Mal d'Egitto

Copti e musulmani

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falak
view post Posted on 9/2/2008, 14:39




Egitto: ok riconversione cristiani

Si potra' scrivere "cristiano" su carta identita'

IL CAIRO, 9 FEB - La giustizia egiziana ha riconosciuto il diritto di tornare ad essere cristiani a dodici copti convertiti all'islam. Sono stati infatti autorizzati a scrivere ''cristiano'' sulla carta d'identita', in un verdetto definito storico da un avvocato della difesa. Sulla carta d'identita' dovra' essere specificato che sono stati ''temporaneamente musulmani'' per evitare conseguenze giuridiche, in caso di matrimoni o nascite.

2008-02-09 13:44

Ansa




 
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edenrose
view post Posted on 14/2/2008, 17:28




Edizione 31 del 14-02-2008

Petizione all’Europarlamento




Cristiani in Egitto, perseguitati nel silenzio

di Giorgio De Neri

“Signor deputato europeo noi cristiani copti d’Egitto ci rivolgiamo a lei come singolo e come istituzione perché l’Europa si accorga che in Egitto è in atto da anni e nel più assoluto silenzio della comunità internazionale una vera e propria pulizia etnica che ci riguarda personalmente”. Inizia così una sorta di petizione presentata nei giorni scorsi dall’organizzazione “Voice of the copts” a Strasburgo affinché il vecchio continente si faccia carico del problema con pressioni diplomatiche sul regime del presidente Hosni Moubarak. Possibilmente senza girare la testa dall’altra parte come sinora è avvenuto. Pochi dati di avvenimenti accaduti nel solo 2007 bastano da soli a spiegare la drammaticità della situazione di questa persecuzione da tempo in essere. All’inizio di quell’anno ci fu il caso del sequestro di alcune ragazze copte, violentate e costrette a convertirsi all’Islam da elementi dei Fratelli Musulmani.

Tra esse la ormai famosa ragazza di “El Mahalla”, Ange Hatef Kamel. Poi è arrivato il caso di Mary Farouk Fouad e di altre che hanno subito la stessa sorte e ciò senza che la polizia e i servizi di sicurezza egiziani intervenissero. Dopo gli stupri etnico religiosi, ecco anche le detenzioni immotivate come l’arresto senza prove degli attivisti cristiani, Peter Ezzat e Nader Fawzi Faltas, dell’organizzazione MECA (Minority Egyptians copt association), con sede in Canada e in Egitto. Ezat e Fawzi sono stati scarcerati soltanto dopo quattro mesi, senza che l’accusa potesse presentare una sola prova. Alcuni giorni dopo la scarcerazione di Peter Ezzat e Nader Fawzi Faltas, sono state in compenso arrestate altre due persone. Tra esse l’avvocato Mamduh Ramzy. Che, guarda caso, è il difensore di parte civile nel processo penale seguito ai tragici eventi del 2000 a Kosch, nell’Alto Egitto, quando vennero uccisi ventuno cittadini di confessione copta. Oggi, a otto anni di distanza, non soltanto non è stata fatta alcuna giustizia da parte del governo egiziano, ma addirittura, il regime di Moubarak ha intimidito l’avvocato difensore, arrestandolo.

La storia di Andro e Mario, invece, è quella di due ragazzini che il governo egiziano ha cercato di convertire all’Islam, solo perché loro padre era diventato musulmano. Un imam del tribunale religioso del Cairo ha addirittura stabilito che i figli devono seguire il genitore, convertito alla “religione migliore”. Il governo egiziano, pertanto, da tempo ha scelto di annichilire l’individuo e la sua libera scelta, intromettendosi in questioni personali come la fede. Infine le polemiche politiche e religiose create dal caso di Mohamed Bishoy Hegazy, un convertito al cristianesimo, che si è visto negare dal governo di potere modificare la religione nella sua carta d’identità. Per chi non lo sapesse, o facesse finta di non saperlo, il governo egiziano richiede ancora, nel XXI secolo, che sia specificata anche la religione nei documenti d’identità. Il cahier de doleances presentato dagli egiziani di religione cristiano copta al parlamento europeo di Strasburgo potrebbe non finire mai, almeno a sentire il loro rappresentante in Italia, cioè l’architetto Ashraf H. Ramelah.

Che segnala da ultimo un caso molto odioso: “Verso la fine del 2007, poco prima di Natele, ci sono stati raid vandalici contro i negozi di proprietà di persone di religione cristiano copta che sono stati bruciati e saccheggiati nella città di Isna, nell’Alto Egitto. I danni hanno superato il milione e mezzo di dollari. E ancora una volta, il governo egiziano non ha fatto niente per aiutare le vittime”. Alla petizione a Strasburgo degli egiziani cristiano copti esuli in vari paesi di Europa si sono associate anche le comunità rifugiatesi in Canada e negli Stati Uniti d’America.

fonte: L'opinione delle libertà
 
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edenrose
view post Posted on 25/2/2008, 12:14




25/02/2008

Oggi il cardinale Tauran all'universita islamica Al-Azhar del Cairo


Si svolge oggi e domani al Cairo, in Egitto, l’annuale incontro del Comitato congiunto tra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e la prestigiosa Università islamica Al-Azhar, con la partecipazione del presidente del dicastero, il cardinale Jean-Louis Tauran. Quale il significato di questo evento? Giovanni Peduto lo ha chiesto all’arcivescovo Michael Louis Fitzgerald, nunzio apostolico nella Repubblica araba di Egitto e delegato della Santa Sede presso l’Organizzazione della Lega degli Stati arabi, che ha sede al Cairo:


R. – Questo incontro rappresenta una nuova tappa, un nuovo cammino. Il Comitato misto è stato infatti istituito nel 1998, dunque dieci anni fa, e questo sarà quindi il decimo incontro. E’ anche interessante il fatto che i punti scelti per questo incontro siano la fede in Dio e l’amore per il prossimo come fondamento per il dialogo interreligioso. Spero che questo possa dare nuovo impulso ai rapporti tra cristiani e musulmani nel mondo.

D. - Cosa è cambiato nel dialogo tra cristianesimo e islam dopo il noto discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, seguito dalla lettera dei 138 dotti musulmani?

R. – C’è, forse, una maggiore attenzione da parte musulmana, vista la risposta rivolta al Santo Padre e alla proposta di un dialogo. C’è stata dunque una iniziativa da parte musulmana. Ci fa molto piacere vedere questa loro iniziativa. Ciò che è stato veramente nuovo in questa lettera, nel documento di questi 138 dotti musulmani, è che abbiano puntato sull’amore di Dio e sull’amore del prossimo. Questo è, quindi, molto vicino al nostro messaggio evangelico. Questo dà, dunque, una nuova speranza per arrivare ad un dialogo più profondo.

D. - Il dialogo ha detto il Papa si fa tra identità diverse nel rispetto reciproco …

R. – Sappiamo che fra musulmani e cristiani ci sono dei punti comuni, ma non c’è certo una fede comune in Cristo. Dobbiamo, quindi, rispettare le differenze, cercando però di trovare gli ambiti in cui sia possibile collaborare ed aiutarci gli uni e gli altri.

D. - Cosa si può fare per migliorare i rapporti tra cristiani e musulmani?

R. – Credo che la prima cosa sia anzitutto frequentarsi e quindi conoscersi. Molto spesso non ci si conosce bene, perché ci si conosce soltanto superficialmente. Dobbiamo invece conoscere non soltanto le persone, ma dobbiamo conoscere più approfonditamente e meglio la religione per capire poi le persone. Io credo che ci sia molto ancora da fare in questo campo per arrivare ad avere una conoscenza più profonda con le altre religioni e in special modo con l’islam.

fonte: Oecumene
 
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hayaty
view post Posted on 15/3/2008, 00:00




Voce dei Copti incontra l'europarlamentare portoghese Paulo Casaca

EUROPA, 17:31:00
2008-03-12 Washington


Comunicato Stampa

Lo scorso 6 Marzo, si sono incontrati a Washington DC (USA) il deputato Europeo On. Paulo Casaca ed il presidente dell'Organizzazione Copta Voice of the Copts dott. Arch. Ashraf Ramelah. L'incontro è stato realizzato grazie alla corrispondenza sopraggiunta alla lettera inviata ai membri del parlamento Europeo, nella quale l'organizzazione denunciava la mancanza di rispetto dei diritti umani da parte del governo d'Egitto. Nella stessa missiva, il presidente Ramelah sottolineava la sofferenza dei Copti, Cristiani d'Egitto, che rappresentano la piu' larga comunità Cristiana nel Medio Oriente e che subisce in silenzio discriminazione e persecuzione per oltre 1400 anni. Il deputato Casaca ha dimostrato il proprio interesse e notevole sensibilità verso la discriminazione delle minoranze religiosa nel Medio Oriente, ed in particolare per quella Copta.

L'incontro con Ramelah è stato fortemente voluto dall'On. Casaca in vista della sua visita in Egitto che si terra' nella prima decade del prossimo Aprile. Infatti egli aveva precedentemente accettato l'invito dell'autorità Islamica Egiziana nella persona del ministro degli affari Islamici (El-Aokaf), per analizzare i rapporti delicati tra maggioranza Musulmana ed altre minoranze religiose compresa quella Copta. Nell'incontro sono stati trattati vari aspetti riguardanti la posizione attuale dei Copti in Egitto, le varie forme di discriminazione e l'ingerenza dello stato nelle leggi canoniche della Chiesa Copta. Il presidente Ramelah ha donato al deputato Casaca alcuni libri pertinenti alla causa dei Copti in Egitto, un fascicolo che racchiude alcuni fatti accaduti negli anni 2007- 2008, nonché le richieste dell'organizzazione Voice of the Copts al governo d'Egitto concernente il rispetto da parte del governo stesso ai diritti umani sottratti ad una parte della popolazione Egiziana. Ricevendo le nostre richieste, l'On. Casaca ha garantito che saranno presentati e discusse con gli esponenti Egiziani nei sui imminenti incontri.

Le richieste presentate sono le seguenti:

1- L'immediata abolizione del secondo articolo della costituzione abusivamente inserito da Sadat, che pone "L'Islam è la religione di stato" e "la sharia (legge) Islamica e' la fonte di legislazione". Questo articolo e' un atto discriminatorio per oltre quindici milioni di Copti.

2- L'abolizione dell'antiquata legge Hamayonica e di tutte le condizioni, imposte dai vari governanti ai Copti dal Febbraio 1934.

3- Eliminazione del fascicolo Copto, manipolato dai servizi secreti e polizia di stato contro i Copti. Inammissibile che i Copti che sono i veri egiziani, siano considerati pericolosi per il solo fatto d'essere Copti.

4- Chiediamo che i Copti abbiano i loro rappresentanti parlamentari secondo la loro percentuale, con voto da soli copti. Inoltre, chiediamo la fine della discriminazione per tutte le promozioni nei lavori governativi assegnati, soprattutto nelle alte cariche. Allo stesso modo si chiede l'abolizione di tutte le proibizioni verso i Copti e che venga concesso loro l'accesso a tutte le scuole e gli apparati pubblici come l'accademia militare e di polizia.

5- Chiediamo il rispetto di tutte le religioni nei corsi scolastici. Chiediamo inoltre che la storia Copta prima e durante l'occupazione Araba sia riconosciuta per evitare l'estinzione dell'identità Egiziana.

6- Soppressione di tutti i programmi radio televisivi che promuovano odio contro i Copti. Inoltre chiediamo di aver adeguato tempo nelle informazione dedicato ai Copti .

7- Chiediamo l'immediata cancellazione di ogni affiliazione religiosa indicata nella carta d'identità, visto che tale e' stata omessa dal passaporto egiziano.

8- Chiediamo una giustizia al servizio di tutti cittadini nel rispetto dei diritti umani dichiarati nel 1981. Chiediamo pure giustizie per quelle persone uccise, saccheggiati, sequestrate e per minorenni rapite, violentate e convertite a forza all'Islam.

9- Bloccare il piano d'Islamizazione in Egitto ed in altri paesi nel Medio Oriente che usa crudeli metodi. Le ragazze Copte sono sequestrate da integralisti Islamici sotto gli occhi della polizia di stato. Chiediamo l'applicazione della legge, quella vera, perche' è inconcepibile che tutti gli assassini dei Copti non siano mai stati giudicati, infatti, secondo la legge Coranica, non si giudica un fedele per il sangue di un infedele, considerando il cristiano un infedele. L' organizzazione Voice of the Copts ringrazia il deputato Casaca del suo interessamento alla nostra causa e confida che con il suo aiuto, tutta la popolazione Egiziana possa vivere in pace e nel rispetto della propria fede.

Dott. Arch. Ashraf H. Ramelah Presidente Voice of the Copts

Icn-news

Edited by hayaty - 15/3/2008, 00:47
 
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falak
view post Posted on 17/3/2008, 20:34




Egitto: Arrestato dipendente di una libreria cristiana

Persiste il clima repressivo verso la minoranza cristiana. Sabato 15 marzo, la polizia egiziana ha arrestato un dipendente de The Nile Christian Book Shop, una libreria cristiana. Ha anche sequestrato libri, cd e varie edizioni di Al Tareek Wa Al Haque [La Via e la Verità] un giornale diffuso tra i Cristiani di Egitto.

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2008-03-17 Cairo

I due ufficiali e gli otto poliziotti in abiti civili, che hanno fatto irruzione nel negozio cristiano, hanno setacciato ogni angolo della libreria di proprietà della Chiesa di Dio ed hanno poi arrestato e sottoposto a cinque ore d'interrogatorio Shenouda Armia Bakhait. L'uomo è rimasto in carcere una notte soltanto, ma potrebbe ritornarvi per 40 giorni senza alcun processo.

Jan Fletcher, direttore esecutivo di Advocates For The Persecuted, ha detto che l'arresto è avvenuto il giorno dopo che Mohammed Hegazy era stato nella libreria cristiana per comperare, pare, due libri. Hegazy è il primo musulmano egiziano convertitosi al cristianesimo che ha chiesto che la sua nuova identità religiosa sia scritta nella sua carta d'identità.

La libreria The Nile Christian Book Shop è stata aperto nel 2006.


icn-news
 
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gatusa72
view post Posted on 19/3/2008, 19:47




salve a tutti....volevo fare una piccola puntualizzazione per far capire meglio alle persone il motivo per cui sulla carta d'identità si inserisce la religione, senza voler fare nessuna giustificazione sugli altri fatti descritti in questo forum.

....innanzitutto bisogna sapere che il principale documento legittimo di identità in Egitto è la carta d'identità e non il passaporto, il passaporto serve solo per uscire dal Paese mentre la carta d'identità viene usata per l'identificazione della persona fisica per qualsiasi prassi negli uffici governativi ecc....

......dovete sapere che nell'Islam se una persona musulmana dovesse morire, nell'immediatezza bisogna dire nell'orecchio del defunto una frase rituale, ed è una frase da dire solo esclusivamente ai musulmani, ed è per questo motivo che si specifica la religione sulla carta d'identità.....

....io parlo per la parte dei musulmani, non so qual'è la pratica, sempre che ci sia, per i cristiani copti...se magari qualcuno mi potesse delucidare gliene sarei ben grata...è sempre utile sapere anche sulle altre religioni
 
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mastella18
view post Posted on 22/3/2008, 12:58




Rispondo io. Quello che hai detto te io personalmente lo ritengo molto ingenuo. Perchè i cristiani in Egitto grazie a quel piccolo dettaglio nella carta d'identità prendono molte botte. E' inutile ribadirlo è un chiaro segno di discriminazione, questa cosa della preghiera per il defunto non l'avevo sentita mai. Comunque sia, amesso che sia vero, ciò non toglie che ai Cristiani vengano riservati trattamenti "diversi". Se cerchi lavoro e leggono "cristiano" non ti prendono... Non mi sembra così normale. Se un musulmano diventa cristiano non può ottenere una nuova carta d'identità. Se un cristiano diventa musulmano può ottenerla; non sto ad elencare tutti i tipi di discriminazione che subiscono i cristiani in questi paesi...

Te lo dice un Copto.

ps: quando un cristiano muore... gli fanno la veglia.. poi il funerale... COME QUA IN ITALIA!!!
 
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falak
view post Posted on 22/3/2008, 13:22




CITAZIONE (gatusa72 @ 19/3/2008, 19:47)
salve a tutti....volevo fare una piccola puntualizzazione per far capire meglio alle persone il motivo per cui sulla carta d'identità si inserisce la religione, senza voler fare nessuna giustificazione sugli altri fatti descritti in questo forum.

......dovete sapere che nell'Islam se una persona musulmana dovesse morire, nell'immediatezza bisogna dire nell'orecchio del defunto una frase rituale, ed è una frase da dire solo esclusivamente ai musulmani, ed è per questo motivo che si specifica la religione sulla carta d'identità.....

Grazie Gatusa72 per il tuo intervento e per la spiegazione (ovvio per i fatti descritti non ci sono giustificazioni)...come hai scritto tu è bello conoscere usanze diverse dalle nostre ecc...

Concordo con te Mastella18...purtroppo l'indicazione sulla carta d'identità della propria religione va a discapido dei Copti....un chiaro segno di discriminazione.... :(
 
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gatusa72
view post Posted on 23/3/2008, 21:53




CITAZIONE (mastella18 @ 22/3/2008, 12:58)
Rispondo io. Quello che hai detto te io personalmente lo ritengo molto ingenuo. Perchè i cristiani in Egitto grazie a quel piccolo dettaglio nella carta d'identità prendono molte botte. E' inutile ribadirlo è un chiaro segno di discriminazione, questa cosa della preghiera per il defunto non l'avevo sentita mai. Comunque sia, amesso che sia vero, ciò non toglie che ai Cristiani vengano riservati trattamenti "diversi". Se cerchi lavoro e leggono "cristiano" non ti prendono... Non mi sembra così normale. Se un musulmano diventa cristiano non può ottenere una nuova carta d'identità. Se un cristiano diventa musulmano può ottenerla; non sto ad elencare tutti i tipi di discriminazione che subiscono i cristiani in questi paesi...

Te lo dice un Copto.

ps: quando un cristiano muore... gli fanno la veglia.. poi il funerale... COME QUA IN ITALIA!!!

non parlavo di veglia e/o di funerale, ma semplicemente di una frase che viene sussurrata all'orecchio del defunto musulmano appena spirato, come ad esempio il prete cattolico da l'estrema unzione al defunto di fede cattolica.....ed è un rituale che esiste veramente, se no perchè starei qua a scriverlo?!?!.....ed è pure vero che i trattamenti riservati ai copti menziomati negli articoli riportati in questo blog è discriminatorio.....anche se comunque non è una regola.....so di copti che lavorano negli uffici governativi, copti che lavorano per musulmani e musulmani che lavorano per copti....

....il vero problema non sta nelle religioni, tutte le religioni parlano di amore, di fratellanza e di convivenza con le altre religioni.......il vero problema sta negli uomini, nel loro cuore, nella loro ignoranza, nel loro egoismo!!!

questo è ciò che penso io.....è un semplice ed umile pensiero, ma non ne faccio una colpa alla religione, la colpa la do solo al genere umano
 
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mastella18
view post Posted on 24/3/2008, 15:47




Daccordo; hai ragione e chiedo scusa per l'arroganza... ma una religione che ti invita a combattere contro un infedele e ad ucciderlo (un non musulmano è considerato infedele)... non è una religione che predica amore e fratellanza...

Ed anche questo è un mio pensiero.
 
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edenrose
view post Posted on 25/3/2008, 10:39




I Copti scrivono al Papa


2008-03-25 ROMA

Dal Dott. Arch.Ashraf Ramelah, Voice of the Copts, Associate AIA, riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata a Benedetto XVI

Alcuni giorni fa' ho appreso con gran gioia il vostro appello ai vescovi latini delle regioni Arabe, nell'occasione della loro visita "ad limina".
La vostra sensibilità e quella della Chiesa Cattolica verso i propri fratelli Cristiani del Medio Oriente, sono una nuova stella che illumina le nostre strade buie. Dall'inizio del vostro pontificato, noi Copti d'Egitto, abbiamo inteso che e' arrivata l'ora che il mondo intero e la chiesa fondata da San Pietro inizino ad ascoltare le nostre silenziose grida.

Da oltre 1400 anni, nella terra che ha accolto il Gesù' bambino e la Sacra famiglia, le sofferenze e i sacrifici per la fede, non sono state mai interrotte.
I Copti stanno oramai fuggendo dall'Egitto soddisfacendo un piano prestabilito dai potenti dell'Islam ed applicato dal regime d'Egitto.
Il regime militare, che ha assunto il comando in Egitto da oltre cinquanta anni, è riuscito persino a cancellare duemila anni di storia Copta.

Il piano d'Islamizzazione nel Medio Oriente è solo la prima fase di un designo che mira al mondo intero. L'Europa e le Americhe fanno parte della sua seconda fase. L'invasione Islamica più o meno mascherata è oramai visibile in tanti paesi Europei.

La nostra organizzazione Voice of the Copts, ha abbracciato il dovere di suonare il campanello d'allarme in un disperato tentativo di scuotere le coscienze Europee. La nostra lotta mira a salvaguardare le radici Cristiane dell'Europa e la libertà di culto conquistata con tanti sacrifici.
L'esperienza di vita ed i sacrifici della Chiesa dei Copti in Egitto devono servire come testimonianza per tutto il mondo occidentale .

fonte: ICN news
 
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falak
view post Posted on 20/4/2008, 17:38




ISLAM IN EGITTO - "I seguaci di Maometto"minacciano di vendicare il Profeta

Cristiani in Egitto hanno ricevuto il seguente messaggio via-e-mail:

Noi della fazione "I Seguaci di Maometto" dichiariamo quanto segue:

- Visto che il nostro caro profeta è stato ripetutamente insultato dai porci della Danimarca e da altre nazioni abbiamo deciso di abbattere l'intero establishment cristiano in Egitto.

- Non permetteremo più loro di alzare la loro voce nella nostra nazione islamica d'Egitto, le loro croci non saranno issate nella nostra terra ed i loro rituali non saranno più osservati.

- Distruggeremo le croci degli infedeli e gli adoratori della croce.

- Chiederemo a tutti i musulmani di tenersi lontani dalle chiese durante la prossima festività (il 27 aprile ricorre la Pasqua Orientale ndr)

- Non ammezzeremo né verseremo il loro sangue, ma ubbidiremo al comando di Allah di punire gli infedeli

- Il nostro profeta ci ha chiesto di accettare i cristiani ma solo perché ai suoi tempi i Cristiani credevano in Gesù profeta di Allah, non come gli infedeli di oggi che credono che Gesù è Dio

- Ogni musulmano che proteggerà o difenderà i cristiani sarà giudicato alla stregua di un infedele e sarà perciò trattato allo stesso modo.

2008-04-20 IL CAIRO

Icn-news
 
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hayaty
view post Posted on 31/5/2008, 23:15




Fondamentalisti islamici armati assalgono monastero cristiano

IL CAIRO 31-05-2008 ore 21:29:00

Abbiamo ricevuto questo flash da Ashraf Ramelah, cristiano copto:


Da oltre tre ore, ed esattamente dalle ore 18:00 ora egiziana, gruppi musulmani armati stanno attaccando un Monastero storico nell'alto Egitto. Fino a questo momento abbiamo informazioni di un frate è gravemente ferito; ingenti danni alla struttura. La polizia Egiziana come al solito sta ad osservare senza intervenire.

Voice of the Copts
Dott. Arch.Ashraf Ramelah,
Associate AIA
President


ICNews
 
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hayaty
view post Posted on 1/6/2008, 20:30




CITAZIONE (hayaty @ 1/6/2008, 00:15)
Fondamentalisti islamici armati assalgono monastero cristiano

Approfondimento:


Egitto, spari tra islamici e monaci cristiani per un terreno: un morto e due feriti

IL CAIRO (1 giugno) - Uno scontro a fuoco si è verificato oggi tra i monaci di un convento dell'Alto Egitto e dei cittadini musulmani nel corso di una lite su di un appezzamento di terreno che circonda il monastero. Bilancio: un morto fra gli islamici e due feriti fra i monaci. I tafferugli hanno contrapposto i monaci del convento "Abu Fana" nel governatorato di Minya, 240 chilometri a sud del Cairo, a causa di un muro che i monaci hanno costruito intorno al monastero e che i musulmani hanno ritenuto una sorta di appropriazione di un pezzo di terra.

Khalil Ibrahim Mohamed, un musulmano, è stato ucciso da un proiettile in testa nel corso della lite, mentre i padri Bakhoum e Makkari sono stati gravemente feriti, così come due lavoratori del monastero. I musulmani accusano i monaci di aver sparato su Khalil, mentre i religiosi cristiani affermano di non avere armi e che il colpo che ha ucciso l'uomo proviene dai musulmani stessi. La polizia ha raggiunto il luogo ed ha aperto un'inchiesta.

Il Messaggero



Attacco dei fondamentalisti islamici al monastero copto, ultime notizie

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[Foto: Il monastero copto assaltato dai fondamentalisti islamici]



01-06-2008

L'organizzazione Voice of the Copts denuncia i seguenti fatti incresciosi accaduti in Egitto.
Alle ore 17:00 (18:00 in Italia) ieri Sabato 31 maggio, 60 (sessanta) barbari islamici armati con armi da guerra hanno fatto irruzione nel Monastero Copto antico conosciuto col nome di "Abu Fana". Il Monastero si trova nel deserto a circa 200 Km a sud del Cairo.
La guerra contro i monaci disarmati e' durata oltre sei ore tra spari, danneggiamenti di struttura e grida "Allahu Akber". Il bollettino provvisorio dell'attacco è il seguente:
- Due monaci gravemente feriti
- Due monaci feriti
- Tre monaci sequestrati
-Un operaio (fratello di un monaco) sequestrato
- Due Chiese bruciate
- Campi agricoli di proprietà del Monastero bruciati
- Alcune parti della struttura del Monastero sono state danneggiate
Questa è la quarta volta che il Monastero è attaccato da barbari
I seguenti sono i dati relativi ai precedenti aggressioni ed abusi:
1- Il 19 Marzo 2006 il presidente della circoscrizione di "Malaui" colonnello Said Osman Ismaeal aveva intimato ai responsabili del Monastero di demolire entro cinque giorni la zona adibita a ricevere gli ospiti. Le minacce erano chiare: il Colonnello disse che se quella parte non fosse stata demolita in cinque giorni, Lui avrebbe ordinato alle pale meccaniche governative di eseguire la demolizione. I responsabili del Monastero hanno rifiutato di eseguire l'ingiunzione del Colonnello, visto che tale era solo un abuso di potere senza alcun avallo giudiziario.
Da quel momento il Monastero ha subito varie aggressioni ad opere di un gruppo d'Arabi capeggiati da un certo Samir Luli; un pregiudicato con precedenti penali, ma ora è collaboratore della polizia speciale Egiziana.
2- All'inizio dell'anno in corso lo stesso Samir Luli ha guidato un attacco allo stesso Monastero che è durato oltre due ore. Alla fine dell'attacco, Luli ha dichiarato che lui possiede una quantità d'armi e munizioni che gli permette d'operare contro qualsiasi struttura!
3- Il terzo attacco è avvenuto il 8 gennaio scorso, il giorno successivo al Natale Copto. All'indomani della visita di facciata eseguita da parte di quell' ipocrita classe politica egiziana. In questo ultimo attacco, lo stesso Luli ha guidato circa venti uomini armati che hanno sparato all'impazzata su persone e cose.
Alla fine dell'azione militare i monaci si sono recati all'autorità di polizia locale denunciando l'ennesimo attacco subito.
Alla presentazione della denuncia da parte dei monaci alla polizia, due di loro sono stati arrestati per due giorni. I monaci arrestati sono:
- Padre Makary Abu Fana
- Padre Bishoy Abu Fana

Fino al momento in cui inviamo questo comunicato, la polizia non ha interrogato ne' arrestato alcun aggressore.
I monaci hanno chiesto alla polizia locale il motivo dell'assalto.
Si son sentiti dire che chi ha guidato l'attacco era interessato ad accaparrarsi la terra di proprietà del Monastero, visto che non era protetta. La verita' e' che la legge islamica permette di prendere qualsiasi bene dei non musulmani.

Dott. Arch. Ashraf H. Ramelah
President Voice of the Copts



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hayaty
view post Posted on 4/6/2008, 22:18




CITAZIONE (hayaty @ 1/6/2008, 00:15)
Fondamentalisti islamici armati assalgono monastero cristiano

Approfondimento:

Monastero copto in Egitto - Preti malmenati e feriti

2008-06-04 Egitto

I sequestratori hanno liberato i tre frati del Monastero di "Abu Fan", non si hanno notizie del contadino sequestrato assieme a loro.

Padre Indaraus, padre Maxsimos e padre Yoanes hanno trascorso dodici ore in mano ai sequestratori. Padre Yoanes ha peidi ed un braccio rotti.

Padri Indaraus e Yoanes sono stati legati ad un'albero, tolto il copricapo, malmenati con bastoni e condotti d'acqua, legati sotto l'addome dei somari, e costretti a sputare sulla croce. I sequestratori hanno pure cercato far loro pronunciare le due "Scehade" per la conversione all'Islam. I frati sono stati aggrediti con lanci di sassi ogni volta che si rifiutavano di aderire alla richiesta dei loro sequestratori. Donne e bambini hanno sputato sul viso dei preti.
L'avvocato Nagib Gbrael ha presentato un esposto al tribunale del Cairo.
In seguito ai maltrattamenti ed al rifiuto dei medici e sanitari locali, La Chiesa Ortodossa ha dovuto trasferire I frati gravemente feriti durate l'attacco dall' ospedale locale ad un ospedale al Cairo.

Voice of the Copts
Dott. Arch.Ashraf Ramelah,
Associate AIA
President


ICN News
 
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