Mal d'Egitto

Egitto in rivolta contro il governo di Mubarak, prima e dopo la "Giornata della collera"

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O t t a
view post Posted on 25/1/2011, 09:45




Martedì 25, Gennaio, 2011 3:43 am

In Egitto opposizione in piazza

IL CAIRO - “Libertà libertà”, “Viva l’Egitto, viva la dignità umana”, e anche “il sole della rivoluzione tunisina non tramonterà mai”, “liberiamoci della paura”. Saranno questi alcuni degli slogan che saranno scanditi oggi in Egitto, in una serie di manifestazioni durante la “giornata della collera”. Opposizioni e movimenti della società civile ci stanno lavorando da una settimana, dal 17 gennaio quando il primo uomo si diede fuoco per protesta davanti all’assemblea del popolo al Cairo. L’iniziativa ha avuto il sostegno, anche se indiretto dei Fratelli musulmani che hanno lasciato liberi i loro giovani aderenti di partecipare, sostenendo che il posto del movimento «è sempre in mezzo al popolo». Le chiese cristiane in Egitto hanno scelto di non sostenere la protesta così come ha fatto il partito di sinistra Tagammu. Analisti e studiosi continuano ad interrogarsi se l’Egitto sarà il prossimo a cadere sotto l’effetto domino della Tunisia. Il movimento di opposizione 6 aprile ha lanciato l’invito ad unirsi alla protesta. Due i capisaldi: più lavoro e stop alle violenze dell’apparato di sicurezza, il che significa, via il ministro dell’Interno e fine della legge d’emergenza, in vigore da quasi trent’anni e rinnovata l’anno scorso.

Corriere

 
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hayaty
view post Posted on 25/1/2011, 17:41




Egitto, giornata della rabbia: manifestazioni e possibili scontri

25/01/11

Emesso ordine di cattura per chiunque esprima il suo parere illegalmente. Bloccate le strade principali del Cairo - Alta la tensione al Cairo dove si prevedono scontri fra le forze di sicurezza e i cittadini scesci in piazza a manifestare durante l'annunciata "giornata della rabbia". Dal momento che queste proteste sono state organizzate senza aver ottenuto l'autorizzazione da parte del governo egiziano, ogni manifestante è a rischio di essere arrestato. Difatti, il ministro degli Interni, Habib El-Adli, ha emanato un ordine di cattura per chiunque "esprima illegalmente i suoi punti di vista". Sono state disposte autovetture della polizia nei diversi punti in cui dovrà tenersi la manifestazione: Shubra, Mataria, di fronte all'Università del Cairo e nella Gamat El Dowal Street a Mohandeseen. I camion dei reparti di sicurezza sono stati posizionati di fronte all'Alta Corte, nel centro della capitale, mentre sono bloccate le strade del Cairo, Tahrir Square e Ramses. Gli agenti di polizia presidiano anche le zone dove risiedono il Parlamento e il ministero dell'Interno, mentre altre unità sono state collocate in piazza Mataria, Shubra e Garden City. Intanto le ambasciate degli Stati Uniti e del Canada hanno diramato un comunicato in cui consigliano ai propri cittadini in Egitto di evitare i luoghi che ospiteranno le manifestazioni e i possibili scontri. Altre proteste sono state pianificate in alcuni governatorati egiziani, quali Alessandria, Mansoura, Fayoum, Ismailia, Mansoura, El Fayoum, El Mahla El Kobra, Tanta e Sohag.


Virgilio Notizie
 
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hayaty
view post Posted on 25/1/2011, 18:01




Scontri in Egitto
Si sono fatti piu' violenti gli scontri a piazza Taharir, nel centro del Cairo. I manifestanti hanno attaccato la polizia con un fitto lancio di sassi. Secondo testimonianze via Facebook, gli agenti avrebbero risposto aprendo il fuoco

Il Cairo, 25-01-2011

In Egitto oggi è il "giorno della collera". A Mohandesin, nel grande viale intitolato alla Lega Araba, un gruppo sempre crescente di manifestanti, almeno 2.000, gridano 'Fuori, fuori' e 'Vattene, vattene' rivolto al presidente Mubarak.

La polizia ha attaccato in forze i dimostranti che occupano piazza Tahrir, nel centro della capitale: sta caricando a manganellate e i manifestanti cercano di resistere lanciando pietre.Secondo voci non anocra confermate e raccolte su Facebook gli agenti avrebbero aperto il fuoco sulla folla.

Da stamattina la polizia, che proprio oggi celebra la sua festa nazionale, aveva schierato barriere di metallo e camionette con idranti nelle zone sensibili della capitale, dove i dimostranti dovrebbero riunirsi intorno a mezzogiorno.
Blindate le aree davanti al Parlamento e al ministero dell'Interno cosi' come le principali strade della citta'.

Nata sull'onda della "rivoluzione dei gelsomini in Tunisia", la manifestazione e' stata promossa con un tam tam su Facebook, dove circa 80 mila internauti hanno gia' assicurato la propria adesione. Salario minimo, fine della legislazione di emergenza e limite a due soli mandati dell'incarico presidenziale: queste le richieste degli attivisti, che domandano inoltre le dimissioni del ministro dell'Interno, Habib al-Adly, e la condanna delle violenze di cui accusano le forze di sicurezza.

E proprio il titolare del dicastero dell'Interno, in un'intervista al quotidiano filogovernativo Ahram, ha bocciato la protesta, affermando che "non avra' alcun
impatto". Al Adli ha anche assicurato il pugno di ferro contro coloro che "esprimono le loro idee illegalmente". La marcia, infatti, non e' stata preventivamente autorizzata e dunque ogni manifestante e' passibile di arresto.

Oltre alle organizzazioni per i diritti umani, ad animare la piazza vi saranno esponenti della cultura e dello spettacolo, come lo scrittore Alaa El Aswany e gli attori Amr Waked e Khaled Aboul Naga. Quanto ai Fratelli musulmani, dopo un'iniziale presa di distanza, hanno lasciato i loro membri liberi di partecipare o meno. Anche Mohamed ElBaradei, ex direttore dell'Agenzia per l'Energia Atomica e simbolo dell'opposizione al rais Mubarak, ha benedetto "il giorno della rabbia", invitando sulla sua pagina di Facebook a "manifestare contro la repressione". Grandi assenti, invece, i cristiani: le autorita' copte hanno esortato i fedeli a rimanere a casa, affermando che le "proteste" non risolveranno i problemi, per i quali occorre invece "il confronto nelle sedi legittime".


Rai News 24




 
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O t t a
view post Posted on 25/1/2011, 23:11




25 gennaio 2011

Egitto, rivolta anti-Mubarak
Morti poliziotto e due manifestanti


Cairo - Un poliziotto è morto durante le proteste al Cairo. Lo ha riferito il sito egiziano, Al Wafd. L'agente è caduto a terra ed è stato calpestato dalla folla. C'è un morto anche tra i manifestanti. Un altro manifestante è rimasto ucciso a Suez.

Nei violenti scontri tra i manifestanti del movimento per la democrazia e le forze dell'ordine, la polizia ha caricato con lacrimogeni e idranti, i manifestanti hanno risposto con un fitto lancio di pietre. Almeno 20 i fermi. Lo riferiscono giornalisti dell'agenzia France Presse sul posto.

Diversi partiti e movimenti dell'opposizione chiedono riforme economiche e una svolta democratica, sulla scia della 'rivoluzione del gelsomino' in Tunisia. Epicentro delle tensioni, la grande piazza Tahrir, nelle vicinanze di numerosi palazzi istituzionali. I manifestanti sventolano bandiere coi colori nazionali e urlano slogan pro-democrazia di fronte a un imponente dispositivo delle forze di sicurezza. I lacrimogeni sparati contro la folla hanno avuto l'effetto di far retrocedere di qualche metro il corteo, ma la polizia non è riuscita a disperdere i manifestanti. In tutta risposta, dai partecipanti è stata lanciata qualche pietra, mentre non lontano, vicino alla sede del parlamento le forze dell'ordine hanno utilizzato cannoni ad acqua per far desistere l'avanguardia del corteo che si era avvicinata troppo all'edificio. Circa 15mila persone hanno preso parte nel pomeriggio a una serie di concentramenti nella capitale egiziana, e in numerose province. Piattaforma politica dell'iniziativa, voluta dal 'Movimento del 6 aprile' (una sigla di militanti pro-democrazia): "Giornata di rivolta contro la tortura, la povertà, la corruzione e la disoccupazione". Numerosi presidi e cortei sono stati segnalati anche ad Alessandria (nel nord), ad Assuan e Assiut (nel sud), in diverse città sul delta del Nilo, a Ismailia (sul Canale di Suez) e nel nord del Sinai. Al Cairo, le manifestazioni che sono iniziate intorno alle 14 (le 13 in Italia, ndr) nel centro città presso la sede della Corte Suprema si sono poi estese al quartiere di Mohandessin, nell'ovest della capitale dove 2-3mila persone si sono radunate, e in altre parti della città. Fra i 20mila e i 30mila poliziotti sono stati mobilitati soltanto nel centro del Cairo: il quartiere in cui ha sede il ministero degli Interni è stato completamente sigillato, una ventina di camionette della polizia vigila sul perimetro della Corte suprema, e i presidi delle forze dell'ordine sono stati rafforzati nei più importanti snodi metropolitani. Gli organizzatori contano moltissimo sull'effetto traino della Tunisia, i cui eventi hanno scatenato un dibattito politico molto acceso fra gli egiziani, soprattutto attraverso il Web. Ed è proprio su Internet, dalla sua pagina Facebook che il premio Nobel per la pace ed ex direttore dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) Mohamed ElBaradei ha espresso il suo sostegno alle manifestazioni odierne "contro la repressione", denunciando "la minaccia di usare la forza da parte di un regime che trema davanti al suo popolo".

La capitale egiziana è blindata: fra i 20mila e i 30mila poliziotti sono stati mobilitati soltanto nel centro. Diversi partiti e movimenti dell'opposizione chiedono riforme economiche al governo di Hosni Mubarak e una svolta democratica, sulla scia della 'rivoluzione del gelsomino' in Tunisia.

In particolare, stando a fonti della sicurezza, il quartiere del Cairo in cui ha sede il ministero degli Interni è stato completamente sigillato, una ventina di camionette della polizia stazionano sul perimetro della Corte suprema, e i presidi delle forze dell'ordine sono stati rafforzati nei più importanti snodi metropolitani. In un'intervista al giornale filogovernativo 'Al Ahram', il ministro degli Interni Habib al-Adli ha definito gli organizzatori delle manifestazioni "incoscienti", assicurando che "non avranno alcun impatto" sull'ordine costituito.

"Le forze dell'ordine sono in grado di affrontare qualsiasi minaccia alla sicurezza della popolazione - ha aggiunto - e noi non prenderemo alla leggera alcuna minaccia ai beni né alcuna infrazione".

Unità
 
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O t t a
view post Posted on 25/1/2011, 23:15




Egitto/ Pioppi: Al Cairo c'è il rischio di un colpo di Stato

Roma, 25 gennaio 2011

Con un "malcontento così diffuso" è possibile che "qualcuno prenda la palla al balzo" per spodestare Hosni Mubarak e prendere il potere. "Non escludo il rischio di un colpo di stato" tramite "l'esercito", ha spiegato a TM News Daniela Pioppi, ricercatrice di "Storia e istituzioni dell'Africa" all'Università La Sapienza di Roma, a proposito delle manifestazioni di protesta contro il capo dello Stato. "Il presidente egiziano sta preparando da tempo la sua successione, vorrebbe insediare il figlio. Ma anche all'interno del suo partito c'è chi non vede di buon occhio questa soluzione. C'è un problema interno al regime, e questo potrebbe spingere qualcuno ad approfittare della situazione per insediarsi", ha aggiunto l'esperta.

L'Unità
 
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O t t a
view post Posted on 25/1/2011, 23:28




In Egitto come a Tienanmen: un uomo ferma blindato
Il ragazzo sbarra la strana ad un camion della polizia


25 gennaio 2011 - ore 22:20


CAIRO - Il governo Cinese, qualche anno fa, decise di censurare ogni video di quel giovane, famoso quanto sconosciuto, che nel giugno del 1989 riuscì a fermare un carro armato diretto verso il centro di Tienanmen.
Nessuno, se si trova in Cina ed inserisce la parola chiave "Tienanmen" su google o su qualsiasi altro motore di ricerca web, potrà visualizzare quella testimonianza di coraggio e follia che è passata alla storia.Oggi, un ragazzo egiziano, nel pieno centro del Cairo, ha deciso di emulare il giovane cinese: messosi davanti ad un camion blindato che avanzava verso la folla utilizzando un idrante frontale, il giovane è infatti riuscito a fermare il mezzo per circa un minuto. Poco dopo, si sono uniti al blocco umano altri 3-4 manifestanti e, insieme, si sono presi gioco dei poliziotti che dall'interno non riuscivano a colpirli con il potente getto d'acqua ne a muovere in avanti il pesante mezzo. Qualche altro istante ed il giudatore del camion si è deciso ad avanzare, molto lentamente, costringendo i manifestanti a spostarsi e a lasciar avanzare il veicolo verso la folla.
Il gesto simbolico quanto coraggioso, però, è finito rapidamente su youtube; diventando un vero e proprio tormentone rievocativo.

julienews



 
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O t t a
view post Posted on 26/1/2011, 09:41




Anche l'Egitto nell'effetto domino

26 gennaio 2011

Chi prevedeva che la crisi tunisina avrebbe avuto un effetto domino nei paesi arabi della regione da ieri ha in mano un argomento inoppugnabile: gli slogan e le rivendicazioni sui manifesti di diverse città egiziane erano molti simili a quelli rivolti pochi giorni fa contro il presidente Ben Ali. L'unica differenza è che al posto del nome del dittatore tunisino vi era quello dell'anziano presidente egiziano, Hosny Mubarak, 82 anni, da 29 al potere, e di suo figlio Gamal, il candidato alla successione. Entrambi erano invitati a seguire l'esilio di Ben Ali. Difficile prevede l'epilogo della manifestazione di ieri, la più grande dal 1977.

L'Egitto non è la piccola Tunisia, ma il più popoloso paese del mondo arabo. Il suo controverso governo, per quanto corrotto e recalcitrante a vere riforme democratiche, è un alleato importante degli Usa, un tappo di contenimento contro l'avanzata dei partiti islamici. Ma le modalità attraverso cui è esplosa la rivolta - il ricorso ai social network come arma usata dalle masse - lasciano presagire che possa ripetersi altrove. Come in Egitto, anche in Algeria i segni dello scontento ci sono da tempo: disoccupazione, rincari alimentari, corruzione e un benessere che si vede solo sulla carta.

Il Sole 24ore

 
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O t t a
view post Posted on 26/1/2011, 09:51




25/1/2011

Egitto, violenze al Cairo e Suez

Morti un poliziotto e tre manifestanti

Al grido di "Mubarak vattene" e "Pane e libertà" almeno 15mila manifestanti sono scesi per protestare nella piazza centrale del Cairo. Le forze di sicurezza hanno tentato di disperdere la folla con gli idranti e con i blindati, ferendo gravemente dieci dimostranti. La polizia ha caricato a manganellate i manifestanti che si sono difesi lanciando pietre. Un agente di polizia è morto travolto dalla folla. A Suez tre vittime tra i manifestanti.

Il poliziotto è caduto a terra ed è rimasto calpestato nella ressa.

La Giornata della Collera
Sono almeno 15mila le persone che hanno preso parte alla "giornata della collera". L'imponente manifestazione è nata dal tam tam su Facebook, organizzata da esponenti della società civile e dell'opposizione. Scandendo slogan contro il rais Mubarak, il corteo si è snodato per le strade del centro, sfilando davanti alla Corte Suprema con cartelli come "La Tunisia è la soluzione", chiaro riferimento alla recente "rivoluzione dei gelsomini".

"Ministro dell'Interno si dimetta"
I dimostranti hanno cercato di rompere diversi blocchi della polizia, marciando verso la centrale piazza Tahrir per poi dirigersi nel lungo Nilo. Salario minimo, fine della legislazione di emergenza e limite a due soli mandati dell'incarico presidenziale: queste le richieste degli attivisti, i quali hanno domandato inoltre le dimissioni del ministro dell'Interno, Habib al-Adly, e la condanna delle violenze di cui accusano le forze di sicurezza.

Ministro: "Pugno di ferro"
E proprio il titolare del dicastero dell'Interno, in un'intervista al quotidiano filogovernativo Ahram, aveva bocciato la protesta, affermando che "non avrà alcun impatto". Al Adli aveva anche assicurato il pugno di ferro contro coloro che "esprimono le loro idee illegalmente".

Al Cairo dieci feriti gravi nella notte
Nella notte al Cairo è stata avviata un'azione delle forze di sicurezza per disperdere le migliaia di manifestanti in una grande piazza al centro. Nell'operazione sono rimaste ferite gravemente dieci persone. Per mantenere l'ordine, il ministero dell'Interno ha disposto uno spiegamento di forze di sicurezza senza precedenti, con 20mila agenti mobilitati.

Coprifuoco ad Alessandria
Oltre al Cairo, i manifestanti sono scesi in piazza anche a Ismailia, Suez, Alessandria. In quest'ultima città è stato decretato il coprifuoco e la gente si è dispersa dandosi appuntamento per l'indomani. Nel Sinai del nord, infine, i dimostranti hanno dato alle fiamme alcuni copertoni e bloccato una strada costiera che conduce a Rafah, al confine con Gaza, chiedendo il rilascio dei prigionieri politici.

A Suez uccisi tre manifestanti
Tre giovani manifestanti sono morti dopo essere stati colpiti da proiettili durante scontri con le forze dell'ordine a Suez. I primi due sono stati raggiunti da proiettili di gomma, il terzo da una pallottola vera sparatagli al ventre. Lo riferiscono fonti della sicurezza egiziane. Le stesse fonti aggiungono che sono stati 8mila i partecipanti alla manifestazione di protesta dove si sono registrati oltre 100 feriti.

I copti non partecipano alla sommossa
Alla protesta non hanno partecipato i copti che hanno invitato a pregare per la sicurezza dell'Egitto. I responsabili della minoranza cristiana hanno definito i cortei come "atti di vandalismo che puntano a minare la stabilità del Paese".

Tg Com
 
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hayaty
view post Posted on 26/1/2011, 16:24




Egitto, scontri anti-Mubarak. Rappresaglia contro i giornalisti.
Cairo, arrestati otto manifestanti. Il governo blocca i social network. Preoccupazione internazionale.

26/01/2011

Manifestanti e polizia hanno ingaggiato nuovi scontri in Egitto, con episodi di violenza al Cairo, Suez e nel Sinai. Al Cairo, in particolare, un piccolo gruppo di giornalisti e avvocati egiziani ha tentato di manifestare davanti al sindacato dei giornalisti. Poco prima, nello stesso luogo, era stato arrestato, con un blitz il segretario generale del sindacato, Yayha Qalash. La polizia ha rapidamente bloccato la rivolta picchiando i manifestanti con manganelli e arrestando otto di loro. I dimostranti stavano cantando "Mubarak se ne sta andando, oh gente egiziana, sii coraggiosa e unisciti a noi". Al momento delle violenze, la folla cantava "pacifici, pacifici".

LA SECONDA GIORNATA - In mattinata, la polizia ha cercato di dispendere con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua le decine di manifestanti che si erano concentrati nella notte a piazza Tahrir nel centro del Cairo. Alcuni gruppi di protesta hanno tentato di radunarsi anche di fronte alla moschea di al-Hasra, nella periferia della capitale, nonché in altre zone del paese. Martedì nelle proteste contro il presidente Hosni Mubarak, ha provocato diverse vittime. L'ultima, la quinta della prima giornata, è deceduta in seguito alle percosse ricevute. Finora si contavano 3 morti a Suez ed un agente al Cairo.

"TUTTI IN PIAZZA" - La tensione resta altissima. Un gruppo dell’opposizione egiziana ha chiamato nuovamente gli egiziani in piazza per proseguire con i cortei, i primi in 30 anni del governo del presidente Mubarak. Il gruppo "Movimento 6 aprile", tra gli animatori delle proteste, ha nuovamente esortato la gente a raggiungere la principale piazza del Cairo, la stessa che è stata liberata con la forza all'alba di martedì. "Tutti devono raggiungere piazza Tahrir per prenderla in consegna di nuovo", ha scritto il gruppo sulla sua pagina di Facebook. La polizia e l’esercito sono già schierati in forze a Tahir Square, mentre il governo ha parzialmente bloccato l'accesso a Facebook e Twitter.

USA E GERMANIA PREOCCUPATI - L'acuirsi della tensione in Egitto preoccupa gli Stati Uniti, il principale alleato del Cairo. La Casa Bianca ha esortato "il governo egiziano a recepire le aspirazioni del popolo per portando avanti le riforme politiche, economiche e sociali che possono migliorare la vita della gente e aiutare l’Egitto a prosperare. Gli Usa sono impegnati a lavorare con l’Egitto e il popolo egiziano per raggiungere questi obiettivi". Da Parigi il ministro degli Esteri Michele Alliot-Marie ha espresso rammarico "per le vittime". Anche il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha detto che Berlino è "molto preoccupata" per le proteste in Egitto. La Germania fatto un appello alle parti perchè evitino ulteriori violenze. "Siamo molto preoccupati per come la situazione si sta sviluppando in Egitto", ha detto Westerwelle ai giornalisti. "Chiediamo alle parti di usare cautela e rinunciare alla violenza". Sulla questione si è espressa anche l'Unione europea: "Le autorità dovrebbero ascoltare le richieste della gente", ha detto Maja Kocijancic, portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea

FRATTINI - L'esecutivo italiano, da par suo, spera "che (Hosni) Mubarak continui come sempre ha fatto a governare con saggezza e lungimiranza" perché "l'Egitto è punto di riferimento per il processo di pace che non può venire meno" e per scongiurare una "deriva fondamentalista". Questa la posizione espressa da Franco Frattini. Secondo il ministro degli Esteri la situazione in Egitto è diversa da quella tunisina: "Non vedo una similitudine perchè vi sono situazione diverse. In Egitto vi si sono pulsioni estremiste islamiche ed è quanto in Tunisia non abbiamo visto". In ogni caso il titolare della Farnesina esclude che l’Europa "possa e debba dettare una ricetta" ma "dobbiamo limitarci a incoraggiare" l’impegno "della società civile, laica come è avvenuto in Tunisia".

DIVIETO DI MANIFESTARE - Intanto, in risposta alle porteste sono scattati numerosi arresti: al Cairo e in altre città egiziane, circa 400 dimostranti sono stati fermati dalle forze dell'ordine, e anche l’Organizzazione dei Fratelli musulmani ha denunciato l’arresto di 121 loro sostenitori, durante una manifestazione di protesta nella città di Asyut (300 chilometri a sud del cairo). Per evitare ulteriori scontri, il governo egiziano ha annunciato che non saranno tollerate altre proteste contro il presidente Honsi Mubarak dopo quelle di ieri. La dichiarazione del Ministero dell'interno egiziano è arrivata proprio mentre i gruppi dell’opposizione hanno convocato via internet una seconda giornata di protesta nella centrale piazza Tahir del Cairo. Chiunque parteciperà alle dimostrazioni sarà fermato e incriminato, hanno reso noto fonti del dicastero.


Libero
 
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hayaty
view post Posted on 26/1/2011, 16:40




Egitto, scontri durante i funerali
Tafferugli tra agenti e parenti vittime

26/1/2011


Tensione sempre alta in Egitto. Oltre 2mila persone hanno partecipato a Suez ai funerali di uno dei manifestanti uccisi durante le proteste. Durante la cerimonia si sono verificati scontri tra i parenti della vittima e la polizia. A Suez, come ad Alessandria e in alcune località del delta del Nilo, sono previste nuove manifestazioni, oltre a quella che gli organizzatori hanno detto di voler organizzare nella capitale.


TGCOM
 
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O t t a
view post Posted on 27/1/2011, 10:28




27 gennaio 2011

RESTA ALTA LA TENSIONE DOPO GLI SCONTRI
Mille arresti in Egitto.
Atteso il rientro di ElBaradei

L'ex presidente dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica è il punto di riferimento dell'opposizione


La tensione in Egitto resta altissima e anche durante la notte si sono registrati scontri tra manifestanti e polizia nella capitale egiziana del Cairo. La folla che da due giorni protesta contro il governo del presidente Hosni Mubarak ha deciso di sfidare la stretta delle autorità, che nei giorni scorsi hanno eseguito centinaia di arresti. Le ultime notizie parlano di mille persone fermate secondo responsabili della sicurezza. E’ atteso un ritorno massiccio delle manifestazioni, nonostante la calma delle prime ore della giornata. IL RIENTRO DI EL BARADEI - Le proteste dovrebbero raggiungere il picco venerdì, quando l’ex presidente dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e punto di riferimento dell’opposizione, Mohamed ElBaradei, rientrerà in Egitto. «Tornerò al Cairo e andrò in strada, perché non c’è alcuna alternativa - ha detto da Vienna ElBaradei al sito Usa ] MILANO - La tensione in Egitto resta altissima e anche durante la notte si sono registrati scontri tra manifestanti e polizia nella capitale egiziana del Cairo. La folla che da due giorni protesta contro il governo del presidente Hosni Mubarak ha deciso di sfidare la stretta delle autorità, che nei giorni scorsi hanno eseguito centinaia di arresti. Le ultime notizie parlano di mille persone fermate secondo responsabili della sicurezza. E' atteso un ritorno massiccio delle manifestazioni, nonostante la calma delle prime ore della giornata.

IL RIENTRO DI EL BARADEI - Le proteste dovrebbero raggiungere il picco venerdì, quando l'ex presidente dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) e punto di riferimento dell'opposizione, Mohamed ElBaradei, rientrerà in Egitto. «Tornerò al Cairo e andrò in strada, perché non c'è alcuna alternativa - ha detto da Vienna ElBaradei al sito Usa "The Daily Beast" - A guardare questo numero impressionante di gente (che protesta, ndr) si spera che le cose non degenerino, ma al momento sembra che il regime non abbia recepito il messaggio».

Gli scontri al Cairo
Il fratello di ElBaradei, Ali, ha confermato che l'ex presidente dell'Aiea arriverà al Cairo giovedì sera e che intende partecipare alle proteste in programma per venerdì. A poche ore dalla sua pubblicazione su Facebook, la convocazione della manifestazione ha già raccolto oltre 24mila adesioni, nonostante le restrizioni imposte dalle autorità all'accesso alla rete. Alcuni osservatori parlano di un blocco a Facebook, ma i gestori del sito assicurano che non si registra alcun calo del traffico dal paese.

Il Corriere della Sera
 
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O t t a
view post Posted on 27/1/2011, 11:24




EGITTO: NUOVI SCONTRI A SUEZ, DA VIENNA RIENTRA ELBARADEI

Il Cairo, 27 gennaio 2011 - 11:12

In Egitto sono ripresi gli scontri tra polizia e manifestanti che chiedono la fine del regime di Hosni Mubarak. Secondo al Jazira un commissariato di polizia e' stato attaccato e messo a fuoco a Suez, mentre al Cairo continuano le proteste fuori dalla sede del sindacato dei giornalisti, tra i principali obiettivi del giro di vite messo in atto dalle autorita' egiziane. Sono almeno 1.000 gli arresti eseguiti dalla polizia egiziana da martedi' scorso, quando sono cominciate le proteste contro il presidente Hosni Mubarak. Lo hanno riferito fonti della sicurezza egiziana. La dissidenza promette nuove manifestazioni, nonostante il giro di vite delle autorita'. Su Twitter il dissidente Ayman Nour, icona della liberta' di espressione incarcerata per quattro anni fino al 2009 e capo del partito El Ghad, ha detto di aspettarsi nuove manifestazioni domani, dopo la preghiera musulmana del venerdi'. Nour ha anche riferito che dall'autopsia e' emerso che e' morto per cause naturali il poliziotto contato come vittima degli scontri il primo giorno della protesta. Su alcuni account di Facebook si leggono messaggi di questo tenore: "Musulmani e cristiani di Egitto continueranno la battaglia contro la corruzione, la disoccupazione e l'oppressione".

La dissidenza, che sembra non avere un capo riconosciuto, potrebbe trovarlo in Mohamed ElBaradei, l'ex direttore dell'Aiea, stimato da diverse fasce sociali in patria e fornito di adeguati contatti nella comunita' internazionale: "Non ho scelta. Torno al Cairo e andro' in strada", ha scritto da Vienna ElBaradei sul Daily Beast. Il suo rientro nel Paese, atteso per questa notte, sembra coincidere con una intensificazione del pressing della Casa Bianca sul rais.

Secondo quanto riporta Bloomberg, Barack Obama avrebbe telefonato ieri a Mubarak per convincerlo a cogliere l'occasione delle proteste per abbracciare le riforme democratiche. L'Egitto e' il destinatario maggiore di aiuti americani dopo l'Afghanistan, il Pakistan Israele, secondo quanto emerge dai dati del bilancio del Dipartimento di Stato.

AGI
 
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O t t a
view post Posted on 28/1/2011, 09:59




Egitto: disordini a Ismailia
Manifestanti sono stati dispersi, promettono di ritornare

IL CAIRO, 27 gennaio 2011 - 14:03

Tafferugli si sono verificati fra centinaia di manifestanti e forze dell'ordine ad Ismailia, nel nord dell'Egitto, mentre e' in corso una manifestazione ad Alessandria. Ad Ismailia i manifestanti sono stati dispersi ma hanno promesso di ritornare in forze a breve. Ad Assiut, nell'Alto Egitto, sono tremila i manifestanti che si sono riuniti. Secondo fonti locali la manifestazione sarebbe tranquilla.

ANSA
 
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delfinroma
view post Posted on 28/1/2011, 15:20




Egitto in rivolta, interviene l'esercito: la folla sfida il coprifuoco, 11 morti
Venerdì della collera, brucia il centro del Cairo. Oscurati internet e telefonia. Tour operator italiani fermano partenze

IL CAIRO - Nel giorno in cui l'opposizione convoca una nuova grande mobilitazione pr chiedere le dimissioni di Mubarak, che coincide con il venerdì di preghiera, al Cairo e in altre parti dell'Egitto internet non è accessibile. La rete in questi giorni è stata usata per lanciare appelli e convocazioni di manifestazioni e proteste. Da questa mattina non è più disponibile il servizio di sms fra cellulari. Oscurata anche al Jazeera.

Scontri al Cairo e ad Alessandria. Gli scontri sono iniziati dopo la preghiera del venerdì nella zona di Giza e ad Alessandria. La polizia è intervenuta all'esterno di alcune moschee del Cairo per disperdere la folla. Per la prima volta manifestazione anti governativa anche a Nasr City. Migliaia di manifestanti si sono raccolti davanti alla moschea-università di Al Azhar, il maggior centro teologico sunnita, dove la polizia ha sparato proiettili di gomma. Nel quartiere di Dokki, alla moschea Mustapha Mahmoud migliaia di di dimostranti si sono raccolti attorno all'ex parlamentare nasseriano Hamdiia Sabahi, possibile candidato alla presidenza.

Morti al Cairo. Cortei molto nutriti si sono diretti verso piazza Tahrir, che conduce alla sede della presidenza del consiglio e a quella del Parlamento. Qui la polizia ha fatto uso di armi da fuoco e ci sono almeno due morti e decine di feriti.

Ad Alessandria la polizia ha sparato lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere la folla davanti alla moschea el Kaid Ibrahim. Alcuni funzionari della polizia si sono rifiutati di lanciare i lacrimogeni contro i manifestanti che sfilano per le vie della città. Secondo al-Arabiya, molti agenti hanno gettato in terra caschi e manganelli per dimostrare di non voler reprimere la protesta.

Secondo Al Jazeera, l'ex direttore generale dell'Aiea, Mohammed El Baradei è stato “trattenuto”. La polizia ha impedito a El Baradei ed altri capi dei partiti di opposizione di partecipare alla manifestazione di Giza. La polizia oltre all'ex direttore dell'Aiea ha bloccato anche Osama al-Ghazali, presidente del Fronte democratico. La polizia ha usato manganelli per disperdere il cordone di manifestanti che si era formato attorno a El Baradei. I sostenitori del politico, indicato come il principale sfidante del presidente alle prossime elezioni, sono stati picchiati dalle forze dell'ordine, che per disperdere la folla hanno anche fatto uso di idranti. Un reporter della Bbc è stato ferito al Cairo. La polizia ha aggredito due troupe di al-Arabiya sequestrando il materiale filmato questa mattina.

La minaccia del ministero dell'Interno. Le violente proteste hanno trasformato ieri in campo di battaglia la città di Suez, mentre in una cittadina del Sinai un giovane dimostrante è morto, colpito da un proiettile in bocca. In vista del venerdì della collera, indetto per oggi dalle organizzazioni di opposizione è rientrato al Cairo Mohamed El Baradei, ex capo dell'agenzia atomica internazionale e leader del movimento per la riforma. In nottata il ministero dell'Interno ha avvertito che saranno prese «misure decisive» contro i manifestanti, «in conformità con la legge».

Venerdì 28 Gennaio 2011 - 10:13 Ultimo aggiornamento: 14:29

il messaggero

io sono preoccupatissima per i miei amici in egitto, uno al cairo, uno ad alessandria, uno ad assuan..a 2 squilla il cellulare e non rispondono, quello ad assuan ce l'ha spento..dopo riprovo..ma che ansia!
ho visto al tg un ragazzo morto sparato alle spalle, ed era solo in quel tratto di strada..quindi proprio mirato per bene...

Edited by hayaty - 29/1/2011, 16:08
 
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O t t a
view post Posted on 28/1/2011, 15:27




Egitto: blocco comunicazioni cellulari
Dall'alba bloccato internet in tutto il territorio egiziano


IL CAIRO, 28 gennaio 2011 - 10:27

In Egitto risultano essere saltate anche le comunicazioni vocali fra telefoni cellulari. Il servizio sms e' gia' inutilizzabile da alcune ore mentre dalle prime ore di oggi risulta essere bloccato internet in tutto il territorio egiziano. Internet in questi giorni e' usata dall'opposizione per lanciare appelli e convocazioni di manifestazioni e proteste. Per oggi sono state annunciate dimostrazioni in occasione della preghiera del venerdi'.

ANSA
 
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