Incredibile....e poi secondo me una cosa così non ha prezzo!!!!
Ho trovato anch'io un approfondimento della notizia:
01.12.2006 Ramsete II in vendita su Internet in FranciaParigi | “Vendo una ciocca di capelli appartenuti a Ramsete II”… così comincia l’annuncio apparso sul sito internet francese di annunci gratuiti
www.vivastreet.fr.
Il venditore è stato messo in stato di fermo martedì sera e liberato mercoledì ma un’inchiesta giudiziaria è in corso. Quella che a colpo d’occhio potrebbe sembrare una clamorosa bufala si sta rivelando realtà.
In effetti, Jean-Michel Diebolt, postino di mestiere, avrebbe ereditato dal padre alcuni minuscoli campioni di capelli, resine e pezzetti di bende appartenute al faraone egizio. E che cosa ha fatto? Ha provato a venderli percirca 2.000 euro mettendo anche a disposizione i risultati di analisi confermanti l’autenticità. In effetti, esattamente trent’anni fa, nel 1976, la mummia di Ramsete II era stata inviata in Francia per scoprire le cause del misterioso male che la rodeva e che si rivelò essere un raro fungo. Il Commissariato all’Energia atomica (CEA) si era occupato del trattamentonel centro di Saclay, nella regione parigina, sotto la sorveglianza del Musée de l’Homme e di un rappresentante delle autorità egiziane. Per le operazioni di analisi furono inviati alcuni campioni sotto sigillo al CEA di Grenoble.
Il signor Diebolt padre faceva proprio parte dell’equipe di scienziati che manipolarono i campioni e sempre il CEA di Grenoble sostiene che i frammenti incriminati non sarebbero stati prelevati ma sarebbero incidentalmente caduti. Ora l’Egitto segue con attenzione la faccenda perché all’epoca la mummia si trovava sotto protezione del governo francese che ne era responsabile. Il segretario generale del Consiglio superiore alle antichità, Zahi Hawas, ha dichiarato che se le ciocche si rivelassero autentiche dovranno essere restituite con le debite scuse.
Il portaparola del Ministero degli affari esteri francese segue con attenzione la vicenda, ormai fra le mani dell’ufficio centrale per la lotta contro il traffico dei beni culturali.
La storia non ci dice se il postino francese si è reso conto di aver portato i due paesi ad un pelo dall’incidente diplomatico nonché dei gravi rischi legali incorsi.
Non sappiamo neanche se Ramsete II, che ormai avrebbe superato i 3.000 anni (regnò dal 1279 al 1213 a.C.), vorrebbe riposare in pace al Museo del Cairo invece di sapersi venduto in frammenti su internet. Certo è che noi, che ci trasciniamo dietro la barzelletta del napoletano che dopo la seconda guerra mondiale vendette il Colosseo ad un americano, non possiamo non sorridere davanti a questa gaffe faraonica a riprova che i francesi devono sempre fare le cose “in grande”.
Luisa PaceFonte:
http://www.ilmeridiano.info/index.php