Egitto. Accuse per il naufragio. "Il capitano ha lasciato la nave per primo". 800 dispersi Il Cairo, 5 febbraio 2006
Mentre i sopravvissuti accusano l'equipaggio del traghetto egiziano affondato nel Mar Rosso, cresce la rabbia dei parenti e si riducono le speranze di trovare ancora in vita i circa 800 dispersi. Le squadre di soccorso hanno tratto in salvo quasi 400 persone e recuperato 195 corpi nel tratto di mare fra la costa egiziana e quella saudita, dove si è inabissato in pochi minuti il traghetto 'El Salam Boccaccio 98'. Non c'è ancora una versione ufficiale di quanto è accaduto, ma gli scampati raccontano di un incendio scoppiato a bordo, di confusione e di membri dell'equipaggio incapaci di gestire la situazione. "Il capitano è stato il primo ad abbandonare la nave", ha detto un egiziano riuscito a salvarsi.
Ieri, il direttore generale del Trasporto marittimo del ministero dei Trasporti, Cherine Hassan, ha fornito al presidente una cronologia degli eventi da cui è emerso che i soccorsi sono scattati sette ore dopo che il traghetto è andato a picco. La compagnia respinge le accuse della presidenza egiziana di scarsa sicurezza. A Safaga, dove ieri è andato il presidente Mubarak, centinaia di parenti in attesa di notizie hanno sfondato i cordoni della polizia per raggiungere la banchina e avere maggiori informazioni. La gente esasperata ha tirato sassi contro gli agenti.
Familiari delle vittime protestano
Anche oggi continua la rabbia. Circa 100 persone hanno protestato al porto di Safaga contro la gestione delle operazioni di soccorso avviate dal governo del Cairo. I familiari delle vittime hanno criticato il presidente Hosni Mubarak e il ministro dell'Interno per non aver fornito adeguate informazioni sulla sorte dei loro congiunti e per come hanno gestito la crisi. Le operazioni di soccorso sono state lanciate in ritardo e le offerte iniziali di aiuto sono state respinte.
Egitto. Naufragio al Salam, i familiari delle vittime assaltano la compagnia navaleIl Cairo, 6 febbraio 2006
Circa 800 dispersi, 195 cadaveri già recuperati nelle acque del Mar Rosso. Centinaia di familiari delle vittime del naufragio della 'Al Salam Boccaccio 98', la nave colata a picco nella notte tra giovedi' e venerdi' scorsi, hanno assaltato gli uffici della compagnia marittima egiziana 'Al Salam', proprietaria del traghetto, nel porto di Safaga.
La folla, esasperata e furiosa per la mancanza di notizie sulla sorte dei propri cari, ha fatto irruzione nei locali e ha messo a soqquadro mobili e suppellittili, scagliando i computer fuori dalle finestre. Una grande foto di una nave appesa a una parete è stata data alle fiamme. E' stato necessario l'intervento della polizia che, in tenuta antisommossa, ha disperso i manifestanti con il lancio di lacrimogeni.
L'ultimo bilancio ufficiale della tragedia, ancora provvisorio, parla di 195 morti e 378 passeggeri salvati. Il traghetto, che aveva a bordo 1400 persone, faceva rotta tra il porto saudita di Daba e quello egiziano di Safaga.
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