costis Hatzidakis, con i Ministri egiziani per il Petrolio e il gas naturale, Amin Samir Fahmy, e per l'Energia, Hassan Ahmed Younes, durante una sua visita al Cairo.

In caso di un accordo fra Grecia e Egitto, ha detto il Ministro Amin Samir Fahmy, ''saremo i primi due Paesi che esportano e importano gas compresso con navi appositamente trasformate per il trasporto di questo prodotto''.

Il ministro Hatzidakis ha detto che la Grecia prendera' una decisione una volta esaminati tutti gli aspetti del progetto.


ANSA
 
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hayaty
view post Posted on 25/4/2009, 15:05




GAS: BULGARIA FIRMA ACCORDO CON EGITTO SU FORNITURE

Sofia, 25 apr - La Bulgaria ha firmato oggi un contratto con l'Egitto per l'importazione di gas naturale liquefatto per tentare di attenuare la dipendenza del paese, fino ad ora totale, dalle forniture russe. Il ministro dell'Economia e dell'energia bulgaro, Petar Dimitrov e il ministro del Petrolio egiziano, Sameh Fahmy, hanno siglato un memorandum intergovernativo per la cooperazione nel mercato del gas, a margine del summit internazionale sul gas che si e' svolto nella capitale bulgara.


ASCA
 
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hayaty
view post Posted on 22/5/2009, 15:57




Cooperazione Italiana conclude progetto in Egitto
A Wadi el Rayan creata un’area protetta

Venerdì 22 Maggio 2009


Un ampio progetto ambientale iniziato nel 1998 in Egitto che abbraccia l'intera area protetta di Wadi el Rayan (gemellata con il parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga) e che comprende anche la Valle delle Balene (Wadi el Hitan), nominata Patrimonio dell'Umanità Unesco. Durante la seconda fase, da aprile 2005 a maggio 2008 e con una spesa di oltre un milione e duecentomila euro, sono state rafforzare le capacità della direzione dell'area, mediante la realizzazione del piano di gestione.
L'intervento si è concretizzato nella fornitura di assistenza tecnica, di infrastrutture ed equipaggiamenti, oltre che nella formazione delle risorse umane e in particolare degli operatori preposti alla gestione dell'area, dando vita ad una efficace partnership italo-egiziana che ha coinvolto da un lato la Cooperazione italiana e dall'altro il Ministero dell'Ambiente egiziano.


Impresa Mia
 
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hayaty
view post Posted on 25/5/2009, 17:29




G8 ENERGIA: ENEL SIGLA MEMORANDUM CON EGITTO SU RINNOVABILI

dom, 24 mag 2009 15.50.57

L'Enel ha siglato oggi con l'Egyptian Electricity Holding Company (Eehc), l'ente elettrico pubblico egiziano, un protocollo d'intesa per avviare l'applicazione alle centrali elettriche egiziane di tecnologie produttive a piu' elevata efficienza. La sigla dell'intesa e' avvenuta nel corso del G8 Energia. Il gruppo italiano fornira' inoltre a Eehc il 'know how' tecnologico, ottimizzando il funzionamento degli impianti di generazione alimentati a gas, introducendo piu' avanzati sistemi di manutenzione e nuovi programmi di formazione del personale tecnico. Particolare attenzione sara' inoltre dedicata all'introduzione di sistemi di generazione da fonte rinnovabile, soprattutto con riferimento alle potenzialita' di sviluppo della fonte solare a concentrazione. Il ministero dell'Elettricita' e dell'Energia egiziano si impegna ad assistere Enel promuovendone la collaborazione con le amministrazioni locali, centri di ricerca e aziende energetiche locali, anche nel settore 'oil & gas'. Il memorandum costituisce un riconoscimento delle competenze tecnologiche di Enel nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili e segna un ulteriore progresso della sua presenza nel promettente mercato egiziano. Enel insieme con Total ha di recente vinto la concessione per l'esplorazione del Blocco 4 nell'offshore antistante il Delta del Nilo e prosegue nella cooperazione con Egas per lo sviluppo di progetti nel settore del gas naturale liquefatto in base a un protocollo d'intesa firmato nel 2008.


Affari Italiani
 
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hayaty
view post Posted on 3/6/2009, 15:13




Enea punta su Egitto per decollo Desertec

3 giugno 2009

Per fare decollare il progetto Desertec, lanciato dall'Ue nel 2007, l'Enea, l'Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, punta sull'Egitto, dove a breve sara' possibile esportare la tecnologia solare termodinamica messa appunto dall'Ente per produrre energia e desalinizzare l'acqua. A dirlo e' il presidente dell'Enea, Luigi Paganetto, che anticipa la possibile firma di un accordo con il Cairo da qui a fine giugno per la creazione di un impianto pilota che, spiega, ''ci consentira' di sperimentare il funzionamento della nostra tecnologia in un altro Paese e che, al contempo, permettera' all'Egitto di verificare quelle che sono le possibilita' di cooperazione''.
La firma potrebbe avvenire tra il 14 e il 15 di giugno al Cairo, fa sapere Paganetto, che nei giorni scorsi ha incontrato il ministro egiziano per l'Elettricita' e l'Energia, Hassan Younes, per esaminare la possibilita' che da questo impianto pilota ne possano nascere altri, ''veri e propri impianti industriali, e consentire successivamente all'Egitto - insieme a noi - di offrire questa tecnologia anche a Paesi terzi''.

Il progetto Desertec - che vede il coinvolgimento di vari attori, enti di ricerca, aziende operanti nel settore energetico - punta a sfruttare l'energia solare del deserto per dare elettricita' pulita a tutti i Paesi della zona Mena e europei. In sintesi, energia pulita, rinnovabile e rivendibile. ''Si tratta, pero' - precisa Paganetto -, di un sistema ambizioso e molto costoso, in cui occorre creare molte aree in grado di produrre energia dal sole, ossia in piu' Paesi, legarli con una rete di interconnessione che porti energia dall'uno all'altro e creare la rete anche verso l'Europa, a cominciare dall'Italia''.
L'Egitto, che nei prossimi anni mira a sviluppare il settore delle rinnovabili, in particolare solare e eolico, rappresenta per l'Enea un punto di riferimento forte nel Mediterraneo. ''Ha un buon livello di competenze e di preparazione, nonche' tecnologie adeguate a creare un rapporto bilaterale'', sottolinea. L'avvio di questa partnership con Il Cairo - che vedra' la partecipazione di diverse aziende italiane, quali la Angelantoni e la Donati - e' anche un modo per diffondere tecnologie e conoscenza, e fare in modo che questa si sviluppi in tutto il Paese.

Un modello che potrebbe applicarsi anche in Marocco - con cui l'Ente per le Nuove Tecnologie ha gia' preso contatti - e forse in Tunisia. ''L'Algeria - rimarca Paganetto - non si e' fatta ancora avanti''. Tra le iniziative nell'area Med messe in piedi dall'Enea ci sono poi progetti per lo sfruttamento delle biomasse (ossia gli scarti della lavorazione agricola per ottenere energia) e il fotovoltaico ''che pero' non si presta molto alla produzione di energia a vasta dimensione'', dice Paganetto. Riguardo alla decisione adottata da alcuni Paesi della sponda Sud, come Algeria e Egitto, di puntare sull'utilizzo del nucleare civile per produrre elettricita', il presidente Enea si dice preoccupato sul piano della sicurezza e dei controlli. ''C'e' una grande differenza tra la tecnologia necessaria per costruire un impianto solare termodinamico e quella necessaria alla realizzazione di un impianto nucleare che presuppone uno stato di conoscenza, di competenza e un sistema di sicurezza che impone una expertise molto specifica. Cosa che richiede anni''. Un problema, questo, che si pone anche per l'Italia, conclude Paganetto.


Demanio:Re
 
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hayaty
view post Posted on 29/6/2009, 19:49




Egitto, al via seminario su risultati progetto ambientale Dgcs

29 giu 2009 - 12:17


Si terrà il 3 luglio alla Sioi (Società italiana per l’organizzazione internazionale) un seminario nel quale verranno illustrati i risultati del progetto Lifp (Legal and institutional framework project), che fa parte del programma ambientale 2006-2009 della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina in Egitto. L'iniziativa ha ottenuto due risultati principali: la revisione della Costituzione e della legislazione ambientale e istituzione dei Tribunali ambientali e l’istituzione di corsi di formazione per giudici ambientali e altri funzionari. Sul primo fronte, il processo di riforma della legislazione ambientale, che ha chiamato il Parlamento egiziano ad esprimersi sulla revisione della normativa in vigore per adeguarla ad alcune delle esigenze nel frattempo intervenute, ha avuto origine nel 2007 nell’ambito del ministero e dell’agenzia egiziana per l’Ambiente, con il sostegno della Cooperazione italiana, come componente del programma bilaterale in materia ambientale.

Le principali misure introdotte dalla legge nove del 2009 riguardano l’istituzione dei Tribunali ambientali, l’introduzione della strategia per la gestione integrata delle zone costiere, i limiti di ammissibilità delle emissioni inquinanti, l’inquinamento acustico, la procedura di valutazione d’impatto ambientale, la protezione della fauna e della flora e la gestione dei rifiuti. Proprio nel 2007, infatti, l’approvazione di un’importante riforma ha introdotto nella Costituzione egiziana una norma specifica sulla tutela dell’ambiente, come condizione necessaria per uno sviluppo economico e sociale sostenibile del Paese, anch’essa grazie al supporto del Progetto Lifp. Sul secondo versante, invece, in seguito all’istituzione dei Tribunali ambientali nei vari Governatorati, è stata possibile l’organizzazione, nell’ambito dello stesso progetto, di corsi di formazione-capacity building per giudici ambientali e altri funzionari, che hanno registrato un elevatissimo numero di partecipanti. Il team di esperti italiani è stato coordinato dal professor Sergio Marchisio dell’Università della Sapienza di Roma, direttore dell’Istituto di studi giuridici internazionali del Cnr.


Il Velino
 
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hayaty
view post Posted on 11/7/2009, 16:54




Solare termodinamico: tecnologia italiana in Egitto
Verrà costruito un laboratorio sperimentale in Egitto dove si metterà a punto il progetto più adatto alla creazione di una centrale per la produzione di energia da solare termodinamico

Cairo, 9 luglio 09


Confindustria Perugia ha comunicato che l’Enea ha firmato un’intesa al Cairo: alcune aziende umbre hanno siglato l’accordo energetico con il Ministero della Ricerca Scientifica egiziano per la produzione di energia da solare termodinamico. L’energia prodotta verrà distribuita, grazie ad una speciale rete elettrica, ad alcuni Paesi del bacino del Mediterraneo.
Al Cairo era presente anche Archimede Solar Energy, società del Gruppo Angelantoni, Enel Green Power insieme a Techint, Tecnimont, Ronda, Reflex ed hanno reso noto che l’Italia e l’Egitto faranno scendere in campo rispettivamente la Soc. Fn Spa e la New & Renewable Energy Authority.
Grazie all’accordo, stretto tra il presidente dell’Enea Luigi Paganetto e Tarek Hussein, presidente dell’Accademia della Ricerca Scientifica e Tecnologica (Asrt dell’Egitto) verrà realizzato in Egitto un laboratorio dove verrà messo a punto e poi realizzato il progetto per un impianto solare sfruttando le tecnologie prodotte dall’Enea.
Si sono accordate anche l’Università per Stranieri di Perugia e il Supreme Council of Universities dell’Egitto per favorire la diffusione delle diverse culture e delle lingue impiengandole in diversi settori tra i quali il marketing e la comunicazione internazionale.


Rinnovabili.it
 
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hayaty
view post Posted on 29/7/2009, 09:02




L'Egitto minaccia il ricorso al tribunale dell'Aja per il canale tra il Mar Rosso e il Mar Morto

Il canale di collegamento tra il Mar Morto e il Mar Rosso rappresenterebbe una catastrofe ambientale. Lo ha sostenuto oggi, 27 luglio 2009, il generale Ahmed Fadel, presidente della società del Canale di Suez, in occasione delle celebrazioni del 53° anniversario della nazionalizzazione di quest'ultimo.

Minaccia ecologica. ''Il progetto del canale tra il Mar Morto e il Mar Rosso è una follia. Se realizzato, potrebbe causare eruzioni vulcaniche e terremoti, a causa della vicinanza con la faglia africana'', ha detto Fadel. ''L'ecosistema del Mar Rosso sarebbe compromesso per sempre''.
Il generale, che ha annunciato come il Canale di Suez è stato portato a più di venti metri di profondità, in modo da diventare navigabile per circa il 90 percento dei bastimenti commerciali del mondo, ha anche minacciato il ricorso alla Corte Internazionale dell'Aja (sede della soluzione delle controversie tra stati sotto l'egida delle Nazioni Unite) da parte del governo del Cairo per bloccare gli eventuali lavori.
Fadel si riferisce a un progetto, del quale si parlò per la prima volta nel 1800, che dovrebbe essere finanziato da un consorzio internazionale, che prevede la costruzione di un canale di 200 chilometri. L'infrastruttura dovrebbe garantire il pompaggio di due miliardi di metri cubi di acqua all'anno dal Mar Rosso al Mar Morto, il grande lago salato tra Israele e la Giordania che sta scomparendo. Nel mega progetto è inserita anche la costruzione di una centrale elettrica che sfrutterebbe il flusso e di un depuratore che renderebbe potabile l'acqua.

Studio di fattibilità. Dopo anni di parole, l'8 luglio scorso, l'Anima (rete delle agenzie per la promozione degli investimenti nel Mediterraneo) ha diffuso sul suo sito web la notizia che la Banca Mondiale ha scelto, tra altri sei soggetti, la società francese Coyne e Bellier per effettuare lo studio di fattibilità del progetto del canale. Il finanziamento dello studio - che avrà una durata di due anni e costerà circa sette milioni di dollari - sarà garantito da Francia, Giappone, Stati Uniti d' America, Olanda e Grecia. La Banca Mondiale ha sempre sostenuto che al di là della missione imperativa di salvare il Mar Morto dall'evaporazione totale e di garantire acqua potabile ed elettricità a una zona che ha scarse risorse idriche, il progetto è un'opportunità di cooperazione. Lo studio sarà seguito, infatti, da un comitato tecnico che annovera al suo interno, oltre la Banca Mondiale, anche rappresentanti dei tre Paesi interessati: Autorità palestinese, Israele e Giordania. Da quelle parti non proprio qualcosa all'ordine del giorno.

La grande sete. Il Mar Morto perde ogni anno circa 80 centimetri di profondità e subisce un'evaporazione d'acqua di oltre mille tonnellate all'anno a causa dello sfruttamento intensivo delle acque del fiume Giordano, il suo principale affluente. La necessità di acqua potabile per le popolazioni dell'area è sempre più drammatica, ma gli ambientalisti insorgono perché il progetto potrebbe infliggere un colpo mortale all'ecosistema del Mar Rosso. Le stesse preoccupazioni denunciate, oggi, dal generale Fadel. Un grave rischio, ma la sete è un dramma. Grazie alla desalinizzazione, in parte dovuta alle acque dolci del Mar Rosso, in parte ottenuta da un impianto di desalinizzazione, sarà possibile ottenere circa un miliardo di metri cubi d'acqua potabile.
Il problema vero, però, è che qualora l'iniziativa venisse realizzata si metterebbe a tacere uno dei più gravi crimini commessi da una potenza occupante (Israele) ai danni di una popolazione occupata (i palestinesi). Il governo israeliano, infatti, ha di fatti militarizzato l'accesso all'acqua potabile lasciando solo un quinto delle risorse idriche ai palestinesi mentre secondo le Nazioni Unite l'acqua del territorio dovrebbe essere divisa a metà. Come ha denunciato la stessa Banca Mondiale in un suo recente rapporto.


Peace Reporter
 
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hayaty
view post Posted on 24/8/2009, 13:40




Delta del Nilo a rischio per innalzamento livello del mare

22 AGO 2009

Il Delta del Nilo rischia di scomparire a causa dell'innalzamento del livello del mare determinato dal surriscaldamento del clima, minacciando una catastrofe alimentare in Egitto. Oggi, infatti, la regione garantisce oltre il 60% della produzione alimentare del Paese. "Stiamo finendo sott'acqua - dice un agricoltore locale, Maged Shamdy, al quotidiano britannico Guardian - è come un'occupazione: le acque del mare conquisteranno le nostre terre". Due anni fa, il Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici indicò il Delta del Nilo come una delle tre aree del pianeta più vulnerabili di fronte all'innalzamento del livello del mare. Anche solo un aumento di un metro del livello delle acque, previsto da alcuni esperti per i prossimi 100 anni, condannerebbe il 20% del Delta a finire sott'acqua. Uno scenario peggiore, con un aumento di 14 metri, vedrebbe la periferia del Cairo coperta dal Mediterraneo, con tutto il Delta sott'acqua. Il Delta ospita oggi i due terzi della popolazione del Paese, in continua crescita, e garantisce oltre il 60% della sua produzione alimentare. "Il Delta ha una storia simile al Bangladesh - ha sottolineato lo studioso Rick Tutwiler - abbiamo una massiccia popolazione, sovrappopolamento, una minaccia a tutte le risorse naturali dovuta alla pressione demografica, alla produzione, all'inquinamento, alle macchine e agli agenti chimici usati per l'agricoltura. E in cima a tutto, il crescente livello del mare. E' una tempesta perfetta".


APCOM
 
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ARNAP
view post Posted on 28/8/2009, 19:01




ENERGIA: EGITTO, 32 OFFERTE PER CENTRALE EOLICA SU MAR ROSSO


IL CAIRO 28.08.2009 - Sono 32 in totale le compagnie che hanno presentato offerte nella gara d'appalto per la costruzione di una centrale eolica da 250 megawatt sulle coste del mar Rosso. La gara d'appalto, riferisce l'agenzia Mena, e' stata lanciata lo scorso 9 maggio, con uno schema 'build, operate and own' (costruzione e gestione senza trasferimento di proprieta'), e si sarebbe dovuta chiudere il 21 luglio, ma e' stata poi prorogata al 20 agosto. L'appaltatore dovra' progettare, finanziare e costruire la centrale, gestendola dai 20 ai 25 anni, durante i quali vendera' l'energia elettrica prodotta all'Egyptian Electricity Transmission Company. Il ministro dell'Elettricita', Hassan Younes, riferisce l'agenzia, ha dichiarato che l'alto numero di offerte ricevuto dimostra il successo dell'Egitto nell'incoraggiare gli investimenti nel settore eolico. Younes ha aggiunto che i documenti relativi alla gara d'appalto erano stati ritirati da un totale di 72 compagnie internazionali. L'obiettivo programmato dall'Egitto e' quello di ottenere il 12% del suo fabbisogno energetico dall'eolico e il 20% dalle fonti rinnovabili entro il 2020. L'Egitto, il Paese piu' popoloso del mondo arabo, attualmente produce 430 megawatt di energia eolica e con i nuovi finanziamenti punta a produrne 920. Le autorita' egiziane stimano che le riserve di petrolio e gas potranno essere sfruttate ancora per tre decenni.


ANSAmed
 
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ARNAP
view post Posted on 5/11/2009, 11:59




ENERGIA: EGITTO AUMENTERA' PRODUZIONE RINNOVABILE FINO AL 15%


PALERMO 05/11/2009 - ''Da oggi al 2050, il Governo egiziano, ha pianificato di portare la produzione di energia solare ed eolica, dall'attuale 2-3% al 15%''. Lo ha affermato Mohammed Atia El Fayoumi, coordinatore di una delegazione di imprenditori egiziani della filiera energetica, intervenuto ad un seminario a Palermo tra i partner dell'Asem, l'azienda di sviluppo euromediterraneo, sulle energie alternative e rinnovabili. ''In questo momento - aggiunge El Fayoumy - la fonte energetica piu' utilizzata in Egitto e' il petrolio. Ma l'obiettivo dello stato egiziano e' di promuovere nuove iniziative nel settore anche con la partecipazione di capitali esteri. Certamente, in questo progetto di espansione energetica, ci potranno essere spazi di collaborazione con l'Italia e la Sicilia''. Opportunita' di scambi e partenariati saranno fornite, domani, durante gli incontri bilaterali tra le imprese italiane, spagnole, tunisine ed egiziane che hanno aderito all'iniziativa. In Tunisia, intanto, ''Euromed'', un fondo di private equity (pari a 50 milioni di euro), nato con l'obiettivo di supportare l'avvio o l'espansione di progetti nei Paesi del Nord Africa, ha investito una quota del capitale, oltre 1 milione di euro, per lo sviluppo di una societa' tunisina della filiera energetica. ''Si tratta - afferma il manager di Euromed, Stefano Frattini - di una azienda che produce pannelli solari termici. Il fondo Euromed si pone a fianco dell'imprenditore e con quest'ultimo condivide il rischio d'impresa''.

Ansamed
 
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ARNAP
view post Posted on 23/12/2009, 14:05




EGITTO, 5 MLD DLR PER PRODUZIONE ELETTRICA

Il Cairo, 23 dicembre 2009 - L'Egitto ha annunciato di avere ottenuto fondi per un valore di cinque miliardi di dollari, che utilizzera' per "aumentare la sua produzione di energia". Lo ha dichiarato il ministro dell'Elettricita', Hassan Younes, aggiungendo che tali fondi son giunti da imprecisati "finanziatori internazionali e regionali. Younes ha anche detto che, nei prossimi 17 anni, Il Cairo spera di attrarre investimenti per un valore pari a 110 miliardi, da utilizzare nel miglioramento e nell'espansione delle infrastrutture elettriche. Il ministro ha precisato che e' "obiettivo primario" del piano quinquennale 2007-2012 l'aumento della produzione di energia elettrica per ulteriori 9.200 megawatts, oltre alla realizzazione di nuove stazioni elettriche di trasformazione e all'estensione della rete.

AGI
 
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49 replies since 19/1/2009, 19:58   1305 views
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