Mal d'Egitto

La seconda rivoluzione

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hayaty
view post Posted on 8/7/2013, 17:10




Egitto, esercito a pro-Morsi: sgombrare sit-in.
Imam di al-Azhar: stop violenze e transizion
e
Scontri all'alba tra militanti ed esercito davanti la sede della Guardia repubblicana. Almeno 51 i morti, 77 secondo i Fratelli musulmani che invitano il popolo alla "rivolta". Appello tv della più alta autorità islamica: "Transizione, ma non oltre sei mesi". Chiusa la sede del partito di Morsi: trovate armi. Il partito Nour si ritira dai colloqui per il governo

8 luglio 2013


IL CAIRO - Dopo i drammatici e tragici scontri verificatisi all'alba tra sostenitori di Mohamed Morsi ed esercito davanti alla sede della Guardia Repubblicana, l'armata egiziana ha chiesto ai supporter del deposto presidente di porre fine ai loro sit-in: "L'esercito non permetterà a nessuno di minacciare la sicurezza nazionale" ha dichiarato un portavoce.

Nelle stesse ore, la più alta autorità musulmana d'Egitto, Ahmed al-Tayeb, grande imam della moschea di al-Azhar al Cairo, il più grande centro culturale sunnita, ha lanciato il suo monito al Paese sul rischio di guerra civile, aggiungendo che si ritirerà fino a quando le violenze non avranno fine. L'imam si è rivolto agli egiziani attraverso la tv di Stato e ha fatto appello alle autorità affinché la transizione iniziata la scorsa settimana con la deposizione del presidente Mohamed Morsi non vada oltre i sei mesi.

L'imam ha concluso il suo appello invocando "entro due giorni" l'istituzione di un comitato di riconciliazione nazionale e "un'inchiesta immediata" sugli scontri verificatisi all'alba tra sostenitori del presidente Morsi ed esercito davanti alla sede della Guardia Repubblicana, in cui hanno trovato la morte 51 persone secondo le autorità sanitarie, 77 invece per i Fratelli Musulmani, tra cui otto donne e sette bambini, di cui due piccolissimi. Un portavoce delle forze dell'ordine ha dichiarato che negli scontri hanno perso la vita due ufficiali della polizia e uno dell'esercito.

La presa di posizione dell'imam al-Tayeb contrasta evidentemente con l'invito rivolto agli egiziani dalla Fratellanza Musulmana perché si rivoltino contro l'esercito. Mohamed Badie, guida suprema del movimento, ha accusato il capo dell'esercito, generale Abdel-Fattah al-Sissi, di voler "condurre l'Egitto verso lo stesso destino della Siria".

Badie, riapparso sulla scena con le manifestazioni del "gran rifiuto" degli islamisti venerdì scorso, è tornato a parlare dopo i drammatici scontri verificatisi all'alba davanti alla sede della Guardia repubblicana al Cairo.

Per accertare la verità su questa pagina sanguinosa della crisi egiziana il presidente ad Interim Adly Mansour ha formato un'apposita commissione d'inchiesta. Mansour ha espresso il suo profondo rammarico per la perdita di vite umane, ma ha anche chiesto ai manifestanti di non avvicinarsi più a strutture militari o ad altri obiettivi "vitali". Ma l'accaduto, aggiunge un portavoce della presidenza, non fermerà il processo di formazione di un governo ad interim.

La polizia e l'esercito sono intervenuti per disperdere la protesta, ma la situazione è degenerata in scontri. Uno dei membri della Fratellanza parla di cecchini in azione: "I soldati hanno lanciato gas lacrimogeni e successivamente alcuni cecchini hanno aperto il fuoco. I morti sono stati quasi tutti colpiti alla testa". I Fratelli Musulmani si dicono in possesso di video e bossoli a riprova che l'esercito ha sparato sui manifestanti.

L'esercito ha immediatamente ribattuto con una nota secondo cui "la sede della Guardia Repubblicana è stata assaltata all'alba da un gruppo di terroristi". In una conferenza stampa congiunta,
l'esercito e la polizia hanno sostenuto che sono state le truppe a difendersi da un attacco con armi da fuoco dei manifestati islamisti contro il quartier generale della guardia repubblicana.

A corroborare la versione dei fatti dell'esercito, la testimonianza di Mirna el-Helbawi, studente universitario di 21 anni, che vive in un appartamento proprio di fronte al luogo degli scontri. Secondo il testimone, ad aprire il fuoco per primi sono stati uomini leali al presidente Morsi, alcuni si trovavano sui tetti di una moschea vicina alla sede della Guardia Republicana.

Dopo il massacro, il partito della Libertà e della giustizia, espressione politica dei Fratelli Musulmani, ha incitato alla "rivolta del grande popolo d'Egitto contro coloro che vogliono rubargli la sua rivoluzione con i carri armati". La formazione islamica esorta "la comunità internazionale, i gruppi stranieri e tutti gli uomini liberi del mondo a intervenire per impedire altri massacri e la nascita di una nuova Siria nel mondo arabo".

Stamane duecento persone sono state arrestate al Cairo per possesso di molotov, armi bianche e mitra, riferisce l'esercito in un comunicato. Nella Capitale i militari hanno chiuso i ponti Kasr, dell'Università, di Campo Abbas e del 6 ottobre, creando il caos nel traffico cittadino. Elicotteri sorvolano in continuazione la zona della moschea di Rabaa el Adaweya, punto di raduno dei manifestanti pro-Morsi, e il quartiere generale della Guardia repubblicana.

La strage ha avuto un'immediata ripercussione politica: il Nour, secondo partito salafita egiziano, si è ritirato dai colloqui per la formazione del governo. Nella scelta di Nour hanno sicuramente pesato le tensioni nella trattativa, con i militari che prima hanno proposto el-Baradei premier, poi l'economista Ziad Bahaa al-Dinal-Din, entrambi nomi non accettabili per i salafiti.

Un giudice ha ordinato la chiusura della sede centrale del partito Libertà e Giustizia, dopo il ritrovamento di armi nei locali. La polizia ha trovato "liquido infiammabile, coltelli e armi" che sarebbero state utilizzate "contro i manifestanti scesi in piazza il 30 giugno" per chiedere la deposizione di Morsi.


La Repubblica
 
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hayaty
view post Posted on 11/7/2013, 21:13




Egitto, el-Beblawi nuovo premier. Il nobel el-Baradei vice

9 luglio 2013

In Egitto è muro contro muro tra i militari e i Fratelli musulmani, mentre in tutto il Paese continuano le proteste contro la destituzione di Mohamed Morsi. Intanto, però, dopo il via libera dei salafiti di Nour, il presidente ad interim egiziano, Adly Mansour, ha nominato l'ex ministro delle Finanze, Hazem el-Beblawi, come nuovo premier di transizione. Inoltre l'ex numero uno dell'Aiea, Mohamed el-Baradei, ha ricevuto l'incarico di vicepresidente con delega agli Affari esteri, anche se non è chiaro se avrà l'avallo dei salafiti. A tarda sera è arrivata la notizia che il neopremier è intenzionato ad offrire alcuni ministeri al partito Libertà e Giustizia, l'ala politica dei Fratelli musulmani e a Nour. Lo ha comunicato l'agenzia di Stato egiziana Mena.

A far discutere è la Costituzione temporanea varata nella notte da Mansour che resterà in vigore per almeno sei mesi, fino alle elezioni presidenziali da convocare dopo l'insediamento del nuovo Parlamento. Il testo, che lascia poteri molto ampi al presidente e delinea le scadenze della transizione, è stato subito bocciato dalla Fratellanza: per Essam al-Eriam, vice presidente del Partito Libertà e Giustizia, braccio politico del movimento islamista, si tratta di un «decreto costituzionale formulato da un uomo nominato dai golpisti» che «riporta il Paese alla casella di partenza».

Critiche alla dichiarazione costituzionale sono venute anche dal movimento Tamarod che nelle prossime ore presenterà alcuni emendamenti al testo. Il portavoce, Mahmud Badr, ha fatto filtrare i malumori del gruppo che raccoglie le forze laiche e liberale che non ha gradito la mancata consultazione preventiva, pur riaffermando l'impegno per il successo della transizione. I militari hanno messo in guardia tutte le parti dall'ostacolare la transizione.


Il Sole 24 ore
 
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hayaty
view post Posted on 11/7/2013, 21:33




Chi è Hazem al-Beblawi, nuovo premier egiziano

9 luglio 2013

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Economista di formazione francese, insignito a Parigi della Legion d'Onore per i suoi meriti accademici, e con un passato nelle banche e nelle organizzazioni internazionali, il 77enne Hazem al-Beblawi e' il nuovo premier egiziano. Ha gia' avuto esperienza di governo di transizione nel 2011, dopo la caduta del regime di Hosny Mubarak, quando e' stato brevemente vice premier e ministro delle Finanze nel governo guidato da Essam Sharaf. Ha di recente tracciato il bilancio di quella esperienza in un libro dal titolo significativo: "Quattro mesi nella gabbia del governo".

Laureato all'Universita' del Cairo, si e' specializzato in economia all'Universita' di Grenoble e poi alla Sorbona di Parigi. Tornato in patria per insegnare all'Universita' di Alessandria, e' stato poi manager alla Industrial Bank of Kuwait e direttore della Export Development Bank of Egypt. Tra il 1995 e il 2000 e' stato segretario generale della Commissione Onu per l'Asia Occidentale (Escwa) e, fino al 2011, consulente del Fondo monetario arabo di Abu Dhabi.

Export Development Bank of Egypt. Tra il 1995 e il 2000 e' stato segretario generale della Commissione Onu per l'Asia Occidentale (Escwa) e, fino al 2011, consulente del Fondo monetario arabo di Abu Dhabi.


Il Sole 24 Ore
 
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O t t a
view post Posted on 12/7/2013, 16:15




Ultimo aggiornamento: 12 luglio 2013 - ore 13:51

Egitto: migliaia manifestanti affollano piazza pro-Morsi

Sono gia' alcune decine di migliaia i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi che si sono radunati al Cairo nella piazza Rabia al-Adawiya e nelle strade vicine, per la grande manifestazione annunciata per oggi a sostegno della "legittimita'" e del reinsediamento di Morsi. I Fratelli Musulmani, principali promotori della manifestazione, hanno convocato i loro sostenitori da tutto il paese, predisponendo decine di pullman per portarli al Cairo.

La piazza 'rivale' sara' anche oggi Piazza Tahrir, nel centro del Cairo, dove comincera' a breve una manifestazione degli oppositori di Morsi, organizzata dagli attivisti della campagna Tamarod (Ribellione), da altri movimenti giovanili e dai partiti liberali del Fronte di salvezza nazionale.

Aki
 
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O t t a
view post Posted on 13/7/2013, 19:07




13 luglio 2013 - 20:20

Egitto, i Fratelli Musulmani e Morsi accusati di omicidio di oppositori


La Procura Generale egiziana ha iniziato un'indagine contro il deposto presidente, Mohamed Morsi ed i leader dei Fratelli Musulmani. Sono accusati di associazione a delinquere per diverse attivita' criminali, tra cui la cooperazione con i servizi segreti di altri Paesi e spionaggio e l'uccisione di manifestanti pacifici ed istigazione a delinquere.
La Procura sta preparando gli interrogatori delle persone sospettate e formulera' in caso di riscontri accuse penali.

La Voce della Russia
 
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O t t a
view post Posted on 14/7/2013, 07:25




CITAZIONE (hayaty @ 11/7/2013, 22:33) 
Chi è Hazem al-Beblawi, nuovo premier egiziano

9 luglio 2013
Il Sole 24 Ore

14 luglio 2013 - 07:43

Egitto, la squadra di governo sara' formata da 30 ministri

Il nuovo governo ad interim dell'Egitto sara' composto da circa trenta ministri, ha dichiarato al Cairo il primo ministro Hazem Al Beblawi, nominato premier martedì scorso. Secondo quanto riferito, nei prossimi due giorni vedra' i potenziali candidati per gli incarichi ministeriali.
Secondo alcune insistenti voci, il nuovo ministro degli Esteri sara' l'ex ambasciatore dell'Egitto negli USA Nabil Fahmy. In precedenza erano circolate delle indiscrezioni secondo cui sarebbe rimasto il capo della diplomazia egiziana l'attuale ministro degli Esteri Mohamed Kamel Amr.

La Voce della Russia
 
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O t t a
view post Posted on 14/7/2013, 07:45




Aggiornamento

13 Luglio 2013 - 16:01

Egitto: all'esame 3 accuse contro Morsi

IL CAIRO - Il procuratore egiziano afferma di aver ricevuto accuse contro il deposto presidente Mohamed Morsi per spionaggio, incitamento all'uccisione dei dimostranti, danneggiamento dell'economia. Il procuratore ha avviato indagini sulle accuse, presentate anche contro otto esponenti dei Fratelli musulmani, tra i quali il leader Mohamed Badie e Essam El-Erian, numero due del partito giustizia e libertà (il braccio politico dei Fratelli, Fjp). (ANSA).

Corriere della Sera
 
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O t t a
view post Posted on 14/7/2013, 15:49




14 luglio 2013 - 12:30

Egitto: Morsi rischia accusa tradimento su fuga da prigione

Il Cairo - Gli inquirenti egiziani hanno cominciato a interrogare il presidente destituito Mohamed Morsi e alcuni membri della Fratellanza Musulmana sull'evasione dal carcere durante la rivoluzione anti-Mubarak. Lo riferiscono fonti giudiziarie. I magistrati vogliono accertare il ruolo svolto da Hamas, il gruppo estremistico palestinese che avrebbe aiutato Morsi a fuggire dal carcere di Wadi el-Natroun, il 29 gennaio del 2011.
Secondo alcune osservatori, qualora venisse accertato l'intervento di un gruppo estremista straniero in territorio egiziano per far evadere Morsi, per il presidente destituito, che e' stato interrogato in una localita' segreta, scatterebbe l'accusa di tradimento .

AGI
 
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view post Posted on 15/7/2013, 06:49

Malatissimo d'Egitto

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Razzi contro bus di operai in Sinai
È di almeno tre morti e 15 feriti, il bilancio di un attacco a un autobus nel nord della penisola del Sinai dove uomini armati hanno fatto fuoco con lanciarazzi contro un autobus che trasportava operai di un cementificio. L'attacco è avvenuto nella città di El Arish, dove gli assalti di miliziani islamisti sono aumentati dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi il 3 luglio scorso

15/07/2013


Almeno tre persone sono rimaste uccise ed altre 15 ferite nelle prime ore di oggi nella provincia egiziana del Sinai del Nord, dove presunti miliziani islamici hanno fatto fuoco con lanciarazzi contro un bus che trasportava operai di un cementificio. Lo rendono noto fonti mediche e di sicurezza.

L'attacco è avvenuto nella città di El Arish, al centro di un forte aumento di attacchi islamisti dalla deposizione del presidente Mohamed Morsi il 3 luglio scorso.

I gruppi islamici integralisti con base in questa difficile regione al confine con Israele e la Striscia di Gaza hanno intensificato gli attacchi contro polizia e soldati già negli ultimi due anni, sfruttando il vuoto politico e di sicurezza seguito alle proteste che hanno portato nel 2011 alla caduta del presidente Hosni Mubarak.

Intanto l'Egitto del dopo presidente Mohammed Morsi prende gradualmente forma e, nonostante la tenacia di migliaia di seguaci della Fratellanza musulmana in piazza da oltre due settimane, il premier incaricato Hazem Beblawi sembra aver quasi riempito tutte le caselle del prossimo governo, mentre la procura egiziana prosegue la stretta contro il movimento islamico. E alla vigilia di nuove "massicce mobilitazioni" popolari del fronte pro-Morsi e di quello rivale espressione di un eterogeneo schieramento di progressisti, liberali e laicisti, ieri sera è arrivato al Cairo il vice segretario di Stato Usa William Burns che rimarrà sulle sponde del Nilo fino a domani. È la prima visita ufficiale di un responsabile americano da quando Morsi è stato deposto il 3 luglio scorso. "Nel corso degli incontri - afferma il Dipartimento di Stato - Burns ribadirà il sostegno degli Stati Uniti al popolo egiziano, sottolineando la necessità della fine di ogni violenza e di una transizione che porti a un nuovo governo civile eletto democraticamente".
Come primo passo alla transizione c'è, secondo la Road Map indicata dal presidente temporaneo Adly Mansur, la creazione del governo. Finora il premier incaricato Hazem Beblawi ha ricevuto il consenso dall'ex ambasciatore negli Usa Nabil Fahmi a ricoprire l'incarico di ministro degli Esteri, il sì di Ahmad Galal per le finanze, di Hisham Zazoua che rimarrà ministro del turismo, di Laila Rashid all'ambiente, di Maha Rabat alla salute, di Durreia Sharafat ad Din all'informazione e di Mohammed Amin al Mahdi alla giustizia.
In attesa di individuare gli altri 23 ministri sui 30 totali - l'annuncio della formazione del governo potrebbe arrivare già entro oggi - da ieri è ufficiale l'incarico di vice presidente della Repubblica con delega ai rapporti con l'estero dell'ex premio Nobel Mohammed el Baradei, che ha oggi giurato di fronte al capo di Stato Adly Mansour.
Sull'altro fronte, la procura e le forze armate hanno inferto ieri un altro colpo alla legittimità della Fratellanza musulmana. In un comunicato, i militari hanno affermato che l'ex presidente Morsi aveva rifiutato, prima di essere deposto dai militari il 3 luglio scorso, di tenere un referendum popolare che legittimasse o meno la sua permanenza al potere. Questo per dimostrare che di fronte alla pressante richiesta delle oceaniche manifestazioni popolari del 30 giugno, le forze armate hanno tentato invano una mediazione con l'allora capo di Stato.


Rai Giornale Radio

Edited by hayaty - 15/7/2013, 10:03
 
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O t t a
view post Posted on 15/7/2013, 18:14




Lunedì, 15 luglio 2013

Fratelli musulmani pronti ad una grande manifestazione pro Morsi.


Resta alta la tensione in Egitto. I magistrati hanno sentito il presidente destituito e alcuni membri dei Fratelli Musulmani. Congelati i beni della Fratellanza. El Baaradei giura come vicepremier, mentre El-Beblawi incontra candidati per i ministeri del nuovo governo.
Fratelli musulmani pronti ad una grande manifestazione pro Morsi.

IL CAIRO - Gli inquirenti egiziani hanno a interrogato il presidente destituito Mohamed Morsi e alcuni membri della Fratellanza Musulmana sull'evasione dal carcere durante la rivoluzione anti-Mubarak. Lo riferiscono fonti giudiziarie. I magistrati vogliono accertare il ruolo svolto da Hamas, il gruppo estremistico palestinese che avrebbe aiutato Morsi a fuggire dal carcere di Wadi el-Natroun, il 29 gennaio del 2011. Secondo alcune osservatori, qualora venisse accertato l'intervento di un gruppo estremista straniero in territorio egiziano per far evadere Morsi, per il presidente destituito, che è stato interrogato in una località segreta, scatterebbe l'accusa di tradimento. Intanto la procura egiziana ha congelato dei beni di 14 dirigenti della Fratellanza.

EL BARADEI GIURA COME VICEPRESIDENTE. Intanto sul fronte del nuovo governo, Mohammed El Baradei ha prestato giuramento al Cairo per l'incarico di vicepresidente egiziano. Lo ha riferito la televisione statale precisando che l'ex direttore generale dell'Aiea, Organizzazione internazionale per l'energia atomica ha giurato davanti al presidente ad interim Adli Mansour.

PREMIER INCONTRA 5 CANDIDATI PER INCARICO A MINISTERI
. Il premier egiziano ad interim Hazem El-Beblawi ha incontrato 5 candidati per gli incarichi ai vertici dei ministeri della cultura, esteri, istruzione superiore ed informazione e solidarietà sociale. I candidati comprendono tra gli altri l'ambasciatore egiziano negli Stati Uniti, Nabil Fahmy; il capo del teatro dell'Opera della capitale, Inas Abdel-Dayem; l'analista politico Amr El-Shobaki. Il premier aveva annunciato che il governo sarà composto da 30 ministri e che le nomine saranno finalizzate entro metà della settimana prossima.

Tg1.rai
 
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O t t a
view post Posted on 15/7/2013, 18:41




Egitto: spiccato mandato d'arresto per 7 dirigenti Fratelli Musulmani

Pubblicata lunedì 15 luglio 2013, 18.40

Il Cairo - (Adnkronos/Aki) - La procura della Repubblica egiziana ha spiccato un mandato di arresto per sette dirigenti dei Fratelli Musulmani. Lo riferiscono i media locali, precisando che la richiesta di arresto e' legato alle violenze tra sostenitori della Fratellanza e oppositori scoppiate nei giorni immediatamente precedenti alla destituzione del presidente Mohamed Morsi.

Arezzoweb
 
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O t t a
view post Posted on 16/7/2013, 07:42




16 Luglio 2013

Egitto, ancora scontri in attesa dell'annuncio del nuovo governo
Polizia usa gas lacrimogeni contro i manifestanti pro-Morsi

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l Cairo - L'Egitto attende per oggi l'annuncio della composizione del suo futuro governo, ma intanto ieri sera si sono verificati nuovamente violenti scontri tra la polizia e i sostenitori del presidente destituito Mohammed Morsi.
Il vice segretario di Stato Bill Burns, che ieri ha avuto numerosi colloqui con le autorità egiziane, ha invitato al dialogo: "La priorità deve esser quella di porre fine alle violenze - ha detto - e avviare un dialogo serio e convinto tra tutte le parti. Solo un dialogo di questo tipo consentirà di riportare la calma".
Ieri sera nella capitale circa 200 persone hanno bloccato uno dei ponti principali della città scandendo lo slogan "Morsi è il nostro presidente"; le forze dell'ordine hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni per disperdere la manifestazione.

L MONDO
 
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hayaty
view post Posted on 16/7/2013, 14:30




Egitto: stampa, al-Sisi sara' vicepremier, Galal alle Finanze

16 luglio 2013 - ore 09:00

L'attuale capo delle forze armate egiziane, il generale Abdel-Fattah al-Sisi, potrebbe essere nominato vicepremier nel nuovo governo ad interim dell'Egitto, il cui annuncio e' atteso nelle prossime ore o al massimo domani. Lo scrive il quotidiano 'al-Masry al-Youm', citando "fonti informate", secondo le quali al-Sisi manterra' anche la carica di ministro della Difesa. Nella squadra di governo guidata dal premier designato, Hazem al-Beblawi, dovrebbe entrare a far parte, secondo quanto si legge sul sito web del quotidiano 'Ahram', anche l'economista Ahmed Galal.


Adnkronos
 
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hayaty
view post Posted on 16/7/2013, 14:46




Egitto, 7 morti e 261 feriti nella notte.
Scontri tra sostenitori Morsi e polizia.

Secondo il capo dei servizi di emergenza, due persone sono rimaste uccise nella zona centrale del ponte 6 ottobre, sul Nilo, e altre cinque nel quartiere di Giza, nei pressi di piazza al-Nahda, vicino all'Università del Cairo. Dei feriti 134 sono stati dimessi dall'ospedale, 401 gli arresti

16/07/2013


Dall'8 luglio, dopo una settimana di relativa pausa, in Egitto è di nuovo guerriglia urbana. E' di sette morti e 261 feriti il bilancio degli scontri scoppiati nella notte al Cairo, e andati avanti fino all'alba, tra sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi e le forze di sicurezza egiziane. Lo ha reso noto il capo dei servizi di emergenza, Mohamed Sultan. Due persone sono rimaste uccise nella zona centrale del ponte 6 ottobre, sul Nilo, e altre cinque nel quartiere di Giza, nei pressi di piazza al-Nahda, vicino all'Università del Cairo. Dei feriti, 134 sono già stati dimessi dall'ospedale, 401 invece gli arresti.

I disordini nella capitale egiziana sono scoppiati dopo l'iftar, il pasto che interrompe il digiuno diurno per il Ramadan. Si è trattato delle prime violenze nella capitale da quando, l'8 luglio, erano morti 55 sostenitori dei Fratelli musulmani in un tentativo di assalto al quartier generale della Guardia repubblicana.

Alle manifestazioni hanno preso parte migliaia di sostenitori di Morsi, chiedendo che venga rimesso al suo incarico di presidente. Il capo di Stato vicino ai Fratelli musulmani è stato deposto il 3 luglio da un colpo di Stato militare, dopo giorni di proteste di piazza.

Dopo gli ultimi scontri il premier egiziano Hazem el-Beblawi ha accelerato e ha intenzione di completare la formazione del governo di transizione e tra oggi e domani far giurare i ministri. Negli ultimi giorni, Beblawi si è incontrato con i candidati a ministro, alcuni dei quali hanno già anticipato di aver accettato l'incarico. Tra le nomine, l'ex ambasciatore egiziano in Egitto, Nabil Fahmi, che guiderà il ministero degli Esteri, mentre l'economista Shmed Galal, ex ispettore della Banca Mondiale, sarà alla guida delle Finanze.

E' previsto che rimangano al loro posto i ministri dell'Interno, Mohamed Ibrahim; Difesa, Abdel Fatah al Sisi, e Turismo, Hisham Zazu. Beblawi confermerà il ministro per gli Investimenti uscente, Osama Saleh. Lo ha rivelato lo stesso Saleh, spiegando che la sua priorità sarà l'"apertura" del mercato egiziano per favorire nuovi investimenti nel Paese."Questo non è un periodo facile e richiede grandi sforzi", ha dichiarato il 53enne economista, "non tarderemo". Beblawi ha anche già annunciato la nomina di Ibrahim Mahlab come ministro per l'Edilizia abitativa.

Il nuovo governo conterà su una trentina di ministeri, secondo quanto anticipato lunedì dallo stesso Beblawi, tutti tecnocrati e di ispirazione liberale.


La Repubblica
 
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hayaty
view post Posted on 16/7/2013, 15:02




Egitto: 'Scrivi la tua Costituzione', al via campagna Tamarod per nuova Carta

16 luglio 2013 - ore 13:18

''Scrivi la tua Costituzione''. E' lo slogan della nuova campagna lanciata dagli attivisti di Tamarod, il movimento popolare egiziano che ha guidato le manifestazioni di massa per chiedere le dimissioni del deposto presidente Mohamed Morsi. L'iniziativa, come ha spiegato uno dei portavoce del movimento, Mohamed Abdel Aziz, ha l'obiettivo di incoraggiare la partecipazione dei cittadini egiziani nella stesura della nuova Carta, dopo che quella voluta dai Fratelli Musulmani e approvata con un referendum, e' stata sospesa con la destituzione di Morsi il 3 luglio da parte dei militari.

Come per la campagna per le firme anti-Morsi, gli attivisti di Tamarod torneranno ad invadere le strade del Cairo e degli altri governatori per raccogliere i suggerimenti e le proposte dei cittadini per la nuova Carta. L'obiettivo della campagna, ha sottolineato Mahmoud Shahin, un altro portavoce di Tamarod, e' di redigere una Costituzione che "preservi l'Egitto come Stato civile e mantenga la sua sovranita' e confini".
"Vogliamo che le istituzioni ascoltino la voce della rivoluzione e della gente", ha commentato Abdel Aziz, il quale ha auspicato la nascita di un governo di tecnocrati che attui le richieste della piazza e aiuti il Paese a superare questa nuova fase di transizione. Il fondatore di Tamarod, Mahmoud Badr, ha sottolineato che l'idea della nuova campagna e' nata per evitare che nella nuova Carta fondamentale si ripetano gli errori compiuti dai Fratelli Musulmani. Badr ha quindi invitato gli egiziani a scendere di nuovo in piazza venerdi' per "dire al mondo che e' stata una rivoluzione e non un golpe militare, come affermano i media Usa".


Adnkronos
 
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