Mal d'Egitto

Cattolici e copti

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hayaty
view post Posted on 16/7/2007, 19:22




Il papa copto critica Ratzinger

Shenouda III attacca: 'troppi nemici' per il Pontefice


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(ANSA) - IL CAIRO, 15 LUG - Shenouda III, papa della Chiesa copta d'Egitto, lancia una dura critica a Benedetto XVI che a suo parere si sta facendo troppi nemici. In un'intervista al quotidiano 'Al Ahram', Shenouda interviene nel dibattito sul documento che ribadisce l'unicita' della Chiesa cattolica e denuncia che Ratzinger 'sbaglia e, dopo essersi inimicato il mondo islamico, sta cominciando a perdere anche la fiducia dei cristiani'. Sul documento dice: 'I cattolici si comportano come fossero gli unici cristiani'.

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ARNAP
view post Posted on 3/9/2009, 08:56




EGITTO - Alcune iniziative della Chiesa cattolica in Egitto: raduno dei giovani e ritiro per le donne


Il Cairo (Agenzia Fides 02.09.2009)- Ad agosto la Chiesa cattolica egiziana non è andata in vacanza, ma ha offerto ai fedeli alcune iniziative di spiritualità e di riflessione.
In particolare, a metà agosto, si è svolto un grande raduno dei giovani sulla collina Moukatam al Cairo. All’evento hanno partecipato circa 300 giovani cattolici, che si sono riuniti per pregare, meditare e ascoltare il catechismo e partecipare alla Messa. Il raduno è stato guidato da Sua Eccellenza Mons.Makarios Tawfik, Vescovo di Ismaelia e responsabile della commissione giovanile, che si è molto impegnato affinché all’evento partecipassero il maggior numero possibile di giovani cattolici.
Il Comitato delle Donne copte cattoliche ha partecipato a una 2 giorni di ritiro presso la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria sul tema: “Voi siete la luce del mondo”. Hanno partecipato donne provenienti da diversi eparchie egiziane. La preghiera è stata guidata da Mons. Hanna Kolta, Vicario di Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca della Chiesa copta cattolica.
Tra gli eventi in programma a settembre vi è un’iniziativa di preghiera e di riflessione Mariana organizzato dal Movimento dei Focolari d'Egitto, che si terrà dal 17 al 21 settembre a Villa San Marco a Borg El Arab (30 km a ovest di Alessandria d'Egitto). L’iniziativa è rivolta in particolare alle famiglie che potranno vivere un’esperienza spirituale e di aggregazione sociale.

Agenzia Fides
 
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ARNAP
view post Posted on 13/11/2009, 10:36




EGITTO - La vita della Chiesa: consacrazione del nuovo Vicario Apostolico per la comunità latina in Egitto e commemorato il fondatore della “Legio Mariae”


Il Cairo (Agenzia Fides 12/11/2009) - Il 31 ottobre si è svolto il rito di consacrazione di Mons. Adel Zaki, nuovo Vicario Apostolico per la comunità latina in Egitto. Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides dalla Chiesa locale, la celebrazione si è svolta nella Cattedrale di San Giuseppe, al centro de Il Cairo. Ad imporre le mani sono stati Sua Ecc. Mons. Michel Fitzgerald, Nunzio Apostolico in Egitto, e Mons. Marco Dino Brogi, ex-Nunzio al Cairo. Oltre a Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli (Libia), erano presenti la maggior parte dei Vescovi cattolici in Egitto e più di 300 sacerdoti. Inoltre il 7 novembre la “Legio Mariae” ha commemorato il proprio fondatore, Dave Frank, morto il 7 novembre 1980. Nel corso degli anni è diventato un modello di laico consacrato. La Legio Mariae è un’attività apostolica molto nota in Egitto.

Agenzia Fides
 
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ARNAP
view post Posted on 21/11/2009, 20:51




EGITTO - Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, in visita al Cairo


Il Cairo (Agenzia Fides 20.11.2009) - Il 18 novembre Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, è giunto al Cairo, capitale dell’Egitto, su invito da Sua Beatitudine Antonious Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti, Capo del Sinodo della Chiesa Copta Cattolica e Presidente dell’Assemblea della Gerarchia Cattolica d’Egitto.
Il Cardinale Sandri ha incontrato i seminaristi e gli studenti di teologia di diversi Istituti di Studi religiosi, oltre a religiosi e religiose di diverse congregazioni. Nel corso della sua visita in Egitto il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali che rientrerà a Roma il 23 novembre, avrà anche alcuni incontri ecumenici e interreligiosi.

Agenzia Fides
 
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O t t a
view post Posted on 17/8/2010, 19:11




17/08/2010

L'allarme del papa copto sulle confessioni via telefono

Secondo Shenuda III, tutti i telefoni in Egitto sono potenzialmente sotto controllo

Il capo della chiesa copta egiziana, papa Shenuda III, secondo il quale qualsiasi telefono in Egitto può finire sotto controllo dei servizi di sicurezza, ha affermato al quotidiano Al-Masri Al-Youm: "Fate attenzione a non ammettere i vostri peccati al telefono perchè tutte le conversazioni telefoniche vengono registrate, altrimenti dovrete chiedere l'assoluzione alla polizia, dal carcere, invece che al vostro parroco". Si è largamente diffusa l'abitudine tra i fedeli del papa di confessarsi al telefono. Molti infatti sono i religiosi copti emigrati in Europa o in America che continuerebbero a confessare i loro peccati al parroco in Egitto via telefono. Due anni fa Shenuda III aveva lanciato un allarme simile sulle confessioni on line: "Chiunque può riuscire a leggerle, a quel punto non sono più segrete".

PeaceReporter
 
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O t t a
view post Posted on 1/11/2010, 00:07




Attacco a chiesa, cristiani sempre piu' nel mirino

31 ottobre 2010, 20:03

ROMA - La presa d'ostaggi, poi liberati, in una chiesa di Baghdad è l'ultimo episodio di una serie di attacchi sferrati negli ultimi anni contro i cristiani in Medio Oriente e in particolare in Iraq.

Il 6 gennaio 2010, in Egitto, c'è stata una strage di cristiani copti - otto, più un agente di polizia - che uscivano dalla messa di Natale mentre in Iraq, il 15 dicembre 2009, poco prima del Natale gregoriano, c'erano state alcune autobomba esplose fuori da chiese di Mossul e alcuni omicidi avvenuti in circostanze poco chiare. Nella stessa zona, l'anno prima, oltre 40 cristiani erano stati vittime delle violenze degli estremisti sunniti sempre nella zona di Mossul e circa 12 mila di loro avevano abbandonato la regione per trasferirsi altrove. Continui gli attacchi contro le chiese, per i quali il Vaticano e' piu' volte intervenuto presso il governo iracheno.

Questa crescente minaccia sta provocando una massiccia ondata di cristiani in fuga dall'Iraq e da tutto il Medio Oriente: un'inchiesta dell'Independent britannico ha puntato nei giorni scorsi i riflettori su un esodo di proporzioni bibliche la cui causa non e' da attribuire soltanto alla presenza dominante dell'Islam. ''In tutto il Medio Oriente e' la stessa storia: minoranze cristiane disperate e a volte terrorizzate che lasciano i villaggi e le citta' di origine'', scrive il quotidiano. In Iraq i cristiani sono adesso appena 550 mila, il tre per cento della popolazione: sono scappati al tempo della prima guerra del Golfo nel 1991, ma soprattutto dopo l'invasione del 2003, in quella che sembra una paradossale conseguenza della fede cristiana dei due presidenti Bush che portarono nel paese di Saddam Hussein le truppe di occupazione.

Ma non e' solo l'Iraq, ha scritto Robert Fisk, il piu' famoso corrispondente di guerra britannico, a conclusione del Sinodo in Vaticano dedicato al Medio Oriente la scorsa settimana: oltre meta' dei cristiani del Libano, un tempo una maggioranza, vivono fuori dal paese. In Egitto i copti - al massimo adesso otto milioni - rappresentano meno del 10 per cento della popolazione. Nel 1900 i cristiani erano il 22,7 per cento degli abitanti del Medio Oriente, oggi sono meno del sei per cento del totale.

ANSA


ATTACCO ALLA CATTEDRALE DI BAGHDAD

31/10/2010

7 morti e 20 feriti fra gli ostaggi dei terroristi islamiciche hanno attaccato, domenica pomeriggio, la cattedrale siro cattolica della capitale irachena. Due le vittime dei terroristi.

Attacco alla comunità cristiana in Iraq. Sono stati liberati gli ostaggi dei terroristi vicini ad Al Quaeda che hanno attaccato la Cattedrale Siro-Cattolica di Baghdad. Due le vittime nell'attacco, altre 5 nella liberazione. 20 i feriti.

"Hanno dichiarato di appartenere all'organizzazione Stato Islamico dell'Iraq" vicina ad Al Quaeda , spiega il cardinale di Mossul mons. Casmoussam, e hanno chiesto di liberare i prigionieri della loro organizzazione detenuti in Iraq ed Egitto. "In questo momento tengono in ostaggio centinaia di fedeli ed alcuni preti, minacciando di far saltare la Basilica in caso di intervento armato dell'esercito".

Poco dopo l'irruzione il commando ha rilasciano 19 suore, come riferisce all'agenzia tedesca Dpa il parlamentare cristiano iracheno Yonadem Kana. Dalla Santa Sede il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi auspica il raggiungimento in tempi brevi di "una soluzione pacifica e senza ulteriore spargimento di sangue".

Anche la comunità di Sant'Egidio, che è in contatto con mons. Casmoussam, esprime in una nota "dolore per l'uccisione dei quattro fedeli e lancia un appello per la pronta liberazione degli ostaggi presenti nella cattedrale".

"In un momento in cui la barbarie della violenza non si ferma dinanzi a persone inermi dentro un luogo di culto, la Comunita' di Sant'Egidio - prosegue la nota - rinnova la sua vicinanza ai fratelli cristiani d'Iraq e rinnova ogni sforzo per ricomporre la convivenza pacifica in quella terra sconvolta da troppi anni di guerra".

cnr media

 
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hayaty
view post Posted on 1/11/2010, 15:30




Egitto, rafforzata sicurezza chiese
Le minacce 'non fanno differenze' tra una confessione e l'altra

01 novembre, 13:08


La sicurezza a vigilanza delle chiese in Egitto sara' rafforzata. E' quanto ha dichiarato all'ANSA Rafik Greiche, responsabile per i media della Chiesa cattolica in Egitto. Viene preso sul serio il comunicato di rivendicazione e dunque la sicurezza verra' incrementata per le chiese cristiane in genere, perche' le minacce 'non fanno differenze' tra una confessione e l'altra. In Egitto sono presenti la Chiesa copta ortodossa e la copta cattolica, oltre alla Chiesa protestante.


ANSA
 
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hayaty
view post Posted on 17/7/2011, 14:57




Egitto: Acs finanzia cinque progetti per restituire un futuro alla Chiesa locale

17/07/2011 - 11:04

Restituire un futuro alle zone più povere dell’Egitto, costruire centri sanitari e sale parrocchiali, ma anche formare nuovi seminaristi. Sono solo alcune delle iniziative portate avanti nei cinque progetti sovvenzionati nel Paese dall’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). L'ufficio britannico dell'Associazione lo ha annunciato parlando di un pacchetto di programmi per le comunità cattoliche di molti Paesi, dall'India all'Uganda, come riferisce l’agenzia Zenit. In Egitto, Acs fornisce in primo luogo aiuto economico alle suore che lavorano nella diocesi di Assiut, dove le comunità religiose offrono educazione cristiana e aiutano a gestire i dispensari nelle zone più povere dell'Alto Egitto, a sud della capitale Il Cairo. Nella stessa zona, Acs-Gran Bretagna sovvenziona la formazione di 15 seminaristi della diocesi di Minya, che avviene nel monastero di San Leone Magno, nel sobborgo cairota di Maadi. Un altro progetto riguarda poi il restauro di una chiesa al Cairo, mentre gli ultimi due consistono nell'aiutare la costruzione di un centro sanitario e di una sala parrocchiale multifunzione nella diocesi di Sohag, sempre nell'Alto Egitto. “Agitazioni politiche e sociali hanno provocato scontri etnici e religiosi”, ha affermato Neville Kyrke-Smith, direttore di Acs-Gran Bretagna, che ha sottolineato la paura e l'ansia dei cristiani in Siria, Iraq, Libano e Terra Santa, spiegando l'importanza di continuare ad aiutare la Chiesa in Medio Oriente a seguito di una visita dello staff dell'associazione in varie Diocesi del Paese. “La supplica costante che ho ascoltato richiamava la richiesta del Santo Padre di aiutare i cristiani a rimanere nella loro patria – ha detto – perché sono una parte fondamentale della società, che incoraggia il dialogo e la speranza per il futuro”.


Radio Vaticana
 
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O t t a
view post Posted on 29/7/2011, 19:06




Egitto: due cristiani copti uccisi e due feriti a Minya

ultimo aggiornamento: 29 luglio 2011 - ore 18:17

Il Cairo - Due giovani cristiani copti sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nel corso di una sparatoria che si e' verificata oggi a Abu Gargas nel governatorato di Minya, in Egitto. Lo riferisce il giornale egiziano al-Ahram. Un'auto si e' avvicinata alle vittime mentre stavano attraversando un ponte. Sia i morti, sia i feriti, hanno tutti meno di trent'anni.

IGN
 
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hayaty
view post Posted on 12/12/2011, 17:05




Un pensiero per l’Egitto alla cena di Santa Lucia
Antonios Naguib, patriarca copto-cattolico: «Ripartiamo dal fattore umano» Una parte dei fondi è destinata alla popolazione egiziana, per costruire la pace

11 dicembre 2011


Crede che i giovani, e in particolare la loro educazione, siano la chiave di volta per costruire un solido dialogo interreligioso. Antonios Naguib, patriarca copto-cattolico d'Egitto, sposa l'ideale sotteso all’edizione 2011 della cena di santa Lucia, che andrà in scena domani sera al centro congressi papa Luciani di via Forcellini: «Ripartire dal fattore umano».

Parte dei fondi raccolti nel corso della serata saranno destinati ad un progetto che ha come protagonista l'Egitto. Una terra che sta subendo una trasformazione epocale a seguito di una sanguinosa rivolta che ha ricevuto continua linfa dalla componente più giovane della società.

Ora che il regime è decaduto, Sua Eccellenza Naguib chiede «aiuto per costruire una pace duratura».

E' lecito nutrire speranze per un cammino più sereno e democratico per l'Egitto?

«La nostra speranza rimane sempre ferma, nonostante i risultati delle elezioni. L’antica civiltà egiziana ispirerà il nostro popolo a trovare la giusta via per una convivenza pacifica e fraterna. Quindi è lecito nutrire speranza per un cammino verso la vera democrazia, ma sarà necessario tempo. Dopo un lungo periodo di regime, questo cammino potrà essere faticoso e pieno di sfide, ma non è escluso un risultato finale ricco di buoni frutti. Tra i musulmani molti intellettuali e uomini di cultura mirano al bene del Paese, nel quadro di uno stato democratico».

Qual è oggi il ruolo della Chiesa cattolica nella nuova e mutevole situazione egiziana?

«Come ha detto il Santo Padre, la pace non è solo oggetto di negoziazioni e di patti umani, ma è il grande dono di Dio agli uomini. La nostra Chiesa, in questo ultimo periodo, ha organizzato degli incontri con i sacerdoti e con gruppi di laici, per la formazione socio-politica, e per la spiegazione del processo delle elezioni e dei programmi e gli orientamenti dei vari partiti. Abbiamo incoraggiato tutti a compiere il dovere sacro di partecipare alle elezioni, per il bene del nostro amato Paese, in questo momento storico decisivo».

La cena di Santa Lucia propone in questo momento di ripartire dall'educazione dei giovani e del popolo: è possibile che lo sviluppo abbia una strada così «semplice» come quella che prevede di «ripartire dal fattore umano»?

«Questa visione è giusta, poiché è basata sulle forze vive della società. Soprattutto i giovani sono i costruttori del presente e la speranza del futuro. Loro possono essere animatori di gruppi del popolo per un processo di sviluppo sostenibile. Perciò è necessario indirizzare tanti giovani a questa causa: è una vera missione valida per tutti. Anche nel processo socio-polico attuale in Egitto, i giovani hanno avuto il ruolo fondamentale nella rivoluzione del 25 Gennaio 2011. Cercano un futuro migliore, che garantisca loro un lavoro stabile, giustizia, uguaglianza».

Come il mondo occidentale e il popolo italiano possono aiutare l'Egitto e i giovani egiziani a credere in un futuro positivo?

«Siamo consapevoli della difficile situazione mondiale attuale, sia a livello economico, politico che morale. Ma il modello e l’apporto dell’Occidente restano sempre importanti e influenti. In esso possiamo trovare modelli validi di democrazia, basata sui diritti naturali dell’uomo, sulla convivenza e sul rispetto dell’altro. In modo particolare una parte importante e costruttiva dell’Italia cerca di rimanere fedele alle radici e ai valori cristiani. L’esempio di tanti italiani che si impegnano per la formazione e la partecipazione alla vita socio-politica nella società può essere di grande ispirazione ai nostri giovani egiziani».


Il Mattino
 
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O t t a
view post Posted on 27/1/2012, 10:07




Giovedì, 26 Gennaio 2012

Egitto, due copti uccisi da colpi di arma da fuoco

A Sud del Cairo hanno manifestato in più di 1.500 persone.


Due egiziani copti, padre e figlio, sono stati uccisi il 26 gennaio da colpi di arma da fuoco sparati da sconosciuti nel villaggio di Bahgura, a 600 km a sud del Cairo. Lo hanno reso noto fonti di polizia, che hanno precisato che più di 1.500 copti hanno manifestato a Naga Hammadi, non lontano dal luogo dell'omicidio, per esprimere la loro rabbia.
I due copti, Muwad Hassaad e suo figlio Hassaad Muwad Hassaad, sono stati uccisi verso le 17.00 locali (le 18 in Italia), mentre erano seduti davanti al loro banco di commercianti. La polizia ha aggiunto che gli assalitori sono fuggiti. Poco dopo più di 1.500 copti si sono riuniti davanti al commissariato della città di Nagaa Hammadi in segno di protesta.
I copti rappresentano il 10% della popolazione egiziana che conta 83 milioni di individui.

Lettera43

 
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O t t a
view post Posted on 31/1/2012, 19:10




26 Gennaio 2012

Papa copto in coma?
Giallo sulle condizioni di salute

È giallo sulle condizioni di salute del papa copto Shenouda III, che secondo indiscrezioni sarebbe entrato in coma. Le voci hanno creato apprensione nella comunità cristiana d'Egitto ma il vescovo Basanti, del governatorato di Helman, ha smentito categoricamente: «sta bene ed è sotto trattamento medico», ha precisato, secondo quanto riferisce la Cnn. Basanti ha aggiunto che domani sera Shenouda, che ha 88 anni, pronuncerà, come sempre, il tradizionale sermone settimanale. Il capo dell'Associazione Generale Copta Egiziana, Sherif Doss, ha spiegato che il papa copto soffre di «disturbi renali e diabete» ma i suoi organi sono ancora «funzionanti». Anche il segretario personale del papa, Armia, ha assicurato su Facebook che le notizie di un peggioramento sono infondate. In visita pastorale negli Usa, Shenouda - che si sottopone periodicamente alla dialisi - era stato costretto a farsi visitare in una clinica dell'Ohio a metà gennaio. E secondo una fonte sentita dal quotidiano Al-Masry Al-Youm, i problemi al cuore e ai reni lo avevano indotto ad anticipare il rientro in patria. I copti rappresentano il 10 per cento della popolazione egiziana, che conta 85 milioni di persone. Al vertice della chiesa ortodossa copta dal 1971, Shenouda fu posto in esilio nel monastero di San Bishoi, nel governatorato di Buhayrah, dal presidente Anwar Sadat. A liberarlo fu, nel 1985, il successore Hosni Mubarak.

La Stampa
 
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O t t a
view post Posted on 14/2/2012, 16:33




Video

Caricato da videocustodia in data 07/ott/2010



Ecco il commento scritto che si ascolta nel video:

La Chiesa Copta Cattolica

Le fonti bibliche (Atti e Lettere) non parlano dell'evangelizzazione dell'Egitto. La tradizione attribuisce all'evangelista Marco la fondazione di questa Chiesa.
Ma la Chiesa Copta ha anche il merito di aver dato vita, nel IV secolo, al movimento monastico. Un fenomeno impressionante che dall'Egitto si diffuse prima in Oriente (Palestina, Siria, Cappadocia) e poi in tutto l'Occidente.
Le statistiche dei copti in Egitto, dicono che su una popolazione di circa 75 milioni di abitanti, il numero di cristiani copti cambia a seconda se a fornirlo è il governo musulmano o la chiesa. I copti ortodossi si stima che siano trai 6 a 9 milioni.
I fedeli copti cattolici sono circa 250mila, suddivisi in sette diocesi in Egitto e 13 parrocchie all´estero. Sono serviti da nove vescovi, assistiti da 200 sacerdoti e religiosi francescani, in 174 parrocchie in Egitto, ma anche in Europa, Nord America, Australia e MedioOriente.
A partire dal VII secolo, la lingua copta fu spesso rimpiazzata dalla lingua araba, e oggi i libri liturgici presentano un testo bilingue, copto e arabo, misto qua e là con delle formule greche, resti della lingua originaria.
La formazione di comunità cattoliche copte in Egitto deriva dall'opera di predicazione svolta prima dai francescani, che nel 1630 fondarono una missione al Cairo, e in seguito, nel1675, anche dai Gesuiti.
"La Chiesa d'Egitto è passata attraverso periodi molto più difficili e più duri. Periodi di vera persecuzione". Ad affermarlo S. B Mons. Antonio Naguib,
Patriarca Copto Cattolico - che prosegue: "ma ne è uscita più forte e più dinamica. Quanto al futuro, ancora una volta, ci mettiamo tra le mani di Dio, con molta fiducia e speranza".

 
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O t t a
view post Posted on 20/3/2012, 00:47




CITAZIONE (O t t a @ 31/1/2012, 19:10) 
26 Gennaio 2012

Papa copto in coma?
Giallo sulle condizioni di salute
La Stampa

Egitto: l’ultimo saluto a Shenuda III

Lunedì 19 Marzo 2012 - 12:00

Era il 117esimo Papa alessandrino: Shenuda III ha guidato la Chiesa ortodossa egiziana per quarant’anni, e oggi decine di migliaia di cristiani sono accorsi per salutare le sue spoglie. Shenuda si è spento ieri, a ottantotto anni. Gli ultimi mesi sono stati i più difficili del suo pontificato, sempre improntato al dialogo inter-religioso. Prima gli attentati che hanno colpito la comunità ortodossa, nelle ultime settimane di governo di Hosni Mubarak.

Poi il cambio di regime, che pare aver portato ulteriori tensioni. Ai fedeli, e probabilmente non solo a loro, Shenuda mancherà moltissimo: “Naturalmente sono molto triste per la perdita di Papa Shenuda, ma nello stesso tempo sono felice, perché so che ora è con Gesù”. “Da quando siamo nati, è sempre stato Papa Shenuda ad aiutarci e proteggerci: era tutto, per noi”. I funerali si terranno martedì: ieri sera, quando si è diffusa la notizia della sua morte, sono corsi in migliaia alla cattedrale del Cairo. Deposto inizialmente in una bara, il corpo è stato poi rimesso sul trono ed adornato d’oro, mentre affluivano i fedeli e i messaggi di condoglianze dei grandi del mondo, e a Roma il Papa cattolico pregava per l’anima di Shenuda.

FocusMO

Egitto: lutto nazionale per papa copto
Decretato da capo militari in occasione funerale


19 marzo 2012 - 13:26

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IL CAIRO - La giornata di domani sara' di lutto nazionale in Egitto in occasione dei funerali solenni alla cattedrale di San Marco di Papa Shenuda III, capo della chiesa copto-ortodossa per oltre quaranta anni deceduto sabato scorso.

Lo ha decretato il capo del Consiglio militare egiziano Hussein Tantawi, secondo quanto riferisce la televisione di Stato. Nel frattempo continua l'afflusso imponente di fedeli per rendere l'ultimo saluto a Shenuda III.

ANSA


 
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O t t a
view post Posted on 20/3/2012, 19:44




Egitto: Papa copto; folla al funerale, lacrime e applausi
testamento Shenuda III, designate pastore che vi protegga

20 marzo 2012 - 13:22

IL CAIRO - L'ultimo addio al papa copto Shenuda III, morto a 88 anni sabato scorso, e' stato dato oggi nella cattedrale di San Marco al Cairo, gremita di fedeli e di rappresentanti delle istituzioni.

Le esequie si sono aperte con una orazione funebre del capo della chiesa copta d'Etiopia Abune Paulos, fra canti in copto.

Numerosi i candidati alla presidenza presenti al rito funebre. Fra loro l'ex capo della Lega araba Amr Mussa, l'ex premier Ahmed Shafiq e l'islamista moderato Abdel Moneim Abul Futuh. Il consiglio militare e' stato rappresentato dal generale Adel Omara. Erano presenti anche l'ambasciatore Usa Anne Patterson e il rappresentante del Vaticano Michael Gerald.

I funerali si sono svolti fra strette misure di sicurezza.

Da questa mattina presto tutte le strade attorno alla chiesa nel quartiere centrale di Abbassiya sono state bloccate. Scene di disperazione fra le migliaia di fedeli assiepati nella cattedrale copta di San Marco al Cairo hanno segnato il momento quando la bara di papa Shenuda III e' stata chiusa al termine della cerimonia funebre. Molti in lacrime e singhiozzando hanno salutato con la mano da lontano la bara trasportata a fatica da un gruppo di religiosi mentre veniva presa d'assalto da fedeli che tentavano di toccarla.

Un lungo applauso e' scoppiato quando il successore a tempore di Shenuda III, il vescovo Bakhomios, ha letto il testamento spirituale della guida ultraquarantennale della piu' grande chiesa cristiana del Medio Oriente. ''Dio mi e' testimone che non vi ho nascosto nulla e ora chiedo a Cristo di aiutarvi a designare un buon pastore che vi protegga e che diriga le vostre questioni. Prego Dio di proteggerci da colpi dei nemici vigliacchi e di darci uno spirito saggio pre studiare il testamento e i consigli di Cristo'', e' scritto nel messaggio di Shenuda III letto davanti a migliaia di fedeli fra i quali il tycoon copto Naguib Sawiris, visibilmente commosso. Hanno preso parte alla cerimonia funebre anche il premier Kamal Ganzuri, il gran imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb e il presidente del Parlamento Saad el Katatni.

Il vescovo Bishoy, uno dei candidati considerati papabili per la successione, ha anche ringraziato le forze armate e il capo del Consiglio militare Hussein Tantawi per le loro condoglianze.

Ansa Med
 
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60 replies since 16/7/2007, 19:22   2452 views
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