Mal d'Egitto

Fatti di Cronaca

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edenrose
view post Posted on 13/2/2008, 19:52




EGITTO/ DEPUTATO OPPOSIZIONE DENUNCIA CORRUZIONE E VIENE ESPULSO
13/02/2008 15:13

Il Cairo, 13 feb. (Apcom) - In Egitto non potrà più assistere alle sedute dell'Assemblea popolare, la Camera bassa del parlamento, Saad Aboud, deputato del partito di opposizione Al Karama (La dignità). Come riportato oggi da tutti i quotidiani nazionali, la decisione è stata presa dalla presidenza dell'Assemblea a seguito delle accuse di corruzione formulate da Aboud nei confronti dei funzionari del ministero degli Interni, che avrebbero ricavato guadagni illeciti sul budget complessivo dei pellegrinaggi alla Mecca.

Secondo Aboud, risulterebbe uno scarto di 115 milioni di lire egiziane (circa 15 milioni di euro, ndr) fra i soldi pagati dai pellegrini e quelli spesi effettivamente per l'organizzazione del pellegrinaggio. Un caso che meriterebbe di essere approfondito dalle autorità responsabili, ha chiesto il deputato durante una tormentata seduta parlamentare. Poi, invitato al programma televisivo "Le dieci di sera", sulla tv Dream, Aboud ha presentato delle fatture ottenute proprio da fonti del ministero.

La maggioranza parlamentare, per i due terzi in mano al Partito nazionale democratico (Ndp) del presidente Hosni Mubarak, e il governo si sono rifiutati di inoltrare il fascicolo alla Corte dei Conti - che dipende dalla presidenza della Repubblica - come invece richiesto dai deputati dell'opposizione, schierati al fianco di Saad Aboud. L'allontanamento del deputato di Al Karama "a causa del suo comportamento", come riportato dai portavoce dell'Assemblea egiziana, rischia ora di generare un effetto domino nella minoranza politica.

Il partito di opposizione Al Wafd (La delegazione) ha già fatto sapere di voler boicottare le sedute del parlamento, per ridurlo a un "semplice consiglio municipale". Sul piede di guerra un centinaio di deputati, decisi a denunciare le pressioni della maggioranza su qualsiasi voce dissenziente, non solo su quelle solitamente 'soffocate' della Fratellanza musulmana.

Si riaprono così le ostilità fra l'Ndp e i movimenti laici di opposizione al regime semi-autoritario di Hosni Mubarak, frenati nel loro sviluppo dalla dura condanna inferta ad Ayman Nour nel dicembre di due anni fa.

Nonostante il sostegno della comunità internazionale, convinta della sua innocenza, l'ex leader del partito Al Ghad (Il domani) sta scontando in un carcere cairota una pena di cinque anni per aver falsificato i documenti necessari alla nascita del proprio movimento politico, nell'ottobre del 2004. Secondo i suoi difensori, la colpa dell'avvocato 45enne sarebbe in realtà l'aver osato sfidare Mubarak alle presidenziali del 2005.



copyright @ 2008 APCOM

fonte: Alice notizie
 
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edenrose
view post Posted on 14/2/2008, 17:24




Egitto: Arrestati 36 Membri Fratellanza Musulmana

(ASCA-AFP) - El Cairo, 14 feb - Le autorita' egiziane hanno fatto sapere di aver arrestato 36 membri della Fratellanza Musulmana, il maggior partito di opposizione al governo di Hosni Mubarak. Gli arresti sono stati compiuti nelle citta' di Manufiya e Sharqiya, sul delta del Nilo, e a Fayum, a sud del Cairo. ''Sono accusati di fare parte di un'organizzazione illegale'', ha dichiarato all'Afp una fonte vicina alle forze di sicurezza egiziane. La Fratellanza sostiene che le continue misure repressive da parte del governo sono mirate ad evitare che i propri membri possano concorrere alle elezioni municipali del prossimo aprile. Il gruppo integralista, ufficialmente interdetto in Egitto, si e' aggiudicato alle elezioni parlamentari del novembre 2005 un quinto dei seggi, un avvenimento senza precedenti per un partito illegale che e' stato costretto a presentare i propri candidati come indipendenti. (Piu'Europa).

fonte: asca
 
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edenrose
view post Posted on 20/2/2008, 14:04




Egitto: ancora arresti di Fratelli musulmani

Il Cairo, 20 febbraio - Tredici studenti universitari legati ai Fratelli musulmani sono stati arrestati ieri dalle forze di sicurezza egiziane nella città di Alexandria.

fonte: Arab Monitor

EGITTO/ DISPOSTO SEQUESTRO BENI DI AYMAN NOUR
Nel mirino proprietà della famiglia e del partito Al Ghad


Il Cairo, 20 feb. (Apcom) - Il comitato per gli Affari dei partiti politici egiziani, presieduto dal portavoce della Shura (camera alta del Parlamento, con potere consultivo) Safwat El Sherif, ha disposto ieri il sequestro dei beni della famiglia di Ayman Nour.
A dare la notizia è il sito internet della Fratellanza musulmana, principale movimento di opposizione al regime quasi trentennale del presidente Hosni Mubarak. Secondo quanto riferito dal testo messo in rete, nel mirino delle autorità egiziane sarebbero anche un ufficio di proprietà della moglie, Gamila Ismail, l'abitazione stessa della famiglia Nour - intestata ai due figli della coppia, Nour e Shadi - e 15 uffici del partito Al Ghad (Il Domani), fondato da Ayman Nour nell'ottobre del 2004.
Tutti i beni in questione saranno 'affidati' a Mousa Mostafa, controversa figura del panorama politico egiziano cara al regime, considerato da una fronda del partito il nuovo numero uno.
Alle elezioni presidenziali del settembre 2005, l'avvocato Ayman Nour ha sfidato il presidente in carica Mubarak ottenendo uno storico 7% alle prime votazioni 'pluricandidato' della vita politica egiziana. Attualmente, sta scontando una condanna a cinque anni di detenzione in un carcere cairota, per aver falsificato i documenti necessari a fondare Al Ghad.
Circa un anno fa, con le elezioni 'primarie' del 2 marzo, Al Ghad ha scelto come nuova guida del movimento politico - di ispirazione laica - uno dei co-fondatori del partito, Ehad al Kholy. Il passaggio della leadership non sembra, però, aver messo Al Ghad, e la famiglia Nour, al riparo da quelle che vengono definite "le rappresaglie del regime" dal sito dei Fratelli musulmani.
Al momento, né la famiglia né i legali di Ayman Nour si sono resi reperibili per un commento.

fonte: Alice Notizie
 
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edenrose
view post Posted on 22/2/2008, 13:51




Egitto terrorizzato dall'Aids, è caccia ai malati

Una caccia alle streghe senza precedenti contro i cittadini infettati dal virus dell'Hiv. E' quella in corso in Egitto da alcune settimane, sostengono le organizzazioni per la difesa dei diritti umani Human rights watch e Amnesty international, così come Unaids, programma congiunto delle Nazioni unite per la lotta all'Hiv.

Perché una tale campagna repressiva sia stata lanciata proprio ora non è chiaro - L'allarme degli osservatori è alto, ora che il numero dei cittadini egiziani arrestati dalla polizia perché sospettati di aver contratto il virus è salito a dodici. "Sono accusati di comportamenti depravati, cioè di omosessualità - spiega ad Apcom Wessam El Beih, responsabile Unaids per l'Egitto - alcuni si trovano in strutture ospedaliere, trattenuti contro la propria volontà, altri in carcere. Sono tutti uomini. Non abbiamo la possibilità di contattarli".
I sospettati sono costretti a sottoporsi al test per la sieropositività.

Era stato siglato accordo du problema Hiv - "Eppure, diversi ministeri egiziani, in partnership con noi e altre strutture internazionali, hanno siglato protocolli d'intesa e disposto campagne di informazione nazionali sul problema Hiv - commenta El Beih - In teoria, dovrebbe essere acquisito che la soluzione non è isolare le persone". Invece, nella pratica, abitudini sessuali 'depravate' (e perseguite dal diritto egiziano, ndr) sono ritenute l'unica modalità di contagio. E i malati un pericolo per la società.
I numeri del'Aids - Nell'attesa che il prossimo mese di luglio siano resi disponibili dati ufficiali sulla diffusione del virus in Egitto a fine 2007, le stime del programma nazionale egiziano contro l'Hiv sono di 2.788 persone infettate dal 1986 - anno in cui venne individuato il primo caso - al giugno 2007. Quanto a Unaids, "Il numero di casi segnalati è in crescita - precisa Wessam El Beih - Il nostro dato provvisorio è oltre 13.000 casi". Le condizioni perché il virus si diffonda ancor di più ci sono tutte, indicano le analisi preliminari: sovrappopolazione, povertà, scarse se non inesistenti informazioni sulle modalità di prevenzione del virus.

Il metodo repressivo è destinato a peggiorare la situazione - Lo sottolineato Human rights watch: terrorizzata, la popolazione sarà ancora meno propensa a chiedere informazioni sulle modalità di contagio del virus. "Siamo presi alla sprovvista", conclude il direttore Unaids, auspicando che venga messo a punto un piano globale "di portata sociale" contro il virus.

fonte:Tiscali notizie
 
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edenrose
view post Posted on 26/2/2008, 18:24




Egitto. In vista delle elezioni municipali, altri 16 arresti tra le fila dei Fratelli musulmani

martedì 26 febbraio 2008

Gli arresti sono scattati questa mattina all’alba a Guizeh, ad ovest del Cairo, ed hanno riguardato 16 persone, tutte appartenenti ai “Fratelli musulmani”, il principale gruppo di opposizione egiziano.
La situazione di tensione in vista delle elezioni municipali dell'8 aprile, ha spinto le autorità del Cairo ad adottare un giro di vite; elezioni, occorre ricordarlo, rinviate di due anni nel 2006, dopo lo storico successo ottenuto degli islamici alle legislative, e da sempre appannaggio del partito nazionale democratico, il Pnd.
Per tamponare l’espansione dei Fratelli musulmani, nel 2005 è stato introdotto un emendamento costituzionale che prevede che i candidati non appartenenti ad un partito autorizzato, per potersi candidare, debbano raccogliere le firme di 250 deputati eletti, tra cui 65 della camera bassa del Parlamento, 25 della camera alta e 10 membri di consigli comunali. I Fratelli musulmani si inseriscono non senza difficoltà in un clima politico che da un lato vede il regime di Musharraf, dall’altro la presenza di alcuni gruppi estremisti, sovente accostati da Musharraf stesso ai Fratelli musulmani, giustificando così le limitazioni della libertà al gruppo, presente sì in Parlamento, ma sempre e solamente nel contesto di alleanze con i partiti laici di opposizione.

D’altra parte il braccio di ferro tra i ‘Fratelli’ ed il Governo si protrae dal tempo del colonello Gamal Abdel Nasser, epoca in cui l’associazione venne sciolta, con il conseguente arresto di decine di migliaia di aderenti, situazione che mutò solo parzialmente nel 1967, dopo la morte di Nasser e l’ascesa di Anwar as-Sadat, che si accordò con i Fratelli musulmani per combattere contro la sinistra di stampo nasseriano, pur non legalizzando mai l’associazione.

fonte: agenzia radicale

Egitto: slitta al 25 marzo sentenza contro Fratelli musulmani

Roma, 26 feb (Velino) - È slittata al 25 marzo la sentenza sui 40 membri dei Fratelli musulmani sotto processo al Cairo con l’accusa di appartenere a una organizzazione illegale. Il tribunale militare, competente per questo reato, ha deciso lo slittamento della sentenza dopo un dibattimento durato oltre un anno. A giudizio è chiamato anche il numero tre della confraternita, Khairat el Shatir. Negli ultimi giorni nella capitale egiziana si sono tenute numerose manifestazioni a sostegno dei 40 membri dell’organizzazione. La polizia egiziana ha compiuto 16 arresti solamente al Cairo mentre nelle scorse settimane oltre 300 Fratelli musulmani sono stati fermati dalle forze speciali. Il prossimo 8 aprile si terranno le elezioni amministrative rinviate nel 2006 dal presidente Hosni Mubarak per paura di una nuova affermazione della “confraternita” dopo quella alle parlamentari del 2005. In quella occasione i Fratelli musulmani conquistarono 88 seggi e raggiunsero il 20 per cento dei voti.

fonte: il velino
 
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edenrose
view post Posted on 29/2/2008, 00:00




Egitto: arrestati cinque attivisti antigovernativi


(ANSA) - IL CAIRO, 28 FEB - Arrestati 5 attivisti dei Fratelli Musulmani nel corso di una operazione di polizia condotta a Menoufia, sul delta del Nilo. Nella regione il gruppo gode di un forte sostegno popolare. I cinque sono dirigenti di medio livello, accusati di far parte di una organizzazione illegale e di possesso di materiale anti-governativo. I Fratelli musulmani, il principale gruppo di opposizione in Egitto, puntano all´instaurazione di uno stato islamico con mezzi democratici.

fonte: www.parlamento.toscana.it
 
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edenrose
view post Posted on 3/3/2008, 19:05




Egitto: arrestati 36 oppositori

Salgono a 550 i Fratelli musulmani in carcere, a 1 mese da voto


(ANSA) - IL CAIRO, 3 MAR - Le autorita' egiziane hanno arrestato almeno 36 Fratelli musulmani, nell'ultima retata di una nuova campagna di repressione. Unica forza di opposizione in Egitto, i Fratelli musulmani in prigione sarebbero 550. I Fratelli vogliono creare uno Stato islamico e hanno rinunciato alla violenza; occupano il 20% dei seggi in parlamento. Le elezioni dell'8 aprile erano state rinviate 2 anni fa, nel timore di una vittoria del movimento.

fonte: borsa italiana
 
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hayaty
view post Posted on 5/3/2008, 00:11




Egitto: fermati 87 islamici

Appartenenti alla confraternita dei Fratelli Musulmani

IL CAIRO, 4 MAR - Le autorita' egiziane hanno arrestato 87 Fratelli musulmani, nell'ultima retata di una nuova campagna di repressione della confraternita. Fonti dell'organizzazione, unica forza di opposizione nel Paese, hanno detto che i nuovi arresti, alcuni dei quali sono candidati alle elezioni amministrative del mese prossimo, sono avvenuti ad Alessandria e nell'Alto Egitto. In tutto circa 600 Fratelli musulmani sono in prigione.

Borsa Italiana
 
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edenrose
view post Posted on 6/3/2008, 14:10




Egitto: arresti Fratelli musulmani

Altri 15 in carcere, tra fermati diversi candidati elezioni


(ANSA)- IL CAIRO, 6 MAR - Le autorita' egiziane hanno arrestato altri quindici Fratelli musulmani, nell'ambito della campagna di repressione contro la confraternita. Fra i fermati -afferma il sito Internet dei Fratelli musulmani-, ci sono diversi candidati alle elezioni amministrative del mese prossimo e Mahmud Ghozlan, membro dell'ufficio politico. In diverse retate da meta' febbraio sono stati arrestati quasi 400 membri della confraternita, l'unica forza d'opposizione in Egitto, al bando dal 1954.

fonte: borsa italiana
 
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hayaty
view post Posted on 14/3/2008, 23:32




EGITTO: ELEZIONI, ARRESTATI 10 ISLAMISTI; USA PREOCCUPATI

Il Cairo, 12 marzo 2008 ore 20:41

Non si allenta la pressione del governo egiziano sull'opposizione extraparlamentare in vista delle elezioni amministrative dell'8 aprile. Almeno dieci esponenti della Fratellanza musulmana, la principale forza di dissidenza, sono stati arrestati oggi in un'operazione della polizia alla periferia di Il Cairo. Allo stesso tempo i tribunali amministrativi hanno stabilito che la commissione elettorale deve consentire all'opposizione di presentare le liste dei candidati. Preoccupazione e' stata espressa dalla Casa Bianca. Oltre 350 esponenti della Fratellanza sono finiti in carcere soltanto nell'ultimo mese. "Siamo preoccupati di questa continua campagna di arresti in Egitto ai danni di invididui che si oppongono all'attuale partito di governo e sono coinvolti nelle imminenti elezioni", ha detto la portavoce Dana Perino, "Al popolo egiziano deve essere permesso di scegliere liberamente tra candidati. Esortiamo il governo egiziano a cessare ogni azione che possa compromettere la capacita' del popolo egiziano di esercitare a pieno i loro diritti riconosciuti internazionalmente e di partecipare a libere e corrette elezioni".

La Repubblica
 
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hayaty
view post Posted on 14/3/2008, 23:50




CITAZIONE (hayaty @ 14/3/2008, 23:32)
EGITTO: ELEZIONI, ARRESTATI 10 ISLAMISTI; USA PREOCCUPATI

...

La Repubblica

Approfondimento:


EGITTO: USA CRITICANO ONDATA ARRESTI CONTRO FRATELLI MUSULMANI
Il Cairo dovrebbe interromperla, annuncia portavoce Casa Bianca

Il Cairo, 13 mar.
- L'Egitto dovrebbe interrompere la sua "campagna di arresti" diretti contro gli oppositori politici, alla vigilia delle elezioni locali. Lo ha affermato la Casa Bianca in una dura critica al suo alleato in Medio Oriente.

Siamo preoccupati dalla continua campagna di arresti in Egitto di individui che sono oppositori dell'attuale partito di governo e sono coinvolti nelle imminenti elezioni locali", ha dichiarato la portavoce Dana Perino.

Le sue frasi sono apparse un'inequivocabile allusione al recente giro di vite contro i Fratelli musulmani. Circa 750 membri della confraternita sono stati arrestati nell'ultimo mese alla vigilia del voto previsto per l'8 aprile. Finora solo sessanta dei 10mila membri dell'organizzazione si sono visti accettare la candidatura per la consultazione, solitamente "dominata" dal partito al potere del presidente Hosni Mubarak. La confraternita islamista è stata ufficialmente bandita nel 1954, ma di fatto è tollerata dall'esecutivo.

Perino ha affermato che la Casa Bianca ha chiesto "al governo dell'Egitto di interrompere ogni azione che comprometta l'abilità della popolazione egiziana...a partecipare a elezioni libere ed eque. Alla popolazione egiziana dovrebbe essere consentito di scegliere liberamente tra i candidati che concorrono".

Notizie Alice
 
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edenrose
view post Posted on 25/3/2008, 10:36




EGITTO: NAVE USA SPARA SU BARCA VENDITORI MERCANZIE, UN MORTO

Il Cairo, 25 mar. - (Adnkronos/Dpa) - Una nave americana ha aperto il fuoco nel canale di Suez contro una piccola imbarcazione di venditori egiziani di mercanzie e ne ha ucciso uno. Lo ha riferito la televisione araba al Jazeera, citando fonti della sicurezza egiziana. Altri due venditori sono rimasti feriti. L'incidente e' avvenuto mentre la nave battente bandiera statunitense Global Patriot stava aspettando di poter attraversare il Canale verso il golfo Arabico e, come di consueto, e' stata attorniata da piccole imbarcazioni che volevano offrire la loro mercanzia. La nave americana, forse temendo attacchi terroristici, ha ingiunto alle barche egiziane di allontanarsi e ha aperto il fuoco quando una si e' avvicinata.
(Cif/Zn/Adnkronos)

fonte: il tempo
 
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edenrose
view post Posted on 25/3/2008, 18:34




EGITTO/ FUNZIONARIO ANNUNCIA: HO LETTERA DI MAOMETTO PER MUBARAK
Il Profeta indicherebbe nome successore, scetticismo al Cairo


Roma, 25 mar. (Apcom) - Per quanto il voto postale sia ormai un fatto compiuto in diversi paesi del mondo, mai s'era sentito che si arrivasse direttamente a nominare un presidente della repubblica attraverso una missiva proveniente dall'Aldilà. Il mittente, certo, è prestigioso: si tratta del Profeta Maometto. Anche il destinatario lo è: il rais egiziano Hosni Mubarak. Ciononostante, che Maometto si serva d'un postino per messaggi di tale importanza, senza inviare direttamente la sua corrispondenza al destinatario, puzza d'abbruciaticcio.
"Ho ricevuto una lettera scritta dal Profeta Maometto al presidente Hosni Mubarak", ha dichiarato, senza dubbio alcuno, un alto funzionario dell'amministrazione statale egiziana, Sheikh Hussein Mohammed Saad Addin, alla televisione satellitare al Arabiya. Nella missiva, che farà vedere solo se "autorizzato", ci sarebbe scritto che il Profeta non vuole elezioni per la successione al presidente egiziano. Anzi, Maometto si spingerebbe ancora più in là, indicando il nome di chi dovrà prendere il posto del capo dello stato, oggi in visita nella Russia di Vladimir Putin e del suo successore designato Dmitri Medvedev.
In verità, nonostante il dovuto riserbo mostrato dall'inedito postino, la televisione panaraba al Jazeera è riuscita ad anticipare chi è il preferito di Maometto per primeggiare nel Paese delle Piramidi. Non è una sorpresa, visto che è da tutti visto come il più probabile dei successori: il figlio dell'attuale presidente, Jamal Mubarak.
Sheikh Addin, in realtà, non è un postino qualsiasi. E' il direttore del Dipartimento della Cultura e degli Affari del Corano di Daqhlia (regione dell'Alto Nilo a nord del Cairo, ndr), un ente dipendente dal Ministero della Sovraintendenza religiosa. Ovviamente, è stato "convocato d'urgenza dal ministero", riferiva ieri il quotidiano egiziano al Masry al Yaoum, a seguito di una "richiesta verbale di trasferimento da parte dei suoi superiori".
L'uomo, intervistato stamane dal sito web della tv al Arabiya, smentisce d'essere ammattito e conferma in tutto e per tutto la sua richiesta di far vedere la lettera "indirizzata direttamente al presidente", il quale non avrebbe dato "ancora una risposta". Anche se, forse, una mezza risposta può definirsi la "visita" che gli hanno fatto gli agenti dei servizi di sicurezza del Cairo.
"Il testo della missiva è molto esplicito", ha tuonato oggi l'uomo ad al Arabiya. "Inoltre, si conclude con questa frase: 'urgente, dal Messaggero di Dio al presidente Hosni Mubarak'". Quindi, non c'è da tergiversare: la missiva va consegnata nelle mani del rais. Alla richiesta dell'emittente araba di far vedere il "manoscritto", Addin risponde: "Se mi sarà concesso di rivelarne il contenuto, la lettera sarà oggetto di visione e lettura".
Interpellato sul nome del "futuro presidente dell'Egitto" che il Profeta avrebbe suggerito al rais, senza rivelarlo, l'uomo ha risposto: "Con il volere di Dio sarà scelto lontano dalle urne". Come conferma sulla veridicità del documento, della quale egli stesso dapprincipio dubitava, ha chiesto a Maometto di appalesarsi. "All'arrivo della lettera - ha detto Addin - ho pregato che il Signore mi desse un segno e, subito, mi sono trovato di fronte il Profeta che mi ha chiesto di consegnare personalmente la lettera al presidente Mubarak". Nessuna notizia, infine, l'uomo ha dato sull'affrancatura della missiva.


fonte: notizie alice

EGITTO/ DOMANI VERDETTO PROCESSO A DIRETTORE GIORNALE ANTI-MUBARAK
L'accusa: su Al Dustour notizie false sulla salute del presidente


Il Cairo, 25 mar. (Apcom) - E' atteso per domani il verdetto del processo che vede imputato Ibrahim Eissa, direttore del quotidiano indipendente Al Dustour (La Costituzione), accusato di aver pubblicato volontariamente notizie false sulla salute del presidente Hosni Mubarak alla fine della scorsa estate. A segnalare l'imminenza del verdetto - da parte di una Corte cairota non precisata - è oggi l'organizzazione non governativa egiziana Rete araba di informazione sui diritti umani.
Secondo l'accusa, presentata da un gruppo di avvocati facenti capo al Partito nazionale democratico (Ndp), alla maggioranza in parlamento, le informazioni sbagliate pubblicate da Al Dustour avrebbero creato un clima di panico e incertezza sui mercati finanziari, e fra la popolazione.
Eissa è già stato riconosciuto colpevole - insieme ad altri tre colleghi direttori di testate quotidiane e settimanali anti-governative - di aver insultato intenzionalmente il presidente e alcuni funzionari dell'Ndp.
Più volte, durante l'iter processuale, le sedute sono state rinviate, fino ad essere spostaste in un tribunale della periferia cairota, lontano dal clamore della stampa internazionale creatosi intorno alla vicenda.
Per questo le decisioni della Corte sono attese con interesse sia sulla scena nazionale - in particolar modo da opposizioni politiche e sindacato dei giornalisti - sia su quella internazionale. Già alla fine del 2007, l'Egitto è stato criticato da Stati uniti e Unione europea per le tensioni crescenti fra potere politico e operatori dei mezzi di comunicazione.


fonte: notizie alice
 
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edenrose
view post Posted on 25/3/2008, 18:52




La risposta dall'Ambasciata Americana.

Il Cairo, 12:05
EGITTO: USA SMENTISCONO SPARATORIA NEL CANALE DI SUEZ
Non c'e' stata alcuna sparatoria nel Canale di Suez. Lo afferma l'ambasciata Usa al Cairo dopo che fonti egiziane avevano riferito che una raffica sparata da una cargo noleggiato dalla Marina militare americana aveva ucciso un mercante e ne aveva feriti altri due. Secondo la missione diplomatica, l'equipaggio della 'Global Patriot', che fa la spola tra il Mediterraneo e il Mar Rosso, "ha sparato colpi di avvertimento contro una imbarcazione che si avvicinava alla nave" senza "che causare alcuna vittima". Come spesso accade un gruppo di piccole barche si e' avvicinato alla nave americana per vendere paccottiglia all'equipaggio. Ma il timore di attacchi e il ricordo di cio' che accadde nel porto yemenita di Aden dove il cacciatorpediniere 'Cole' fu colpito con un barchino pieno di esplosivo, tiene gli equipaggi in allerta. "Sono stati avvertiti in arabo attraverso un megafono, poi e' stato sparato un razzo di segnalazione" ha riferito l'ambasciata, "e quando una barca non si e' fermata sono stati sparati dei colpi di avvertimento una trentina di metri davanti alla prua".

fonte: repubblica
 
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edenrose
view post Posted on 26/3/2008, 11:31




EGITTO: USA AMMETTONO SPARI CON MORTO A SUEZ

(AGI) - Il Cairo, 26 mar. - Dopo aver dapprima smentito la sparatoria di due giorni fa nel Canale di Suez, costata la vita a un civile egiziano, oggi gli Stati Uniti hanno almeno in parte ritrattato, riconoscendo che l'uomo e' stato raggiunto dai colpi di avvertimento esplosi da bordo della 'Global Patriot', un mercantile preso a nolo dalla Marina Militare Usa.
L'ammissione e' venuta dall'ambasciata americana al Cairo.
Secondo la versione iniziale, le salve non avevano causato danni a persone. La vittima era un commerciante che, insieme ad altri compagni, con un'imbarcazione aveva cercato di affiancare il cargo, mentre quest'ultimo stava per entrare dal Mar Rosso nel Canale. L'intento era di vendere cianfrusaglie ai membri dell'equipaggio; il tentativo di avvicinamento aveva pero' suscitato allarme, nel timore di possibili attacchi terroristici come quello dell'ottobre 2000 contro il cacciatorpediniere 'Cole' nel porto yemenita di Aden, e ne era seguita la reazione armata, che aveva provocato anche due feriti sulla chiatta. "La 'Global Patriot' ha sparato colpi di avvertimento contro una piccola imbarcazione che la stava avvicinando mentre essa si preparava a transitare nel Canale di Suez", recita un comunicato ufficiale diffuso dalla rappresentanza diplomatica statunitense. "Sembra che un egiziano a bordo dell'imbarcazione sia stato ucciso da uno di tali colpi".

fonte: agi news on
 
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598 replies since 14/5/2006, 15:55   10075 views
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