Mal d'Egitto

Sharm: quali escursioni?

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hayaty
view post Posted on 5/11/2007, 00:17




In questo topic sono elencati i principali luoghi in cui si effettuano le escursioni a Sharm.

Per chiedere e leggere consigli o informazioni a carattere generale si deve fare riferimento invece al topic Escursioni a Sharm El Sheikh.


Edited by hayaty - 19/9/2008, 00:27
 
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falak
view post Posted on 18/1/2008, 08:02




Parco Nazionale di Ras Mohamed



Sull’estrema punta meridionale del Sinai, all’incrocio del Golfo di Suez e del Golfo di Aqaba si trova l’incomparabile Parco Nazionale di Ras Mohamed, che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1982.
E’ considerata uno dei luoghi più famosi al mondo per le immersioni, si tratta di un vero e proprio acquario naturale (l’acquario di Allah), Shark Reef e Yolanda Reefs sono i siti sub più conosciuti; la spiaggia più famosa è Main Beach, bellissima e sempre affollata, vi sono inoltre splendide spiagge deserte fatte di sabbia bianca, affacciate su un mare turchese e trasparente, incorniciato da dune di sabbia e montagne di roccia.
Il parco è famoso, non solo per il suo splendido fondale, ma anche per il territorio fatto di laghi di mangrovie, dune di sabbia, montagne di granito, baie desertiche, pianure di ghiaia e coralli fossili; è possibile osservare molte specie animali tra cui le cicogne bianche che vi fanno tappa durante le loro migrazioni, gabbiani, aironi e rondini marine.

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Ingresso del Parco



L’ingresso al parco è a pagamento, e questo varia a seconda se preferite una visita indipendente o con guida e pullman, come quelle organizzate dai vari tour operator.
E’ presente inoltre un Centro Visitatori a Marsa Ghazlani dove sarà possibile ricevere informazioni più dettagliate su ciò che c’è da vedere, sulla fauna del parco e sui punti migliori dedicati allo snorkelling. Vi verranno inoltre mostrate sulla cartina le zone adibite a campeggio. All'interno del centro è presente anche un ristorante.
Per i “visitatori indipendenti” con automobile propria, si consiglia di attrezzarsi di passaporto, acqua e tutto il necessario per trascorrere tranquillamente la giornata.
Il prezzo si aggira intorno ai 5 euro a persona e altri 5 euro per l’automobile.
I tour guidati e organizzati dai tour operator invece si svolgono tramite un pullman e sono provviste di guida che vi darà tutte le informazioni necessarie.

I prezzi variano a seconda del tour operator, e si aggirano intorno ai 25/35 euro.

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All’interno del parco, circondato da deserto, sorgono diverse spiagge, una tra le più conosciute è sicuramente quella di Marsa Bereika, composta da sabbia fine, dove sono state costruite delle semplici strutture per ripararsi dal sole. Inoltre qui l’accesso alla barriera è reso più semplice e più sicuro grazie al piccolo sentiero naturale…che consente anche ai meno esperti di nuoto, di godere le bellezze che il mare offre.

Le regole del parco sono abbastanza severe, ma necessarie per preservare il paesaggio e il territorio, alcune di queste sono non toccate i pesci o i coralli, non rimuovete nulla di vivo o di morto dal parco (coralli, conchiglie, pesci, fossili, piante, animali), non disperdere i rifiuti ma di portateli via con voi.

Oltre alla barriera corallina, all’interno del parco sono presenti altre attrattive tra cui:

LE MANGROVIE

Situati proprio di fianco al mare sorgono dei laghi interni alle mangrovie.
Queste piante sono tipiche dell’Oceano Indiano, la loro particolarità è che trattengono i sedimenti, filtrando l'acqua marina ed espellendone il sale, arrichhendo così le acque. In questo modo forniscono
un ottimo rifugio per tantissime specie di uccelli.
Questo rappresenta uno dei tantissimi ecosistemi della penisola del Sinai, ed è molto particolare anche grazie
al fatto che queste mangrovie sono praticamente le uniche sviluppatesi così a nord.











IL LAGO MAGICO O SALATO

Un famoso lago situato nel parco meta di molti turisti e luogo di diverse leggende.
Il nome inanzitutto deriva dal fatto che la composizione delle sua acque fa si che dalle foto satellitari non lo si veda...si vede infatti solo deserto. Fu scoperto solo via terra e da studi è risultato che il suo fondo è composto da una parte di argento una di zolfo e una di un metallo ancora sconosciuto. Questa composizione fa si che l'acqua dall'alto non si rifletta.
Le sue acque hanno un colore bellissimo, svariate tonalità di azzurro...e si dice inoltre che cambi colore 3 volte al giorno a seconda della luce del sole.
Un'altra particolarità è che soprattutto d'inverno le sue acque sono molto caldo forse proprio a causa della presenza di zolfo...
Per i più romantici esiste infine una leggenda, o rito propiziatorio secondo il quale bisogna esprimere un desiderio prima di fare il bagno nelle sue acque e bisogna immergersi camminando all'indietro...






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SPACCATURE DEL TERREMOTO

Due spaccature nel terreno desertico
causate da un terremoto di moltissimi anni fa.

Edited by falak - 15/2/2009, 19:23
 
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Minea 313
view post Posted on 24/1/2008, 00:19




Escursione al Monastero di Santa Caterina:


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Presso il Roveto Ardente di Mosé, ai piedi del monte Sinai (Gebel Musa), sorge il monastero fortificato di Santa Caterina da 15 secoli abitato da una piccola comunità di monaci greco-ortodossi.
Sorge a 1.500 metri di altezza e venne costruito per volere dell'imperatore Giustiniano nel VI secolo d.C. col nome di monastero della Trasfigurazione.
Solo nel IX secolo assunse il nome di Santa Caterina in onore della martire di Alessandria morta nel 310 d.C..
Convertitasi al cristianesimo Caterina fu accusata di adorare idoli pagani e condannata a morte. Si racconta che, al momento della decapitazione, il corpo venne prelevato dagli angeli e portato su un monte del Sinai dove qualche secolo dopo venne ritrovato, perfettamente conservato, dai monaci del monastero dellaTrasfigurazione dietro indicazioni di un sogno. I suoi resti sono seppelliti nella basilica del monastero.

Il complesso religioso è formato da numerosi edifici di epoche differenti, la moschea per i viandanti musulmani, la chiesa della Trasfigurazione sovrastata da un alto campanile le cui campane, ogni mattina secondo la tradizione del monastero, battono 33 rintocchi (simboleggiano gli anni di vita di Cristo) per annunciare un nuovo giorno. La parte più antica del monastero è visibile nella cappella del Roveto Ardente, costruita nel punto esatto dove comparve a Mosè il roveto in fiamme, ma sicuramente di notevole valore e rarità è la sua Biblioteca che ospita la seconda più vasta collezione (dopo quella del Vaticano) di manoscritti antichi. Nel Museo si possono osservare icone bizantine dal valore inestimabile, porte meravigliosamente intagliate, bellissimi affreschi ed altre decorazioni religiose in oro e pietre preziose. Il monastero è aperto ai visitatori nei giorni feriali ad esclusione del venerdì ed offre la possibilità di fermarsi durante la notte mettendo a disposizioni alcune camere.


Alcune immagini del Monastero di santa Caterina:

Orto dei frati con alberi di ulivo :




Arrivando al Monastero, a sinistra ossario dei frati




Ossario







Sulla destra ingresso al Monastero




Interno del cortile:




Roveto di Mosè




Vista dall'alto del Monastero






Edited by Minea 313 - 23/2/2009, 00:58
 
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Minea 313
view post Posted on 1/2/2008, 17:27




Escursione al Canyon Colorato

Escursioni di un giorno al Canyon Colorato possono essere organizzate da Sharm, Dahab, Nuweiba o Taba.
Si arriva in jeep attraverso piste nel deserto e si prosegue la camminata a piedi per due ore circa. Il trasferimento da Sharm El Sheik dura un'ora e mezza circa (150 km).
E' una delle meraviglie naturali del Sinai: una gola accessibile solo a piedi, animata da strani personaggi intagliati nelle rocce e modellati dal vento nel corso dei secoli.
Passaggi di oscuri anfratti e pareti minerali dai mille colori conferiscono a questo luogo un fascino indescrivibile.
In certi punti, le pareti del canyon raggiungono i 40 metri e vi sentirete avviluppati nei colori fra pareti di arenaria, striate di delicati gialli, viola, rossi, magenta e oro.
Le pareti del canyon, formatesi nel corso del tempo grazie all'azione degli elementi naturali, scendono con cascate di colori generati dall'ossido ferroso e dal manganese.
Il risultato è una meraviglia naturale, stupenda da esplorare e da fotografare o per trascorrervi momenti di silenzio e quiete.
In certi punti il percorso è difficoltoso ed è necessaria una minima preparazione fisica per non correre rischi.

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Minea 313
view post Posted on 1/2/2008, 17:48




Escursione al Canyon Bianco


Secondo in grandezza tra i canyon del Sinai dopo il canyon Colorato, è situato in mezzo al deserto ed è ricoperto di formazioni di funghi bianchi.
Sentieri stretti e tunnel semichiusi, grande divertimento per gli amanti del trekking e per tutti gli altri.
Se siete appassionati di paesaggi geologici particolari, non perdetevi la passeggiata attraverso il Canyon Bianco che da sudest porta ad Ein Khudra.
Il canyon Bianco ha guadagnato bene il relativo nome: la maggior parte delle scogliere sono bianche come la neve.
Il deserto è ricco di formazioni rocciose, dalle forme stranissime, modellate dall'erosione del vento e della sabbia ed offre uno degli scenari più unici e spettacolari del deserto occidentale.
Il canyon Bianco è un po’ più piccolo del canyon Colorato, costituito di arenarie e calcare – da cui deriva il suo biancore. Consigliamo di indossare occhiali da sole per evitare di danneggiare la vista, dato che la luce riflessa è molto forte. All’entrata del canyon vedrete molte impronte di mani di coppie beduine – fatto che sta alla base di una vecchia favola.
Si scenderà dal canyon con una scala su un altopiano e poi si tornerà in jeep.
Anche questo un magnifico spettacolo naturale da non perdere.

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Edited by Minea 313 - 4/2/2008, 02:06
 
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Minea 313
view post Posted on 2/2/2008, 16:59




Escursione nel "Deserto Blu"

Situato fra Dahab e Santa Caterina, il sito può essere facilmente visitato in una giornata.

Nel 1980, l'orignale artista belga Jean Verame si recò nel deserto del Sinai per tracciarvi, letteralmente, una linea di pace. Con il permesso di Anwar El Sadat e la concessione di 10 tonnellate di vernice da parte delle Nazioni Unite, l'artista riuscì a dipingere quattro miglia di Sinai. Un anno dopo, il tratto fra Dahab e Santa Caterina era blu; da qui il nome di Deserto Blu.
La “Congiunzione di Pace”, com’è chiamata l’opera, è un simbolo di pacificazione e sta a commemorare l’accordo di Camp David del 1979 tra l’Egitto ed Israele.
L’ampiamente contestata opera avrebbe dovuto incoraggiare le persone all'ascesi spirituale ed alla ricerca della pace dei sensi.
La cosa più stupefacente del Deserto Blu non è la vernice blu che ricopre le rocce, ma lo spettacolo della secca che si staglia contro il leggendario blu del cielo del Sinai, incredibile il contrasto del blu della vernice ed il colore bruno rossastro del deserto circostante Massicce sculture di granito e massi dorati ricoprono la superficie del deserto, a fianco di bellissimi fiori rosa.
Il Deserto Blu è un luogo ideale per arrampicate, fotografie o semplicemente per sentirsi lontani da tutto.
E anche un luogo ideale di campeggio. Assicuratevi la presenza di una guida.


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falak
view post Posted on 15/2/2008, 21:45




Monte Sinai

(Gebel Musa)



Il Monte Sinai, situato a sud del Monastero di Santa Caterina, riveste grande importanza religiosa per gli Ebrei, i Cristiani e i Musulmani. Secondo il vecchio testamento, Mosè vi ricevette i Dieci Comandamenti.

Lungo il corso dei secoli, la montagna ha attirato migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Si può ascenderne la vetta (2285 m), esperienza massima di elevazione spirituale, salendo i circa 4000 gradini costruiti dai monaci o seguendo un sentiero più facile ma più lungo. Entrambi i tragitti conducono ad una zona all'aperto nota come Bacino di Elia, da dove partono i restanti 750 gradini verso la cima. In vetta si trova la Cappella della Santa Trinità, costruita nel 1934 sul sito di una molto più antica cappella risalente al 363 d.C. L'ascensione richiede circa tre ore ma il panorama dalla cima è tale da togliere veramente il respiro, soprattutto all'alba.




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Edited by falak - 19/9/2008, 07:56
 
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Minea 313
view post Posted on 24/6/2008, 02:00




L'Area Protetta di Nabq

L'area protetta di Nabq abbraccia la costa del Golfo di Aqaba e il suo retroterra, tra Sharm El Sheikh e Dahab.
Questa regione unica, di 600 km2, costituita da sistemi di wadi, dune di sabbia, pianure alluvionali e paludi d'acqua salata, sostiene una vita animale e vegetale relativamente diversificata.

Nel territorio sono stati registrati iraci, gazzelle, stambecchi della Nubia e volpi, oltre ad una varietà di specie di rettili ed invertebrati. Chi ama osservare gli uccelli, avrà il piacere di ammirare soprattutto aironi, platalee, falchi pescatori, gabbiani, sterne e cicogne.

Delle 134 specie di piante da fiore di Nabq, 6 sono endemiche.
Stupefacenti sono i quattro boschetti di mangrovie, che costituiscono la più vasta comunità del Sinai di questa pianta. Le mangrovie sono alberi sempreverdi, in grado di filtrare l'acqua salata; quella di Nabq è l'area più a nord del pianeta in cui si registri la presenza di queste piante tropicali.
Nell'entroterra cresce la rara Arak, una pianta a cespuglio che si sviluppa di traverso sul versante sottovento delle dune. Gli esemplari di Arak, presenti nell'area protetta di Nabq, sono i più grossi di tutto il Medio Oriente.
Nel parco vivono soltanto beduini locali, concentrati soprattutto nei villaggi di El Gharqana e Khereiza.

Immagini del Parco di Nabq

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Minea 313
view post Posted on 24/6/2008, 23:39




Serabit El Khadim

Circa 40 km a est di Abu Zenima si trova uno dei più importanti siti archeologici del Sinai: Serabit El Khadim.
I Faraoni della terza Dinastia (2670-2570 a.C.) dettero inizio alla consuetudine, poi durata a lungo nel tempo, di inviare spedizioni minerarie verso questa zona, lontana e desolata, per estrarvi il turchese.

Gli antichi egizi non soltanto amavano intagliare questa pietra preziosa, dal caratteristico colore blu cielo opaco, in forma di scarabeo, ma erano soliti anche polverizzarla per ricavarne un pigmento col quale colorare statue e altri oggetti.

L'estrazione metodica del turchese continuò fin dopo la dodicesima Dinastia (1955-1750 a.C.), quando fu costruito un tempio dedicato alla dea Hathor, "la Signora del turchese".

Presso il tempio, cinto di mura, che si erge su un altopiano, a 850 m sul livello del mare, potete osservare le rovine della cappella di Hathor, tagliata nella roccia, e numerose lastre di pietra con iscrizioni incise. Altre antiche iscrizioni, in buono stato di conservazione, si possono esaminare vicino al complesso del tempio, presso i pozzi delle miniere abbandonate.


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Minea 313
view post Posted on 25/6/2008, 01:10




L'Area protetta di Abu Galum

L'area protetta di Abu Galum, lungo il Golfo di Aqaba, tra Dahab e Nuweiba, è costituita da 500 km2 di meraviglie naturali.
Spiagge di ciottoli, punteggiate di conchiglie, corrono parallele a splendide barriere coralline, interrompendosi bruscamente davanti alle pareti a strapiombo delle montagne.
Un esame più ravvicinato di queste spiagge, rivela grandi quantità di Nerita splendens, una minuscola chiocciola la cui decorativa conchiglia si confonde nel mosaico dei ciottoli.

Nell'entroterra del parco, profonde secche si inframmezzano a massicce montagne di granito, incise, a intermittenza, da dicchi di dolerite.
Su un totale di 167 specie registrate di recente in questa regione, unica sotto il profilo ambientale, 44 specie di piante sono endemiche.
I mammiferi sembrano gradire questa diversità vegetale. Stambecchi della Nubia, iraci, volpi rosse e iene striate prosperano nella regione, a fianco di una varietà di lucertole e serpenti, tra i quali il cobra nero, la vipera cornuta e lechide carenato di Burton.


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falak
view post Posted on 7/10/2008, 20:55




Isola di Tiran

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L'isola di Tiran rappresenta una delle escursioni consigliate durante una vacanza a Sharm El Sheikh. L'isola di Tiran si trova infatti tra Sharm e l'Arabia Saudita, all'entrata dello stretto di Tiran, punto del golfo di Aqaba in cui la distanza tra la penisola del Sinai e la penisola araba si riduce a una ventina di chilometri.

L'isola di Tiran è visibile da tutta la costa di Sharm El Shiekh ed è una delle zone più incontaminate del Mar Rosso. L'isola è completamente disabitata e spoglia di qualsiasi forma di civilizzazione. L'isola di Tiran è caratterizzata della presenza di quattro reef corallini, il reef di Jackson, Woodhouse, Thomas e Gordon, che la rendono una meta ideale sia per gli appassionati dell' immersione che dello snorkeling.
 
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Minea 313
view post Posted on 10/10/2008, 23:57




Petra (Giordania)


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Petra (da πέτρα, roccia in greco) è una città trogloditica posta a circa 250 km a Sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino tra le montagne ad Est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal Mar Morto fino al Golfo di Aqaba. Il suo nome semitico era Reqem o Raqmu («la Variopinta»), attestato anche nei manoscritti di Qumran.

Le numerose costruzioni dalle facciate tagliate direttamente nella roccia ne fanno un monumento unico, che è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 6 dicembre 1985. Anche la zona circostante è stata costituita dal 1993 parco nazionale archeologico. Nel 2007, inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno.

Fu un viaggiatore anglo-svizzero, Johann Ludwig Burckhardt (1784 - 1817), che nel 1812, recandosi da Damasco al Cairo, sentì parlare di un'antica città stretta fra montagne impenetrabili e decise di andare a cercarla.
Capitale dell'antico regno nabateo, e raggiungibile ancora oggi solo a piedi o a cavallo attraverso il siq percorso da Burckhardt, Petra è uno dei gioielli più preziosi del Medio Oriente, nonché la meta turistica per eccellenza della Giordania.

Il suo monumento più importante, il Khazneh, la Casa del Tesoro, nonostante le ricerche e gli studi effettuati, nasconde ancora molti enigmi.

Si tratta di un tempio, di una tomba o di un nascondiglio di ricchezze? Il mistero è ancora fitto. Forse era tutte e tre le cose insieme, benché il nome tragga origine dalla leggenda del tesoro di un faraone racchiuso nell'urna alla sommità del monumento. Per molto tempo, fino a quando l'usanza venne proibita, i Beduini locali ebbero l'abitudine di sparare contro di essa con i fucili, sperando di essere sommersi da una pioggia di monete. L'edificio, probabilmente, era usato come tomba, dato che a Petra abbondano le costruzioni funerarie. Nella valle e sulle alture circostanti ne sono disseminate moltissime: dalla Tomba dell'Urna reale scavata nel fianco di una rupe, ai sepolcri con splendide facciate simili a palazzi, alle camere sepolcrali pubbliche sistemate nelle pareti, alle nicchie di culto, fino alle raccapriccianti tombe a pozzo, in cui i criminali venivano gettati ancora vivi.

La tecnica costruttiva era per sottrazione di roccia. Raffinati furono i particolari raggiunti.


Il canyon

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Il Grande tempio

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La casa del tesoro

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Altre immagini

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Minea 313
view post Posted on 16/10/2008, 00:16




Oasi e Monastero di Feiran

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Feiran è la più grande oasi del Sinai meridionale circondata da migliaia e migliaia di palmeti e ricca di viti.

Situata a metà strada tra il Monastero di Santa Caterina e il Golfo di Suez, costituisce il più importante bacino di drenaggio fino al Golfo di Suez, raccogliendo tutte le acque che scendono dalle montagne situate nella regione.
Anche per questa ragione quest’oasi è chiamata la Perla del Sinai.

Non stiamo parlando solo di una zona ricca dal punto di vista naturalistico (da sottolineare la possibilità di fare birdwatching vista la presenza di numerose specie di uccelli) ma anche di uno dei più antichi centri cristiani del Sinai.
Le numerose rovine di chiese cristiane ne documentano l’importanza che dal II secolo d.C divenne un fulcro religioso notevole.

Merita una visita il Monastero delle Sette Ragazze Greche (detto anche delle sette sorelle o di Feiran).
Vicino al convento potete osservare i resti dell’antico arcivescovado, sede del vescovo del Sinai fino al VI secolo e, camminando lungo il sentiero tra le antiche chiese bizantine si può raggiungere la vetta del Gebel Tehuna da dove è possibile ammirare un panorama veramente spettacolare.

Il Monastero delle Sette Ragazze greche (o monastery di Moses, monastery di Feiran, monastero delle sette sorelle) è stato costruito nel IV secolo ed oggi è sotto l'autorità del Monastero di Santa Caterina.

Presso l'ingresso occidentale dell'oasi, si trova la roccia che Mosè, sempre secondo la tradizione, colpì con il suo bastone per farvi sgorgare l'acqua.

Oasi di Feiran

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Monastero delle Sette Sorelle

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Esterno ed interno della Cappella di Mosè

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Cappella di San Cosme

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Resti dell'antico Arcivescovado

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Edited by Minea 313 - 16/10/2008, 01:54
 
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