Mal d'Egitto

Film egiziani in Prima visione, le "loro"ultime novità al Cinema

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carol69
view post Posted on 7/9/2008, 13:14




CITAZIONE (falak @ 4/9/2008, 21:25)
Vi segnalo un altro sito dove son presenti films da poter vedere per intero gratuitamente ( e legalmente) : www.2hgs.com/2/videos/arabic-films ;)

wow carino questo sito..grazie falak
baci carol

una domandina...se voglio vedere il filmato che si veda in tutto lo schermo del pc come devo fare?che tsti devo shiacciare lo visto fare da un mio amico..poi non ho chisto..e ora chiedo a qualcuno di voi se mi puo aiutare baci carol
 
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falak
view post Posted on 7/9/2008, 13:23




Di solito c'è un tasto per allargare l'immagine sulla destra dopo la barra di scorrimento del film....

Nel sito che hai linkato per ultimo ,invece,clicca il tasto verde FULLSCREEN.....

(la qualità a schermo intero peggiora un pò....)


p.s. Se hai bisogno ti elenco link per link i diversi tasti per ingrandire meshi?
 
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carol69
view post Posted on 7/9/2008, 13:33




meshy gamila shukran awi
bene bella grazie tanto
baci carol
 
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falak
view post Posted on 7/9/2008, 13:49




Carol ti metto una foto (guarda la freccia)...

N.B. In genere il tasto da premere è sempre questo ^_^ :



image

 
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carol69
view post Posted on 7/9/2008, 16:43




ok grazie mille
baci carol
 
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ARNAP
view post Posted on 31/7/2009, 10:05




Tutti i numeri della 66ª edizione


VENEZIA (30 luglio) - Ecco i numeri della 66ª Mostra del cinema di Venezia (2-12 settembre): nelle quattro sezioni ufficiali ci sono 75 lungometraggi di cui 71 in prima mondiale e 4 in prima internazionale. I 24 lungometraggi nel concorso ufficiale di Venezia 66 sono tutti in prima mondiale.

Fra i 20 fuori concorso le prime mondiali sono 18; in Orizzonti, sono 22 su 24 film, e in Controcampo italiano, sono prime mondiali tutti e sette i film in programma.

I selezionatori hanno visionato 3859 titoli, di cui 2519 lungometraggi, provenienti da 74 Paesi.

L'Italia guida la lista delle nazioni con più opere al festival: ne ha 22 di cui 18 sono lungometraggi. Seguono gli Stati Uniti, con 17 film (15 sono lungometraggi); la Cina con cinque film; Francia, Germania e India con quattro, l'Egitto con tre e fra gli altri, con due, Austria, Brasile, Giappone, Spagna, Russia e Svizzera.

Assenti eccellenti nelle sezioni ufficiali della Mostra (almeno per ora, ci sono ancora da considerare i film sorpresa), sono Paesi come Argentina, Messico, Portogallo e Canada.

In totale, i documentari, provenienti da diversi Paesi, nelle diverse sezioni sono 23.

Le opere prime invece sono 16, di cui 5 in concorso, una fuori concorso, sette in Orizzonti, quattro in Controcampo italiano.

Le opere seconde sono nove: una in concorso, una fuori concorso, cinque in Orizzonti, due in Controcampo italiano.

Il Gazzettino

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ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA È PRESENTE IN CONCORSO “THE TRAVELLER” DI AHMED MAHER


Arriva dall'Egitto... ma anche dagli States e dall'Italia uno dei film in Concorso a Venezia 66. Con il grande Omar Sharif...

Primo lungometraggio del regista egiziano formatosi professionalmente tra l'America e l'Italia, The Traveller riflette il fascino della tradizione mediorientale influenzata dal miglior cinema italiano e francese, con tocchi quasi quasi "felliniani". Il tutto arricchito da un cast d'eccezione: il pluripremiato Omar Sharif, che torna al Lido dopo il Leone d'Oro alla Carriera del 2003, accanto all'irresistibile Cyrine Abdelnour, la giovane attrice libanese già supermodella e popstar internazionale con tre album all'attivo. Il film è prodotto dal Ministero della Cultura Egiziano insieme alla neonata società italiana di Alberto Luna, la Maxus Production.
Tre giorni nella vita di un uomo, a Port Said, Alessandria d' Egitto e Il Cairo. La vita di Hassan è racchiusa nel racconto di tre giorni cruciali della sua lunga esistenza durante i quali egli forgia, attraverso un'intensa esperienza umana che è al contempo ricerca e fuga da se stesso, la sua sensibilità ed il suo carattere. Tre giorni in cui il destino gli ha imposto di apprendere il significato di amore, di gelosia, di tradimento come pure di interrogarsi sul senso di paternità e sui vincoli di sangue. È un cammino che segue il viaggio di Hassan, dalla giovinezza alla maturità e fino alla vecchiaia, attraverso il tempo e lo spazio.

Zabriskiepoint
 
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ARNAP
view post Posted on 1/9/2009, 17:18




VENEZIA 66:MAHER, SHARIF IN FUGA TRA FELLINI E DE CHIRICO


01/09/2009 - "Racconto la storia di un uomo in fuga, un uomo che scappa dai dubbi, che non vuole sapere la verita' e preferisce vivere in una sorta di realta' virtuale".
Ahmed Maher, regista egiziano di quarantun anni, presenta il 10 settembre in anteprima mondiale in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il suo primo lungometraggio, "The traveller", interpretato da Omar Sharif che dopo oltre 15 anni torna a recitare in un film nella sua lingua madre, l'arabo.
Costato circa 6 milioni di euro, questo film rappresenta il maggior impegno economico dell'Egitto nel cinema.
Innamorato del cinema italiano, Maher ha voluto "ad ogni costo Marco Onorato, uno dei piu' bravi direttori della fotografia del mondo che, tra l'altro, ha lavorato in 'Gomorra'". Con Onorato, in "The traveller" si respira aria di casa nostra anche per la presenza di Roberto Perpignani che ha collaborato al montaggio e del fonico Francesco Cocinelli. "E' un film dalla fortissima connotazione mediterranea - spiega ancora il regista - dove colori, immagini e suoni sono frutto dell'incontro di varie culture". "The traveller" racconta la storia di un uomo, "un antieroe", visto durante tre giorni importanti della sua vita: l'incontro di un solo giorno con una donna e la passione; l'incontro con la figlia di lei che l'uomo s'immagina sia anche sua figlia; l'incontro col figlio di quest'ultima che, come ovvio, l'uomo crede sia il nipote.
"Ho sempre detto che ritengo Fellini uno dei miei maestri e, come dice Woody Allen, anch'io credo che siamo tutti figli i 'Otto e mezzo' - dice il regista -. Per questo ho seguito il metodo di Fellini e ho girato lasciandomi quasi trascinare dal film senza sapere dove sarei andato a finire".
Ma la presenza dell'Italia in "The traveller" non e' legata solo al maestro riminese. "Determinante nel mio cinema e' la pittura metafisica italiana e, soprattutto, le atmosfere e i colori di Giorgio De Chirico - racconta ancora Ahmed Maher. -Il silenzio, il colore, i cavalli presenti nel mio film sono tutti elementi che riportano a De Chirico".


Repubblica
 
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ARNAP
view post Posted on 10/9/2009, 16:27




CITAZIONE (ARNAP @ 31/7/2009, 11:05)
ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA È PRESENTE IN CONCORSO “THE TRAVELLER” DI AHMED MAHER

CINEMA: "THE TRAVELLER", POSSIBILE CENSURA IN EGITTO


Venezia, 10 settembre 2009 - Il protagonista e' un mito del cinema di tutti i tempi, Omar Sharif. Il film, "El Mosafer" ("The Traveller") e' stato fortemente voluto alla Mostra del Cinema di Venezia dal direttore Marco Muller e segna il ritorno del cinema egiziano in laguna dopo ben 25 anni. Il finanziamento, sei milioni di euro, e' del ministero della Cultura Egiziano - Fondo per lo sviluppo culturale. Ma ora l'opera prima del regista quarantunenne Ahmed Maher, in concorso a Venezia, rischia la censura proprio a partire dall'Egitto. "E non c'e' solo il problema della censura, ma anche quello della reazione della societa' egiziana che e' un po' cambiata - afferma Maher -. Temo piu' i pericoli che possono venire da uno spettatore qualunque che da un funzionario del Governo. Non voglio parlarne perche' non si sa cosa succedera', cioe' se riusciremo a far uscire il film in Egitto". Secondo il regista, "non si tratta solo della scena nella seconda parte in cui c'e' un avvicinamento sessuale tra un uomo e una donna che lui crede sia sua figlia, ma nel film non viene risolto il dubbio se ci sia incesto o meno. E' un discorso generale perche' nel film si parla dei legami di sangue, dei rapporti familiari. Io penso che bisogna andare avanti, affrontare temi che erano tabu'. La Mostra di Venezia - prosegue - e' stata coraggiosa perche' ha scelto un film orientale senza sapere cosa succedera' e anche perche', dopo 25 anni di assenza del cinema egiziano, il pubblico probabilmente si aspettava qualcosa di diverso: spero di presentare elementi della societa' egiziana sconosciuti in Occidente". Omar Sharif ha ricordato oggi di aver ricevuto "una condanna a morte dopo aver interpretato San Pietro per la Rai, perche' ho detto che Gesu' e' figlio di Dio, affermazione blasfema per l'Islam. Allora ho scritto a Bin Laden spiegando che quello che dico nei film e' quello che trovo scritto nei copioni, non quello che penso, e la cosa si risolse".

Agi
 
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ARNAP
view post Posted on 13/11/2009, 10:28




L'invito: "Usate il mio Paese come location per girare film"

Adel Adeeb, l'Egitto e' la Hollywood del mondo arabo



"Ci piacerebbe che i nostri film venissero proiettati in Europa. La cooperazione e' importante perche' avvicina le parti", ha detto il regista e produttore egiziano, a Roma per partecipare al Medfilm Festival
Roma, 11 nov. - (Adnkronos/Aki) - In nome della lunga storia della cinematografia egiziana, i registi e i produttori dell'Egitto, la ''Hollywood del mondo arabo", vogliono collaborare di piu' con i colleghi europei e continuare a imparare. Parola del noto regista e produttore egiziano Adel Adeeb, a Roma per partecipare alla 15esima edizione del Medfilm Festival. "Ci piacerebbe che i nostri film venissero proiettati in Europa. La cooperazione e' importante perche' avvicina le parti", ha detto Adeeb in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL.
"Il cinema non e' legato a un dato Paese, ma all'arte e agli artisti", ha sottolineato il regista. "Nella mia esperienza, ho imparato che il linguaggio del cinema e' lo stesso dovunque, soprattutto in Egitto dove ce ne occupiamo da 100 anni. Siamo la Hollywood del mondo arabo", ha aggiunto, invitando i registi e i produttori europei a usare il suo Paese come location per girare film.

Il regista ha parlato anche della controversa serie televisiva egiziana che ha come soggetto il movimento dei Fratelli Musulmani, formalmente fuori legge in Egitto, di cui sara' direttore e produttore. La serie, scritta dal noto sceneggiatore egiziano Wahid Hammed, documentera' la vita del fondatore del movimento, Hasan al-Banna. "Una volta in onda, questa serie sara' uno dei piu' importanti eventi dei prossimi anni - ha assicurato - Quel che ha scritto Hammed e' un documentario onesto sui pro e sui contro di questo movimento e su come si inserisce nella storia dell'Egitto".

In merito alla liberta' d'espressione in Egitto, il regista ha sottolineato che il Paese guidato da Hosni Mubarak "non e' il Golfo". "Noi non abbiamo censure. Non abbiamo questa sensazione di essere soffocati, siamo liberi di fare cio' che vogliamo. Abbiamo 200 quotidiani che crocifiggono tutto e tutti", ha sottolineato Adeeb, precisando che "anche a livello televisivo non c'e' questo problema". "Possiamo mettere in evidenza qualunque cosa sia accaduta in Egitto - ha detto - negli ultimi dieci anni nel modo piu' democratico".

Tre recenti film di Adeeb hanno riscosso grande successo in Egitto e nel mondo arabo. L'artista e' noto per aver prodotto la pellicola 'Palazzo Yacoubian', tratta dall'omonimo libro di Alaa el-Aswani, primo film a vincere una nomination all'Oscar. Un altro film di Adeeb, 'Hassan & Morqos', che affronta con un approccio comico il conflitto religioso tra musulmani e cristiani, e' stato presentato l'anno scorso al Medfilm Festival di Roma.

Adnkronos
 
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carol69
view post Posted on 16/11/2009, 06:45




sarebbe fantastico andare al cinestar di lugano a vedere un film arabo!!!
inshalla
 
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ARNAP
view post Posted on 24/11/2009, 10:39




CINEMA: HELIOPOLIS, CIO' CHE RESTA DEL CAIRO DI UN TEMPO


di Salwa Salem

IL CAIRO - Un film sulla frustrazione dei giovani e la stagnazione della vita politica in Egitto, elogiato dai critici egiziani ed arabi, ma che rischia di fare fiasco al botteghino come tutti i prodotti di un ''cinema indipendente'', ancora in formazione in Egitto.
Si tratta di 'Heliopolis' del giovane regista Ahmed Abdallah. Prodotto da Sherif Mandor con un budget modesto, il film ha fatto gia' parlare di se' lo scorso maggio al mercato del Festival di Cannes e si e' finalmente visto anche al Cairo, nella competizione ufficiale del 33/mo Festival internazionale conclusosi venerdi' scorso.
Il regista ambienta la vicenda in uno scenario nostalgico, ma amaro, che critica in modo discreto la realta' politica e sociale dell'Egitto attuale. Il protagonista Ali, interpretato dal famoso attore egiziano Khaled Aboul Naga, prova una nostalgia profonda per i tempi e i luoghi di una volta. Tempi che - dal suo punto di vista, rimproveratogli pero' da numerosi critici - si collocano nell'epoca coloniale, all'inizio del XX secolo: epoca in cui le comunita' britanniche, francesi, italiane, belghe, greche ed armene erano favorite.
Ali prova grande ammirazione per Heliopolis, quartiere nel quale numerose costruzioni ed edifici restano a testimoniare l'apporto degli architetti belgi portati dal barone Empain. ''Ho voluto fare un film sulla diversita' etnica e culturale di allora - ha spiegato Abdallah in un'intervista -; credo che Heliopolis sia il solo distretto della citta' che ancora lotta per conservare il suo spirito cosmopolita. Il quartiere ospita gente di diverse etnie, religioni, culture e classi sociali, mentre Il Cairo, la citta'-madre, sta assistendo ad una rapida perdita del suo carattere multiculturale.
Ho voluto cercare le ragioni di queste trasformazioni e raccontare, nel frattempo, anche le mie storie personali''. Anche se il film dà l'impressione di una descrizione monotona e banale delle preoccupazioni della vita quotidiana nella selvaggia megalopoli del Cairo, si nota fin dai primi momenti che il regista rompe con l'approccio tradizionale e commerciale che caratterizzano la settima arte in Egitto.
I sei personaggi principali sono alle prese con ostacoli e preoccupazioni quotidiane che rovinano le loro giornate e in definitiva le loro vite: Ibrahim, un laureato che prepara una ricerca sulle minoranze e i cambiamenti che hanno rovinato il bel quartiere di Heliopolis; Adel, un giovane medico copto, costretto ad abbandonare i luoghi che ama per raggiungere la sua famiglia in Canada; la giovane coppia che cerca un appartamento per il suo matrimonio; Inji, una ragazza che lavora alla reception di un modesto albergo di Heliopolis, ma lo nasconde ai familiari, spedendo loro lettere, tramite un impiegato dell'hotel, in cui afferma di vivere a Parigi.
E' tuttavia il giovane poliziotto coscritto a rappresentare il personaggio piu' significativo del film: confinato nella sua garitta, rompe la monotonia con le vecchie canzoni che ascolta alla radio e divide il suo pane con un cane randagio.
Niente si muove, niente va avanti, nulla cambia in questo 'Heliopolis' dove il partito unico e il capo dello Stato sono al potere da circa 30 anni. ''I cortei presidenziali'' paralizzano spesso la citta' per ore e le strade del Cairo sono controllate dallo stato di emergenza, dagli spacciatori e dai malviventi. E i personaggi sono disperati, passivi e rassegnati al loro destino.

23 novembre 2009

Ansa Med
 
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ARNAP
view post Posted on 28/12/2009, 15:22




EGITTO, YOUSRY NASRALLAH REGISTA DELL'ANNO


Il Cairo, 28 dicembre 2009 - Yousry Nasrallah e' stato nominato regista egiziano dell'anno per il 2009. Il riconoscimento ha trovato concordi critici e opinione pubblica, per i quali non ci sono ormai dubbi sul talento di Nasrallah che si e' imposto per il suo modo personale di affrontare tematiche le piu' diverse i e per la costanza con cui ritorna sui motivi ideali da cui trae ispirazione.
Fino a non molti anni fa il regista era noto soprattutto ai cinefili, anche se compariva puntualmente nella lista dei registi piu' significativi del Paese. Ma le sue opere erano sempre troppo distanti dagli interessi del grande pubblico.
La svolta e' arrivata all'inizio di quest'anno, con l'uscita del film 'Ehky ya Schehrazade' (Raccontami una storia), la cui protagonista, Hebba, presentatrice di un popolare programma televisivo, deve scendere a compromessi per non perdere il lavoro. Il film ha riscosso un grande successo in patria e' stato presentato fuori concorso ai festival di Venezia e di Toronto.

AGI
 
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blacker22
view post Posted on 31/3/2010, 17:08




qui vi posso dare un sito egiziano dove puoi scaricare tuti i film in prima visione senza ne pagare ne anche registrare e trovi anche i film apena usciti nella sala americana ma in ingelse con sotto titolo in arabo http://myegy.com/
 
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27 replies since 31/8/2008, 19:25   3850 views
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