05/05/2014 - 10:34
Zaazou, Egitto: "Il mondo vedrà i turisti tornare da noi""Il mondo vedrà i turisti ritornare in Egitto". Hisham Zaazou, ministro del Turismo egiziano, non ha dubbi: l'inbound nel suo Paese riprenderà quota grazie a quello che lui stesso definisce "un ambizioso piano globale di comunicazione, il cui scopo è mostrare al mondo che l'Egitto è una destinazione sicura e divertente da visitare, in ogni periodo dell'anno".
L'obiettivo è a dir poco impegnativo: attirare più di 25 milioni di turisti entro il 2020. "Nel giro dei prossimi sei anni - prevede Zaazou - le entrate valutarie derivanti dal comparto sono destinate a raddoppiare rispetto al picco di 12,5 miliardi del 2010 e dovrebbero arrivare a 25 miliardi di dollari".
Il ministro ha annunciato l'avvio di una campagna di marketing che avrà come mercati prioritari India, Cina e America Latina.
Intanto il Paese aspetta il verdetto delle elezioni presidenziali, previste per il 26 e 27 maggio, anche se appare scontata una vittoria di Abdel Fattah al-Sisi, l'ex capo dell'esercito che ha deposto il presidente islamista Mohamed Mursi.
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Egitto lancia campagna ‘Ci mancate' per attrarre turisti dai Paesi del Golfo05 Maggio 2014 - 11.50
E' innegabile: l'Egitto ha un problema in campo turistico. Dal 2010 a oggi il calo è stato vertiginoso: da 14,7 milioni di turisti con entrate pari a 12,5 miliardi di dollari si è passati a circa 9,5 milioni di visitatori con entrate pari a 5,8 miliardi di dollari.
Ecco perché, il ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou, è volato a Dubai con l'obiettivo di rilanciare il settore e attrarre maggiori visitatori in particolare dai Paesi del Golfo all'insegna dello slogan "Ci mancate" (We miss you).
In un'intervista al Wall Street Journal, Zaazou non ha negato che il turismo "è malato, ma non è destinato a morire", prevedendo un rilancio del settore nel "2020 con 25 milioni di visitatori ed entrate pari a 25 miliardi di dollari".
Pesano gli allarmi attentati e gli avvenimenti politici che hanno scosso il Paese dei Faraoni dal 2011 ad oggi, allarmi che hanno frenato anche gli italiani, da sempre amanti dell'Egitto. Ma oltre al clima di instabilità e turbolenza - continua il Wsj - c'è un altro elemento che ha danneggiato l'immagine del Paese: quello delle molestie sessuali, un vero "problema", ha ammesso Zaazou, sul quale il governo e le forze dell'ordine stanno lavorando.
"La polizia presidia le strade delle città, mentre negli alberghi abbiamo predisposto un sistema di videocontrollo - ha spiegato - dobbiamo anche intervenire a livello legislativo e per ultimo cercare di elevare il livello culturale delle persone che lavorano a contatto con gli stranieri".
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