Mal d'Egitto

Relitto Rosalie Moller - Isola di Gubal, Hurghada

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Minea 313
view post Posted on 28/8/2008, 21:45




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Il relitto del Rosalie Moller sta velocemente diventando uno dei più famosi del Mar Rosso.
Di dimensioni leggermente superiori al suo vicino "Thistlegorm", il relitto riposa a 50 metri di profondità con l'albero di maestra a 17 metri sotto la superficie del mare. Misurava 108 metri e aveva una stazza di 3960 tonnellate.

Varata nel 1910 con il nome di "Francis" fu costruita a Glasgow, in Scozia da Barclay Curle and CO. Fu successivamente venduta ad un'altra compagnia, la Moller Line, e ribattezzata con il nome di "Rosalie Moller".
Il vascello veniva utilizzato per fornire di carbone "Best Welsh" le navi mercantili e le flotte degli alleati durante la seconda guerra mondiale.

Il suo ultimo viaggio cominciò come tutti gli altri, caricando per quella che sarà l'ultima volta il carbone "Best Welsh" verso la fine di Luglio del 1941. La sua destinazione finale era Alessandria d'Egitto. Giunta in Mar Rosso le fu assegnato un ancoraggio mentre attendeva ulteriori istruzioni per attraversare lo Stretto di Suez.

Dove si trova

Nella notte dell' 8 Ottobre 1941, due giorni dopo l'affondamento del Thistlegorm, la nave Rosalie Moller fu attaccata dai bombardieri Heinkel. Il vasto danno provocato a tribordo la fece colare a picco. Due persone persero la vita mentre gli altri si calarono in acqua con scialuppe di salvataggio. Il relitto del Rosalie Moller si trova nella parte occidentale dell'Isola di Gubal, a nord di Hurghada.


L'immersione sul relitto

Il relitto, intatto ed in perfette condizioni, è appoggiato sul fondo sabbioso con la prua nella sabbia. Scendendo dalla cima di ancoraggio verso l'albero di trinchetto, la vista del faro dell'albero maestro riempie di immensa anticipazione.

Continuando la discesa, ad una profondità di circa 39 metri, appaiono il ponte e la prua. L'ancora di tribordo è sganciata e la catena scorre verso il fondo fino a sparire dalla vista. L'ancora di babordo è invece rimasta al suo posto. I parapetti sono ancora in buone condizioni come del resto tutto l'armamentario sul ponte: argani, verricelli e gomene. Devo ammettere che fa una certa impressione vedere come tutto sia ancora intatto e al suo posto.

Mi ci sono volute parecchie immersioni ma alla fine ho scovato, sul ponte principale, il portello che permette l'accesso al quartiere di poppa. Sul ponte di poppa erge intatta la ciminiera. Una piccola scala conduce ad un'altra splendida ciminiera a vapore in rame. I boccaporti del centro della nave non esistono più, rivelando l'intero carico di carbone "Best Welsh". Stranamente, anche se il legno dei ponti è marcito col tempo, gli oblò sono tuttora presenti, alcuni nella loro posizione originaria, altri sparsi nei piani sottostanti.

Verso poppa, l'accesso all'interno è reso possibile da due passerelle che corrono parallele lungo la nave, pemettendo l'ingresso alle cabine da entrambe le parti. In questa zona si trovano la cabina di segnalazione, la cambusa dove è ancora appesa la batteria da cucina e la sala motori. Andando oltre, è visibile l'albero posteriore e le gru delle scialuppe di salvataggio che penzolano a 35 metri di profondità. L'enorme elica si trova a 45 metri e curiosamente manca di una lama. Il danno che interessa tutta la parte anteriore del vascello è leggermente più evidente a tribordo.

La visibilità è mediocre, di norma15-20 metri. Coralli e pesci ricoprono completamente il relitto. Durante la mia ultima visita al Rosalie Moller ho avuto un incontro breve e fortuito con un delfino durante una sosta di decompressione. Il relitto è un paradiso per gli appassionati di fotografia subacquea, anche se i sedimenti potrebbero risultare dannosi alla riuscita di buone fotografie.

Come recarsi al Rosalie Moller

A causa della sua posizione, il relitto può essere visitato solamente durante una crociera sub, con partenza da Hurghada e a volte da Sharm el Sheikh. L'immersione al relitto rientra però raramente nel programma di una normale crociera sub. Se desiderate visitarlo richiedete una crociera speciale sui relitti. A causa della sua profondità ci vorranno parecchie visite per esplorarlo completamente. Pianificate le vostre immersioni tenendo conto delle profondità, delle possibili correnti e della limitata visibilità ed assicuratevi di poter contare su di un buon team di sostegno in superficie. Le immersioni tecniche sono un modo efficace per immergersi al relitto in tutta sicurezza e permettono un tempo più lungo di permanenza sul fondo. Il relitto del Rosalie Moller è una scoperta significante che aggiunge uteriore prestigio alle acque del Mar Rosso. Se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo ed elettrizzante prenotate subito la vostra crociera sui relitti!

(di Terry Johnson)


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Edited by Minea 313 - 30/8/2008, 00:47
 
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Minea 313
view post Posted on 28/8/2008, 22:07




Accenni storici:


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Il Rosalie Moller era stata requisita nella 2a guerra mondiale dal ministero della Guerra inglese. Costruita a Glasgow da Barclay Curle & Co, è stata varata come "il Francis" nel mese di gennaio del 1910 ed é entrato in servizio immediatamente come nave mista passeggeri/merci.

Era lunga 108.2 metri ed una stazza 3.960 tonnellate. I suoi motori a triplica espansione la spingevano ad una velocità di oltre 10 nodi.

Nel mese di marzo del 1931 è stata venduta alla compagnia Moller con base a Lancashire e cambiato il nome in "Rosalie Moller." Se fino ad allora aveva navigato solo sulle coste della Gran Bretagna, con la nuova compagnia venne destinata a rotte verso la Cina fra Schang-Hai e Tsing-Tao.

Nel 1940, il Rosalie Moller era, rientrato a Liverpool sotto gli ordini del capitano James Byrne, un marinaio di grande esperienza. Byrne era un australiano piuttosto brash che è marchio era il suo cappello del cespuglio. La nave era oramai sfruttata , dei vecchi 10 nodi di velocità ne restavano a malapena 7, ma continuava il suo lavoro trasportando ben 450 tonnellate di carbone di carbone del Galles per viaggio.

La marina britannica era molto interessata al carbone del Galles in quanto era migliore come rendimento, ma sopratutto essendo quasi tutte le navi con caldaie a carbone, questa qualità di combustibile fossile produceva molto meno fumo, con il vantaggio di essere avvistati più difficilmente dal nemico.

In seguito la Rosalie Moller venne assegnata a rifornire la costa sud del Mediterraneo, ed in particolare Gibilterra ed Alessandria. Purtroppo Malta era sotto il continuo assedio dei tedeschi, e le navi mercantili alleate raramente riuscivano a passare lo sbarramento di sottomarini e aerei

Nel mese di luglio del 1941, i motori di Rosalie il Moller svennero revisionati completamente prima dell'assegnazione ad un'operazione che si sarebbe rivelata in seguito l'ultima della nave. Con un carico di 4.680 tonnellate di carbone del Galles, al comandante Byrne venne ordinato di circumnavigare l'Africa e risalire il Mar Rosso. Questo era almeno per il momento un itinerario sicuro.

Il cargo lascia gli attracchi l'11 settembre da Durban per un viaggio particolarmente lungo e difficile. Dopo un breve scalo tecnico ad Aden, la Rosalie Moller entra nel Mar Rosso e risale verso lo stretto di Suez. Viene fermata al "punto di ancoraggio H" per attendere ulteriori istruzioni. Ancorata con 200 metri di catena e motori spenti, la nave si era disposta nel senso della corrente e tutto quello che doveva fare era attendere.

La navigazione all'interno dello stretto era intensa e molte navi stavano aspettando il loro turno. Nel frattempo inoltre due cargo si erano scontrati all'ingresso del canale ed ostruito il passaggio. Tra le navi costrette a questa sosta obbligata, c'era il "il Thistlegorm", che nonostante il suo importantissimo carico bellico era costretto ad una sosta al "punto di ancoraggio F"

Questi punti di ancoraggio venivano definiti dalla marina alleata punti sicuri. Infatti l'aviazione nemica raramente si sarebbe avventurato cosi a Sud.
Una comunicazione giunta ai servizi segreti tedeschi riguardante il passaggio di una grande nave trasporto truppe, forse la Queen Mary, con a bordo 1200 soldati più artiglieria destinati a rinforzare l'Africa del Nord.

Facendo appello ad alcuni assi dell'aria, particolarmente esperti nel volo notturno, l'aviazione tedesca inviò due Heinkel 111 dello squadrone 26 basato a Creta per cercare e distruggere il trasporto truppe. Nella tarda notte del 5 ottobre 1941i bimotore Henkel attraversarono il sud-est dell'Egitto alla ricerca del loro bersaglio.

Alle ore 01.30 del 6 ottobre 1941, affondarono il "il Thistlegorm", facendo esplodere le munizioni trasportate, illuminando a giorno per alcuni istanti il cielo, come fu riferito dalle altre navi alla fonda. In quel modo gli aviatori tedeschi videro allo stesso modo le altre navi ancorate, ed é chiaro che sarebbero tornati in seguito.

Infatti meno di 48 ore dopo la Rosalie Moller fu attaccata e colpita alle ore 00.45 dell'8 ottobre 1941, colando a picco secondo i rapporti ufficiali alle 01.40.

Cosi si chiude la storia della Rosalie Moller, legata tragicamente a quella del Thistlegorm. In quei due naufragi persero la vita 11 persone.

 
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