Pericolo di inondazione per l'Egitto, 1,5 mln di persone a rischio sfollamento22/11/2011
Tra meno di una settimana 195 Paesi e 17 mila delegati si incontreranno a Durban, in Sudafrica, per l'ultimo round di negoziati sul cambiamento climatico globale. L'Africa è il continente con gli equilibri più fragili e questo a causa della sua vastità, della diversità e della povertà, ormai endemica in vaste aree del suo territorio che lascia pochi margini alla popolazione per far fronte alle emergenze.
La costa egiziana bagnata dal Mar Mediterraneo è a rischio di inondazione. Un rischio che aumenta con il progressivo innalzarsi del livello del mare che ha già sommerso vaste aree depresse invadendo, per permeabilizzazione dal basso, i pozzi di acqua potabile. Il fenomeno, più evidente nel delta del Nilo, sta assumendo dimensioni sempre più ampie tanto che, secondo taluni climatologi, nel giro di pochi anni la città di Alessandria diventerà un'isola che dovrà essere collegata al continente da un ponte.
Anche le aree fertili attraversate dal Nilo sono minacciate; lo sfruttamento del fiume infatti, con la captazione di acqua per l'uso agricolo, ne sta riducendo sensibilmente la portata già comunque soggetta ad una evaporazione sempre più intensa.
Secondo Guy Jobbins, lo scienziato britannico a capo del Canada Research Development Centre che ha messo a punto uno studio sull'adattamento al cambiamento climatico per l'Africa, l'innalzamento del livello del mare, pur essendo costante e valutabile in millimetri nell'arco di un decennio, è tuttavia influenzato dalle grandi tempeste, sempre più frequenti e di forza crecscente, che in quest' ultimo anno hanno devastato la costa egiziana.
Secondo Mohamed El-Raey, professore di fisica ambientale presso l'Università di Alessandria, 1,5 milioni di persone potrebbero essere sfollate dalla sola Alessandria. Altre aree diventeranno impossibili da coltivare a causa della salinizzazione del suolo ed il calore renderà le città invivibili. Secondo Jobbins , l'Egitto vedrà diminuire la sua riserva di acqua dolce dal 30 al 70%.
Un pericolo reale che il governo egiziano, secondo gli scienziati, non affronterebbe in maniera adeguata. Una speranza sembra possa riporsi su una vasta area sottrranea tra Egitto Libia Ciad e Sudan dove dovrebbero trovarsi vastissimi depositi alluvionali di acqua dolce; si è cominciato a sondare il terreno con dei pozzi profondi ma, per ora, non ci sono stati ancora risultati significativi.
Libero News