Approfondimento:Incidente a Sharm, riportate in Italia le sei salmeUna psicologa per il piccolo Leonardo rimasto solo
3 novembreLe sei bare con le salme delle vittime dell'incidente di Sharm El Sheikh sono arrivate intorno alle 10.45 di stamattina nella camera mortuaria di Senigallia. La prima a scendere da un automezzo messo a disposizione dalla Marina Militare è stata la piccola bara bianca di Giovanni Longarini, il bimbo di 7 anni morto nell'incidente insieme ai genitori. Ad accogliere i feretri - poi trasferiti nell'oratorio della Chiesa di San Giovanni Battista in Scapezzano - c'erano alcuni parenti, in una clima di grande commozione.
Gerini operato stanotte. E' stato sottoposto nella notte a un intervento per l'impianto di un drenaggio toracico a causa di un pneumotorace, ossia la presenza di aria nella cavità pleurica, Massimo Gerini, l'immobiliarista quarantasettenne di Senigallia scampato all'incidente stradale di Sharm El Sheikh. L'uomo, giunto ieri in Italia con il nipotino Leonardo, è ricoverato nella rianimazione dell'ospedale di Senigallia. Oltre al pneumotorace, Gerini ha riportato anche fratture multiple.
E' stabile il piccolo Leonardo. «Sono abbastanza stabili», dicono i medici, le condizioni del piccolo Leonardo Longarini, il bambino di dieci anni che nell'incidente stradale di Sharm El Sehikh ha perso padre, madre e il fratellino. Leonardo, trasportato ieri in Italia con un Falcon dell'Aeronautica, è ancora ricoverato a scopo precauzionale nella rianimazione dell'ospedale pediatrico "Salesi" di Ancona, con una frattura alla gamba e varie contusioni. La prognosi è riservata, ma potrebbe essere sciolta presto: il problema più serio è rappresentato da una contusione polmonare, che al momento appare sotto controllo. Il bimbo è stato sottoposto anche ad una Tac cerebrale che ha dato esito negativo. C'era il sospetto che nell'incidente Leonardo avesse riportato un edema cerebrale, ma se versamento c'è stato, si è riassorbito spontaneamente, stando all'esito dell'esame diagnostico. La frattura alla tibia e al perone della gamba destra è stata stabilizzata con una gessatura, senza intervento chirurgico, e il bambino viene tenuto sotto una blanda sedazione antidolorifica. Ha mangiucchiato qualcosa e dormito abbastanza tranquillo. Se l'evoluzione della contusione polmonare sarà positiva, potrà essere trasferito in reparto già nei prossimi giorni, sempre assistito da una psicologa.
Il recupero psicologico. Inizia ora, per Leonardo, la fase più difficile: conoscere e accettare la sorte dei suoi familiari. In questo percorso il bambino è accompagnato dai parenti stretti, in primo luogo i nonni materni, Paolo e Francesca Marini, e da una psicologa, Maria Cristina Alessandrelli. Da quando è stato ricoverato nell'ospedale pediatrico "Salesi" di Ancona, Leonardo non chiede più dei genitori, forse perché la sua ansia di rivederli è stata in parte placata dalla presenza dei nonni, degli altri parenti e degli amici, una famiglia allargata che, con quella del bambino, molto presente affettivamente, dovrà far fronte al trauma della perdita.
Stanotte il piccolo ha dormito con l'orsacchiotto che ieri gli ha donato la psicologa, non appena sceso dal Falcon dell'Aeronautica militare che l'ha riportato a casa dall'Egitto. Alla psicologa il bambino, considerato più maturo della sua età e psicologicamente solido, ha mostrato un disegno fatto durante il viaggio fatale a Sharm: una zucca di Halloween con sopra un cammello. Leonardo è stato visitato anche dalla sua pediatra Clarita Costarelli, figura a lui familiare, alla quale ha chiesto ripetutamente: «Ma quando torniamo a casa? Quando andiamo via?». Il bambino dovrebbe restare fino a domani nel reparto rianimazione, e poi essere trasferito a ortopedia.
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