Mal d'Egitto

, Alitalia

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falak
view post Posted on 14/9/2008, 11:34




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Come tutti ben sappiamo queste son ore decisive per il futuro della compagnia -_- ...qualcuno di voi ha usufruito dei loro voli di linea per andare in Egitto?
 
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fatma1
view post Posted on 14/9/2008, 15:08




:angry: io ho usufruito,una volta per il cairo.mi ha dissanguato,era stata una partenza d"emergenza.verona roma, roma cairo.. :angry: 750 euro
 
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carol69
view post Posted on 14/9/2008, 18:34




CITAZIONE (falak @ 14/9/2008, 12:34)
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Come tutti ben sappiamo queste son ore decisive per il futuro della compagnia -_- ...qualcuno di voi ha usufruito dei loro voli di linea per andare in Egitto?

ciao...io parto il 18 ottobre...come dire...INSHALLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA...

 
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falak
view post Posted on 14/9/2008, 22:03




Beh Carol fortunatamente da quì al 18 Ottobre il tempo per concretizzare"la faccenda"c'è....fosse stato in questa settimana il tuo volo altro che inshallissima... :lol:
 
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trigoneblu
view post Posted on 15/9/2008, 00:08




Direi noi diverse volte.
Sharm Cairo Malpensa - Malpensa Cairo Sharm
Mi sono sempre trovato bene, anzi abbiamo risparmiato piuttosto che prendere Egyptair tutta la tratta sempre con Cairo.
I diretti Sharm-Malpensa sono solo di Domenica e si riempiono sempre in fretta.

Vedremo come va.
 
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carol69
view post Posted on 15/9/2008, 08:16




diciamo che altre volte ho volato con alitalia e mi sono trovata bene. sia per gli orari sempre abbastanza puntuali.
l`unica pecca a mio avvivo e` il cibo!!!!!!

tu trigo che dici?(la tu opinione)
diciamo forse ero abbituata troppo bene con la neos..la trovo impeccabile

e poi come dire invoco tutti i santi e gli arcangeli..e per finire un..INSHALLA sia pre il mio volo e sopratutto per tutti quelli che lavorano per alitalia..
 
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view post Posted on 16/9/2008, 09:32
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Malatissimo d'Egitto

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Io ho volato qualche volta con la nostra compagnia di bandiera ... e a mio giudizio sono stati efficenti sia nella fase di prenotazione che nel check in in volo il cibo e stato piu che discreto e l'equipaggio sempre all'altezza della situazione...tranne un piccolissimo particolare in un volo avevano solo una coperta ma hanno risolto alzando leggermente la temperatura ...
Spero che la nostra Alitalia superi questo bruttissimo momento..facendo tirare un sospiro di sollievo a migliaia di famiglie di lavoratori e ritorni ad essere la nostra bella compagnia di bandiera ...
Ciao ragazzi/e :51.gif:
 
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falak
view post Posted on 27/9/2008, 09:47




Dopo molti giorni di trattative...ci siamo...non è tutto definito(manca accordo con Assistenti di volo e quota del patner straniero) ma il "nodo" piloti si è sciolto....



Alitalia, definita intesa con i piloti. Mancano Avia e Sdl

ROMA (Reuters) - Concessione della dirigenza ai comandanti e 139 piloti in esubero in meno grazie a contratti part time. E' stata questa la mossa che ha prima impallato e poi risolto la vertenza, a tarda notte, fra i piloti dell'Anpac e la Cai, la compagnia aera italiana che si è candidata a rilevare la parte sana di Alitalia.


L'offerta di Cai ai piloti ha ricevuto l'assenso di Cgil e Cisl, Uil e Ugl che erano state convocate a tarda sera a palazzo Chigi per dare il suo assenso all'ipotesi di accordo e che in un primo momento avevano storto il naso all'idea di dover riaprire gli accordi già raggiunti. Il nuovo documento però non sarà inserito negli accordi quadro sottoscritti nei giorni scorsi in modo da non intaccare il principio che gli accordi sottoscritti non si rifirmano.

Ora per Cai rimane solo da trovare l'accordo con gli assistenti di volo, di Avia e Sdl, con cui il confronto ripartirà lunedì. Poi la società potrà procedere con l'offerta per rilevare la parte volo di Alitalia.

LE CONCESSIONI

Non sono poche le aperture fatte dal presidente di Cai Roberto Colaninno e dall'amministratore unico Rocco Sabelli nel corso della trattativa iniziata ai primi di settembre. Va ricordato però che il punto di partenza fissato dalla Cai nella discussione con i sindacati era stato posto a un livello molto basso.

Una taglio secco del 40%, il 50% secondo alcuni sindacalisti, del costo del lavoro. E' chiaro che questo ha lasciato margini per accontentare i sindacati. Di qui i riconoscimenti al personale di terra, quello che guadagna di meno, su indennità e salario base che non verranno toccate.

Meno ampie sono state le offerte ai piloti in termini di salario e prestazioni. Colaninno e Sabelli, che ha condotto le trattative, non hanno mollato. Dal personale navigante la Cai vuole più lavoro per garantire la parità di salario: lo stipendio base sarà tagliato di circa il 6/7%, ma si potrà recuperare la perdita lavorando di più. Anche in termini di flessibilità la Cai è riuscita a ottenere alcuni vantaggi sui riposi.

Ai piloti e assistenti di volo verranno anche tagliati i versamenti alla previdenza complementare a carico dell'azienda di circa 5 punti percentuali.

Cai ha anche strappato il contratto unico per piloti (esclusi i comandanti), gli assistenti di volo e il personale di terra che potrebbe ridurre la rappresentanza sindacale dei piloti e degli assistenti di volo diluendola.

Gli effetti della norma saranno limitati dall'estensione della dirigenza ai comandanti che rappresentano 900 persone sui 2.100 piloti di Alitalia. E quindi avendo un loro contratto e avranno anche diritto a una rappresentanza sindacale ad hoc, sempre attraverso l'Anpac..

Di contro il personale dirigente è più facilmente licenziabile con il pagamento di una indennità.

Cai assumerà 1.550 piloti a tempo determinato, provenienti da tutte le società del gruppo e anche da AirOne. A questi si aggiungeranno circa 140 dipendenti, il 9%, che sarà a part time. Gli esuberi saranno 870 circa di questi 130 sono i piloti del cargo. Le assunzioni saranno fatte sulla base dell'anzianità.

UN PARTNER TEDESCO

Nelle trattative di questi giorni è stato più volte evocato lo spettro del partner internazionale che dovrebbe consentire alla Cai di non rimanere una compagnia di medie dimensioni a carattere regionale. L'alleato non è ancora stato definito, ma nelle ultime ore i tedeschi di Lufthansa sembrano avere una testa di vantaggio nella dirittura d'arrivo per conquistare il diritto di entrare in Cai.

Al contrario di Air France-KLM, che ha dato una disponibilità per acquistare un 15%/25%, per la compagnia tedesca non si hanno informazioni sulle modalità di un eventuale ingresso.

"Al momento è presto per dirlo. Ci sarà un accordo che darà il via libera per una due diligence solo al termine della quale si potrà definire una nuova alleanza", dice una fonte vicino alla trattativa illustrando il percorso della procedura per arrivare alla costruzione di un alleanza internazionale che consenta una vita più semplice alla Cai. Percorso che tuttavia dice ancora la stessa fonte dovrebbe concludersi entro un mese al massimo.

LA NUOVA COMPAGNIA

Cai è una società a responsabilità limitata a cui partecipano 16 soci, ma che dovrebbero rilevare alcuni asset in bonis dal commissario straordinario Augusto Fantozzi e da AirOne. Il capitale dovrebbe essere superiore al miliardo di euro.

La nuova Alitalia, che prevedibilmente dovrebbe nascere a metà di novembre dovrebbe avere circa 12.500 dipendenti con una flotta di 136 aerei che crescerebbe a fine piano fino a 156. La flotta però nel corso del piano verrebbe rinnovata con 60 nuovi aerei.

La compagnia aerea avrebbe anche delle quote di minoranza nella società del cargo, che però sarà ceduta dal commissario Fantozzi a una nuova compagine azionaria. Stesso discorso per la società della manutenzione pesante.

La Cai farà di Alitalia una compagnia concentrata sul mercato regionale con sei basi di partenza e collegamenti punto punto e una quota di mercato, frutto anche dell'acquisizione di AirOne di circa il 56%.

Le destinazioni intercontinentali, 16, saranno posizionate, su Malpensa.

Il fatturato dovrebbe essere superiore ai 4 miliardi di euro, ma esisteva anche un'ipotesi sotto a quella cifra. E il pareggio sarebbe previsto dopo due anni..

27 Settembre 2008

Yahoo Notizie


 
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falak
view post Posted on 27/9/2008, 10:05




Un approfondimento sulla possibile Patnership...


Lufthansa scopre le sue carte
"Noi puntiamo al 49 per cento"


"ALITALIA ci interessa molto. Ma noi puntiamo alla maggioranza...". Wolfgang Mayrhuber va dritto al cuore del problema, quando spiega a Epifani, Bonanni e Angeletti i progetti di Lufthansa sulla nostra compagnia di bandiera.
Alle nove del mattino, davanti a una tazza di caffè sorseggiata nella quiete di Villa Almone, residenza romana dell'ambasciatore tedesco Michael Steiner, il chairman del colosso tedesco conferma ai leader di Cgil, Cisl e Uil che, se il governo italiano fosse disponibile, potrebbe acquisire fin da subito il controllo di Alitalia. "Ci vuole un accordo in tempi rapidi - spiega il manager - e Lufthansa è pronta a fare la sua parte".

Non tanto e non solo per bruciare la concorrenza di Air France, quanto piuttosto perché la mitica "cordata italiana" raggruppata sotto le insegne di Cai, per quanto corroborata dal sofferto accordo con le rappresentanze dei lavoratori, non avrebbe la "massa critica", in termini di capacità finanziaria e di potenzialità operativa, per reggere l'urto della concorrenza globale.

Dunque, nel breve giro di tre giorni, un altro bluff del governo è finalmente caduto. Non era affatto vero che "non esistono manifestazioni di interesse da parte delle compagnie straniere", come Berlusconi ha ripetuto per giorni e giorni, costringendo il commissario Fantozzi a ripetere lo stesso bugiardo refrain. Con l'unico obiettivo (del tutto strumentale) di mettere le confederazioni con le spalle al muro, e con l'unica pretesa (del tutto inattuale) di difendere la linea del Piave dell'"italianità", inopinatamente e irresponsabilmente fissata dal Cavaliere fin dalla campagna elettorale della scorsa primavera.

Sono bastate poche ore di colloqui nell'ufficio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (prima con Francesco Mengozzi in rappresentanza dei francesi, poi con lo stesso Mayrhuber in rappresentanza dei tedeschi) a far venire in campo le due proposte alternative di Air France e di Lufthansa. Molto diverse l'una dall'altra, ma entrambe molto concrete.

Negli incontri di Palazzo Chigi e di Villa Almone, i tedeschi hanno riproposto il loro schema di gioco, che contempla due ipotesi. Da un lato, una partecipazione con la quale Lufthansa si affianca a Cai: "Ma per noi - è il senso della posizione tedesca - questa è l'ipotesi meno preferibile". Dall'altro lato, un ingresso nel capitale della nuova compagnia in posizione di maggioranza relativa, o comunque con una quota che può arrivare o si può avvicinare al 49%: "E per noi - è la postilla tedesca - questa è una soluzione di gran lunga migliore".

Mayrhuber spiega ai sindacati perché questa seconda opzione è più "funzionale". "È inutile che voi, oggi, stiate a discutere dell'italianità e della non italianità della vostra compagnia di bandiera. Così come sarebbe inutile che lo facessimo noi tedeschi in casa nostra, o i francesi in casa loro. Rischiamo di fare una guerra nel pollaio di casa, mentre qui in Europa presto arriveranno i grandi vettori dell'Estremo Oriente che ci spazzeranno via".

Per questo l'unica strategia è quella dell'integrazione. E per i tedeschi la "polpa" buona di Alitalia è oggi una formidabile occasione di integrazione, dentro un modello di network aereo multi-hub e multi-brand. "Noi siamo pronti, il piano industriale è pronto". Epifani, Bonanni e Angeletti (e insieme a loro anche la leader dell'Ugl Renata Polverini) condividono e appoggiano la proposta Lufthansa, anche nella sua forma più "radicale", cioè il pieno controllo di Alitalia.

Ma a questo punto, se ci sarà il via libera all'accordo sindacale con Cai allargato anche a tutte le sigle autonome dei piloti e del personale di volo, il problema è solo politico. "Ma il governo di cosa ha paura?", è la domanda congiunta di Mayrhuber e Steiner. "Io sono chairman di Lufthansa - spiega il primo ai leader sindacali per smitizzare il mantra dell'italianità - e non sono nemmeno tedesco, sono austriaco. E tutto sommato nemmeno Lufthansa è poi così tedesca...". Oltre il 51% del suo capitale è collocato sul mercato, e i primi due azionisti sono la francese Axa (col 10,56%) e l'inglese Barclays (con il 5,07%).

Solo il premier può sciogliere il nodo. Ma per farlo deve uscire dalla logica "resistenziale" alla quale ha costretto tutti, a partire da Colaninno e dai suoi sedicenti "capitani coraggiosi". L'offerta Lufthansa è preferibile per ragioni economiche. Intanto parte con il consenso di tutte le sigle, confederali e autonome. E poi, ruotando su una strategia industriale "a rete integrata" che non contempla l'individuazione di un unico hub italiano, incontra il consenso politico della Lega e del Nord, che non devono subire lo smacco del downgrading di Malpensa.

Ma l'opzione tedesca pone un problema politico: obbliga il Cavaliere a una marcia indietro di fronte agli elettori (ai quali ha giurato che l'Alitalia sarebbe rimasta italiana) e di fronte ai soci di Cai (ai quali ha promesso prebende pubbliche in cambio della fiche privata sulla compagnia di bandiera).

L'offerta Air France è preferibile per ragioni politiche. Intanto la Francia è presidente di turno della Ue, e al Cavaliere può convenire l'idea di fare un favore a Sarkozy. E poi Jean Cyril Spinetta si accontenta di una quota del 10-15%, e in una prima fase si acconcia ad affiancare Cai in posizione minoritaria, perché questo gli consente di blindare comunque Alitalia nel patto Sky Team (la cui eventuale rescissione costerebbe circa 200 milioni di euro alla nostra compagnia) per poi fagocitarla con tutta calma nel giro di qualche anno.

Ma l'opzione francese sconta un'incognita economica: quanto può reggere lo schema "Cai più Air France"? La competizione internazionale nel trasporto aereo sarà feroce, e richiederà investimenti massicci. I soci Cai, nonostante la buona volontà dimostrata con l'accettazione del lock up che li obbliga a non cedere le proprie quote di qui a cinque anni, dovranno rimettere mano pesantemente al portafoglio, per fare cospicue ricapitalizzazioni molto prima del 2013. E poiché è chiaro che i vari Aponte, Fratini e Bellavista non avranno né denaro né voglia, a quel punto Air France avrà buon gioco a conquistare, senza inutili spargimenti di carta bollata, la maggioranza.

Alla fine, per l'Italia e per l'Alitalia, l'alternativa è semplice. Per il governo si tratta di scegliere tra una vendita immediata, o una svendita differita. Per il Cavaliere si tratta di scegliere tra un insano, autarchico provincialismo e un sano, realistico europeismo.

27/09/2008 - 08:30

Repubblica - Affari&Finanza
 
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melasf
view post Posted on 14/10/2008, 11:32




Ho volato con Alitalia per il Cairo all' inizio di ottobre, ma torniamo un pò indietro con i giorni...
La mia prenotazione su lastminute.com l'ho effettuata il 16/09 mattina e niente (beh quasi niente) faceva prevedere il tracollo della compagnia di bandiera che poi si è visto in Tv, di cui si è letto su tutti i quotidiani ect... Detto questo nelle 2 settimane precedenti la partenza mi aspettavo di tutto: disdette/ fallimento di Alitalia/ pratica per relativo rimborso

Poi arrivarono le prime firme del personale Alitalia ma non bastavano...

Ai Piloti e Assistenti di volo Alitalia qualcosa ancora non quadrava...

Poi iniziarono gli ultimatum: volevano tutte le firme di tutte le categorie entro le 12.00/poi entro le 16.00/ poi entro le 22.00 ect... Il 1° Ottobre 2008 avrebbero ritirato la licenza di volo ad Alitalia: la mia partenza era per il primo di Ottobre h. 7 :o:

Metodica come sono mi aspettavo un completo tracollo del viaggio iper last-second e invece... :14.gif:

Il 31 settembre 2008, magicamente, tutte le firme dei dipendenti Alitalia erano dove dovevano essere. A Malpensa il personale Alitalia aveva ben 12 sportelli dove effettuare il check in, l'aereo utilizzato (di linea) era occupato solo in parte, abbiamo viaggiato in 80 :rolleyes: e aggiungo 80 temerari a questo punto!
Bel volo!
Pilota gentilissimo (io me li aspettavo un pò nervosetti...)!
Assistenti che si scusavano se non potevano servirci il pranzo completo ma la disponibilità aveva ridotto il servizio :unsure: (solo torta e bevanda calda e/o fredda, peraltro tutto buonissimo)
Film & quotidiani

Ora io posso assicurarvi di averla scampata bella, poichè il mio soggiorno in definitiva è stato OK, ma ripensando a queste persone che lavorano per Alitalia posso solo apprezzarne l' efficenza e la buona volontà di continuare a "lavorare come se nulla fosse...".

Volevo aggiungere una cosa anche se... sfioro l'off topic :shifty: non avevo mai viaggiato prima su un volo di linea per l' Egitto, quindi in questo caso con egiziani che tornavano a casa per festeggiare la fine del Ramadan... Torta? Bevanda? Perchè?
Nè all'andata nè al ritorno, quindi mai, il personale è riuscito a far capire loro il motivo del mancato pranzetto con vassoio... e quindi lamentele verbali, lamentele per iscritto (in italiano e in arabo), parole grosse... Insomma ho visto l'egiziano che viaggia e si lamenta: identico all' italiano, noioso, ripetitivo, grossolano :AAA:

Paese che vai...

 
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falak
view post Posted on 31/10/2008, 18:43




Alitalia,"no" di piloti e hostess.La Cai si ritira:"Niente offerta"

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I confederali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) hanno firmato. Ma Avia e SdL no. E subito a ruota le organizzazioni dei piloti, Up e Anpac, hanno bocciato l’accordo. E pure gli assistenti di volo (dell’Anpav) si astengono dal siglare l’accordo. Nemmeno il lodo Letta ha sbloccato la trattativa che si è definitivamente arenata.
Tanto che il cda della Cai ha deciso di non presentare l’offerta per la vecchia Alitalia. Quindi, a meno di ultimissimi colpi di scena, entro mezzanotte la compagnia fallirà.
Il sottosegratrio alla presidenza del Consiglio si era fatto garante degli accordi sottoscritti dalle parti. “Le parti” si legge nel testo del lodo “sottoscrivono l’allegato contratto e i relativi criteri di selezione e concordano che le eventuali controversie sull’interpretazione siano sottoposte al giudizio insindacabile del sottosegretario alla presidenza del Consiglio”.
Anche perché mai come oggi i termini sono stretti: “La mezzanotte è il termine ultimo per sopravvivere e senza l’accettazione dell’offerta Cai non c’è più Alitalia” questa la fotografia di Gianni Letta ai sindacati. “Siamo vicini al baratro, non c’è più margine per trattare e l’alternativa è il fallimento. Questo è il momento di prendere atto delle intese raggiunte o assumersi la responsabilità di far fallire la compagnia”.
E invece.
I criteri di assunzione previsti da Cai “producono mostri sociali”, con una “discrezionalità assoluta” nelle scelte dell’azienda, con il sindacato relegato “al ruolo di notaio”, denuncia il coordinatore nazionale di Sdl Fabrizio Tomaselli. Tutto questo, “non era previsto” negli accordi di Palazzo Chigi, per questo il fronte degli autonomi ha scelto di non firmare. In ogni caso “prima parliamo con la nostra gente”, rispondono i leader del fronte autonomo alla domanda di chi chiede se i sindacati che non hanno firmato il lodo Letta siano pronti alla mobilitazione.
Stessa linea per l’Anpac secondo cui “è stata abbandonata una linea condivisa da tutti”. Sono stati prodotti documenti che “fanno saltare i presupposti dell’accordo di Palazzo Chigi”, ha detto il presidente dell’Anpac, Fabio Berti, spiegando le ragioni del “no” del fronte autonomo al lodo presentato dal sottosegretario Letta. Sono emersi, spiega, “elementi estranei al contratto Air One, quando si era concordato di fare riferimento a quel contratto”. Quelle, ricorda Berti, erano già “condizioni durissime, inesistenti in qualunque altra azienda”.
Di tutt’altro avviso i sindacati confederali. Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uilt e Ugl Trasporti difendono la scelta di firmare il lodo-Letta per sbloccare la vertenza sui contratti della nuova Alitalia e invitano piloti e assistenti di volo a un ripensamento, soprattutto alla luce del fatto che “la maternità non rappresenta assolutamente un criterio di esclusione”. I sindacati confederali riconoscono tuttavia che «la stesura del contratto non è definitiva” e che “ci sono punti irrisolti”, ma riferiscono di aver dato mandato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, di assumersi “la responsabilità dell’arbitrato laddove dovessero ancora riproporsi interpretazioni diverse dell’accordo”
Intanto il presidente della Cai Roberto Colaninno aveva annunciato: se oggi non verranno firmati i contratti di lavoro della nuova Alitalia, la Cai sarà fuori dalla partita. E non aveva nascosto il suo sconcerto Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa Sanpaolo, e grande “sponsor” dell’intera operazione: «Sarebbe una scelta drammatica quella di far fallire Alitalia avendo fatto il lavoro che era necessario per rilanciarla».
Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, il quale avrebbe, quindi, confermato la necessità di arrivare ad una intesa sui contratti. Sempre secondo quanto si è appreso il commissario straordinario avrebbe sottolineato le procedure del tribunale fallimentare. “Il giudice fallimentare mi ha sottolineato in maniera brusca che l’Alitalia continua a bruciare ricchezza, altrimenti destinata ai creditori”, avrebbe detto Fantozzi aggiungendo che “è un vizio del Paese arrivare sempre all’ultimo momento”.

31 Ott. 2008

Panorama
 
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falak
view post Posted on 9/11/2008, 15:19




Piloti e assistenti Alitalia, in arrivo 15 giorni di sciopero

Arrivano altre quattordici date di scioperi dei piloti, che si aggiungono a quello previsto per il prossimo 25 novembre. In una nota, Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale "denunciano la gravissima situazione che si e' venuta a creare con il perpetuarsi dell'atteggiamento di rigida chiusura adottato dalla CAI, fortemente sostenuta dal Governo". Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia, SDL Intercategoriale "informano l'opinione pubblica e le istituzioni che CAI con la complicita' di CGIL, CISL, UIL e UGL ha stravolto e disatteso i Contratti Collettivi di Lavoro gia' concordati e sottoscritti nel mese di settembre a Palazzo Chigi da tutte le sigle sindacali e dal Governo".

"La firma del "Lodo Letta" apposta il 31 ottobre scorso da parte di CGIL, CISL, UIL e UGL rappresenta il punto piu' basso mai raggiunto sia in termini di rispetto della democrazia e della rappresentanza, sia rispetto al ruolo primario del sindacato che cosi' riconosce implicitamente la propria incapacita' di tutelare i lavoratori, consegnando all'insindacabile giudizio di una terza parte governativa l'avallo allo stravolgimento di Contratti Collettivi di Lavoro gia' sottoscritti".

09/11/2008

Rainews24
 
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falak
view post Posted on 20/1/2009, 19:45




Alitalia: è Air France - KLM il partner della nuova compagnia

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Alitalia ed Air France-KLM hanno raggiunto un accordo per avviare una nuova partnership strategica, suggellata dall'acquisizione da parte della compagnia francese di una quota di minoranza in Alitalia.
"L'obiettivo primario della partnership," si legge in un comunicato congiunto delle compagnie, "è di garantire il miglior servizio possibile tra Europa e resto del mondo a tutti i clienti di Air France, Alitalia e KLM, grazie ad un network globale strutturato attorno ad una combinazione unica di hub, dall'Europa settentrionale a quella meridionale. Alitalia, rafforzata sul suo mercato interno grazie all'acquisizione di Air One, giocherà un ruolo cruciale sui mercati internazionali grazie alla sua cooperazione allargata con Air France-KLM."
La partnership tra Alitalia ed Air France-KLM sarà basata su una strategia multi-hub, che fino ad oggi era concentrata sugli aeroporti di Parigi Charles de Gaulle ed Amsterdam Schiphol e che, a seguito dell’accordo, sarà rafforzata dall’ingresso di Roma Fiumicino e di Milano Malpensa in una posizione paritaria rispetto ai primi due hub.


"Grazie all’accordo," prosegue il comunicato, "nei prossimi tre anni saranno conseguite sinergie derivanti in gran parte dall'ottimizzazione del network e dalla gestione dei ricavi. Per Alitalia tali sinergie ammonteranno a circa 720 milioni di euro."
Verrà nominato un “Partnership Manager” che sarà responsabile dell'implementazione della strategia di partnership e della supervisione della generazione di sinergie. Il manager sarà nominato a rotazione dai due gruppi. Resterà in carica per tre anni e potrà essere riconfermato una sola volta.
Air France - KLM sottoscriverà un aumento di capitale riservato di circa 323 milioni di euro, che conferirà al gruppo transalpino una quota del 25% nella nuova Alitalia. Il Gruppo Air France - KLM avrà 3 membri su 19 del consiglio d'amministrazione di Alitalia e 2 membri su 9 del comitato esecutivo.
E’ previsto un accordo di lock-up per 4 anni. Fino al 12 gennaio 2013, nessun azionista italiano potrà trasferire azioni al di fuori del gruppo di azionisti Alitalia o di Air France – KLM.
Durante il 5 anno (tra il 13 gennaio e il 28 ottobre 2013) il trasferimento di azioni a terze parti sarà possibile, ma solo a condizione che gli altri azionisti non abbiano esercitato i propri diritti di prelazione e che il trasferimento sia approvato dal CDA di Alitalia. L'accordo di “lock-up” non sarà più valido solo nel caso di una quotazione in Borsa, possibile a partire dal terzo anno.
Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, rispettivamente presidente e AD di Alitalia, hanno dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dell'accordo raggiunto tra Alitalia ed Air France - KLM. Si tratta di un'alleanza molto innovativa e ambiziosa, con importanti implicazioni sul piano industriale, costruita sul forte margine di crescita della compagnia previsto nei prossimi anni e sulla qualità del progetto imprenditoriale degli azionisti italiani. L'accordo rappresenta un passaggio determinante nella storia della compagnia di bandiera italiana, che offre grandi opportunità di crescita per Alitalia, di competitività per il nostro paese e di miglioramento della qualità del servizio per tutti gli italiani”.
Jean-Cyril Spinetta, presidente del consiglio di amministrazione di Air France - KLM, e Pierre-Henri Gourgeon, amministratore delegato di Air France - KLM, hanno dichiarato: “In vista delle molte sfide che attendono il nostro settore, la cooperazione è più che mai una necessità, e questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione. Siamo molto contenti di questa partnership estesa con la nuova Alitalia. Per le nostre due compagnie rappresenta una genuina opportunità di crescita e il nostro accordo è negli interessi dei nostri azionisti, della nostra clientela e del
nostro staff”.
L'implementazione dell'accordo è soggetta all'approvazione da parte dell'assemblea degli azionisti di Alitalia. L'approvazione delle suthority sulla concorrenza, tra cui quelle dell'Unione Europea, potrebbe arrivare prima della fine del primo quarto del 2009. E’ previsto che l’accordo entri in vigore in quel momento.

Tuesday 13 January 2009

ilvolo



 
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falak
view post Posted on 10/3/2009, 19:00




Via libera Ue all'operazione Alitalia

La Commissione europea ha dato la sua approvazione al processo di privatizzazione che ha portato all'acquisto di Alitalia da parte di Cai, ma ha deciso il temporaneo “congelamento” degli slot

Alitalia o quel che ne resta dopo l’acquisizione Cai può volare finalmente serena, ora che anche la Commissione europea, riunita oggi a Strasburgo per la sessione plenaria del Parlamento europeo, ha dato la sua approvazione finale alla privatizzazione dell’ex compagnia di bandiera, prendendo atto della conferma del “monitoring trustee” incaricato di supervisionare all’operazione che questa è avvenuta a prezzi di mercato. Niente da ridire inoltre nemmeno sull’acquisto del 25% della nuova compagnia da parte di Air France-Klm.
Il commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, ha poi ricordato Tajani come “il 20 gennaio 2009 l'Italia ha comunicato a Bruxelles le misure per recuperare il prestito-ponte di 300 milioni”, che la Commissione aveva dichiarato illegale il 12 novembre 2008. Come per la parallela vicenda Olympic, Tajani ha espresso la sua soddisfazione: “Abbiamo ora in Italia e in Grecia due compagnie aeree totalmente privatizzate, più piccole delle ex compagnie di Stato, e per le quali non sono stati impiegati aiuti di Stato. Ha vinto la concorrenza – ha affermato il commissario, secondo il quale ora sarà possibile l'ingresso nei due mercati nazionali di nuove compagnie aeree. Lufthansa d’altra parte non ha aspettato il via libera Ue inserendosi sulle rotte Roma-Milano, Milano-Bari e Milano-Napoli.

Ancora da risolvere invece la questione degli slot. La Commissione ha deciso infatti di congelare per sei mesi, fino all'aprile 2010, gli slot non utilizzati dalla Cai dal prossimo aprile fino ad ottobre. In altre parole, non potranno usufruirne eventuali compagnie concorrenti, anche se l'Alitalia/Cai non li usa. Tajani, interpellato dai cronisti, ha affermato che “si tratta di proteggere non la compagnia, ma i suoi lavoratori, in un momento di crisi”, e di attendere la ripresa economica prima di riassegnare gli slot.

Resta poi la possibilità che ad aprile del 2010, se la crisi non sarà dietro le spalle, il congelamento degli slot potrà essere prorogato di altri sei mesi. Alla domanda se questa misura non finisca con il penalizzare i consumatori, Tajani ha risposto che “purtroppo i consumatori viaggiano meno che un anno fa, e noi dobbiamo aiutare le imprese, affinché non licenzino i lavoratori”.

10/3/2009

LaStampa





 
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Minea 313
view post Posted on 10/8/2009, 21:36




Matteoli: giudizio sulla nuova Alitalia

10/08/2009 19.02


A sei mesi dal decollo della nuova Alitalia, il Ministro di Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, esprime il suo giudizio sulla nuova compagnia. La dichiarazione arriva durante la trasmissione 'Telecamere' su RaiTre: "Questa nuova Alitalia - commenta Matteoli - in sei mesi ha fatto passi da gigante. Non tutto, però, funziona ancora alla perfezione, - continua il Ministro - ci sono problemi legati a ritardi, un aereo su quattro non parte in orari".


TTG
 
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90 replies since 14/9/2008, 11:34   2143 views
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