Mal d'Egitto

Disabili e vacanze in Egitto

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O t t a
view post Posted on 27/11/2009, 23:48




Ottima scoperta Minea!
Grazie ai link che hai postato, ho potuto leggere l'accurata relazione sulla struttura "Hotel Sol Cyrene di Sharm el Sheikh"
 
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obaoba
view post Posted on 14/1/2010, 22:04




Coral Bay - Sharm el Sheikh

Durante il mio soggiorno in questa struttura, dal 3 al 10 gennaio 2010, ho osservato con molta attenzione intorno a me e mi sono informata, riporto di seguito alcune informazioni.
Esistono tre camere per disabili la numero 42038,42039,42040, ne ho visitata una e corrisponde in pieno alle esigenze dei disabili motori:
- ha il bagno separato col muro, la doccia col saliscendi, un seggiolino a muro retraibile, una barra vicino al water .
- ha 2 letti e c’è lo spazio per girare attorno ai letti.
Unico neo, secondo me, è che questo complesso è enorme.
Con tour operator going si ha il ristorante coral che è il principale e abbastanza distante dalle camere; con tour operator domina potrebbero dare un altro ristorante chiamato sempre coral più piccolo più curato e cosa importante vicinissimo alle camere.
Ho notato che al ristorante del coral, al self service, ci sono le solite altezze non raggiungibili per coloro che si spostano su una sedia a rotelle
La spiaggia non è distante da questo blocco di camere e ci sono gli scivoli; quello centrale è ripido e lastricato e a salire è una bella fatica. Ho visto, però, una signora disabile con carrozzella motorizzata salire tranquillamente e muoversi senza problemi da sola anche nella zona piscina.
In seguito, mi è stato detto, che ci sono altre camere attrezzate al sultan
Per avere più informazioni mi sono rivolta anche a 2 dei diving presenti ed ho scoperto che ospitano la, HSA , Handicapped Scuba Association; portano fuori i disabili anche con le barche per fare sub, questo farebbe presupporre una certa organizzazione e ospitalità dedicata.
Purtroppo devo dire che ho controllato 2 bagni presenti in spiaggia e sono inaccessibili.
Riassumendo, questo è un mio parere personale, io non consiglio questo enorme complesso in luglio e agosto solo perché le distanze sotto il sole cocente forse potrebbero essere un problema mentre in altri periodi è una alternativa piacevole perché è un paese dove non manca nulla dai negozi, animazione, farmacia, medico, diversi ristoranti e bar.
Hanno anche il trasporto privato apposito .
Noi siamo stati molto bene ci ritornerei ancora in inverno ma amo di più marsalam dove l mare mi dà più emozioni ed i villaggi sono più famigliari
 
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O t t a
view post Posted on 15/1/2010, 11:16




Grandiosa obaoba!!!
Durante la tua ultima vacanza hai trovato il tempo non solo di osservare intorno a te "con occhio clinico" ma di prendere informazioni precise sulle caratteristiche della struttura.
Ti ringrazio a nome di tutti coloro che camminano con difficoltà o sono su sedia a rotelle poichè, già al momento della prenotazione di una vacanza presso il Coral Bay - Sharm el Sheikh potranno comunicare il numero di una camera attrezzata.
A volte le agenzie di viaggio devono contattare il T.O. e il personale in loco per ricevere informazioni incerte e poche garanzie (parlo per esperienza personale).
Cara obaoba, ti ringrazio anche a nome del forum per aver pensato a questo topic, dopo aver colto l'attenzione rivolta ai disabili nelle parti comuni e le opportunità offerte dal resort (mi riferisco a scivoli, rampe e il centro HSA).
SPOILER (click to view)
Per "occhio clinico" intendo immaginare di spostarsi nella struttura spingendo un paseggino (valutando scalini, salite e discese, sabbia ove si sprofonda), o avvicinarsi al self-service del ristorante all'altezza di un bambino (altezza di una persona su sedia a rotella) e scoprire di non poter vedere il cibo
 
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O t t a
view post Posted on 20/1/2010, 12:21




Curiosando in internet, ho trovato il resocoto di una persona disabile che ha fatto una crociera sul Nilo.
Penso che l'esperienza di Anna Grazia sia utile a molte persone soprattutto a coloro che hanno una certa sensibilità e attenzione nei confronti del cosiddetto "turismo accessibile".
Il desiderio di condividere questo articolo, pubblicato su "Mobilità", con i malatini è troppo forte.
Buona lettura.

SPOILER (click to view)
Mobilità sospende la pubblicazione!
Con il numero 60, uscito a dicembre 2008, la rivista Mobilità ha cessato le sue pubblicazioni.



Taccuino di viaggio di Anna Grazia Giulianelli

Dagli Appennini alle Piramidi


Per coronare un sogno si affronta anche qualche difficoltà specialmente se c'è un gruppo di amici pronti a darci una mano. Ce lo dimostra, con il suo taccuino di viaggio, Anna Grazia Giulianelli. Il primo sentimento che ci ispira è una sana invidia. Il secondo, la voglia di emularla.

Ogni anno un piccolo paese dell'Appennino Tosco-Romagnolo, Verghereto, si svuota perché un nutrito gruppo di abitanti va per il mondo. Curiosa abitudine questa: a Parigi, Londra, Vienna, Siviglia, par d'essere a casa, fra i soliti, tra vino e salsicce. Il sentimento di familiarità e sicurezza porta in viaggio anche i più timorosi. Quest'anno Fiorella ha commentato: "ho sempre detto che non avrei mai preso l'aereo né la nave ed invece eccomi qua, un volo di 4 ore per finire su una barca!"

Viaggiare in amicizia

La prima volta sono partita con loro perché il viaggio a Vienna era economicamente interessante e la città mi incuriosiva. Insieme facemmo, quella prima volta, un'esperienza incredibile. Il programma prevedeva una cena nel ristorante girevole, una specie di ciambellone in cima ad un enorme palo di cemento al quale si accedeva con un grande ascensore. Scontata l'accessibilità, non per i disabili ma per tutti, arrampicarsi fin lassù per normali scale era evidentemente impossibile. Ci fermò l'addetto austriaco sentenziando che la persona disabile non poteva salire per ragioni di sicurezza (come se , in caso di incendio o terremoto le gambe potessero salvare). Iniziò una contrattazione grottesca così risolta: la carrozzina restava giù così la coscienza del teutone era a posto, la sottoscritta saliva abbrancata a due volenterosi e sembrava "normale".

Da allora i vergheretini mi hanno adottata: sono coccolata, protetta, aiutata da una schiera di volontari che mi "trascinano" ovunque con mia grande soddisfazione e divertimento e tanta pazienza e fatica per gli altri.

Il sogno

Quest'anno destinazione Egitto: 4 giorni di crociera sul Nilo, da Luxor ad Assuan fino ad Abu Simbel e poi 3 giorni al Cairo.

Un sogno accarezzato da anni ma immaginato con scarse probabilità di realizzazione. Dai racconti di chi c'era già stato, il viaggio presentava troppe incognite anche per me che sono in condizioni tali da disporre di una grande libertà, quella di potermi muovere senza preoccuparmi a priori delle possibili barriere architettoniche e limitandomi ad organizzare sul "campo" eventuali aiuti.

Si parte

Partiamo in 37 il 26 Marzo.

Caterina e Fedele, oggi lui è il sindaco di Verghereto e lei, naturalmente, la first lady, sono da almeno15 anni gli instancabili organizzatori e ogni anno mettono insieme un bel gruppo, dai 10 agli 80 anni, senza distinzione di classi , di ceto sociale, di religione e politicamente "trasversale" , ma questa è la prima volta che il viaggio supera i confini europei.

Voliamo con Egipt Air. Ho sempre i primi posti, salgo e scendo per prima. Temo però che la gentilezza e la disponibilità siano gli unici ausili per salire in aereo, non ho mai visto altri strumenti tecnici.

Gamal Moussa, la nostra guida egiziana, si rivela prezioso per valutare le difficoltà nei vari spostamenti, ma soprattutto è una guida nel senso più autentico del termine. L'Egitto che ci fa conoscere è un paese fiero della sua storia, antica e moderna, un paese in cui convivono magicamente aerei e carretti, un paese capace di organizzare quotidianamente un numero spaventoso di turisti con efficienza, cortesia e rigore.

Vediamo una nazione civile, un popolo allegro, ospitale, che ha fatto del sole e dell'acqua le sue divinità un tempo, la sua ricchezza di oggi.

Noi, culturalmente condizionati dall'età classica, scopriamo una civiltà molto più antica e raffinatissima.

Sveglia all'alba

L'impatto alle 6 del primo giorno è con la luce, una luce abbacinante, calda , con i toni dell'azzurro e dell'ocra sempre negli occhi fino al tramonto.

Indescrivibili i siti archeologici, ritorna ancora oggi nei miei sogni il tempio di Hatshepsut, nella Valle delle Regine, il monumento, finito sui giornali per l'attentato ai turisti , dovrebbe essere un tempio funebre ed è invece un monumento alla vita e alla bellezza.

Resto senza parole nella Valle dei Re: dentro alla tomba di Ramsete VI, davanti ai dipinti che affrescano pareti e soffitto, testimonianze di una grandissima arte, chiedo di essere lasciata lì, ho paura di non avere il tempo sufficiente per fissare nella memoria tanta bellezza. Esco pensando che dovrò tornare.

Mi ero documentata per questo viaggio ma illustrazioni, filmati, resoconti non danno che una modesta idea di quello che vado incontrando.

Archeologia

Scopro che i siti archeologici sono la parte più visitabile anche in carrozzina, le tombe hanno rampe, ripide ma pur sempre rampe, i templi hanno pochi gradini e molte pedane in legno, Karnak e Luxor hanno pochi passaggi con dislivelli di qualche gradino; solo Kom Ombo sorge su un'altura con una lunga scalinata per accedervi; Edfu presenta qualche tratto del percorso su una sabbia in alcuni punti poco battuta; File ha l'inconveniente che deve essere raggiunto in barca ma bisogna assolutamente vederlo considerando che dovunque gli arabi sono pronti a darti una mano e con una buona guida e qualche mancia si possono avere tutti gli aiuti del caso. Le piramidi si raggiungono in auto e così Menfi e Saqqara, la sabbia non impedisce di avvicinarsi alla sfinge abbastanza da sentirsi "stupiti e stupidi per l'eccesso di stupore".

Gamal sconsiglia di visitare l'interno della piramide di Cheope perché non riveste particolare interesse e l'accessibilità è veramente difficile ma una suggestiva tempesta di sabbia fa desistere anche i più curiosi.

Accessibilità

Sulle strade del Cairo passano tutti, pedoni, auto, autobus, camioncini, somarelli e cammelli, la carrozzina si inserisce tranquillamente nel panorama e tutti vanno in un caleidoscopico caos ordinato.

Sono invece drammaticamente assenti le infrastrutture accessibili: la nave è su scale e scalette molto strette, nel bagno non ci si entra, nella cabina non si gira, gli approdi sono imprevedibili, quando va bene c'è una lunga scala con il corrimano, quando va male scalinate sconnesse senza corrimano, bagni per disabili non esistono (esistono dappertutto e anche in buone condizioni per i cosiddetti normali), il Museo del Cairo ha un ascensore che non funziona e i bagni sono impraticabili.

L'albergo del Cairo invece risulta accessibile, con rampa di accesso (nata per le valigie ma sempre rampa) e bagno utilizzabile con una vasca dove sono riuscita a farmi la prima doccia confortevole.

Gamal racconta che negli ultimi anni stanno lavorando molto per l'accessibilità (effettivamente ho visto scivoli davanti alle moschee e il Museo ha una bella rampa alternativa alla scalinata dell'ingresso) ma ci vorrà ancora del tempo perché in una metropoli come il Cairo le infrastrutture diventino a misura di carrozzina.

Sono andata anche nel deserto, con visita ad un villaggio nubiano: non devono averne visti molti di tipi come noi se una ragazzina ha voluto regalarmi una bambola di legno! Ha seguito quasi tutto il tragitto, dal villaggio alla barca con la carrozzina trainata `a carriola' da tre volenterosi, chiedendo informazioni su di me in uno stentato italiano. Il suo regalo mi ha commossa.

Turismo solidale

Se ripenso al sentimento che ha accompagnato il viaggio, emerge il senso della vacanza e della libertà e questo lo devo ai vergheretini: ogni barriera valutata insieme e affrontata sempre all'insegna della rapidità e della sicurezza.

Fedele è proprio un fedele angelo custode. Presente nei passaggi difficili per me, attento alle difficoltà di tutti, pronto a cogliere segnali di stanchezza e a dare il proprio sostegno senza cedimenti.

Quando i passaggi erano difficili Pino mi prendeva a cavalluccio: così sono salita sulla feluca, ho visitato il villaggio nel deserto, sono rientrata sulla nave in approdi particolarmente scoscesi.
C'è da dire che Fedele e Pino sono generosi di sé sempre e con tutti.
Va detto che spingere la carrozza è un esercizio nel quale ogni anno i partecipanti si cimentano con entusiasmo!

Ironia

L'ironia è l'arma di difesa più utilizzata nel gruppo e le battute vanno a 360 gradi senza sconti per nessuno.
All'aeroporto di Bologna, appena sbarcati per il ritorno, la Marna, 80 anni, vergheretina doc, con il suo tono affettuoso mi ha detto : "hai visto Grazia, anche questa volta ce l'abbiamo fatta".

Clima terapeutico


Ho scoperto che il clima egiziano ha un bell'effetto sulle mie funzioni fisiologiche: crampi muscolari scomparsi, nessuna emergenza idraulica, la costante abitudine a fare attenzione al cibo mi ha salvato da inconvenienti intestinali che hanno colpito la metà del gruppo. Ho comunque fumato il narghilè , bevuto thè alla menta e caffè arabo senza conseguenze.

Logistica

Organizzare un viaggio in Egitto spostandosi in carrozzina significa prevedere soste nelle città più importanti, Il Cairo, Luxor, Assuan e da lì fare escursioni nei siti archeologici, disposti ad affrontare qualche disagio e provvisti di auto e guida capace di muoversi in zone presidiate dall'esercito, dopo l'attentato ai turisti tedeschi.

D'obbligo arrivare, meglio in aereo, fino ad Abu Simbel. In auto ci sono circa 300 chilometri di Sahara (termine arabo che significa "deserto occidentale").

Certo il viaggio sul Nilo, magari fino ad Abu Simbel, ha una magia tutta speciale ma, per nostra fortuna, la magia egiziana si incontra dovunque.

La prossima volta ho deciso : vado qualche giorno al Cairo dove voglio tornare a visitare il Museo Egizio poi mi trasferisco per una settimana a Sharm El Sheikh , località balneare provvista di tutti i comforts (anche il Mar Rosso "pare" interessante) e da qui faccio escursioni di una giornata.

Chi viene con me?
 
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ARNAP
view post Posted on 20/1/2010, 14:45




Bravissima Otta
l'articolo, che ho letto con gran entusiasmo, è molto interessante e un ottimo spunto per chi, disabile, vuole organizzare una vacanza in Egitto "non solo Sharm".
Come sempre :sm225.gif: :)
 
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Minea 313
view post Posted on 18/2/2010, 01:38




Viaggio a Luxor, l’antica Tebe

Claudio Puppo, Presidente Nazionale dell'ANGLAT, racconta il suo viaggio in Egitto, alla scoperta dei Templi.


Quando un sogno diventa realtà...

Quanti di voi nei banchi di scuola ascoltavano rapiti l'insegnante che narrava della storia degli antichi egizi e delle loro fantastiche città. Magari ricorderete, come succedeva a me, di aver sognato ad occhi aperti quei tempi, ripromettendosi un giorno di andare a visitare i luoghi di quelle passate civiltà.

Da allora io ho idealmente programmato un viaggio ai piedi delle piramidi, immaginando di passeggiare nelle vie dell'antica Tebe ed andare alla scoperta delle tombe faraoniche. In questo mio breve racconto cercherò di raccontarvi una parte del mio "sogno nel cassetto" che mi ha permesso di conoscere Luxor e la Valle dei Re.

Questi "appunti di viaggio" non vogliono essere un articolo sulla storia egizia, ma si propongono di descrivere le condizioni di accessibilità dei siti che, con l'assistenza di un amico, sono risultati fruibili a persone come me che deambulano su una sedia a ruote.

Partenza alle 5 del mattino dal Villaggio Helioland di Quseir, commercializzato da Albatour, dove il pullman granturismo ed il vanette riservato per gli ospiti su sedia a ruote, ci attendono per andare alla scoperta dei Templi e delle Tombe dei Faraoni. E' qui che incontro Omar, un ragazzo egiziano, assistente turistico, che ha il compito di aiutarmi a superare le barriere architettoniche presenti nella nostra escursione.

La prima tappa è Safaga, cittadina egizia ubicata sulla costa africana del Mar Rosso, famosa per le sue miniere di potassio, scoperte degli Italiani negli anni ‘40. Safaga dista ottanta chilometri da Quseir, dove vi è il centro di raccolta dei pullman turistici diretti nella Valle del Nilo. Infatti, dopo i tragici avvenimenti di Luxor degli anni '80, il governo egiziano ha voluto dare maggiore sicurezza agli ospiti, prevedendo di far accompagnare i pullman da una scorta militare con il compito di condurre e proteggere le carovana di turisti.

Il nostro mezzo raggiunge il centro raccolta verso le 06.45. A disposizione di tutti, troviamo alcuni bar, delle toilette (non accessibili a persone disabili) ed alcuni venditori ambulanti. Il tempo di permanenza nel centro, è minimo. Oggi, ci dicono, non ci sono molti pullman turistici, per cui la carovana non sarà lunga....Incuriosito però dalla moltitudine di bus che vedo, mi informo e così scopro che non sono più di 150! Immediatamente penso a cosa intendono quando i mezzi turistici sono molti, tra i 200 ed 300 ed immagino un serpente di lamiera lungo qualche decina di chilometri...

Puntualmente alle 7.00 ci si muove, in direzione della Valle del Nilo e di Luxor. Dobbiamo percorrere circa 250 chilometri ed attraversare una parte del deserto egiziano.

Dopo circa due ore, giungiamo ad un Check Point, dove avviene il cambio della scorta militare e cogliamo l'occasione per una sosta (anche in questo caso i servizi igienici non sono accessibili). L'incontro con alcuni ragazzi beduini e con i loro cammelli è gradevole e diventa una buona occasione per scattare qualche foto ricordo.

Quando il serpentone di lamiera, lentamente, si rimette in movimento, abbiamo la possibilità di vedere il deserto: una vasta zona priva di vegetazione con sullo sfondo delle montagne, panorama molto diverso da quello stereotipo di sabbia e dune.

Dopo un'ora di viaggio in questa landa desolata, ma dal suo discreto fascino, improvvisamente, siamo investiti dal verde della Valle del Nilo, con le sue distese di piantagioni e campi coltivati.

Alle 10.30, puntuali, arriviamo a Luxor, l'antica mitologica Tebe, dove la civiltà moderna ed il mondo antico hanno trovato un giusto equilibro di convivenza. Qui i pullman si dividono, e ciascuno si dirige verso uno dei vari siti archeologici presenti nell'area.

Dai finestrini del pullman riesco a vedere il lungo viale delle sfingi (tre chilometri circa), che collega il Tempio di Luxor con il Tempio di Karnak, dove giungiamo poco dopo. Ci fermiamo nell'immenso parcheggio e grazie alla disponibilità di Omar entro in questo meraviglioso Tempio. Provo così ad immergermi nel mondo antico della storia egizia. Provo, in quanto migliaia di visitatori mi impediscono di rivivere completamente le gesta che si svolsero oltre 4.000 anni fa tra quelle mura. Lascio alle fotografie ed ai libri di storia il compito di trasmettere le nozioni sulla complessità della civiltà egizia, ricca di storie, credenze e lotte per il potere che le diverse dinastie hanno saputo dar vita.

Alle 11,45, ripartiamo per far visita alla Via dei Papiri, dove molti negozianti ci attendono pronti a raccontarci ed a venderci un ricordo del nostro "passaggio" in Egitto.

Alle 12.30, finalmente giungiamo in un Grand Hotel, dove oltre alla possibilità di pranzare, trovo finalmente un bagno accessibile.

Dopo il pasto ci aspetta la traversata del Nilo. L'accesso ai battelli non è per niente confortevole. Molte guide consigliano ai turisti con limitazioni motorie di utilizzare un taxi e raggiungere il gruppo al successivo sito archeologico (sempre con la loro assistenza e spese a carico dell'organizzazione). Tuttavia, anche se con qualche difficoltà, una attraversata sul Nilo, il fiume mitologico più lungo del mondo, decido di non volerla proprio perdere...


Tornati sulla terra ferma, ripartiamo per vedere i Colossi di Memnon, due enormi statue di granito (circa 20 metri) messe dagli antichi egizi come monito divino per i ladri e saccheggiatori delle tombe imperiali. I Colossi vennero fatti costruire dal Faraone Amenhotep III e raffigurano il faraone seduto sul trono. Al sorgere del sole una delle due statue sembrava emettere dei suoni strani, per cui si diceva che il colosso cantasse.

Dopo una breve tappa ai colossi, ci trasferiamo al Tempio di Medinet Habu, o meglio il Tempio di Ramesse III. Medinet Habu è il nome moderno del sito che ospita l'importante complesso templare, posto sulla riva occidentale del Nilo nei pressi di Tebe. Il nome deriva da quello di una cittadina, citata in documenti della XX dinastia egizia, con il nome di demy. In seguito, durante la fase copta della storia dell'Egitto (VI, VII secolo), l'abitato invase buona parte dell'area templare, al punto che i coloni arabi che vi si insediarono dopo la conquista islamica dell'Egitto gli attribuirono l'appellativo di città (Medinet). Il complesso ospita molti templi di diversa epoca tra cui di particolare rilevanza quello eretto da Ramesse III. L'importanza di questo edificio è legata anche alla presenza di una lunga iscrizione che descrive le vittorie del sovrano nel confronto con i Popoli del mare.

Usciti dal complesso templare di Medinet Habu, ci attende l'ultima sorpresa di questo fantastico viaggio, ovvero la Valle dei Re con la visita a tre tombe.

La Valle dei Re è una necropoli situata sulla riva occidentale del Nilo di fronte a Luxor, luogo di sepoltura dei faraoni del Nuovo Regno (1570 - 1070 a.c). Sebbene sia vicina al fiume, la Valle è celata da alte rocce e la via d'accesso è lunga, stretta e tortuosa. La forma a piramide della montagna che le sovrasta la valle, ha fatto si che i Faraoni scegliessero questa valle per realizzare le loro camere tombali.

Fu Amenofi I che ruppe la tradizione della realizzazione delle piramidi, facendo costruire il proprio tempio a poca distanza dal fiume, tra le rocce. I suoi successori ne seguirono l'esempio, scegliendo tuttavia di costruire le tombe all'interno della valle, probabilmente per cercare di impedire che fossero depredate.

Gli scavi hanno portato alla luce, fino ad oggi, ben 34 tombe, a partire da quella di Sethi I, trovata dall'italiano Belzoni nel 1817. Il corpo di Seti I, insieme con altre 39 mummie reali spostate dai sepolcri, fu scoperto nel 1881 in una grande camera funeraria scavata nelle rocce che si affacciano sul Nilo. Quasi tutte le tombe contengono numerosi vani le cui pareti recano testi geroglifici incisi e dipinti, nonché scene magiche e simboliche.

L'ultima tomba scoperta (1922) fu quella di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, l'unica scampata a saccheggi in tempi antichi. Sebbene avesse subito due furti, la tomba conteneva ancora oltre 5000 oggetti sepolti insieme ai resti del giovane re. Tranne Hatshepsut, sposa di Tutmosi II, che regnò a pieno titolo, le mogli dei faraoni venivano sepolte alcuni chilometri più a sud, nella Valle delle Regine.

Dal piazzale di parcheggio dei pullman, si accede al visitor centre dotato, di negozi, di un grande plastico in plexiglas che mostra la posizione delle tombe scoperte, e di servizi igienici accessibili (sono gli ultimi che incontriamo prima di tornare al nostro villaggio di partenza).

Tramite un trenino (modello parco giochi, non troppo accessibile), che percorre il chilometro in leggera salita, raggiungiamo la zona di partenza per la visita alle tombe dei Faraoni. Anche se vi è un percorso in lastricato di pietra, per raggiungere l'ingresso delle tombe, dobbiamo percorrere un tratto di strada sterrata, che presenta molti dossi e sassi. Sempre grazie all'instancabile Omar, ho però visitato ben tre tombe.

L'accesso alle tombe risulta abbastanza fattibile (accessibilità condizionata), in quanto sono dotate di lunghe e pendenti rampe e di qualche saltuario scalino.

Le tombe sono vuote, a causa dei vari furti, e del trasferimento dei tesori e delle mummie nei principali musei del mondo (Torino, New York, Londra, il Cairo), ma vedere il grande sarcofago in granito e parte delle pitture e geroglifici ancora presenti, rendono la nostra visita meravigliosa.

Ritornati al visitor centre, risaliamo sul pullman e dopo una breve sosta ad alcuni negozi di artigianato locale, si riprende la strada per il centro di raccolta dei pullman di Luxor. Alle 19.00, ricreato il lungo serpentone ed accompagnati dalle camionette della Polizia Turistica, si riparte per la volta di Safaga e del nostro villaggio a El Quseir, dove all'arrivo ci attende una cena fredda in camera.

Sicuramente questo è stato un lungo viaggio, ma mi ha dato la possibilità, anche se per poche ore, di immergermi, assaporare e rivivere parte della storia più bella e misteriosa che la civiltà umana ha saputo donare.

(Claudio Puppo)


(Tratto da Superabile )
 
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O t t a
view post Posted on 18/2/2010, 08:54




image Minea, l'articolo che hai postato è interessante soprattutto evidenzia che, con l'aiuto di persone volenterose, le barriere si superano e le visite "impossibili" diventano imprese emozionanti.

Spero di vedere presto il tuo reportage mirato all'accessibilità della struttura del tuo ultimo viaggio a Marsa Alam arricchito dalle tue (vostre) bellissime foto. image
 
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Minea 313
view post Posted on 19/2/2010, 00:05




De nada Otta! :lol:

Come già ti ho detto privatamente, appena riesco lo farò volentieri.

SPOILER (click to view)
Un conto è fare un copia incolla...ed un'altro "costruire" un post con foto ecc...ma prima o poi, inshAllah! ;)
 
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O t t a
view post Posted on 24/2/2010, 19:14




Sea Club Akassia
a Marsa Alam sul Mar Rosso accessibile a disabili



Per il nostro turismo accessibile oggi andiamo sullo splendido Mar Rosso in Egitto e per la precisione a Marsa Alam. La ricerca di una struttura accessibile in questi luoghi meravigliosi è nata per aiutare i nostri nuovi amici Stefania e Enrico che vorrebbero farsi un viaggio con la sua splendida bambina.

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Siamo riusciti con pazienza e l’aiuto di alcune agenzie di viaggio, a trovare delle soluzioni, il problema però diventa se si desidera avere particolari riguardo l’accessibilità del villaggio e soprattutto della stanza accessibile. Se poi desideriamo avere delle foto, sembra un’impresa, ma noi non molliamo mai! e siamo sempre speranzosi di trovare persone che si danno da fare anche per situazioni come il turismo accessibile.

Grazie ad una di queste agenzie, che dopo menzioniamo e ringraziamo, siamo riusciti ad avere le foto della stanza accessibile del Sea Club Akassia a Marsa Alam poco più sotto di Sharm el Sheik.

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La spiaggia come vedete è accessibile con carrozzina per disabili, ci sono strisce percorribili sulla spiaggia. Sotto vediamo la stanza accessibile.
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diversamenteagibile.it
 
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O t t a
view post Posted on 5/4/2010, 11:32




Riprendo qualche frase dal topic "Utopia Beach & Utopia Pensèe Azur, Karambola / Margò" postata qui

CITAZIONE (O t t a @ 5/4/2010, 11:43)
Vorrei aggiugere altre novità che ho trovato al Pensée.

Nelle camere, un cambiamento già citato nei post precedenti, è l'abolizione dei boccettini di shampoo e bagnoschiuma sostituiti dai dispenser (con diversi detergenti) sia nel vano doccia che sul lavandino. Quello sul lavandino è posizionato troppo in alto: pensato per adulti in piedi e non hanno considerato i bambini e le persone su sedia a rotelle che non riesono pertanto a usufruirne.

Vorrei aggiungere che al "Pensée Azur" le camere attrezzate per i disabili con tanto di maniglione vicino al W.C. sono la numero 318 e la 320. Ho avuto modo di entrare nelle camere 316, 322, 324, che sono dedicate ai disabili ma sono solo spaziose e facilmente accessibili.
Queste infatti sono camere superior con porte più larghe e lo scivolo (eliminati i gradini) che dalla camera porta ai giardini e alle piscine. La sorpresa negativa al nostro arrivo è stata quella di sentirci chiedere una quota di adeguamento prezzo poichè la prenotazione risultava camera standard. Erano quasi le 5 del mattino e Ben d'Egitto, nonostante non parli inglese, ha fatto capire a gesti con molta fermezza che non dovevamo pagare nulla e che nella nostra richiesta era addirittura citato il numero della camera attrezzata. Notare che la nostra pratica era stata aperta un mese prima!

Desidero mettere in guardia le persone interessate: Chiarite con il vostro T.O. che la richiesta è per le camere attrazzate, con i numeri sopra citati, le uniche fruibili da persone con disabilità motorie e se bisogna pagare come superior deve essere chiarito al momento del contratto e non in loco. Il costo della superior è maggiorato di 4 Euro al giorno con Eden Viaggi/Margò. In loco, invece, chiedono 5 Euro.

Concludo dicendo che ho passato anche questa volta una bella vacanza per la costruzione generale della struttura che permette di muoversi all'interno della stessa senza sentirsi di grosso peso per coloro che ti sono accanto.
Consiglio comunque una vacanza Al Pensée alle persone con diffcoltà motoria anche perchè è tutto facilmente raggiungibile senza percorrere lughi tragitti (fattore molto importante quando il sole è cocente!).
Rimane solo la necessità di un aiuto nelle rampe con pendenza elevata già postate qui.
 
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Minea 313
view post Posted on 13/4/2010, 22:50




Marsa Alam


A novembre 2009 ho soggiornato al' Albaclub Shams Alam.

Naturalmente mi sono interessata per sapere se il resort era adatto a persone con disabilità, vista la gran quantità di passerelle che facevano ben sperare:

Ingresso dalla strada:




Arrivando dal ristorante, lungo i vialetti (dove si può arrivare agevolmente sino al diving)




Dalla piscina verso la spiaggia




Per accedere al ristorante della spiaggia (e anche alla spiaggia)




Accesso al ristorante




Dalla reception alla piscina




Uscendo dalla reception, a sinistra, verso le camere (da questo lato si trovano le due stanze per disabili che abbiamo visitato)




...continua
 
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Minea 313
view post Posted on 14/4/2010, 00:10




Ricordando a tutti che comunque sul sito di Albatour, così come per altri resort anche per lo Shams Alam, in questa pagina ci sono le indicazioni della Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti, cliccando sul cerchietto troverete informazioni approfondite o specifiche a ogni caso.

Domandando alla reception, abbiamo saputo del'esistenza di 2 stanze per disabili, e su nostra richiesta ci hanno accompagnati a visitarle.
Premetto che era in atto una ristrutturazione delle camere del villaggio, ma le due stanze per disabili non erano al momento state rinnovate (e non saprei nemmeno dire se era in programma il restauro).


Stanza 504 :

I servizi:







Il water è più alto di quello tradizionale, la doccia è a pavimento senza zoccolo intorno, e il lavandino leggermente più basso del normale. Non ci sono maniglioni però.


La camera
















I materassi sono più alti di quelli tradizionali, e l'arredamento più semplice per evitare ostacoli in caso di spostamento.

Dalla porta finestra si accede al terrazzino che si affaccia direttamente sul giardino, da qui si può agevolmente raggiungere la spiaggia senza dover attraversare la zona piscina.


L'esterno







Stanza 501

Mentre la 504 si affaccia verso il mare, la 501 è rivolta verso la piscina. Il suo terrazzino è quello dietro la piccola palma, in direzione del ponticello della piscina.




Non ho fotografato i servizi in quanto uguali alla stanza precedente.


La camera










Dal terrazzino di questa stanza non è possibile accedere oltre.
Il responsabile che ci ha fatto visitare le camere, consiglia la 504 piuttosto che la 501 per chi vuole recarsi in spiaggia, vista la posizione più agevole dalla parte del giardino. Anche qui lo stesso tipo di materassi e di arredamento.

Il personale della reception dello Shams Alam parla per lo più inglese, ma mi ha consigliato in caso di prenotazione di queste stanze (secondo loro) di non fidarsi solo della agenzia di viaggi, ma di contattarli telefonicamente per essere certi che almeno una sia disponibile. Mi ha detto di usare l'espressione "room for handicap".
Mi ha lasciato per questo motivo un biglietto con numeri telefonici ed altro:




I numeri aggiunti a biro sono altri numeri utili in aggiunta del primo in alto.


Ps.- Ringrazio HABIBI ITALIANO per l'aiuto nella stesura di questo post e per il servizio fotografico. :0001113.gif:

Edited by Minea 313 - 14/4/2010, 01:39
 
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ARNAP
view post Posted on 14/4/2010, 09:39




Ottimo lavoro e ottime informazioni, bravissima Minea :sm225.gif:
 
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falak
view post Posted on 14/4/2010, 17:33




Minea sei insuperabile! Image and video hosting by TinyPic
 
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O t t a
view post Posted on 15/4/2010, 00:16




Complimenti a Minea e ad HABIBI ITALIANO per le descrizioni e il reportage fotografico che avete effettuato durante la vostra vacanza allo Shams Alam.

L'ho guardato attentamente tutto e si nota che, con molta cura, avete messo in rilievo l'attenzione della struttura nell'eliminazione delle barriere architettoniche. Il dislivello dei gradini è facilitato da rampe con una pendenza dolce.
La camera sembra proprio spaziosa quindi ci si può muovere facilmente in carrozzina.
Anche il bagno è allestito in modo da essere fruibile da persone con disabilità motoria. Il maniglione, purtroppo, non è sempre contemplato ma l'accessibilità è garantita dalla collocazione dei sanitari e dagli ampi spazi.
Per finire, viene proprio voglia di passeggiare nei giardini verso il mare o in zona piscina, perchè si vedono viali e passerelle con una buona pavimentazione, prive di buche o sabbia, ove le ruote si bloccano (pensiamo anche ai passeggini!).

:GRAZIE: a Minea e ad HABIBI ITALIANO per il servizio che offrite al forum.
Invito tutti i malatini in vacanza a buttare l'occhio image sulla struttura al fine di arricchire di notizie questo topic, in quanto i T.O e i cataloghi trscurano queste informazioni.
 
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97 replies since 28/10/2009, 19:27   5582 views
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