Mal d'Egitto

Egitto: quale libertà di stampa?, Giornali, TV, radio, pubblicità

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hayaty
view post Posted on 25/10/2011, 14:59




Egitto, libertà di espressione ancora a rischio

25/10/2011 14:28

Mubarak non c’è più ma la libertà di espressione ancora latita in Egitto dove la giunta militare al potere negli ultimi mesi ha varato una serie di misure per interferire con il lavoro dei giornalisti proprio come accadeva prima della rivoluzione.

Le autorità hanno sospeso molte licenze di tv private e minacciano provvedimenti contro quei giornalisti che con le loro notizie incitano alla violenza. Così a poche settimane dalle elezioni previste per il 28 novembre c’è chi inizia a ribellarsi.

Il presentatore Yosri Fouda, che conduce un talk show politico, ha sospeso a tempo indeterminato il suo programma, in onda sulla tv privata Ontv, per protestare contro gli interventi delle autorità per ostacolare la libertà di espressione. Secondo Fouda, che ha lavorato anche alla Bbc e ad Al Jazeera, il governo cerca di usare i media per creare “una realtà alternativa inesistente”. “Preferisco autocensurarmi, o dico la verità o non dico nulla” ha aggiunto Fouda. Un silenzio, il suo, molto eloquente.


Quo Media
 
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O t t a
view post Posted on 3/4/2012, 18:32




In Egitto stop a baci e a danze del ventre

Martedì, 3 aprile 2012 - 12:17:00

Un gruppo di supervisori della tv pubblica egiziana sta visionando tutti i film in archivio per censurare qualunque scena contraria alla morale islamica, compresi baci, abbracci e danze del ventre. Lo ha reso noto il quotidiano del Kuwait al-Anba, citando alcune fonti interne all'emittente. La censura potrebbe imporre il taglio di scene importanti o la cancellazione dai palinsesti di interi film che hanno fatto la storia del cinema egiziano, gia' andati in onda decine di volte.

Per il giornale, la decisione di instaurare un'autorita' con compiti e' un chiaro segnale del peso che nel dopo-Mubarak stanno acquistando i partiti islamisti, non solo in politica ma anche nell'arte e nella cultura.

Le fonti hanno raccontato a quotidiano che la censura riguardera' la produzione cinematografica degli ultimi 50 anni, comprese le nuove opere. Il cinema egiziano ha dominato a lungo gli schermi del mondo arabo per la qualita' e la quantita' della sua produzione. Fin dagli anni '50 l'industria cinematografica e' cresciuta molto piu' rapidamente in Egitto che negli altri Paesi mediorientali, anche grazie al vivace contesto sociale.

Dopo due decenni di netto calo di produzione e qualita', il 2010 ha segnato un inversione di tendenza con film impegnati che toccano molti temi tabu' nella societa'' araba, fra cui le molestie sessuali e l'immigrazione clandestina.

affaritaliani
 
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O t t a
view post Posted on 9/6/2012, 19:24




Egitto: spot tv, non parlate a stranieri

IL CAIRO, 9 giuno 2012

Fra una telenovela e un film, hanno fatto la loro comparsa sulla rete pubblica egiziana Nile Tv Drama due spot che mettono in guardia gli egiziani dal diffondere notizie a stranieri e su Internet. La loro trasmissione si sta estendo ad altre emittenti di stato e anche alla radio, e sta scatenando un'ondata di proteste fra gli attivisti e gli internauti che temono un giro di vite, soprattutto in vista del delicato ballottaggio presidenziale, il 16 e 17 giugno. (ANSA).

L'Unità
 
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O t t a
view post Posted on 10/6/2012, 21:05




Aggiornamento

EGITTO, LA TV SOSPENDE LO SPOT XENOFOBO


10 giugno 2012

Dopo un’ondata di critiche la televisione pubblica egiziana ha deciso di non trasmettere più uno spot che invitava i cittadini a diffidare dagli sconosciuti, presentati come potenziali spie. Il video presenta un giovane descritto come uno “straniero” che cerca di entrare in contatto con un gruppo di giovani egiziani in un caffè. Lo spot si conclude con un avvertimento: “Pesate le parole. Ogni parola ha il suo prezzo. Una parola può salvare una nazione”. Lo spot ha attirato le ire di molti egiziani che hanno commentato il video specie sui social network definendo “ridicolo" e “xenofobo” e dicendo che avrebbe spaventato i turisti, fondamentali per l’economia.

Video

Pubblicato in data 07/giu/2012



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O t t a
view post Posted on 2/1/2013, 23:26




Egitto: comico prende in giro in tv il presidente islamico “Super Morsi”. Ora è sotto indagine

2 gennaio 2013

di Leone Grotti

youssef-morsi-egitto


L’accusa da cui dovrà difendersi il popolare comico Bassem Youssef è di avere «minato la reputazione» del presidente egiziano Mohamed Morsi durante uno dei suoi show televisivi. Anche un giornale è stato denunciato.

Un famoso comico egiziano è stato formalmente accusato e si trova ora sotto indagine per avere insultato Mohamed Morsi. L’accusa da cui dovrà difendersi è di avere «minato la reputazione» del presidente egiziano durante uno dei suoi show televisivi.

“SUPER MORSI”. Bassem Youssef è un dottore diventato famoso in Egitto perché dopo la caduta di Mubarak ha cominciato a pubblicare su Youtube filmati satirici sui politici. In poco tempo, un canale satellitare privato gli ha fatto fare il grande salto sul piccolo schermo, dove conduce uno show televisivo tre volte alla settimana. Quando Morsi, presidente dei Fratelli Musulmani, ha deciso di accentrare tutti i poteri dello Stato nelle sue mani, guadagnandosi a tutti gli effetti il nome di «dittatore» e «nuovo Faraone», Youssef lo ha preso in giro in più di una puntata chiamandolo “Super Morsi” e parodiando i suoi discorsi pubblici. I Fratelli Musulmani non hanno gradito e un avvocato islamico lo ha denunciato. Ora Youssef è sotto indagine, anche se il suo caso non è ancora stato tradotto in tribunale. Molti attivisti però temono che questa possa diventare la prassi e che la Costituzione, entrata in vigore a fine dicembre, danneggi la libertà di espressione e di stampa.

GIORNALE DENUNCIATO. A dare adito a tali dubbi ci ha pensato lo stesso entourage del presidente Morsi, che ieri ha denunciato il giornale al-Masry al-Youm (che al pari di molti altri si era battuto per la libertà di stampa e contro la Dichiarazione costituzionale di Morsi) perché avrebbe «messo in circolazione notizie che disturbano la quiete e la sicurezza pubblica e danneggiano il governo». Il motivo per cui il giornale è stato denunciato è la diffusione di una notizia, dove venivano citate «fonti ben informate», secondo cui Morsi avrebbe dovuto visitare lo stesso ospedale dove è ricoverato Mubarak. La notizia è stata poi aggiornata: la visita era stata cancellata, mentre la moglie di Morsi avrebbe visitato un parente ammalato. Ma l’indiscrezione è valsa lo stesso una denuncia.

Tempi
 
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O t t a
view post Posted on 24/1/2013, 17:32




Egitto: giornalisti contro Morsi intimiditi e incarcerati

20 gennaio 2013

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faraone Mursi



L’organizzazione The Arabic Network for Human Rights Information ha pubblicato un rapporto affermando che il presidente egiziano Mohamed Morsi ha stabilito nel Paese un triste primato nella persecuzione dei giornalisti. Durante la presidenza Morsi il numero delle accuse e dei contenziosi nei confronti della stampa è aumentato di quattro volte rispetto ai tempi di Hosni Mubarak e di ventiquattro volte rispetto al momento in cui era al potere Anwar al-Sadat. Il rapporto mette in evidenza le violazioni e gli abusi nei confronti dei media e della stampa nei primi duecento giorni della presidenza Morsi, scrive il sito ufficiale dell’organizzazione.

Mondoraro
 
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O t t a
view post Posted on 7/7/2013, 18:57




07 Luglio 2013 - 19:26

Egitto: chiuso canale arabo al Jazira

IL CAIRO - L'emittente satellitare qatariota Al Jazira e' stata nuovamente oggetto di repressione in Egitto. Il procuratore generale Hamdy Mansour, vicino al deposto Presidente Fratello Musulmano Mohamed Morsi ha ordinato una perquisizione nella sede cairota della tv e il fermo del direttore Abdel Fattah Fayed e di altre 28 persone dello staff. Il procuratore ha accusato l'emittente di aver trasmesso materiale che incitava alla violenza in occasione della decisione dei militari di deporre Morsi.

Corriere della Sera
 
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O t t a
view post Posted on 7/7/2013, 22:17




7 luglio 2013 - 22:44

Egitto: tv Stato, intesa su El-Din premier e ElBaradei vice

Il Cairo - Dopo il no di ieri dei salafiti a Mohamed ElBaradei quale premier ad interim la scelta dei militari sembra convergere verso l'economista Ziad Bahaa El-Din, social democratico ed ex presidente della Egyptian Financial Supervisory Authority (Efsa), una sorta di super 'Consob' locale, mentre ElBaradei potrebbe essere vicepremier. La notizia, data dalla tv di Stato, viene confermata anche dal quotidiano di Stato al-Ahram. Secondo il giornale, il nome di El-Din ha il sostegno dei salafiti di al Nour, gli stessi che hanno bloccato ieri ElBaradei. Il numero due del braccio politico dei salafiti, Bassam El-Zarka ha dichiarato che il suo partito accoglierebbe con favore El-Din come premier. .

Repubblica
 
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O t t a
view post Posted on 24/7/2013, 09:11




Egitto: Al-Jazira accusa nuovo regime, campagna intimidatoria

23 LUGLIO 2013 - 16:16

Doha. - A venti giorni dal colpo di stato militare con cui fu destituito il presidente Mohamed Morsi, il piu' importante network televisivo del mondo arabo, 'al-Jazira', ha accusato apertamente il nuovo regime egiziano di aver intrapreso una persistente campagna intimidatoria nei suoi confronti, e in particolare contro il proprio personale.
Nelle ultime settimane, ha denunciato l'emittente satellitare con sede nel Qatar, le autorita' del Cairo hanno "stretto la morsa sulla liberta' dei nostri dipendenti", cui sarebbe stato impedito di partecipare a conferenze stampa ufficiali, e che avrebbero addirittura ricevuto minacce. Rammentato poi come, nelle ore immediatamente successive alla rimozione di Morsi, le forze di sicurezza fecero irruzione negli uffici cairoti della televisione, motivati con presunta attivita' di "istigazione".
Respinte inoltre le accuse di aver raccontato gli sviluppi della crisi in Egitto con partigianeria, e a esclusivo favore delle forze islamiste cui fa capo lo stesso Morsi. "Non c'e' alcun fondamento di verita' in quanto e' reso pubblico in questa campagna circa la parzialita' di 'al-Jazira' nei confronti di una sola parte dell'attuale equazione politica", recita un comunicato dell'emittente qatariota. "Si tratta di accuse prive di prove". A sua volta un portavoce della societa' editrice, Ghassan Abu Hussein, ha denunciato come, "malgrado le difficolta' che deve affrontare in Egitto, 'al-Jazira' riaffermi il proprio impegno verso la sua politica editoriale, basata sui piu' elevati livelli di misure professionali, e nella quale tutta l'onesta', l'oggettivita' e l'equilibrio sono evidenti nei suoi resoconti".

AGI
 
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O t t a
view post Posted on 25/8/2013, 06:32




25 agosto 2013 - 3:07

L'ACCUSA E' Di «Fabbricare» NEWS


Egitto, Sharaf: «Al-Jareeza è una minaccia alla sicurezza: bisogna chiuderla»
Il ministro dell'Informazione: «La tv opera senza permesso. La richiesta di stop arriva dal popolo»


In Egitto l'emittente al-Jazeera non è più gradita. Il network di al-Jazeera-Misr, il canale egiziano dell'emittente catariota, «opera senza alcun permesso, la sua presenza è illegale ed è una minaccia diretta alla sicurezza del Paese» ha affermato il ministro dell'Informazione Doreya Sharaf a el Masri el Yom. «La chiusura è una richiesta popolare, e comunque gli egiziani non la guardino», ha detto. «La chiusura del canale è divenuta una richiesta popolare, spero che il Qatar intervenga per calmarli», ha aggiunto il ministro. Già dopo la deposizione del presidente Morsi i militari erano entrati negli uffici dell'emittente e fermando giornalisti e dipendenti. Al-Jazeera garantisce da inizio luglio una copertura costante delle manifestazioni dei sostenitori dei pro-Morsi, culminata nelle dirette notturne dalle piazze Rabaa e Nahda, poi sgomberate con la forza il 14 agosto. L'emittente, già accusata dal governo di una copertura «non professionale degli eventi», «fabbrica informazioni», ha proseguito il ministro, la signora Sharaf. «È un dovere degli egiziani non guardare quel canale, perchè è una minaccia per il Paese», ha tuonato.

Corriere della Sera
 
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O t t a
view post Posted on 30/8/2013, 16:05




Aggiornamento

Egitto: il governo dispone la chiusura di Al Jazeera, arrestati 4 giornalisti

30 agosto 2013

Quattro giornalisti della tv satellitare al-Jazeera English sono stati arrestati al Cairo. Lo ha riferito la stessa emittente, spiegando che il corrispondente Wayne Hay, il cameraman Adil Bradlow e i producer Russ Finn e Baher Mohammed sono stati arrestati martedi' scorso. In una nota, l'emittente sostiene che gli arresti rientrano in "una campagna contro al-Jazeera", accusata di spalleggiare gli islamici che sostengono il presidente deposto Mohamed Morsi.

Il Governo egiziano ad interim ha chiesto alle autorità competenti di procedere con la chiusura della tv 'al-Jazeera Misr', filiale egiziana all-news della nota emittente del Qatar, accusata di essere megafono dei Fratelli Musulmani. Lo scrive il sito del quotidiano 'al-Masry al-Youm', secondo il quale i responsabili dei dicasteri per gli Investimenti, la Comunicazione e l'Informazione hanno diramato un comunicato in cui giustificano la chiusura della tv qatariota con "la mancanza della licenza per operare nel Paese, nonché con l'assenza di un valido codice deontologico".

I ministri hanno spiegato nel loro comunicato che la richiesta di mettere in atto la chiusura della Tv al-Jazeera Misr risale alla seduta del consiglio del ministri del 15 agosto, in cui si chiedeva "alle autorita' interessate di intraprendere azioni legali nei confronti dell'emittente televisiva in Egitto, perche' rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale".

La polizia egiziana ha arrestato oggi Mohammed Beltagi, ex parlamentare e uno dei pochi dirigenti dei Fratelli Musulmani ancora a piede libero, e Kahled al-Azhari, ex ministro del Lavoro nel governo del deposto presidente Mohammed Morsi. La repressione delle autorità egiziane nei confronti della dirigenza dell'organizzazione islamica sembra aver indebolito le capacità di mobilitazione della Fratellanza: negli ultimi giorni infatti le manifestazioni pro-Morsi si sono fatte meno frequenti e vi partecipa un numero assai minore di dimostranti.

Il Sole 24ore
 
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O t t a
view post Posted on 3/9/2013, 14:45




Aggiornamento

03 settembre 2013

Egitto, La magistratura silenzia al Jazeera e tv islamiste


Il Cairo - La giustizia egiziana ha decretato la chiusura di Al-Jazeera Egitto e dell'emittente tv dei Fratelli Musulmani.
Oltre a queste due emittenti, il tribunale amministrativo del Cairo ha disposto anche la chiusura di due altre catene televisive legate alle forze islamiste, Al-Quds e Al-Yarmouk. Le trasmissioni di varie reti islamiste era già stata interrotta per alcune ore dopo la destituzione e l'arresto del presidente Morsi da parte dell'esercito il 3 luglio scorso.
Recentemente, Al Jazeera aveva parlato di una "campagna" organizzata contro le sue trasmissioni, campagna che sarebbe inizita proprio il 3 luglio quando l'emittente aveva trasmesso l'ultimo discorso di Morsi in cui si definiva "il solo presidente legittimo" del paese.
Domenica, tre giovanisti stranieri di al Jazeera versione inglese erano stati espulsi dal paese mentre le autorità avevano disposto una perquisizione nei locali dell'emittente. Da oltre un mese, inoltre, un corrispondente di Al-Jazeera in lingua araba, Abdallah al-Chami, e un cameraman, Mohamed Badr, sono agli arresti.
Due giorni fa la giustizia egiziana aveva già decretato la chiusura definitiva della catena islamista al-Hafez accusata di azioni "contro l'unità nazionale" e di incitamento all'odio contro i cristiani.

Tiscali
 
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O t t a
view post Posted on 25/9/2013, 10:54




Egitto/ Autorità chiudono sede del giornale Fratelli Musulmani

25 settembre 2013

Le forze di sicurezza egiziane hanno fatto irruzione, sequestrato del materiale e messo i sigilli alla sede del quotidiano dei Fratelli musulmani al Cairo: lo ha denunciato il movimento islamista sul suo sito internet. Il raid negli uffici di Al-Hurriya Wal Adala è avvenuto il giorno dopo che un tribunale egiziano ha interdetto tutte le attività dei Fratelli musulmani e ordinato la confisca dei loro beni, infliggendo un'ulteriore colpo al movimento del deposto presidente Mohamed Morsi. La mossa delle autorità sostenute dall'esercito fanno parte di una continua campagna contro il movimento islamista, da quando Morsi è stato destituito dall'esercito il 3 luglio scorso, dopo le proteste di massa contro il suo governo.

Il Giornale di Vicenza
 
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O t t a
view post Posted on 4/11/2013, 07:38




"In Egitto è Sisi-mania" e la tv sospende show del comico Youssef

Pubblicato il 02 novembre 2013

Il Cairo (TMNews) - In Egitto è durato una sola puntata il ritorno in televisione di Bassem Youssef, il più popolare comico del Paese. Il suo show di satira è stato sospeso a pochi minuti dalla messa in onda della seconda puntata, perché secondo il canale che lo ospita, la CBC, sarebbe andato contro una non meglio precisata politica editoriale della tv. D'altronde il network aveva subito messo le mani avanti dopo la messa in onda della prima puntata, prendendo le distanze dalle battute di Youssef sui vertici militari attualmente in carica. L'Egitto è in preda ad un attacco di nazionalismo, ironizzava Youssef, una vera e propria "Sisi-mania", diceva riferendosi al generale che al momento detiente il potere.

Youssef è abituato a scatenare molte polemiche con i suoi show che l'anno scorso prendevano di mira i Fratelli musulmani e il presidente Morsi, ora deposto. Le sue critiche taglienti gli costarono querele e denunce ma anche un'audience altissima con punte di oltre 30 milioni di spettatori.


Vedi video alla fonte Tiscali
 
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O t t a
view post Posted on 12/12/2013, 09:55




CITAZIONE (O t t a @ 7/7/2013, 18:57) 
07 Luglio 2013 - 19:26

Egitto: chiuso canale arabo al Jazira

Corriere della Sera

Aggiornamento

12 dicembre 2013

Egitto - Blitz delle forze speciali negli uffici di Al Jazeera

Il Cairo (Egitto) - Un raid delle forze di sicurezza egiziane negli uffici dell'emittente tv in lingua araba Al Jazeera. Colpo di scena nei rapporti tra Egitto e Qatar, principale finanziatore del movimento dei "Fratelli Musulmani" e sede centrale dell'emittente in lingua araba.
Le forze speciali hanno fatto irruzione negli uffici ufficialmente chiusi di Al Jazeera al Cairo e hanno arrestato undici cittadini del Qatar.
Negli uffici sarebbero state trovate anche armi ma l'obiettivo principale erano le attrezzature utilizzate secondo le accuse per trasmettere illegalmente il canale tv sul suolo egiziano.
Tra le persone fermate ci sarebbero anche ufficiali dell'esercito del Qatar o agenti di polizia.
Gli uffici di al Jazeera la Cairo sono stati chiusi il 3 luglio alcune ore dopo la destituzione dell'allora presidente Mohammed Morsi, anche se il canale, che trasmette dal Qatar, è visibile in Egitto.
Le relazioni tra Qatar e Egitto si sono deteriorate dopo la deposizione di Morsi. Il Qatar era uno dei principali finanziatori dei Fratelli musulmani e si è opposto con forza al rovesciamento di Morsi.

Oggi Notizie
 
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51 replies since 1/4/2006, 18:32   4730 views
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