Egitto: Al-Jazira accusa nuovo regime, campagna intimidatoria23 LUGLIO 2013 - 16:16
Doha. - A venti giorni dal colpo di stato militare con cui fu destituito il presidente Mohamed Morsi, il piu' importante network televisivo del mondo arabo, 'al-Jazira', ha accusato apertamente il nuovo regime egiziano di aver intrapreso una persistente campagna intimidatoria nei suoi confronti, e in particolare contro il proprio personale.
Nelle ultime settimane, ha denunciato l'emittente satellitare con sede nel Qatar, le autorita' del Cairo hanno "stretto la morsa sulla liberta' dei nostri dipendenti", cui sarebbe stato impedito di partecipare a conferenze stampa ufficiali, e che avrebbero addirittura ricevuto minacce. Rammentato poi come, nelle ore immediatamente successive alla rimozione di Morsi, le forze di sicurezza fecero irruzione negli uffici cairoti della televisione, motivati con presunta attivita' di "istigazione".
Respinte inoltre le accuse di aver raccontato gli sviluppi della crisi in Egitto con partigianeria, e a esclusivo favore delle forze islamiste cui fa capo lo stesso Morsi. "Non c'e' alcun fondamento di verita' in quanto e' reso pubblico in questa campagna circa la parzialita' di 'al-Jazira' nei confronti di una sola parte dell'attuale equazione politica", recita un comunicato dell'emittente qatariota. "Si tratta di accuse prive di prove". A sua volta un portavoce della societa' editrice, Ghassan Abu Hussein, ha denunciato come, "malgrado le difficolta' che deve affrontare in Egitto, 'al-Jazira' riaffermi il proprio impegno verso la sua politica editoriale, basata sui piu' elevati livelli di misure professionali, e nella quale tutta l'onesta', l'oggettivita' e l'equilibrio sono evidenti nei suoi resoconti".
AGI