Mal d'Egitto

Cattolici e copti

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O t t a
view post Posted on 5/10/2013, 10:49




EUROPA/GERMANIA - Si apre la Campagna missionaria 2013 dedicata all’Egitto

5 ottobre 2013

Colonia – La solenne concelebrazione eucaristica che si svolgerà nella Cattedrale di Colonia domenica 6 ottobre, segna l’apertura della Campagna di “Missio” e del mese missionario, che quest’anno è dedicata in particolare all’Egitto. A presiederla sarà il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Card. Leonardo Sandri. Insieme a lui saranno il Patriarca Copto Cattolico, S.B. Ibrahim Sidrak, e l’Arcivescovo di Colonia, il Card. Joachim Meisner.
Come informa un comunicato della Congregazione per le Chiese Orientali inviato all’Agenzia Fides, il Card. Sandri è in Germania per incontrare Responsabili e collaboratori di alcune Agenzie componenti la R.O.A.C.O. (Riunione Opere di Aiuto Chiese Orientali), in particolare la stessa Arcidiocesi di Colonia, Missio Aachen, Misereor, Kindermissionwerk, Deutscher Verein vom Heiligen Land, Pax-Hilfe, in segno di riconoscenza per la solidarietà dimostrata verso le Chiese Orientali, particolarmente provate nell’ultimo periodo in Iraq, Egitto e Siria, senza dimenticare la Terra Santa.
La presenza del Patriarca Copto Cattolico offrirà l’opportunità di conoscere dal vivo gli sviluppi sulla situazione nel Paese del Nilo, ove negli ultimi mesi si sono verificati non pochi episodi diretti contro chiese cristiane, i loro pastori e i fedeli.

Agenzia Fides
 
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O t t a
view post Posted on 7/11/2013, 18:15




Egitto. Papa Tawadros annulla celebrazioni 1* anniversario insediamento

7 novembre 2013 - 13.15

Papa Tawadros II ha annullato le celebrazioni previste in occasione del primo anniversario del suo insediamento come Patriarca della Chiesa copta ortodossa. La ricorrenza cade il prossimo 18 novembre. La rinuncia ai festeggiamenti, spiega l’Agenzia Fides, e’ stata motivata facendo riferimento alla condizione di difficolta’ vissuta dalla Chiesa copta e dall’intero Egitto, in questa fase travagliata della loro storia. Papa Tawadros ha fatto sapere che recitera’ le preghiere liturgiche di quel giorno chiedendo a Dio di concedere tempi di pace e prosperita’ all’Egitto e al suo popolo.

Nel primo anno del Patriarcato di Papa Tawadros, circa 100 chiese egiziane, compresa la Cattedrale copta ortodossa del Cairo, hanno subito attacchi e devastazioni.

Internazionale
 
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O t t a
view post Posted on 15/11/2013, 09:37




Chiesa in Egitto: «Priorità è diffondere il Vangelo»

Notizia inserita il 14/11/2013 alle 19:10

Da mesi in Egitto si vive un post-Morsi difficile e alle volte turbolento. Secondo quanto ha riferito il ministro degli Esteri egiziano Nabil Fahmy per spiegare i prossimi passi decisi dalle autorità al governo, tra febbraio e marzo 2014 si terranno le elezioni parlamentari, mentre quelle presidenziali si svolgeranno all'inizio dell'estate. Prima di tutto, però, ci sarà l'adozione della nuova Costituzione, da sottoporre a referendum entro fine anno. Sono passi cruciali sia per il futuro del Paese, sia la comunità cristiana in Egitto.

Di questi giorni è la revoca dello stato di emergenza e del coprifuoco imposti ad agosto sulla scia delle violenze per lo sgombero delle piazze, dopo la deposizione del presidente Morsi. Anche questo è segno che una certa normalizzazione prosegue. Tuttavia, occorre ricordare che in concomitanza con l'inizio del processo in tribunale a Morsi vi sono stati ancora scontri tra manifestanti pro-Morsi e forze dell'ordine, quindi, esiste una tensione latente. Intanto - riferisce Porte Aperte, l'organizzazione internazionale evangelica a sostegno della Chiesa perseguitata - «la comunità cristiana sta affrontando discriminazioni e pressioni in molte zone del Paese. Tale forma di persecuzione è logorante, sfinisce e spossa i cristiani giorno dopo giorno, senza considerare che a volte ha preso anche forma di vera e propria violenza fisica».

Eppure i cristiani egiziani reagiscono e non dimenticano "il grande mandato di Cristo". Proprio oggi è iniziata una grande azione evangelistica che durerà tre giorni. Si svolge in una struttura gestita da una chiesa locale a circa 110 chilometri dal Cairo. Oltre 26 mila persone hanno già acquistato i biglietti e ormai si sono dovute chiudere le prenotazioni. Parteciperanno persone da varie parti del Paese. Secondo quanto è stato riportato a Porte Aperte, il Vangelo sarà presentato in tanti modi, anche molto creativi. Ci saranno stand, gallerie e postazioni varie dove le persone potranno ricevere ogni tipo d'informazione riguardo alla fede cristiana, oltre che cura e sostegno. Serie di studi, riunioni di lode e adorazione, canti, sermoni, seminari, saranno il collante di questa "tre giorni" che ritiene di riuscire ad avere un valido influsso sulla nazione. Il titolo della manifestazione evangelistica potrebbe essere tradotto con "Dai il giusto valore". La Chiesa egiziana in un periodo difficile e ancora incerto ha deciso di dare priorità al Vangelo di Cristo, di agire, di alzarsi a baluardo del messaggio evangelico di perdono e amore verso il prossimo.

Evangelici.net
 
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view post Posted on 16/11/2013, 10:19




16/11/2013 - 09:29

Egitto, il patriarca Tawadros ordina 18 nuovi sacerdoti

L'ordinazione si è tenuta lo scorso 14 novembre nella cattedrale di S. Marco al Cairo. La cerimonia è la prima dopo gli attacchi degli islamisti contro la comunità cristiana. Dalla sua elezione nel 2012 il patriarca ha ordinato 38 sacerdoti e tre vescovi.

Il Cairo - Mentre in Egitto infuria il dibattito sulla nuova Costituzione e sul riconoscimento ai copti della piena cittadinanza, il Patriarca copto ortodosso Tawadros ordina 18 nuovi sacerdoti che serviranno soprattutto nelle parrocchie del Cairo. La cerimonia di ordinazione si è tenuta lo scorso 14 novembre nella cattedrale di San Marco al Cairo davanti a migliaia di persone. Fra gli ordinati solo un sacerdote servirà andrà all'estero nella diocesi di S. Marco a Chicago (Usa), dove risiede gran parte della comunità copta della diaspora con oltre 184 parrocchie.

Dalla sua elezione avvenuta il 5 novembre 2012, Tawadros II ha ordinato in totale 38 sacerdoti e due vescovi. Le ordinazioni di questo mese giungono in un periodo critico per la condizione dei cristiani in Egitto. Esse sono le prime dopo i grandi attacchi contro la minoranza religiosa ad opera degli islamisti. Fra il 14 e il 17 agosto hanno distrutto almeno 80 chiese e duecento fra edifici religiosi e privati. Lo scorso 22 novembre alcuni estremisti hanno sparato contro i fedeli della chiesa copta ortodossa di al-Waaraq (Giza) uccidendo quattro persone, fra cui una bambina di soli 8 anni.

Il giorno delle ordinazioni le autorità della Chiesa copta, che rappresenta la quasi totalità dei 9 milioni di cristiani egiziani, hanno diffuso un comunicato in cui ribadisce la necessità di dare pieni diritti alla minoranza cristiana, che soffre di pesanti restrizioni rispetto alla maggioranza musulmana. Lo scorso 10 novembre alcuni rappresentanti della comunità copta hanno organizzato una conferenza per fare pressioni sull'Assemblea costituente affinché riconosca ai copti una quota in parlamento, minacciando di non appoggiare la stesura della nuova Costituzione.

AsiaNews
 
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O t t a
view post Posted on 18/11/2013, 09:39




18 novembre 2013

Egitto, coraggio, tenerezza e tenacia delle donne copte


I racconti di Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato in “Tenacemente donne” . Storie ed esperienze al femminile nella Chiesa cristiana d'Egitto

di ROBERTA LEONE
Leggi l'articolo QUI

Vatican Insider
 
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O t t a
view post Posted on 22/11/2013, 11:58




Per il Papa è forte la preoccupazione per cristiani in Medioriente.

21 novembre 2013

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l Medioriente e la situazione tragica dei cristiani che vivono in quelle zone sono una costante fonte di preoccupazione per Papa Bergoglio.

In occasione della visita plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali, Papa Francesco si è detto è molto preoccupato per le condizioni di sicurezza dei cattolici in alcune zone del Medioriente.

In particolare – ha aggiunto il Papa dalla Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano – i cristiani subiscono ancora le pesanti conseguenze dei conflitti in corso in Siria, in Iraq, in Egitto ma anche nella Terra Santa. Tutte zone, secondo il pontefice, che grondano ancora troppo sangue.

Befan
 
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O t t a
view post Posted on 2/12/2013, 18:30




Egitto. Chiesa cattolica, elementi positivi in nuova Costituzione

2 dicembre 2013

Cattolici egiziani parzialmente soddisfatti dalla bozza della nuova Costituzione presentata oggi, che prevede liberta’ di culto, possibilita’ di costruire chiese ed edifici religiosi, quote di rappresentanza in parlamento e nelle amministrazioni locali per cristiani, donne e portatori di handicap, pieno rispetto della vita umana, anche se viene giudicato eccessivo il potere nelle mani dei militari.

Intervistato da AsiaNews, padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, sottolinea che il “documento e’ ricco di cambiamenti positivi”, anche se elude alcune le aspettative dei cristiani”. Il sacerdote parla dell’introduzione della quota di rappresentanza come una “discriminazione positiva”, che da un lato offre ai cristiani la possibilita’ di avere rappresentanti eletti e in parlamento e negli enti locali, dall’altra tradisce il concetto di uguaglianza politica e sociale rispetto ai musulmani.

Padre Greiche rileva anche il grande impegno di Antonios Aziz, rappresentante per la Chiesa cattolica nell’Assemblea costituente, che si e’ battuto per inserire nel documento riferimenti all’Enciclica “Humanae Vitae” di Paolo VI, in particolare il rispetto dei diritti dell’infanzia e delle donne, il diritto all’istruzione e la difesa della vita. Il sacerdote avverte pero’ che gli pur presentando molte novita’, la bozza, e in futuro la nuova Costituzione, potrebbe restare un semplice documento scritto fatto di parole e non di fatti: “Come avviene per ogni costituzione anche quella egiziana avra’ significato solo se applicata sul campo”.

Internazionale
 
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O t t a
view post Posted on 5/12/2013, 22:53




Egitto: papa copto Tawadros II incontra ambasciatore Italia
Promozione dialogo interreligioso e cooperazione culturale

05 dicembre 2013 - 17:41

IL CAIRO - Il papa copto ortodosso Tawadros II ha ricevuto nella sede del patriarcato al Cairo l'ambasciatore d'Italia Maurizio Massari. Nel corso di un "lungo e cordiale colloquio", si legge in una nota dell'ambasciata, e' stata discussa "la proficua collaborazione tra il governo italiano e la Chiesa copta ortodossa d'Egitto".

Massari ha ribadito l'attenzione riservata dall'Italia alla promozione del dialogo interreligioso, esprimendo piena solidarieta' a Tawadros II "per i recenti, tragici eventi che hanno coinvolto i cristiani copti nelle zone dell'Alto Egitto, in particolare nel governatorato di Minya".

Nel settore della cooperazione culturale, il diplomatico ha illustrato al papa copto le opportunita' offerte nel campo degli studi teologici a studenti e ricercatori egiziani attraverso le borse di studio annuali finanziate dal ministero degli Esteri italiano presso universita' e centri di ricerca in Italia, nonche' le possibilita' di formazione derivanti da un recente programma di collaborazione tra la cooperazione Italiana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche rivolto a giovani laureati egiziani in diversi ambiti scientifici e culturali.

"Si tratta di importanti strumenti - ha sottolineato Massari - attraverso i quali l'Italia intende consolidare il gia' profondo legame con l'Egitto e le sue diverse componenti religiose, in linea con il tradizionale impegno italiano verso un Paese considerato strategico nella nostra politica di proiezione e cooperazione mediterranea".

ANSAmed
 
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O t t a
view post Posted on 5/12/2013, 23:24




Egitto: Chiesa cattolica, elementi positivi in nuova Costituzione

02 Dicembre 2013 - 17:41

Cattolici egiziani parzialmente soddisfatti dalla bozza della nuova Costituzione presentata oggi, che prevede liberta' di culto, possibilita' di costruire chiese ed edifici religiosi, quote di rappresentanza in parlamento e nelle amministrazioni locali per cristiani, donne e portatori di handicap, pieno rispetto della vita umana, anche se viene giudicato eccessivo il potere nelle mani dei militari. Intervistato da AsiaNews, padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, sottolinea che il ''documento e' ricco di cambiamenti positivi'', anche se elude alcune le aspettative dei cristiani''. Il sacerdote parla dell'introduzione della quota di rappresentanza come una ''discriminazione positiva'', che da un lato offre ai cristiani la possibilita' di avere rappresentanti eletti e in parlamento e negli enti locali, dall'altra tradisce il concetto di uguaglianza politica e sociale rispetto ai musulmani. Padre Greiche rileva anche il grande impegno di Antonios Aziz, rappresentante per la Chiesa cattolica nell'Assemblea costituente, che si e' battuto per inserire nel documento riferimenti all'Enciclica ''Humanae Vitae'' di Paolo VI, in particolare il rispetto dei diritti dell'infanzia e delle donne, il diritto all'istruzione e la difesa della vita. Il sacerdote avverte pero' che gli pur presentando molte novita', la bozza, e in futuro la nuova Costituzione, potrebbe restare un semplice documento scritto fatto di parole e non di fatti: ''Come avviene per ogni costituzione anche quella egiziana avra' significato solo se applicata sul campo''.

ASCA
 
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view post Posted on 9/12/2013, 22:43




09/12/2013 11:30

Papa: pace e libertà religiosa per i copti egiziani, la Terra Santa e tutto il Medio Oriente

Francesco ha concelebrato con il patriarca di Alessandria dei Copti cattolici, Ibrahim Isaac Sidrak. Riconoscere "il diritto per i cristiani di vivere serenamente là dove sono nati, nella patria che amano come cittadini da duemila anni, per contribuire come sempre al bene di tutti".

Pace e libertà religiosa per i copti egiziani, la Terra Santa e tutto il Medio Oriente. "Si fermino, invece, per sempre l'inimicizia e le divisioni". E' l'appello lanciato stamattina da papa Francesco nel corso della messa concelebrata a Casa santa Marta con il patriarca di Alessandria dei Copti cattolici, Ibrahim Isaac Sidrak, in occasione della manifestazione pubblica della "comunione ecclesiastica" con il Successore di Pietro.

All'omelia il Papa per prima cosa ha rivolto il pensiero ai fedeli copti, riprendendo le parole del Profeta Isaia, nella Prima Lettura, che parlano di un risveglio dei cuori nell'attesa del Signore: "L'incoraggiamento 'agli smarriti di cuore' lo sentiamo rivolto a quanti nella vostra amata terra egiziana sperimentano insicurezza e violenza, talora a motivo della fede cristiana. 'Coraggio: non temete!': ecco le consolanti parole che trovano conferma nella fraterna solidarietà. Sono grato a Dio per questo incontro che mi dà modo di rafforzare la vostra e la nostra speranza, perché è la stessa".

Il Vangelo, ha proseguito, presenta "Cristo che vince le paralisi dell'umanità". E del resto "le paralisi delle coscienze sono contagiose". "Con la complicità delle povertà della storia e del nostro peccato possono espandersi ed entrare nelle strutture sociali e nelle comunità fino a bloccare popoli interi". Ma "il comando di Cristo può ribaltare la situazione: 'Alzati, cammina!'":

"Preghiamo con fiducia perché in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente la pace possa sempre rialzarsi dalle soste troppo ricorrenti e talora drammatiche. Si fermino, invece, per sempre l'inimicizia e le divisioni. Riprendano speditamente le intese di pace spesso paralizzate da contrapposti e oscuri interessi. Siano date finalmente reali garanzie di libertà religiosa a tutti, insieme al diritto per i cristiani di vivere serenamente là dove sono nati, nella patria che amano come cittadini da duemila anni, per contribuire come sempre al bene di tutti".

Il Papa ha quindi rammentato che Gesù sperimentò con la Santa Famiglia la fuga e venne ospitato nella "terra generosa" d'Egitto. Ha così invocato il Signore affinché "vegli sugli egiziani che per le strade del mondo cercano dignità e sicurezza":

"E andiamo sempre avanti, cercando il Signore, cercando nuove strade, nuove vie per avvicinarci al Signore. E se fosse necessario aprire un buco sul tetto per avvicinarci tutti al Signore, che la nostra immaginazione creativa della carità ci porti a questo: a trovare e a fare strade di incontro, strade di fratellanza, strade di pace".

Dal canto suo, il Patriarca Sidrak ha espresso tutta la sua gioia per la possibilità di celebrare con il Papa ed ha sottolineato che la Chiesa in Egitto, in questo delicato momento storico, ha "bisogno del sostegno" paterno del Successore di Pietro. Ha quindi invocato il dono della pace: "Possa la luce del Santo Natale essere la stella che rivela la strada dell'amore, dell'unità, della riconciliazione e della pace, doni di cui la mia Terra ha così grande bisogno. Chiedendo la sua benedizione, Padre Santo, l'aspettiamo in Egitto".

AsiaNews
 
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view post Posted on 6/1/2014, 07:50




Egitto, Mansour fa visita a papa copto Tawadros II al Cairo

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Il Cairo (Egitto), 5 gennaio 2014

Il presidente ad interim dell'Egitto, Adly Mansour, ha fatto una rara visita al papa ortodosso Tawadros II nella cattedrale di San Marco del Cairo. L'incontro è altamente simbolico e avviene in vista del Natale copto che si celebrerà martedì 7 gennaio. I cristiani rappresentano il 10% dei 90 milioni di abitanti dell'Egitto e sono in gran parte copti. La minoranza ha sempre lamentato di essere discriminata dalla maggioranza musulmana. Mansour è salito al potere dopo il colpo di Stato militare del 3 luglio, che ha destituito il presidente islamista Mohammed Morsi, rimosso dalla carica dopo un anno in cui le relazioni tra governo e cristiani sono state segnate da tensione e sfiducia.

LaPresse/AP
 
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O t t a
view post Posted on 6/1/2014, 15:49




6 gennaio 2014 - 14.56

Egitto: domani Natale ortodosso, rafforzata sicurezza intorno a Chiese

Il Cairo - Massima allerta in Egitto alla vigilia delle celebrazioni del Natale ortodosso. In tutte le citta' del paese e' stato disposto un rafforzamento della sicurezza nelle aree circostanti le principali chiese copte per ridurre il rischio di attentati, che le autorita' ritengono elevato a causa delle tensioni politiche esplose dopo la destituzione a luglio del presidente islamico Mohamed Morsi. Stando a quanto riporta il sito web del quotidiano 'al-Ahram', il piano messo a punto dal governo egiziano prevede il dispiegamento di migliaia di agenti nei luoghi sacri piu' sensibili. (Adnkronos/Aki)

Focus
 
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view post Posted on 6/1/2014, 16:07




6/01/2014

Tra paura e speranza il Natale dei copti

Il 7 gennaio la festa dei cristiani dell'Egitto, dopo la resa dei conti con gli islamisti e le violenze dell'estate scorsa. Tawadros: “Che il nuovo anno sia colmo di bene e di pace per tutto il Paese”


Giorgio Bernardelli

Un anno fa al Cairo era il Natale di Tawadros - il nuovo papa dei copti appena eletto - e del confronto a distanza con il presidente islamista Mohamed Morsi. Da allora sono passati dodici mesi pesanti per l'Egitto, con l'esercito tornato nella stanza dei bottoni, i morti nella repressione delle manifestazioni dei Fratelli Musulmani e le chiese che in diverse parti del Paese portano tuttora impressi i segni dell'ondata di assalti degli islamisti scatenatasi nello scorso mese di agosto. E' quindi in un clima sospeso tra la paura di nuove fiammate di violenza e la speranza di poter davvero voltare pagina che la comunità copta si appresta a celebrare il suo Natale, che cade martedì 7 gennaio.

Proprio negli ultimi giorni il livello dello scontro tra il generale al Sisi e gli islamisti è tornato pericolosamente a salire, dopo la decisione del governo che ha posto anche ufficialmente fuori legge il movimento dei Fratelli Musulmani. Ci sono stati nuovi morti in piazza e il timore dei copti è sempre lo stesso: quello di venire individuati come un facile obiettivo per le violenze da parte di chi li ritiene “responsabili” del colpo di mano dell'esercito che - sull'onda delle proteste popolari - in luglio ha deposto il presidente Morsi, tuttora in carcere. I militari hanno promesso di rafforzare le misure di sicurezza intorno alle chiese in occasione del Natale; tanto più che la festa cade ad appena una settimana dal cruciale appuntamento con il referendum sulla nuova Costituzione, in programma per il 14 e 15 gennaio. Un voto su un testo emendato degli articoli più contestati che erano stati introdotti dai Fratelli musulmani e che ora rappresenta un banco di prova molto importante per l'Egitto post-islamista.

I copti sono ben consapevoli della posta in gioco in questo passaggio. “Portiamo con noi l'eredità pesante e dolorosa del conto delle vittime delle violenze - ha scritto il direttore del settimanale cristiano Watani, Joussef Sidhom, nel suo editoriale natalizio -. Tuttavia non è la stessa cosa essere intrappolati in un tunnel senza vie d'uscita, com'era l'Egitto sotto il governo degli islamisti, e provare a uscire da questo tunnel per andare avanti, anche se con tanti terroristi intorno che continuano a mettere ostacoli sulla strada”.

La celebrazione natalizia più importante al Cairo sarà la liturgia della mezzanotte nella cattedrale di San Marco, alla quale sono stati invitati il presidente provvisorio dell'Egitto Adil Mansour e il primo ministro Hazem el Beblawy. Già il 1° gennaio il papa copto Tawadros ha ricevuto la vista del Grand imam dell'università di al Azhar, Ahmed al Tayyeb, che insieme al mufti Shawky Allam ha portato gli auguri di Natale ai cristiani egiziani. Un gesto reso ancora più significativo dal fatto che anche la stessa al Azhar è sempre più terreno di scontro tra la sua leadership moderata e i sostenitori dei Fratelli Musulmani. “Domandiamo a Dio che questo anno sia davvero nuovo in ogni cosa - ha detto Tawadros ricevendo al Tayyeb -, colmo di bene e di pace per tutto l'Egitto. Che Dio doni sapienza alle autorità nella gestione del Paese e pace a tutti i popoli”. Riguardo alla Costituzione che sarà sottoposta a referendum il 14 e 15 gennaio il papa copto ha infine espresso l'auspicio che “rifletta l'immagine del Paese che ogni cittadino desidera” aggiungendo che i copti “faranno di tutto affinché l'Egitto sia unito”.

Vatican Insider
 
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view post Posted on 16/1/2014, 09:28




Egitto: esponente copta, terrorismo continuerà ma è prezzo da pagare
Attivisti laici usati da Usa e Fratelli, dubbi su 25 gennaio


14 gennaio 2014 - 20:56

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Il voto del patriarca copto Tawadros II Il voto del patriarca copto Tawadros II



di Luciana Borsatti

''Speriamo che la Costituzione sia approvata dagli egiziani nel referundum. Da qui potremo muoverci verso elezioni presidenziali e parlamentari e costruire uno stato moderno. Quanto al terrorismo che si abbatte sul popolo egiziano, continuerà a lungo, ma gli egiziani non hanno rimpianti: sanno che aver rovesciato l'oppressione dei Fratelli Musulmani avrebbe avuto un alto prezzo". A parlare con Ansamed è Samia Sidhom, direttrice dell'edizione internazionale di Watani, settimanale dei copti egiziani.

DOMANDA: Non si puo' accusare nessuno di terrorismo se non emergono prove evidenti in sede giudiziaria.

RISPOSTA: Gli attacchi contro studenti universitari non islamisti, gli assalti alla facoltà universitarie, i blocchi stradali e le uccisioni di civili sono attività terroristiche. E i Fratelli sono orgogliosi di rivendicarle e di incitare a farne altre sul sito ufficiale arabo del partito Giustizia e Libertà. Fanno così anche per gli assalti alla polizia ed i loro leader dicono apertamente che attaccano le forze dell'ordine per esaurirne le forze, con il fine di far cadere l'attuale regime.

D. Ma il governo ha dichiarato la Fratellanza organizzazione terroristica dopo l'attacco alla caserma di Mansoura, nonostante la rivendicazione di un'organizzazione jihadisa.
R. E' vero che l'organizzazione Ansar Beit al Maqdis lo ha rivendidato, ma non è altro che uno dei gruppi "figliati" dalla Fratellanza per fare il lavoro "sporco", mentre questa mantiene le mani "pulite". Il legame tra questi gruppi emerge dalle dichiarazioni di molti leader della Fratellanza ancora prima del loro arresto. Mohammad El Beltagy ha detto che 'la pace tornerà in Sinai quando Morsi tornerà presidente'. Inoltre, i Fratelli non han o condannato l'attacco di Mansura in arabo ma solo in inglese, per creare un'immagine internazionale accettabile.

D. Negli ultimi mesi però sono state uccise e arrestate anche molte persone innocenti.

R. Le vittime degli scontri con la polizia sono soltanto dei Fratelli Musulmani e non sono stati uccise solo dalla polizia. I loro dimostranti sono armati e violenti, e sparano per uccidere. Inoltre, hanno una mentalità da martire suicida, usano donne e bambini come scudi umani, e moli tra loro sono stati uccisi da fuoco amico, colpiti alle spalle da proiettili non usati dalla polizia. Tutte cose di cui forniamo le prove sul Watani.

D. Ma quest'ondata repressiva contro gli islamisti mette a rischio le libertà ed i diritti umani di tutti. Anche attivisti laici della rivoluzione sono stati arrestati e condannati, come alcuni importanti esponenti del movimento 6 aprile.


R. E' stato provato che i cosiddetti attivisti laici arrestati e processati sono stati sfruttati dall'alleanza tra gli Usa e la Fratellanza per lavorare contro gli interessi dell'Egitto. Gli Usa non fanno segreto di essere stati dietro alla fondazione del movimento 6 Aprile. Gli egiziani oggi mettono in questione molto seriamente la "rivoluzione" del 25 gennaio 2011 e si chiedono chi esattamente ci fosse dietro la campagna su Facebook che l'ha innescata. Comunque, gli attivisti (tre di loro condannati a tre anni per aver violato la nuova legge sulle manifestazioni, ma vi sono anche altre inchieste aperte per fondi dall'estero, ndr) sono stati processati da un tribunale e, qualunque cosa si dica sui media occidentali, la magistratura in Egitto non è politicizzata. E' giusto che quel 'barattolo di vermi' che ci è stato venduto dalla rivoluzione del 2011 sia aperto e si possa vedere bene cosa c'è dentro. Quanto ai rischi per i diritti di tutti, ci rendiamo conto che dobbiamo rinunciarvi in parte per la sicurezza nazionale. D'altra parte, basta guardare Home Security Plan negli Usa. Al momento, abbiamo bisogno che il nostro paese sia governato da una mano forte perchè stiamo fronteggiando un nemico perverso che sta cercando di cancellare l'Egitto e sostituirlo con un'entità islamista che sia parte di un califato mondiale.
Questo è il sogno mondiale degli islamisti. Nessuna possibilità della politica inclusiva auspicata dall'Europa infine, secondo la direttrice del Watani, perchè la Fratellanza ha negato più volte ogni forma di inclusione, e in essa non c'è posto per Fratelli pacifici. "Forse che - conclude - l'Europa ha 'incluso' i nazisti, i fascisti, le Brigate Rosse?".


ANSAmed
 
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view post Posted on 28/1/2014, 08:44




28 gennaio 2014

Egitto, Al-Sisi incontra Tawadros II

Nella giornata di domenica 26 gennaio il Patriarca di Alessandria dei Copti ortodossi Tawadros II si è recato in visita dal Generale Abdel Fattah al-Sisi, Vice-primo ministro e Comandante in capo delle Forze armate egiziane. Durante la visita –- come spiega un comunicato dell’esercito consultato dall’Agenzia Fides –- Papa Tawadros ha espresso le proprie felicitazioni alle forze armate egiziane in occasione del terzo anniversario dell’inizio della rivoluzione che nel febbraio 2011 portò alla caduta del regime di Hosni Mubarak. La cospicua delegazione che accompagnava il Patriarca comprendeva altri 6 vescovi copti ortodossi.

“Papa Tawadros – si legge nel comunicato – ha espresso riconoscenza “per il prezzo che le Forze Armate sono chiamate a sostenere nella loro lotta contro il terrorismo e per il mantenimento della sicurezza nel Paese”. Anche il generale al-Sisi ha manifestato a sua volta apprezzamento per la Chiesa copta e il suo contributo al l’unità del Paese, contro ogni tentativo di spargere discordia tra gli egiziani. “

L’incontro assume singolare valore simbolico se si tiene conto della nuova fase di violenze che sta scuotendo il Paese, tra attentati terroristici e morti nelle piazze durante gli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza. Nell’ultimo fine settimana, tra venerdì e domenica, i morti in tutto il Paese sono stati più di ottanta, concentrati in buona parte nelle file dei Fratelli Musulmani. Nonostante le violente repressioni, l’esercito continua a volersi accreditare come garante del processo che dovrebbe favorire il radicamento del sistema democratico nel grande Paese africano. E’ atteso a breve l’annuncio della data delle prossime elezioni presidenziali, e proprio il generale al-Sisi viene acclamato nelle piazze dai suoi numerosi sostenitori come futuro capo di Stato in grado di riportare stabilità e sicurezza nel Paese.

Italiaglobale
 
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