Mal d'Egitto

Il secondo governo di transizione

« Older   Newer »
  Share  
O t t a
view post Posted on 25/11/2011, 09:29




EGITTO: PREMIER "TECNICO" PER CALMARE PIAZZA TAHRIR

24 NOVEMBRE 2011 - 22:04

thumb250-700_dettaglio2_Kamal-Ganzouri
Kamal Ganzouri


Il Cairo - La giunta militare egiziana chiede scusa a piazza Tahrir ma non si fa da parte e tenta la carta del "tecnocrate" per formare un governo prima di lunedi', quando prenderanno il via le elezioni legislative. Kamal Ganzouri, 78 anni, gia' premier dal 1996 al 1999 di un esecutivo che diede il via a una serie di liberalizzazioni economiche, e' l'uomo chiamato a ripristinare la fiducia tra la piazza e a salvare l'Egitto dal collasso economico. Molti egiziani vedono in lui uno dei pochi alti funzionari non toccati dalla corruzione ma essere stati al potere nell'era Mubarak potrebbe non essere gradito all'opposizione, che chiede una rottura netta con il passato. Le scuse pubbliche per le decine di vittime degli scontri degli ultimi cinque giorni hanno aperto una giornata all'insegna della conciliazione e anche intorno alla piazza, anche oggi affollata di manifestanti, e' tornata una relativa calma. Gli attivisti hanno pero' indetto per domani una mega-manifestazione mentre l'agenzia Standard & Poor ha abbassato il rating sul debito sovrano egiziano da BB- a B+. Ganzouri e' anche uomo di buone relazioni con il Fondo monetario internazionale, coltivate soprattutto negli anni Sessanta. Sara' lui ad accettare l'aiuto, prima rifiutato dal precedente governo, del Fondo monetario internazionale che aveva offerto 3,2 miliardi di dollari per l'economia egiziana. La giunta militare, ha spiegato il capo di Stato maggiore, Mokhtar al-Mullah Mullah, esprime "rispetto" per i dimostranti di piazza Tahrir, ma essi "non rappresentano il popolo egiziano". Il Consiglio supremo delle forze armate, ha assicurato il capo di Stato maggiore, e' impegnato a guidare la transizione democratica e "non cerca il potere"; anzi, "e' pronto a tornare nelle caserme". Noi "non sosteniamo alcun partito", ha aggiunto. Mullah ha assicurato che i responsabili delle violenze "saranno chiamati a risponderne" e "ogni violazione verra' perseguita". I militari hanno negato che siano stati usati proiettili veri per reprimere le manifestazioni di piazza, anche se, hanno detto, siamo in attesa delle conclusioni dell'inchiesta. Le denunce di abusi, pero', fioccano, come quella della giornalista egiziano-americana Mona El-Tahawy, che su Twitter ha raccontato la sua 'via crucis': arrestata mercoledi' notte, e' stata picchiata, bendata, toccata ripetutamente nelle parti intime e rilasciata dopo 12 ore con un braccio e una mano rotti.
Un'altra regista americana, Jehane Noujaim, sarebbe ancora nelle mani delle forze dell'ordine. Sono stati invece rilasciati i tre sutudenti americani fermati al Cairo perche' sospettati di aver lanciato bombe molotov contro la polizia a piazza Tahrir.

AGI
 
Top
O t t a
view post Posted on 25/11/2011, 23:54




EGITTO: PIAZZA RIFIUTA GANZURI, CONTROGOVERNO CON ELBARADEI

25 NOVEMBRE 2011 - 21:35

Il Cairo - La piazza Tahrir ha respinto il premier incaricato dal Consiglio militare, Kamal el Ganzuri e ha lanciato una controproposta di un governo di salvezza nazionale guidato da Mohammed Elbaradei. In un improvvisata conferenza stampa davanti alla sede del Consiglio dei ministri i rappresentanti dei movimenti del 6 aprile hanno annunciato un governo con premier l'ex direttore dell'Aiea, con Abdel Moneim Abdul Fotouh, fuoriuscito dai Fratelli musulmani e possibile candidato alle presidenziali, Hamdin Sabahi, fondatore del partito nassirista al Karama, Ashraf al Baroudi, giudice e Ahmed al Nagar, economista. Precedentemente l'associazione nazionale del cambiamento di Elbaradei aveva definito 'inaccettabile' la nomina di Ganzuri.

AGI)
 
Top
O t t a
view post Posted on 26/11/2011, 09:23




Egitto, nuovo premier ma continua il braccio di ferro con la piazza

25 novembre 2011 - 20:41

IL CAIRO – L'incarico a formare il nuovo governo a Kamal el Ganzuri, classe 1933, per tre anni premier sotto Hosni Mubarak negli anni '90 ma considerato uomo da tempo fuori dai giochi di potere e personalmente ''pulito'', non e' bastata a disinnescare la protesta di piazza in Egitto. Piazza Tahrir si e' nuovamente riempita di decine di migliaia di manifestanti, che hanno espresso il loro no all'uomo designato del Consiglio militare di formare un nuovo governo dopo le dimissioni di Essam Sharaf.

Migliaia di manifestanti si sono ritrovati qualche chilometro piu' in la' al Cairo per sostenere i militari, ma le due piazze non si sono mai scontrate. La tregua raggiunta due giorni fa fra forze dell'ordine e manifestanti ha continuato a reggere, anche se il bilancio delle vittime dei furibondi scontri, soprattutto nei pressi del ministero dell'Interno, e' salito a 41.

Poco prima della conferma ufficiale dell'incarico, a Ganzuri da Washington e' arrivata la sollecitazione al passaggio a un governo civile ''il piu' presto possibile''. La lista dei ministri del premier incaricato e' ancora avvolto nel mistero. Lo stesso Ganzuri ha spiegato che il governo non vedra' la luce prima di lunedi' e che sara' aperto alle proposte e ai suggerimenti dei giovani della rivoluzione. Una disponbilita' che non ha trovato orecchie disponibili nei movimenti rivoluzionari, i cui simpatizzanti si sono recati a migliaia davanti alla sede del Consiglio dei ministri per impedire a Ganzuri di entrare. E per ripetere i loro slogan preferiti, ''fuori fuori'' e ''il popolo vuole fare cadere il maresciallo''.

In una improvvisata conferenza stampa, alcuni loro rappresentanti hanno annunciato la formazione di un contro-governo guidato da Mohamed el Baradei. L'ex segretario dell'agenzia Onu per l'energia atomica (Aiea) e Nobel per la Pace, candidato alla presidenza egiziana, che nei giorni scorsi aveva dato la sua disponibilita' a guidare un esecutivo di unita' nazionale, a condizione di avere mani libere rispette ai militari, e' stato oggi a piazza Tahrir, accolto con entusiasmo da molti supporter. Il suo movimento, l'Associazione per il cambiamento, ha bocciato la nomina del nuovo premier accusando i militari di voler perpetuare il regime di Mubarak.

L'altra piazza, quella dei supporter delle forze armate, scandiva lo slogan che durante la rivoluzione segnava l'alleanza fra esercito e rivoluzionari ''il popolo e l'esercito in un a sola mano''. ''Maresciallo ti amiamo'' e ''Abbasso Tahrir'' erano altri slogan gridati dai manifestanti a sostegno del capo del consiglio militare egiziano.

I manifestanti si apprestano a passare un'altra notte di attesa in piazza Tahrir e conclusione di questo venerdi' che hanno chiamato ''dell'ultima chance''. La piazza non da' segni di volere smobilitare, soprattutto in vista dell'inizio del voto legislativo, previsto per questo lunedi'.

Blitz Quotidiano
 
Top
O t t a
view post Posted on 26/11/2011, 15:32




Egitto, Ganzuri vede gruppi Tahrir
Tantawi riceve el Baradei e Mussa


26 novembre 2011 - 14:51

Il primo ministro egiziano incaricato, Kamal el Ganzuri, ha incontrato alcune delegazioni di giovani di piazza Tahrir, tra i quali rappresentanti dell'Associazione nazionale per il Cambiamento, di Mohamed el Baradei. Secondo fonti vicine al primo ministro, con Ganzuri si sono incontrati giovani aderenti a undici diversi gruppi. Intanto il capo del consiglio militare egiziano Hussein Tantawi ha ricevuto separatamente Mohamed el Baradei e Amr Mussa.

TG com
 
Top
O t t a
view post Posted on 5/12/2011, 16:07




4 dicembre 2011 - 19:51

Egitto: governo pronto,manca 1 ministero
Probabilmente quello dell'Interno. Ritardo per elezioni



IL CAIRO - Il premier egiziano incaricato, Kamal el-Ganzouri, ha annunciato di aver completato la formazione del governo, tranne che per un ministero che non ha precisato.
Potrebbe trattarsi di quello dell'Interno, secondo indiscrezioni giornalistiche. La lentezza nella scelta dei ministri, ha aggiunto il premier incaricato, va attribuita alla coincidenza con le elezioni parlamentari: domani e dopodomani si disputano i ballottaggi nei 9 distretti del primo turno, sul complesso dei 27 distretti.

ANSA
 
Top
O t t a
view post Posted on 7/12/2011, 19:02




Egitto: a premier poteri presidente
Ma non su Esercito. Un generale probabile ministro Interno


7 dicembre 2011 - 13:55


IL CAIRO - Il consiglio militare egiziano ha presentato un decreto che attribuisce al premier i poteri del presidente della repubblica, escluse le competenze sulle forze armate e sulla giustizia. Lo riferisce la televisione di Stato.

Il premier incaricato Kamal el Ganzuri ha incontrato oggi l'ex capo della polizia di Giza, generale Mohamed Ibrahim Youssef, che secondo le indiscrezioni sara' il nuovo ministro dell'Interno nel governo che dovrebbe essere presentato oggi.

ANSA


-----------------------------------------------------------------------------------------------------

Egitto: nuovo Governo; cambia ministro Interno, resta Esteri
A premier poteri presidente Repubblica ma non su esercito


7 dicembre 2011 - 17:59

IL CAIRO - Dopo una decina di giorni di gestazione il nuovo governo egiziano di Kamal el Ganzouri è stato varato ufficialmente oggi. Le principale attesa era per il titolare del ministero dell'interno soprattutto dopo i numerosi scontri fra manifestanti e forze dell'ordine dopo la rivoluzione di gennaio. Il primo ministro ha affidato l'incarico a Mohamed Ibrahim Yussef, ex capo della polizia di Giza, grande quartiere del Cairo.

Ganzuri, che è già stato premier nell'epoca Mubarak fra il 1996 e il 1999, ha confermato il ministro degli Esteri, Mohamed Kamel Amr, ha cambiato il ministro delle Finanze, nominando Momtaz el Seid ed ha affidato due ministeri alle donne. Alla Cooperazione internazionale è stata confermata Fayza Abul Naga.

Agli Affari sociali è stata nominata Nagwa Khalil. Malgradi vari contatti dei giorni scorsi, il nuovo premier egiziano non è riuscito ad avere nella sua compagine come ministri rappresentanti dei giovani della rivoluzione che ha deposto Hosni Mubarak a febbraio.

Oggi, secondo quanto riferito dalla televisione di Stato, il Consiglio militare egiziano ha presentato un decreto che attribuisce al premier i poteri del presidente della Repubblica, escluse le competenze sulle forze armate e sulla giustizia.


ANSAmed
 
Top
O t t a
view post Posted on 9/12/2011, 19:23




9 dicembre 2011 - 15:55

Egitto. Il premier Kamal: “Non userò la forza per disperdervi”


IL CAIRO – Il neo premier egiziano Kamal el Ganzuri ha fatto appello ai giovani che stanno effettuando da giorni un sit in davanti alla sede del Consiglio dei ministri a rivedere la loro posizione, sottolineando che non intende usare la forza per disperdere i manifestanti.

''Io so che lo Stato e' in grado di porre fine a questo sit in in un quarto d'ora, ma io mi rifiuto di farlo. Mi rivolgo a chi vuole continuare a rivedere questa posizione'', ha affermato in una conferenza stampa a due giorni dal giuramento del suo governo nella quale il primo ministro egiziano ha risposto anche alla ''minoranza'' che lo critica di essere legato all'ex regime di Hosni Mubarak.

''Chi mi critica era piccolo quando io ero primo mnistro. I loro padri e le loro madri mi conoscono. L'ancien regime non era soddisfatto di me perche' gli avevano detto che lavoravo per accrescere la mia popolarita'. Dico ai giovani che ho lasciato il mio incarico (di premier dal 1996-1999 ndr) senza onorificenze o riconoscimenti''

''Ho visto almeno 300 giovani di tutte le tendenze politiche e ogni volta sento dire che non rappresentano Tahrir. Poi c'erano dei giovani che volevano venire a incontrarmi, ma gli e' stato impedito come se andassero a vedere il premier del nemico'', ha osservato Ganzuri. ''Lo ripeto. Tendo la mano a tutti coloro che vogliono aiutare questo paese''.

Bòitz Quotidiano
 
Top
O t t a
view post Posted on 11/12/2011, 22:44




Egitto: generale Tantawi visita piazza Tahrir

domenica 11 dicembre 2011

IL CAIRO - Il capo del consiglio militare egiziano, generale Mohamed Hussein Tantawi, ha visitato oggi piazza Tahrir, luogo simbolo della rivoluzione, dove sono accampati da oltre tre settimane manifestanti che chiedono la fine immediata del regime militare. Lo riportano i media locali. Il generale Tantawi, che e' stato ministro della Difesa del deposto presidente Hosni Mubarak per due decenni, e' a capo della giunta militare che controlla il potere dalla caduta di Mubarak, nel febbraio scorso.

cremonaonline
 
Top
O t t a
view post Posted on 11/12/2011, 23:05




Pubblicato l' 11 dicembre 2011

Egitto, premier si commuove: Stato economia gravissimo,serve austerità


Il primo ministro egiziano Kamal el-Ganzouri si è commosso e le lacrime gli sono salite agli occhi in conferenza stampa, mentre spiegava che l'economia del Paese "è in una situazione peggiore di quanto si possa immaginare" e che servono misure di austerità per risanare i bilanci. Di fronte ai giornalisti al Cairo, il terzo primo ministro provvisorio dalla destituzione a febbraio di Hosni Mubarak ha detto che le sue priorità ora sono progressi economici e sicurezza. Con gli occhi umidi, ha raccontato di una scena vista in tv, in cui "un egiziano diceva di volere sicurezza e non pane". Le rivolte per destituire Mubarak hanno causato un aumento della criminalità e una diminuzione del turismo, pilatro dell'economia del Paese. El-Ganzouri ha detto che servono misure di austerità per iniziare a ridurre il deficit, ma che non ci saranno nuove tasse. Non ha tuttavia spiegato come intenda realizzare questo proposito. Ha aggiunto che il suo governo non considera prestiti dal Fondo monetario internazionale, prima che la previsione sul bilancio si chiarisca.

In estate, il Fmi ha offerto un prestito di 3 miliardi di dollari, ma l'Egitto l'ha rifiutato. "Serve solidarietà per affrontare la crisi economica e i problemi relativi alla sicurezza", ha aggiunto. Il premier ha inoltre criticato l'ultimo decennio di governo di Mubarak e la corruzione che ha fatto gonfiare il deficit. Lui stesso è stato un primo ministro dell'era Mubarak, in carica tre il 1996 e il 1999, ma non è rimasto coinvolto in scandali di corruzione. I dimostranti che si oppongono alla sua carica attuale a causa della sua partecipazione al vecchio regime continuano a chiederne le dimissioni nel centro del Cairo, tanto da costringerlo a tenere gli incontri in un sobborgo.


lapresse.
 
Top
hayaty
view post Posted on 12/12/2011, 17:19




Egitto: nuovo ministro dell'interno responsabile della strage in Sudan

Lunedì 12 Dicembre 2011 14:10

L'Egitto ha un nuovo ministro dell'interno. Tuttavia il corpo di polizia, gli attivisti per i diritti umani e gli analisti concordano nel sostenere che quest'ultimo non riuscirà ad attuare le dovute riforme nelle Istituzioni che attualmente dirige. Nel frattempo il Consiglio Supremo delle Forze Armate evita di esprimere la propria contrarietà all'attuazione di nuove leggi. Quando il neo-designato Primo Ministro Kamal al-Ganzouri ha nominato l'ex responsabile sicurezza di Giza, Mohamed Ibrahim, ministro dell'interno, in molti hanno criticato la scelta, essendo quest'ultimo considerato colpevole del "Massacro Sudanese" avvenuto nel 2005.


Focus MO
 
Top
hayaty
view post Posted on 14/12/2011, 16:18




EGITTO: DA CADUTA MUBARAK LIBERI 12 MILA DETENUTI POLITICI

Il Cairo 13 dicembre 2011 - 18:57

Dallo scorso febbraio, in concomitanza con la caduta del regime di Hosni Mubarak, in Egitto sono stati scarcerati oltre dodicimila prigionieri politici: lo ha rivendicato il neo-primo ministro Kamal al-Ganzouri. Ganzouri ha precisato che in tutto sono stati finora liberati 12.103 detenuti, mentre in prigione ne rimangono 68, tra i quali 48 che hanno gia' ricevuto una sentenza di condanna .


La Repubblica
 
Top
O t t a
view post Posted on 16/12/2011, 19:12




Egitto: scontri Parlamento; convocato Consiglio consultivo
Gia' tre membri dimessi, altri potrebbero seguire


16 dicembre 2011 - 17:11

IL CAIRO - Una riunione urgente del Consiglio Consultivo nominato dai militari per assistere il nuovo governo di Kamal El Ganzouri è stata convocata per esaminare le cause degli scontri di oggi davanti alle sedi del Parlamento e del Consiglio dei Ministri. Dallo stesso Consiglio Consultivo si sono già dimessi tre membri per protesta contro le violenze da parte della polizia militare e della polizia.

Dei tre membri che si sono dimessi dal Consiglio Consultivo, uno è l'ex vice primo ministro del precedente governo, diretto da Essam Sharaf, Moataz Abdel Fattah, che si era già dimesso da quell'esecutivo per protesta contro l'uso eccessivo della forza da parte dei militari negli scontri del 9 ottobre scorso con copti e musulmani davanti alla sede della tv di stato, che avevano provocato 27 morti. Altri due membri che si sono dimessi sono la docente universitaria Nadfia Mustafa, e un dirigente del partito Free Egyptians (fondato dal magnate della telefonia mobile Naguib Sawiris), Ahmed Khairy. E' possibile che anche altri componenti del Consiglio Consultivo, nominato dai militari al potere in Egitto per dare sostegno al governo Ganzouri, si dimettano nelle prossime ore. Intanto il capo del Consiglio Supremo delle Forze Armate, maresciallo Hussei Tantawi, ha annunciato che tutti i feriti degli incidenti di oggi potranno essere curati negli ospedali militari cittadini.

ANSAmed
 
Top
Minea 313
view post Posted on 30/12/2011, 01:15




Egitto/ Fratelli musulmani: applicheremo la sharia

Giovedi, 29 Dicembre 2011 - 09:32


I Fratelli musulmani applicheranno la sharia (legge islamica) in Egitto. E' quanto ha dichiarato un alto dirigente dell'organizzazione islamica, Sobhi Saleh, in un incontro tenuto ieri a New Valley, a ovest del Cairo, riportato oggi dal quotidiano egiziano Al Masry al Youm.



affaritaliani.it




EGITTO/ L'esperto: la sharia come fonte legislativa? Vi spiego i i rischi

martedì 27 dicembre 2011

L’Egitto, sotto il profilo del fondamentalismo islamico, rischia di prendere una brutta piega. I salafiti di al-Nour, il partito che ai primi due turni delle elezioni ha ottenuto più voti dopo Libertà e Giustizia dei Fratelli Musulmani, chiede che la sharia diventi, nella nuova Costituzione, la fonte principale del diritto. «Si tratta di capire se si determinerà semplicemente un richiamo formale alla legislazione islamica, o se si deciderà di considerare la sharia la principale fonte di legislazione, se non l’unica», spiega, illustrando i possibili risvolti, Marco Olivetti, professore di Diritto costituzionale all’Università di Foggia raggiunto da ilSussidiario.net. In ogni caso, a scanso di equivoci, è bene sgomberare il campo dai dubbi relativi a un’obiezione sollevata da molti. Non rappresenterebbe, infatti, un’operazione commensurabile al tentativo di far sì che la Costituzione europea menzioni le radici cristiane: «Queste - continua Olivetti - rientrano nel dibattito relativo ai valori che caratterizzano i Paesi dell’Unione europea e la loro storia. Quando l’Europa ha provato a dotarsi non solo di trattati, ma di una carta fondamentale, occorreva capire da dove i diritti principali che all’interno dei suoi confini sono riconosciuti derivassero».

Nel caso della sharia, le conseguenze giuridiche rischiano di essere decisamente più incisive. «Ad esempio, un conto è dare tutela giuridica, in cui ci si richiama alla sharia, a delle persone che condividano la medesima religione, intendano risolvere una controversia e siano d’accordo nel risolverla affidandosi a delle leggi che riconoscano la propria religione; la cosa sarebbe ben diversa se il richiamo fosse vincolante anche per i non musulmani». Altre condizioni rendono la questione sfaccettata: «Servirebbe capire come i tribunali la applicherebbero o le tecniche giuridiche utilizzate. Del resto, la sharia non rappresenta un fenomeno unitario, ma varia a seconda delle scuole giuridiche prese in considerazione. Se, di per sé, potenzialmente, ci sono motivi di preoccupazione, sono svariate le modalità secondo cui si potrebbero concretizzare». Il nocciolo della controversia è uno soltanto: «L’importante è che il richiamo si inserisca in un quadro di tutela dei diritti fondamentali per tutti, in particolare per le donne che rischiano di essere le più svantaggiate».




Il sussidiario.net
 
Top
O t t a
view post Posted on 14/1/2012, 17:02




La triste sorte dell'Egitto post-Mubarak
In Egitto Tantawi si prepara a cedere il potere ai Fratelli musulmani


di Alessandra Boga

14 Gennaio 2012

Badie_Tantawi_620x350
Mohamed Badie e Mohamed Tantawi


Va sempre peggio nel “nuovo” Egitto. Il Governo militare di transizione egiziano (SCAF) sta preparando un passaggio di consegne ai Fratelli musulmani, vincitori alle recenti elezioni assieme ai salafiti. Naturalmente con grande costernazione di USA ed Israele. Non era certo questo che Obama desiderava per l’era post-Mubarak. Il presidente americano prevedeva che i militari rimanessero al potere fino ad una nuova, democratica costituzione e l’elezione di un presidente moderato.

Ciò si sta rivelando una meravigliosa chimera. Il feldmaresciallo Tantawi, capo del governo militare, non intende aspettare. Ha già raggiunto un accordo per cedere i suoi poteri presidenziali provvisori all’entrante portavoce del Parlamento, che sarà uno dei Fratelli musulmani.

Dopo la caduta di Mubarak, Netanyahu era d’accordo ad allineare la sua politica con quella di Obama. E’ stata una delle intese contenute nel pacchetto concordato tra i due governi, che ha riguardato anche piani per l’Iran e lo scambio di prigionieri per il rilascio di Gilad Shalit, per cinque anni prigioniero di Hamas. Il militare è tornato a casa via Egitto.

Finora gli accordi tra Gerusalemme e Washington hanno retto. Israele è rimasto in silenzio persino quando Hamas si è avvicinato ai cosiddetti “moderati” Fratelli musulmani egiziani (ma c’era bisogno di un “avvicinamento” per cogliere quantomeno la loro affinità ideologica?). In questo modo l’organizzazione integralista è entrata nelle grazie dell’Occidente.

Tuttavia gli interessi politici di Hamas non si limitano all’Egitto. E’ noto infatti che il leader politico dell’organizzazione, Kaled Meshaal, aveva il suo quartiere generale a Damasco, impegnata da mesi in una sanguinosa repressione dei manifestanti contro il presidente siriano Bashar Al-Assad.

Mentre circolavano notizie di uno spostamento del quartiere generale di Hamas al di fuori della capitale siriana, si è scoperto che Khaled Meshaal agiva segretamente da tramite per mediare tra Assad e la Lega Araba.

Intanto il leader di Hamas a Gaza, Mahmoud al-Zahar, ha chiarito che l’organizzazione non ha, né avrebbe mai, cambiato i suoi spot ideologici o le sue dottrine strategiche per una lotta armata palestinese fino alla distruzione di Israele.

Quest’ultimo ha sbagliato a tacere. In questo modo ha di fatto reso possibile che i generali prendessero in considerazione di far cadere l’Egitto, senza l’interferenza di Washington, nelle mani dei Fratelli musulmani, dei quali i generali sono sempre stati alleati sottobanco. In questo modo Israele ha contribuito a far sì che gli islamisti del Cairo intrattenessero rapporti con Washington.

L’atteggiamento israeliano ha anche incoraggiato i leader della Fratellanza a dichiarare ripetutamente e falsamente che essi non sono mai stati vincolati da nessun impegno con gli USA a sostenere il trattato di pace con Israele del ’79.

In un estremo tentativo di “salvare” la primavera araba egiziana, il Segretario di Stato Hillary Clinton ha inviato il suo vice per gli affari mediorientali Jeffrey Feltman al Cairo per cercare di rallentare il trasferimento di poteri dalla giunta militare agli islamisti e forse salvare anche il trattato di pace con Israele, che è stata un’ancora di stabilità del Medio Oriente per tre decadi.

Anche i salafiti stanno facendo di tutto per dimostrare che il vento è davvero cambiato in Egitto e decisamente in peggio. Ora vogliono addirittura impedire che i cadaveri di uomini e donne siano sepolti vicini nei loculi dei cimiteri, perché la promiscuità sessuale è haram, peccato per l’islam. Lo rende noto il quotidiano on-line Al-Masry Al-Youm.

L'Occidentale
 
Top
O t t a
view post Posted on 22/1/2012, 15:54




Pubblicato il 21 gennaio 2012

Egitto, giunta militare grazia 1.959 detenuti, tra loro blogger

image
Foto: LaPresse


Il Cairo - La giunta militare in Egitto, in occasione del primo anniversario dell'inizio delle rivolte che hanno destituito Hosni Mubarak, grazierà 1.959 detenuti giudicati da tribunali militari. Lo ha fatto sapere il procuratore militare Adel el-Morsi, aggiungendo che i prigionieri saranno liberati lunedì. Tra i rilasciati ci sarà anche il blogger Maikel Nabil Sanad, in carcere per aver criticato l'esercito. Arrestato a marzo, è stato condannato a due anni di carcere per aver criticato le forze armate e aver pubblicato false informazioni. Nel suo blog aveva paragonato la giunta militare al regime di Mubarak, affermazione molto diffusa tra i dimostranti.

LaPresse
 
Top
35 replies since 25/11/2011, 09:29   306 views
  Share