Mal d'Egitto

Disabili e vacanze in Egitto

« Older   Newer »
  Share  
Minea 313
view post Posted on 11/1/2011, 00:21





Commento inviato il 9-01-2011....................(da Diversamenteagibile)

Salve a tutti estate 2010 vacanza ad El Quseir in Egitto presso il Villaggio Helioland del tour operator Alba Club.

Il villaggio e’ accessibile e in piu’ vi è la sedia JOB per entrare in acqua. Le camere x disabili mi pare siano 2 o 3 , il bagno è enorme . La pavimentazione di tutto il villaggio ha bisogno di qualche sistemazione, come forse le camere, ma tutto sommato il mare appaga il fatto che in acqua si stà benissimo. Dimenticavo, con 2 euro al giorno i ragazzi egiziani adetti alla spiaggia vi seguono e vi aiutano in tutto x tutto e senza chiedere nulla in cambio, fantastici senza di loro non so’ come avrei fatto.
Vacanza bellissima l’ unico neo non ci andate in Agosto , un caldo da morire.
 
Top
O t t a
view post Posted on 11/1/2011, 10:21




image Grazie Minea per aver postato questa notizia.
La sedia JOB per entrare in acqua si trova raramente anche sulla spiagge italiane.
Apprendere che in Egitto, nella zona di El Quseir e precisamente all' Helioland, sono attrezzati anche per l'accesso al mare è una piacevole sorpresa.

SPOILER (click to view)
Forse tutti sanno cos'è un pedalò, ma pochi conoscono la sedia citata.
Ecco alcune informazioni:
La J.O.B. è...
... una sedia per il trasporto di disabili ed anziani adatta al mare, alla neve o al trekking off-road. E' munita, infatti, di una coppia di ruote studiate per il trasporto agevole su tutti i tipi di fondo (sabbia, ciottoli, neve).
...l'unica sedia che permette di entrare in acqua restando comodamente seduti poiché è costruita con materiali in lega che non temono l'attacco della salsedine.

neatech

Alcune immagini:
image

image

Peccato che costi veramente molto!


 
Top
Minea 313
view post Posted on 12/1/2011, 23:31




Sono contenta che la notizia ti sia stata utile! :)

Piccola curiosità che ho scoperto sempre su quel forum da dove ho preso la notizia:

Il nome della sedia deriva dalla marca J. O. B. che non significa “lavoro” come in inglese ma è l’acronimo di “jamme o’ bagn”, la ditta napoletana che la produce. :o:

Tra l'altro ho scoperto che l'Habiba Beach delle Eden a Marsa Alam ha le stanze per disabili ma non la sedia JOB.
 
Top
O t t a
view post Posted on 13/1/2011, 16:00




CITAZIONE (Minea 313 @ 12/1/2011, 23:31) 
Tra l'altro ho scoperto che l'Habiba Beach delle Eden a Marsa Alam ha le stanze per disabili ma non la sedia JOB.

image Minea!
La sedia JOB, come già detto, è una rarità anche in Italia invece è una bella notizia apprendere che in alcuni resort egiziani abbiano previsto le camere attrezzate per disabili.
Il turista disabile e chi l'accompagna sono così più incentivati a trascorrere una vacanza rilassante sulla meravigliosa costa del Mar Rosso.
Destinare un certo numero di camere ai disabili significa diminuire la ricettività turistico alberghiera sul numero di camere poichè queste devono essere ampie con il bagno munito di maniglioni e doccia a raso terra fornita possibilmente di un seggiolino a muro o una sedia di plastica traforarata. Nei bagni attrezzati le persone diversamente abili riescono a sentirsi maggiormente autonomi e quindi tutelati nella loro intimità.
Gli armadi permettono anche alle persone sedute in carrozzina o ai bambini di scegliere gli abiti in autonomia, essendo bassi e incavati alla base.
Pertanto i metri quadri che occupano 3 camere "normali" sono necessari per adibire 2 sole camere e può incidere sugli incassi di una struttura alberghiera.

Benvengano dunque coloro che costruiscono resort privi di barriere architettoniche e realizzano camere arredate atte ad agevolare i movimenti delle persone con disabilità motoria.

La sensibilità e la civiltà di alcuni favoriscono nei disabili un senso di libertà e di autonomia che si può assaporare anche attraverso piccoli gesti.

SPOILER (click to view)
Non voglio andare off topic, ma inserisco le immagini di un seggiolino per doccia e un WC con maniglioni, per coloro che non hanno avuto modo di vederli.
imageimage
Ai "malatini" di questo forum e a tutti i turisti che approdano in questa discussione, chiedo di segnalare quando incotrano delle camere destinate ai disabili o di chiedere se esistono nei luoghi di vacanza da loro frequentati.
Il topic sarà arricchito di notizie utili a molti. Grazie.


 
Top
obaoba
view post Posted on 17/1/2011, 16:20




Il Noria non è adatto ai disabili perchè sono presenti diversi scalini , il cibo è posizionato troppo in alto, bagni in hotel e piscina con porte strette , serve la navetta per la spiaggia per altro neanche quella è adatta ,mi dispiace constatare tutto questo ma direi proprio di no -bocciato
 
Top
O t t a
view post Posted on 17/1/2011, 23:37




image obaoba!
Complimenti per le osservazioni che hai riportato: non hai solo rilevato i numerosi scalini e i bagni, la spiaggia ... ma, hai considerato anche che il cibo al buffet è posizionato troppo in alto e quindi chi è seduto in carrozzina o i bambini non possono vedere ciò che c'è da mangiare. image
 
Top
obaoba
view post Posted on 18/1/2011, 09:55




Cara Otta ,ora ti farò sorridere ........con 1,58 di altezza a volte faticavo anche io al buffet , ciao e grazie a te.
 
Top
Roohe
view post Posted on 16/5/2011, 11:29




Le strutture "Special Guest" del Gruppo Alpitour sono:

SHARM EL SHEIKH
Novotel Beach Resort
Baron Resort

MARSA ALAM
Bravo Marsa Alam
Seaclub Akassia
Seaclub Gorgonia


Alf boosa
Roohe



 
Top
Minea 313
view post Posted on 16/5/2011, 13:24




CITAZIONE (Roohe @ 16/5/2011, 10:51) 
... il gruppo ha segnalato sui propri cataloghi a marchio Alpitour e Francorosso, le strutture adatte ai disabili con il logo "Special Guest"

image



Si tratta di una selezione di strutture per coloro che presentano disabilità motorie, sensoriali, alimentari ed altre esigenze speciali. Il progetto è nato in collaborazione con A.N.G.L.A.T. e Handy Superabile.

Negli altri cataloghi del gruppo Alpitour, ad esempio Karambola, non ci sono strutture segnalate, ma ciò non vuol dire che non abbiano stanze dedicate ai disabili. Più semplicemente il T.O. non le riconosce idonee, pertanto può richiedere al cliente di firmare una liberatoria, ma sicuramente non un supplemento economico!!

A presto
Roohe

Il post precedente di Roohe si riferisce a questa spiegazione fatta in altro topic del forum.
 
Top
Antour
view post Posted on 16/5/2011, 21:01




Come ho detto in altro post, in futuro presterò più attenzione alla disponibilità nei resort del Mar Rosso di servizi per i disabili, a cominciare dal Gemma della Eden (incrociamo le dita :rolleyes: ).

Anche se parliamo soprattutto di disabilità motorie, mi sento coinvolta dalla tematica in quanto ho un deficit uditivo, il quale anche se non viene mai considerato da nessuno, perché non lede la personale indipendenza, non sarebbe da sottovalutare. Ad esempio, mai che io abbia trovato in un resort una TV con i sottotitoli. A parte che me ne frego altamente perché non vado in giro per il mondo a vedere la TV, ci sono però altri svantaggi da non sottovalutare. Un esempio, se viaggiassi da sola e di notte suonasse l'allarme antincendio? Muoio allegramente bruciata? :angry: Dico per ipotesi, ovviamente, visto che sono sempre in compagnia. Però so che ci sono coppie in cui entrambi sentono poco o niente!

In ogni modo torniamo alle disabilità per cui è necessaria la mancanza di barriere fisiche. Per ora posso confermare personalmente che l'Habiba Beach, come ha detto Minea, è attrezzato per le disabilità, perché quando ci sono stata a gennaio c'era una signora in carrozzina e quindi avevo fatto caso agli scivoli, al fatto che potesse arrivare in spiaggia ecc...

Tra l'altro la signora ha fatto con noi le gite a Quseir e ad Aswan in bus. La vedemmo interessata anche al Jeep Safari ma poi non c'era, quindi non so se le fu sconsigliato o se decise per motivi suoi di non partecipare.

Alla prossima, cioè al Gemma....sperem :lol:

 
Top
O t t a
view post Posted on 16/5/2011, 22:44




CITAZIONE (Roohe @ 16/5/2011, 10:51) 
Negli altri cataloghi del gruppo Alpitour, ad esempio Karambola, non ci sono strutture segnalate, ma ciò non vuol dire che non abbiano stanze dedicate ai disabili. Più semplicemente il T.O. non le riconosce idonee, pertanto può richiedere al cliente di firmare una liberatoria, ma sicuramente non un supplemento economico!!

Grazie Roohe per le informazioni e la tua precisione. :0001113.gif:
A conferma di ciò che hai scritto, comunico che Eden Viaggi, ogni volta, mi ha chiesto di firmare la liberatoria in quanto non reputano adeguato ai disabili motori il Pensée Azur (Quseir).
In effetti gli scivoli nelle parti comuni hanno una pendenza eccessiva (negli spostamenti bisogna essere assolutamante accompagnati); ma le camere attrezzate ci sono e sono proprio spaziose.
 
Top
hayaty
view post Posted on 25/6/2011, 16:41




Un'altra struttura attrezzata per i disabili è l'Onatti (zona El Quseir - Marsa Alam).
In questo mio post si possono vedere le fotografie (dalla quarta alla settima) della camera attrezzata. Il bagno è molto spazioso ed è dotato degli appositi sostegni, la stanza non è tanto grande ma ci si riesce a girare in carrozzina.
Le aree comuni sono collegate da rampe (purtroppo non ho potuto visionare l'ingresso del ristorante principale, quindi di questo non ne ho la certezza).
L'accesso alla spiaggia, come si può vedere nella terza foto di questo messaggio, è dotato di una rampa che porta davanti allo Snack Bar.
La sabbia della spiaggia è molto fine, quindi con la sedia a rotelle, è abbastanza difficile raggiungere gli ombrelloni.
 
Top
O t t a
view post Posted on 3/9/2011, 09:27




martedì 30 agosto 2011 - 12:15

Nel deserto in groppa al dromedario
(a cura di Barbara Pianca)

Alcune persone con disabilità amano viaggiare in modo avventuroso, accettando di fare esperienze che comportano qualche rischio, essendo l'accessibilità dei luoghi per niente garantita. Abbiamo pubblicato in questo sito i servizi riguardanti i viaggi di Giampiero Griffo a Machu Picchu in Perù e nell'isola indiana di Elephanta e abbiamo raccontato i "vagabondaggi" di Walter Cagno (se ne legga cliccando rispettivamente qui, qui e qui). Ora è la volta di Carla Castagna, paraplegica a seguito di un incidente, che qualche anno fa è stata in Giordania proprio con Walter Cagno e ha trascorso una notte in tenda. C'è andata in primavera e il viaggio non era organizzato da alcuna agenzia. Si è fidata di Walter, chiaramente - come si può leggere nella nostra intervista - un esperto viaggiatore. Walter ha organizzato il viaggio e si è fatto accompagnare dalla ex moglie, dal nipote e dall'assistente personale.

Quindi ti sei trovata con tutto l'itinerario preparato?

«Più o meno. Il volo e gli alberghi, e anche il pulmino accessibile che dall'areoporto ci avrebbe preso in carico e portato nel corso dei giorni a visitare la Giordania sono stati tutti predisposti da Walter. Poi però insieme abbiamo anche un po' cambiato la scaletta in corso d'opera. Per esempio, abbiamo inserito all'ultimo l'escursione nel deserto».

Quant'è durata la vostra esperienza?
«Una decina di giorni».

E qual è stata la parte più avventurosa?

«Lo so che è l'ultima cosa che ci si aspetterebbe di sentire, ma la vera avventura è stata il rientro a casa, da Malpensa a Torino!».

Davvero?

«Eh sì. Perché il pullman che fa il collegamento ha una pedana che a un certo punto si è inceppata. Noi eravamo già saliti. Gli altri passeggeri sono scesi tutti e sono saliti su un altro pullman. Noi abbiamo aspettato il tecnico, che però non arrivava più. Lo abbiamo atteso per ore, non sto scherzando. Finalmente ci hanno fatto scendere e poi risalire. Pareva tutto a posto, ma a Torino si è rotto di nuovo. Per fortuna l'amico che mi è venuto a prendere mi ha preso in braccio e mi ha fatto scendere così. È stata davvero un'avventura».

Al confronto, quindi, la Giordania è stata una passeggiata?

«Beh, siccome ci aspettavamo un'inaccessibilità più marcata, siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Nella capitale Amman, dove siamo atterrati, abbiamo trovato ad attenderci il pullmino, che però non era attrezzato e perciò siamo dovuti salire, io e Walter, facendoci portare in braccio; è andata avanti così per tutti i giorni della vacanza».

E in albergo?
«Bene, era accessibile».

E la città?
«Mi è piaciuta molto. L'abbiamo girata parecchio. C'è una specie di teatro romano, che abbiamo visto solo da fuori perché all'interno c'erano dei gradini e una zona più antica. È una città animata, gli abitanti si riversano nelle strade e vivono molto all'aperto. E poi il loro mercato coperto, bellissimo, pieno di colori e di vita: ho fatto incetta di spezie ed erbe aromatiche in una specie di emporio e ancora adesso mi è rimasto a casa un po' di sesamo e qualche altra cosa».

Siete rimasti sempre nella Capitale?

Castagna%20Carla1
Particolare di uno dei templi nel deserto della città di Petra



«No, abbiamo fatto un piccolo tour. Siamo stati a Gerico, a visitare le rovine romane e l'Arco di Adriano. È stato abbastanza difficile girare, ma nel complesso abbiamo visto moltissime cose. Tra i vari luoghi visitati c'è stata anche Petra. Non me la dimenticherò mai. È un posto sconvolgente e bellissimo. L'albergo lì era accessibile. Nella visita della vecchia città, spingendoci con la carrozzina, abbiamo percorso la strada fino al palazzo costruito sulla roccia. Una cosa strepitosa, con il sole del mattino che lo illumina. Si chiama il Palazzo del Tesoro. A quel punto gli altri si sono fermati, ma io avevo ancora energie. C'erano delle persone con dei dromedari che accompagnavano i turisti nel deserto. Ho deciso di provare. Abbiamo fatto una trattativa per fissare il prezzo e mi sono divertita, è stato quasi un gioco. Alla fine mi sono accordata per un giro di un'ora».

In groppa al dromedario?

«Sì! Da seduto è alto più o meno come la mia carrozzina. Mi sono fatta aiutare per salire. Bisogna però tenere conto che sono paraplegica e quindi con le braccia sono in grado di tenermi su, di aggrapparmi. Mi è stato detto, quindi, di mettere una mano davanti e una mano dietro a me. Poi si è alzato».

Castagna%20Carla2

Carla Castagna in groppa al dromedario



Com'è andata?
«Per alzarsi si piega in avanti e sembra di cadere. Che strana esperienza! Poi, una volta in piedi, ed è molto alto, cammina ondeggiando. Un ragazzino lo teneva al guinzaglio».

Castagna%20Carla3
«Quelle carrozze - racconta Carla Castagna - andavano velocissime»



Non hai avuto paura?

«All'inizio ero terrorizzata. Ma dopo un poco mi sono abituata a coordinarmi con l'andatura di questo grande animale, e sono perfino riuscita a fare delle foto. Inoltre il ragazzino andava molto piano e anche questo mi rassicurava».

Cos'hai visto?
«Altri palazzi imperiali, altre rovine, altre arene. E bisogna tenere conto che si tratta solo di una parte minima di ciò che c'è e che hanno scavato e reso pubblico. Infine, quando sono tornata, con Walter abbiamo deciso di prendere una specie di carrozza con cavallo. Ognuno di noi due è salito su una carrozza diversa. Andavano velocissimi, come dei matti».

Altri ricordi preziosi di questi dieci giorni?
«Direi il bagno nel mare dove c'è la barriera corallina. E poi l'escursione nel deserto rosa. È stata una variante ai piani iniziali, ma ci era venuta voglia di sperimentare la notte nella tenda».

Avete dormito nella tenda nel deserto?
«Sì beh, è meno avventuroso di come può sembrare, perché ci sono delle tende fatte apposta per i turisti, fornite perfino di brande. Comunque è stato indimenticabile. Abbiamo mangiato insieme ad altri turisti, ci hanno cucinato l'agnello scaldandolo sotto la terra, alla loro maniera. Hanno danzato per noi delle danze tradizionali e poi ci hanno svegliato presto, per vedere l'alba».

Superando

CARLA CASTAGNA


Nota biografica


Sono nata nel Canavese e vivo a Torino.
Ho due Lauree: una in Scienze Politiche, Indirizzo Politico-Sociale, e una di Assistente Sociale.
Nella mia vita professionale, prima, e nell’associazionismo, poi, sono stata Relatrice a Convegni, Supervisora a Gruppi, Correlatrice a Tesi di laurea. Ho elaborato Proposte politiche, Mozioni, Ordini del Giorno, pubblicato svariati Documenti e Articoli. Ho partecipato a numerosi Convegni, Laboratori, Progetti, Corsi di formazione. Svolgo attività in Associazioni e Gruppi di lavoro, sia a livello locale che nazionale, nel campo della disabilità e delle donne.


jpg

 
Top
Minea 313
view post Posted on 3/9/2011, 12:32




@Otta:

Dal momento che in questo post si parla di una escursione a Petra (che si può fare tranquillamente da Sharm el Sheikh) e dal momento che l'articolo era interessante perche parlava anche di giro in cammello, notte in tenda e disagi legati al trasporto negli aeroporti, ho pensato di spostarlo qui invece che lasciarlo nel topic Il quotidiano del forum dove inizialmente lo avevi postato.
 
Top
Antour
view post Posted on 3/9/2011, 19:01




Bene, oggi mi dedico alla parte "accessibilità ai disabili" del nuovo Gemma Beach.

Prima spiego per bene la struttura. Il Gemma Beach è una struttura costruita in una forma molto lunga e stretta, come si vede dalla piantina del sito Eden.



Quindi, dal fondo del villaggio alla riva del mare è una bella distanza; in più, dopo i primi due blocchi di camere, la struttura si fa a gradoni: il secondo gruppo di blocchi (3000 e 4000), quello con la piscina centrale nella foto, è parecchio più in alto del corpo centrale, come si vede bene da questa foto fatta dal blocco 2000:



E il terzo gruppo di camere -allo stato attuale ancora in costruzione, quello che nella pianta non ha le piscine nei blocchi ma una piccola piscinetta in mezzo, è ancora più in alto: questa foto la ho scattata dalla cima della scalinata e rende bene l'idea della lunghezza del Gemma:



All'inizio ero molto perplessa perché l'accesso a questi due ultimi livelli sembrava addirittura impossibile per passeggini e carrozzine, cosa assurda in un resort di ultimissima generazione, poi ho notato che le rampe ci sono, solo che sono quasi invisibili perché incassate tra le pareti :) : eccone una, la ho fotografata (gli edifici in costruzione dietro appartengono a un altro immenso resort in costruzione proprio di fianco al Gemma...)



Finita la descrizione, veniamo ai punti forti e deboli del resort.

Allora: le camere attrezzate per i disabili ci sono, come mi è stato riferito dall'assistente Eden: sono quattro, due per ciascuno dei primi blocchi, ovviamente a piano terra, con bagno più grande e predisposto(le camere normali di per sè sono già non grandi, IMMENSE!).

L'accesso fino alle piscine principali, quelle vicine alla spiaggia, è agevole, ed ho visto personalmente che c'è un bagno per disabili, ampio e comodo, vicino al bar delle piscine, però quel che mi ha lasciata perplessa è che non aveva i sostegni.

Il ristorante non ha scalinate e nemmeno gradini, però mi sembra che il cibo sia situato un po' in alto per una persona in carrozzina. Ho fatto una sola foto, o meglio me ne è venuta una sola (ho avuto problemi con la scheda, mi ha guastato parecchie foto e video...) da cui potete farvi un'idea dell'altezza dei banchi; il tavolo centrale non è solitamente presente, era un allestimento per il mega panino di quella sera, quindi solitamente non impedisce gli spostamenti :) :




Veniamo dunque ai punti dolentissimi (almeno per ora...) come ha rilevato la stessa assistente Eden: l'accesso alla spiaggia in carrozzina è impresa titanica, in quanto i due sentieri che collegano il corpo alla spiaggia sono fatti di sabbia. Quello centrale addirittura di sabbia morbida, scomodissimo pure per chi cammina normalmente, anche se in alcune zone è già compattato. Nella foto sotto lo vedete delimitato da blocchi di cemento. Quello, più piccolo, che collega il bar della piscina alla spiaggia è al momento di sabbia compattata. L'assistente Eden però ha lasciato intendere che il problema è momentaneo, del resto tutta la zona giardino che sta tra le piscine e la spiaggia è per ora un cantiere, pure bruttino a vedersi con sacchi di cemento e cavi ovunque, quindi presumo che i sentieri verranno lastricati e in futuro le cose cambieranno.




In pratica, le parole testuali dell'assistente Eden è che il villaggio PER ORA è completamente agibile per i disabili fino alla zona piscine, e inagibile dopo ( il sentiero che va al bar della spiaggia e poi alla spiaggia relax è per ora uno sterrato pieno di sassi e piccole buche).

Quindi io consiglio di aggiornare fra qualche mese la recensione....

In compenso io ho notato una cosa che non avevo ancora visto in Egitto: la tv italiana con i sottotitoli :). Anche se personalmente la TV la ho usata solo per guardare le foto che man mano scattavo con la maschera subacquea (la quale non ha display) in modo da correggere gli errori che facevo :lol:

Spero di essere stata utile!







 
Top
97 replies since 28/10/2009, 19:27   5582 views
  Share